Natural Gas Con Grafici (NGAS)

- Modificato il 30/11/2007 09:53
rudyz N° messaggi: 661 - Iscritto da: 02/5/2007
Qui possiamo seguire l'andamento del gas e inserire vari commenti!

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40641 di 41732 - Modificato il 31/3/2018 14:50
aldo1942 (premium) N° messaggi: 4357 - Iscritto da: 31/12/2009
TANTO PER NON FARCI MANCAR NULLA ..."ANCHE NELLA RICORRENZA PASQUALE".
ECCO PERCHE' LA MIA CIOFECA DICE DI USCIRE !!!!!!DAL NATGAS.

Articolo pubblicato il 31/03/2018 10:00:36 
La Redazione(il paradosso texano): quando il bacino di produzione più prolifico degli USA si rivela il peggior mercato per il Natural Gas 

Natural Gas: il paradosso texano che stronca i prezzi.
Il Permian Basin, il giacimento più prolifico degli Stati Uniti d’America, si presenta come il peggior mercato per il Natural Gas!  Follia? Assolutamente no: questo è il paradosso texano…
Sostanzialmente nel Permian Basin è presenta una vera e propria carenza di gasdotti e questo fa si che il Natural Gas sia soggetto ai prezzi più bassi di tutti gli hub di distribuzione presenti negli States: nel dettaglio i prezzi del Natural Gas che, lo ricordiamo, viene estratto insieme al Petrolio, sono crollati del 32% rispetto ad un anno fa, in un contesto che vede la produzione salire a livelli da vero e proprio record, con il collasso della capacità di trasporto delle pipelines che si sta estendendo anche al mercato petrolifero.

I principali Shale Play statunitensi:
L’enorme produzione di Natural Gas pone i drillers in seria difficoltà, con il rischio di dover ridurre la produzione nel caso in cui non fosse possibile immettere il Gas a mercato.  Tecnicamente i produttori sono autorizzati a bruciare il Natural Gas in fase di estrazione (la stessa cosa accade in Iraq dove le infrastrutture non sono in grado di immagazzinare il Natural Gas prodotto insieme al Petrolio), ma le autorità locali non sono affatto disposte ad accettare una soluzione di questo tipo.

La situazione appare critica ed i commenti negativi da parte degli esperti di settore letteralmente si sprecano ma, a questo proposito, leggiamo le dichiarazioni di Kyle Cooper, consulente presso Ion Energy (Houston, TX):
********“Nelle prossime tre o quattro settimane i prezzi del Natural Gas presso il Permian Basin potrebbero scendere a zero perché di questo passo verrà considerato letteralmente un sottoprodotto: c’è talmente tanto Gas in arrivo che il sistema non riesce a gestirlo”.

Le riserve di greggio intrappolate nel Permian Basin hanno attratto vere e proprie frotte di esploratori, ma un terzo della produzione di questi pozzi è costituita da Natural Gas e, con l’espandersi della produzione, le infrastrutture di trasporto (i gasdotti) non sono riuscite a tenere il passo con il progresso tecnologico ed il conseguente aumento della produzione.
 
Messico:
Uno sbocco per la produzione del Permian Basin è il Messico, dove la richiesta di carburanti è letteralmente decollata dopo la liberalizzazione del mercato locale che ha indotto la costruzione di numerose centrali elettriche alimentate tramite Natural Gas; in questo senso le attività di società come Sempra Energy o TransCanada sono febbrili e numerosi sono i progetti per nuove pipelines in grado di trasportare il prodotto oltre i confini USA, ma questi stessi progetti sono solitamente ostacolati dalla popolazione locale e quindi oggetto di significativi ritardi nella loro messa in opera.

I produttori nel Permian Basin devono, lottare contro un altro elemento, ovvero il clima:
***** Attualmente il prezzo del Gas in consegna presso l’hub di Waha (Texas occidentale) è crollato del 14% nel mese di marzo ad 1,82 $/MMBtu (il 31% in meno rispetto alle forniture distribuite presso l’Henry hub in Louisiana), ma il peggio deve ancora venire, in quanto con l’avvento della primavera la richiesta di prodotto potrebbe diminuire con ripercussioni negative sulle quotazioni che, come se non bastasse, saranno anche messe sotto pressione dal proliferare delle energie rinnovabili (alcuni studi mostrano che il Gas presso il Permian Basin potrebbe attestarsi ad una media di 1,85 $/MMBtu nel corso del 2018).

I costruttori di pipelines come Kinder Morgan stanno proponendo nuove pipelines in grado di abbattere gli effetti negativi dei colli di bottiglia che si creano nel Permian Basin, ma i benefici derivanti da queste nuove infrastrutture non si presenteranno certo in tempi brevi: la Gulf Coast Express (pipeline di Kinder Morgandal costo pari ad 1,75 miliardi di dollari che collega il Permian Basin al Texas orientale) sarà operativa non prima di ottobre 2019.

Impegnata nel settore è anche Tellurian Inc, che sta sviluppando un terminal destinato all’esportazione di Gas in Louisiana: proprio Tellurian ha annunciato la costruzione di una pipeline che si estenderà per 625 miglia dal Texas occidentale alla Louisiana ma, anche in questo caso, si parla di una messa in opera a lungo termine non prima del 2022.
 
Contrastare il calo:
Società come Apache Corp si stanno adoperando per proteggersi dal crollo dei prezzi del Natural Gasprodotto nel Permian Basin coprendo i contratti e bloccando contratti di fornitura a lungo termine; la società, insieme a Pioneer Natural Resources ed XTO Energy (Exxon), hanno sottoscritto già da ora una quota presso la Gulf Coast Express.
“Apache ha anticipato le dinamiche di mercato a Waha ed ha implementato coperture di base, contratti di vendita a lungo termine e preso impegni con la Gulf Coast Express: queste misure forniscono garanzia di flusso e protezioni in termini di prezzo e flusso di cassa fino a metà 2019” (Brian Freed, apache Corp.).

***** In ogni caso, sino a quando le nuove infrastrutture non entreranno in funzione il rischio di dover attuare tagli alla produzione è un elemento che incombe sul mercato, con le società di settore che spiegano come le pipelines esistenti siano cit.: “…tanto piene da scoppiare spingendo i prezzi verso forti sconti rispetto al benchmark nazionale di Cushing in Oklahoma” (citazione di  Facts Global Energy).

Tra le altre conseguenze di questo contesto di mercato troviamo il possibile aumento della produzione dei derivati del Natural Gas come, ad esempio, l’Etano, utilizzato nella produzione di plastica e connotato da una disponibilità soddisfacente nelle infrastrutture ad esso dedicate sia in termini di trasporto che di stoccaggio.
40642 di 41732 - 01/4/2018 09:36
163paolo N° messaggi: 1245 - Iscritto da: 22/3/2013
ma sono notizie vere o bufale?
40643 di 41732 - 01/4/2018 09:42
163paolo N° messaggi: 1245 - Iscritto da: 22/3/2013
il periodo aprile -maggio è sempre stato favorevole ad un rialzo dei prezzi del gas.sicuramente nei mesi a venire ci sarà una sostanziale diminuzione del prezzo.mio umile parere.
40644 di 41732 - Modificato il 02/4/2018 09:36
giastra N° messaggi: 6305 - Iscritto da: 22/3/2006
DEAR FRINDS , sono in ufficio per seguire mercati orientali e...clientela "sfaccendata o ingorda " ( i soldi - read commissions - si fanno come e quando si può) .
Vi giro alcune considerazioni che circolano sui mercati :

Si tratta solo di capire su chi si abbatterà, La Tempesta.

Se sarà la tempestosa (letteralmente) pornostar Stormy Daniels a creare i presupposti per un impeachment del Presidente americano o sarà invece Trump ad abbattere la sua ira sulle icone del capitalismo moderno, Facebook e Amazon; la prima perché si tratta di un gioco a somma zero, o si salva Trump o si salva Facebook, la seconda perché Bezos, che oltre a Amazon controlla il Washington Post, a Trump proprio non piace.

Il caso di Stormy Daniels non è solo folklore: i soldi che le sono stati dati dall'avvocato di Trump, come sostiene Cohen, di tasca sua, sono stati elargiti la settimana prima delle elezioni e da diversi penalisti vengono assimilati a un contributo elettorale: su queste donazioni ("in kind contributions") ci sono regole precise e la somma che avrebbe preso la donna le infrange tutte. Se sono state date a titolo personale sono sia l'avvocato che Trump a essere nei guai. Se si può provare che Trump ha rimborsato altrettanto privatamente Cohen, allora non vi sono contributi illeciti ma è chiaramente una ammissione dei fatti da parte di Trump.

Forse anche per questo il Presidente americano va all'attacco diretto di Amazon, per cui cerca di ottenere un regime fiscale più oneroso, il Washington Post è stato uno dei critici più infiammati dell'amminstrazione americana

Ma vi sono anche ragioni concrete: dietro a Trump si muove un gruppo sempre più folto di critici del modello di business di Amazon, che sta effettivamente falcidiando posti di lavoro in molte industrie. I prezzi degli spazi commerciali in alcune regioni stanno crollando, almeno nel segmento degli esercizi a carattere regionale

I benefici per i consumatori non sono sempre evidenti: i primi centri commerciali senza cassa come quello a Seattle di Amazon addebitano commissioni per i pagamenti che spesso superano il risparmio di costi che si spunta sui prodotti per la riduzione del personale che i sistemi "cashless" comportano. Da lì a diventare banca e a mettere in crisi le aziende come Goldman Sachs ci vuole poco, ora Goldman Sachs apre conti da un dollaro in su, conscia che gli anni delle grandi abbuffate con le quotazioni folli in borsa sono finiti. Spotify andrà in borsa con quotazione diretta, ciò che le farà risparmiare qualche centinaia di milioni di dollari se non miliardi di commissioni alle banche. Resta da vedere come la riceverà il mercato, le banche sono in effetti molto brave a montare fantasie.

Poi vi sono interi settori che crollano in borsa quando Amazon annuncia di entrarvi: il titolo di McKesson, principale distributore di prodotti farmaceutici negli Stati Uniti e parte delle nostre selezioni, ha perso oltre il venti per cento da quando Amazon ha annunciato di entrare nella consegna "porta a porta" dei farmaci. Chi ne subirebbe le conseguenze sono le farmacie, non McKesson perché Amazon i farmaci continuerà a comprarli proprio da McKesson, ma oramai si sono creati meccanismi psicologici per cui queste aziende sono investite di onnipotenza e pochissimi riflettono sul connotato antidemocratico dei monopoli. Un' azienda come Amazon, se non viene velocemente regolata, erode certamente la base elettorale di Trump ed è oramai difficile vederne un valore sociale, che senz'altro aveva sin che si limitava ai libri.

Su Facebook, la reazione che più mi stupisce è la quantità di persone che chiudono profili per trasferire la loro "vita sociale" su Instagram. Che non rispetta alcuna delle regole (come Whatsapp) che Facebook, che le possiede entrambe, ora deve mettere in pratica - non a caso tutti quelli che si occupano di marketing su web dicono che Instagram funziona più di Facebook per le campagne commerciali: lì ancora dei dati personali degli utenti si fa proprio quello che si vuole, ma gli utenti sembrano esserne in larga parte incoscienti.

E non appena vengono messi in discussione i grandi colossi della tecnologia, si inizia anche a riflettere sulla qualità dei bilanci di alcuni di essi: in settimana Moody's ha abbassato il merito creditizio di Tesla a poco più di spazzatura (dove si trova anche Netflix)

E non perché sia cambiato qualcosa di fondamentale nell'azienda, che è oggi il bluff che era sei mesi fa. Ma se prima le obbligazioni dell'azienda andavano a ruba (sino a sei volte sottoscritte solo due mesi fa) ora è chiaro che se diventa per loro difficile far aumenti di capitale a sovrapprezzo in borsa a prezzi folli, emettere altro debito è quasi impossibile.
E le agenzie di rating stanno attente a non farsi trovare scoperte qualora le cose peggiorino: come nella crisi del 2008, non anticipano mai nulla di significativo, nel timore di perdersi dei clienti, ma tirano i remi in barca quando la barca affonda.

Sulla borsa italiana, ne rimarremmo completamente fuori ( i ns. clienti lasciano litigare gli Italiani nel loro brodo…. Per fortuna che il mondo è grande 1)

Sull'estero, si stanno indubbiamente creando condizioni di acquisto su titoli massacrati, si trovano nel sito note su General Electric e Gamestop, ma in attesa di una tempesta è sempre meglio mitigare i rischi e il miglior modo per farlo ci sembra ancora quello di bilanciare posizioni lunghe con posizioni allo scoperto.
L'amministrazione americana è all'arrembaggio su troppi fronti e quello della svalutazione del dollaro non ci sembra più prioritario.

Sull'obbligazionario, decisamente interessanti alcune scadenze della curva dei tassi americana, ma attenderemmo un rimbalzo dei tassi dai valori sensibilmente più bassi di una settimana fa per effettuare investimenti.
*******
GOOD LUCK !

PS : breve conclusione per spiegare i motivi per cui la ns. clientela ( soprattutto quella italiana , non vuole investire in Italia ) :
*******************+
*Pur con alcuni elementi apprezzabili sul piano del pensiero, questa discussione non potrebbe che portare allo scontro frontale con Bruxelles. Siccome Grillo è intelligente, ci sembra probabile che si cerchi di formare un governo di breve durata basato su battaglie ideologiche che non sono percorribili se non fuori dall'euro e che questo porti a maggior insofferenza verso la burocrazie europea.
Sino a nuove elezioni e con una nuova legge elettorale, e una maggioranza molto più consolidata intorno a un crescente disagio verso le norme europee: solo a quel punto chi governa metterà mano ai privilegi della macchina pubblica, ma ci vorranno mesi se non anni.
Nel frattempo non crediamo che investire sulla borsa italiana sia razionale.
40645 di 41732 - 02/4/2018 09:49
163paolo N° messaggi: 1245 - Iscritto da: 22/3/2013
Piastra che ne pensi del naturale gas?
40646 di 41732 - 02/4/2018 09:51
163paolo N° messaggi: 1245 - Iscritto da: 22/3/2013
Giastra,che ne pensi del natural gas?
40647 di 41732 - 02/4/2018 10:40
giastra N° messaggi: 6305 - Iscritto da: 22/3/2006
Quotando: 163paolo - Post #40646 - 02/Apr/2018 07:51Giastra,che ne pensi del natural gas?


Dear PAUL , ci conosciamo da parecchio tempo ; sono uscito dal GAS e dall'OIL perché statisticamente ho fatto profits (robusti) solo con gli SHORT flat e in LEV ; con i LONG , se mi andava bene , mi pagavo le commissioni del broker.
Ho parecchi studi su entrambi i prodotti ma da un po' di tempo non ho tempo di seguirli perché sono spesso in viaggio e ...agli "arresti domiciliari" fuori dall'Italia, ma soprattutto è il tempo che mi manca ... -
Good luck e buon lavoro.
ps. se troverò qualcosa di interessante ve lo giro ( ma ricordatevi di fare il contrario delle previsioni di certe "case " .... ) perché ne sapete più voi di questo FORUM .
40648 di 41732 - 02/4/2018 19:38
giastra N° messaggi: 6305 - Iscritto da: 22/3/2006
Dear Friends , se ieri giravano i pesci d'aprile sui mercati , oggi girano gli SQUALI ; non so se mettere in atto i consigli del vecchio W.B. : comperare quando il sangue scorre nelle strade; vediamo domani.
g.l.
40649 di 41732 - Modificato il 03/4/2018 15:06
aldo1942 (premium) N° messaggi: 4357 - Iscritto da: 31/12/2009
OIL:
I gestori si sono riempiti di Long OIL per paura ridimensionasse !! Ora vendono .
** Il mercato del petrolio è sotto pressione per le aspettative dai esportatori sauditi di un taglio dei prezzi per tutte le qualità di greggio vendute in Asia il mese prossimo;
** Mentre la produzione in Russia, il primo produttore al mondo, ha toccato a marzo i massimi degli ultimi undici mesi.

Attendo 2° Storno a 62 ?
40650 di 41732 - 04/4/2018 16:30
1giacomofofo N° messaggi: 701 - Iscritto da: 29/6/2016
carissimo avevi ragione su oil sembra cheeeee......non capisco il gas saluto a tutti
40651 di 41732 - 04/4/2018 16:47
lupoanna N° messaggi: 301 - Iscritto da: 05/11/2012
Quotando: 1giacomofofo - Post #40650 - 04/Apr/2018 14:30carissimo avevi ragione su oil sembra cheeeee......non capisco il gas saluto a tutti


Sig Giacomo,mi dica cosa non capisce sul GAS...dal 1°Marzo si trova in una compressione lateralizzante 2,57/80 e quindi o si lavora li dentro o si aspetta la fuoriuscita...guardi che il range è abbastanza largo...buon trading a Lei
40652 di 41732 - 04/4/2018 17:00
1giacomofofo N° messaggi: 701 - Iscritto da: 29/6/2016
quarda che mi sono incastrato con il boost gas looooog spero di uscire al più presto
40653 di 41732 - 05/4/2018 10:11
lupoanna N° messaggi: 301 - Iscritto da: 05/11/2012
Quotando: 1giacomofofo - Post #40652 - 04/Apr/2018 15:00quarda che mi sono incastrato con il boost gas looooog spero di uscire al più presto


mi spiace ma non hai risposto alla mia domanda...cosa non hai capito del GAS????
40654 di 41732 - 05/4/2018 11:09
ENZOMASSIMI N° messaggi: 774 - Iscritto da: 28/2/2012
Rimbalzo del titolo acotel ........da segnalare
40655 di 41732 - 05/4/2018 15:27
1giacomofofo N° messaggi: 701 - Iscritto da: 29/6/2016
caro aldo......
40656 di 41732 - 06/4/2018 13:01
1giacomofofo N° messaggi: 701 - Iscritto da: 29/6/2016
caro aldo batti un colpo... spero che stai benissimo
40657 di 41732 - 06/4/2018 13:36
1giacomofofo N° messaggi: 701 - Iscritto da: 29/6/2016
cari amicii vedo che oil è sss il gas è looooog cosa ne pensate...
40658 di 41732 - 06/4/2018 14:54
maurizio5 N° messaggi: 2909 - Iscritto da: 19/4/2007

Caro Giacomo,

Il GAS e OIL possono essere long ma gli strumenti su cui si lavora sono taroccati e allora devi essere bravo bravissimo ma sul giornaliero o poco più.

40659 di 41732 - 07/4/2018 13:07
aldo1942 (premium) N° messaggi: 4357 - Iscritto da: 31/12/2009
Ultime sul OIL e GAS- (4 Aprile 2018)
La fratturazione idraulica (“fracking”) ha aperto nuove opportunità per il greggio e il gas negli USA, dove tecniche avanzate sono diventate pratiche comuni.
Simili giacimenti sono stati scoperti in Russia, Cina e Argentina.
Ora, i giacimenti di tight oil e gas stanno catturando l’attenzione del Medio Oriente.
Nel 2018, Aramco ha annunciato la scoperta dei suoi giacimenti di petrolio da scisto.
Il giacimento di Jafurah, parte orientale dell’Arabia Saudita, compete per grandezza con Eagle Ford il secondo giacimento di gas naturale da scisto negli USA.
Aramco sta cercando di usare il fracking per produrre altro gas naturale.
L’Arabia Saudita spera di convertire tutte le sue centrali elettriche a petrolio in gas naturale a breve.
È poco probabile che l’Arabia Saudita cerchi di produrre quantità significative di petroglio fracking, dal momento che ne produce già abbastanza dai giacimenti tradizionali ed a costi inferiori rispetto a quelli del fracking.
Se l’Arabia Saudita dovesse cominciare a produrre quantità di gas naturale per la sua rete elettrica, farebbe diminuire la domanda nazionale di greggio.
L’Arabia Saudita potrebbe aumentare le esportazioni o ridurre la produzione mantenendo lo stesso livello di esportazioni e darebbe l’impressione di un calo della fornitura globale di greggio anche se sul mercato continuerà ad arrivare la stessa quantità di greggio.
Ultimamente, il Bahrain ha annunciato una scoperta significativa sulla costa occidentale e questo giacimento di petrolio e gas è la più importante dal 1932.
La produzione petrolifera del Bahrain si è ridotta considerevolmente negli ultimi decenni. Il paese produce circa 40.000 barili al giorno dai suoi campi e riceve olio aggiuntivo da un giacimento che condivide con l'Arabia Saudita, portando la sua produzione totale a 200.000 barili al giorno.
Il Bahrain non è membro OPEC, ma prende parte all’accordo sui tagli alla produzione OPEC—non-OPEC.
Questa scoperta potrebbe far cambiare gli interessi del Bahrain e la scoperta di questo nuovo giacimento farebbe diventare il Bahrain un importante produttore di greggio.
Allo stesso tempo, sta cercando di inserirsi nel settore dell’esportazione di GAS Naturale e sta costruendo un terminale di gas naturale liquefatto e, con questa nuova scoperta di un giacimento di petrolio e gas il Bahrain potrebbe diventare un importante esportatore di Gas naturale.
Aggiornamento: Il Bahrain ha tenuto una conferenza stampa alle 14:00 ora locale di oggi in cui ha annunciato che stima che il giacimento possa contenere tra i 10 e i 20 mila miliardi di piedi cubici di Gas naturale e 80 miliardi di Barili di greggio.
40660 di 41732 - 10/4/2018 12:40
1giacomofofo N° messaggi: 701 - Iscritto da: 29/6/2016
Aldo ...cosa ne pensi del rame argendo sono long.... o di aspettare oil e gas..... vale anche per gli amici che ci leggono
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