Pirelli Re

- 26/6/2007 17:04
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
Pirelli Re: accordo con Goldman Sachs su Fondi
MILANO (MF-DJ)--Pirelli RE e Goldman Sachs hanno trovato un accordo riguardo ai Fondi Tecla e Berenice. E' quanto si apprende da una fonte vicina al dossier che spiega come Gamma Re (Pirelli RE e Morgan Stanley) sta per formalizzare la decisione di non procedere al rilancio sull'offerta per il fondo Berenice fatta da Zwinger Opco, il veicolo dei fondi Whitehall di Goldman Sachs e Caltagirone. Gamma Re portera' avanti la sua Opa su Tecla, mentre Goldman si concentrera' su Berenice.


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246 Commenti
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21 di 246 - 11/11/2007 18:23
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
In questo momento non si guarda al dividendo ma se la borsa farà crak oppure no ma mi sembra che sia la Pirelli & C. che darà un extra div. a Marzo e che è da preferire con Telecom . Op. personale e non un invito all' investimento .
22 di 246 - 11/11/2007 18:28
4bobo N° messaggi: 140 - Iscritto da: 18/6/2007
Grazie di cuore. cosa pensi x domani? io possiedo unicredito e sono sotto di un 15% lottomatica di un 12% eni di un 3%.Mi fa paura unicredito perche' ne possiedo abbastanza e non possiedo liquido x poterle tagliare.
23 di 246 - 11/11/2007 18:41
Caligola N° messaggi: 27329 - Iscritto da: 01/11/2006
Ho anch'io un pò di Unicredit ed ENI con -10 e -4 % , soffro e credo che affonderò col loro senza troppi patemi d'animo e non svenderò niente , anzi venderò delle obbligazioni per fare altri acquisti quando la tempesta starà passando .
Domani sarà mare mosso : tenetevi forte e mantenete la calma .
24 di 246 - 04/1/2008 10:40
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
Pirelli Re. Venduti immobili per circa 427mln, plusvalenza per 80 mln

venerdì 28 dicembre 2007 - 18:35

Nel mese di dicembre i fondi immobiliari gestiti da Pirelli RE hanno venduto immobili per circa 427 milioni, realizzando una plusvalenza lorda pari a circa 80 milioni di euro rispetto al book value. La cessione ha riguardato 37 immobili ed un’area edificabile per un importo complessivo di 427 milioni: di cui circa 71 milioni da parte di Tecla Fondo Uffici e per i restanti 356 milioni relativi alle vendite da parte dei fondi riservati ad investitori qualificati.


25 di 246 - 06/1/2008 14:59
muspilli2 N° messaggi: 77 - Iscritto da: 29/6/2006
pirelli real estate ultimo prezzo 24,39
p\e 6,1
ultimo dividendo 2,06
% corrente dividendo 8,31%

stacca a aprile\maggio.
26 di 246 - 01/4/2008 20:56
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
l'expo avra' un bell'effetto sugli immobiliari
27 di 246 - 22/7/2008 09:09
agiro N° messaggi: 14334 - Iscritto da: 29/8/2006
Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 22 lug - Le vendite di immobili di Pirelli Re del primo semestre 2008 sono state pari a circa 530 milioni di euro, oltre il 6% rispetto all'open market value, di cui circa 208 milioni di euro (39%) di competenza. Il margine lordo, si legge in una nota, e' stato pari a circa 109 milioni di euro (21%), di cui di competenza di Pirelli Re circa 44 milioni. Com-rmi
28 di 246 - Modificato il 05/11/2008 21:01
4everDepecheMode N° messaggi: 2534 - Iscritto da: 19/10/2008
COMUNICATO STAMPA
• APPROVATI DAL CDA I DATI AL 30 SETTEMBRE 2008:
- RICAVI AGGREGATI PRO-QUOTA: 938,3 MLN DI EURO (982,8 MLN AL 30/9/2007)
- RISULTATO OPERATIVO COMPRENSIVO DEI PROVENTI DA PARTECIPAZIONI, ANTE ONERI DI RISTRUTTURAZIONE: 33,1 MLN DI EURO. RISULTATO TOTALE 15,4 MLN DI EURO (141,2 MLN AL 30/9/20072, INCLUSIVI DI 93,5 MLN TRA RIVALUTAZIONI E CESSIONI DI ATTIVITA’)
- RISULTATO NETTO CONSOLIDATO, ANTE ONERI DI RISTRUTTURAZIONE, A BREAKEVEN; RISULTATO TOTALE -12,9 MLN DI EURO (+95,8 MLN AL 30/9/2007)
- POSIZIONE FINANZIARIA NETTA PASSIVA PER 323,8 MLN DI EURO (337,4 MLN AL 30/9/2007)

• IL CONSIGLIO HA APPROVATO LA CESSIONE A MANUTENCOOP DEL FACILITY MANAGEMENT (IN JV PARITETICA CON INTESA SANPAOLO) SUBORDINATA A CONDITIONS PRECEDENT
• STANTE LA CRISI FINANZIARIA, CHE HA PROVOCATO UN FORTE RALLENTAMENTO DEL MERCATO, LA SOCIETÀ NON RITIENE POSSIBILE
CONFERMARE IL PROPRIO TARGET DI EBIT 2008; PREVEDE COMUNQUE UN
RISULTATO NETTO IN BREAK EVEN, INCLUSIVO DI ONERI E PROVENTI
STRAORDINARI
• PROSEGUE IL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE ANNUNCIATO A MAGGIO, CON BENEFICI PREVISTI NEL 2009 SUPERIORI A 30 MLN DI EURO
• LA SOCIETA’ INFORMA CHE IL PIANO TRIENNALE VERRA’ PRESENTATO ALLA COMUNITA’ FINANZIARIA L’11 FEBBRAIO 2009


Pirelli Re: Puri Negri, nessun dividendo per il 2008
Data: 05/11/2008 @ 20:04
Fonte: TFN Italia

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 05 nov - 'Quest'anno non ci sara' distribuzione di dividendi'. Cosi' l'a.d. di Pirelli Re Carlo Puri Negri nella conference call con gli analisti per la presentazione dei risultati trimestrali. 'Per i prossimi anni vedremo', ha aggiunto rispondendo a un analista.
29 di 246 - 17/12/2008 09:30
PreddyITA N° messaggi: 1904 - Iscritto da: 22/10/2007


17/12/2008 09:25 - Pirelli RE: prosegue la riorganizzazione della società
Il Consiglio di amministrazione di Pirelli RE ha approvato le azioni per l’ulteriore implementazione del processo di riorganizzazione della società avviato per far fronte ai mutati scenari e alle prospettive del settore immobiliare. Il Cda ha definito una nuova struttura organizzativa basata su due aree territoriali, Italia e Germania. Le macro aree territoriali faranno capo a due Direzioni Generali, rispettivamente affidate a Rodolfo Petrosino (Italia) e Paolo Bottelli (Germania), a diretto riporto del Vice Presidente esecutivo Carlo A. Puri Negri. Obiettivo della riorganizzazione è accelerare il rilancio della società attraverso la focalizzazione sullo sviluppo delle attività core, italiane e internazionali, una più chiara evidenziazione della qualità degli asset in portafoglio, la semplificazione dei livelli organizzativi intermedi e la riduzione dei costi. In linea con tali obiettivi, a Claudio De Conto è stata affidata la responsabilità di supervisione e indirizzo in materia di finanza attribuendogli apposita delega. A De Conto riporterà l’attuale Direttore Generale Finanza & Human Resources di Pirelli RE, Gerardo Benuzzi. Il Cda ha poi confermato per l’11 febbraio 2009 per la presentazione del Piano Triennale.
borse.it
30 di 246 - 05/1/2009 16:48
4everDepecheMode N° messaggi: 2534 - Iscritto da: 19/10/2008
Ora si capisce perché nelle ultime sedute viaggia come una scheggia. Ecco la notizia:

"MF Online
Pirelli Re, 60 milioni plusvalenza da cessione facility
29/12/2008 - Pirelli Real Estate si mette in evidenza sul Midex dopo che con Intesa Sanpaolo ha ceduto a Manutencoop le rispettive partecipazioni in Pirelli Re Integrated Facility Management per un corrispettivo totale di 137,5 milioni. L'operazione, che si basa su un enterprise value di 270 milioni di euro, avrà un impatto sulla posizione finanziaria netta, al lordo dei finanziamenti soci, della società immobiliare di circa 90 milioni.

Con l'integrazione tra Manutencoop FM e Pirelli RE Integrated Facility Management nasce il leader italiano e uno dei maggiori gruppi europei nel facility management. In Borsa l'azione Pirelli Re, una delle più vendute nel 2008, recupera tra i titoli a media capitalizzazione il 2,84% e sale a quota 4,155 euro.

"L'operazione era prevista e la cessione è avvenuta per un controvalore di 137 milioni di euro, in linea con le nostre attese di 134 milioni", commenta stamani un analista di Intermonte. "L'impatto positivo a livello di posizione finanziaria netta di 90 milioni era già incluso nelle nostre stime".

"Stimiamo inoltre una plusvalenza nel quarto trimestre 2008 di circa 60 milioni di euro generato dalla cessione", si legge nella nota della sim che ricorda come Pirelli Real Estate sia impegnata in ulteriori cessioni nel primo semestre 2009, tra cui NPLs (non performing loans, i crediti non performanti che richiedono una specifica gestione per massimizzare la possibilità di recupero) e immobili, che dovrebbero consentire alla società di ridurre l'attuale gearing di 1,5 volte a un target di 1.

Pirelli Re annuncerà, tra l'altro, il proprio piano industriale il prossimo 11 febbraio. In attesa, gli analisti di Intermonte mantengono una visione cauta (underperform con un prezzo obiettivo a 3 euro) sul titolo considerato il difficile momento del settore immobiliare che complica i piani di ristrutturazione del gruppo.

Francesca Gerosa"
31 di 246 - 30/1/2009 16:17
8marco N° messaggi: 349 - Iscritto da: 17/4/2007
Attenzione perchè nei prossimi giorni ci potrebbero essere notizie nuove su prs.
32 di 246 - 30/1/2009 16:26
4everDepecheMode N° messaggi: 2534 - Iscritto da: 19/10/2008
Sì, ma se il mercato non aiuta, fa la solita sparata, come ad inizio anno, e poi ritorna indietro come adesso.
33 di 246 - Modificato il 06/2/2009 11:41
8marco N° messaggi: 349 - Iscritto da: 17/4/2007
E' uscita una notizia che riguarda Pirelli EC, e sebbene si parli della divisione dei pneumatici, l'interesse sull'intero azionariato di Trochetti Provera è reale!
Si parla di possibili cessioni a diversi pretendenti europei.
Andate a cercarvi L'articolo, è uscito alle 11,30 circa.
35 di 246 - 11/2/2009 17:49
8marco N° messaggi: 349 - Iscritto da: 17/4/2007
E' poco chiara la faccenda: sebbene i dati non siano positivi e si parla di aumento di capitale, l'indebitamento complessivo è SCESO e non salito. Non solo, perchè l'indebitamento è cmq verso la controllante che è PIRELLI EC; vale a dire che sono giochetti, trucchi contabili e nient'altro.
E' tutto di Provera, non scordiamolo.
Io al di là degli annunci sulle cifre di bilancio, mi concentrerei su queste "trasformazioni" da fare nell'arco di un triennio di cui parlava Provera. Nei vari annunci di oggi, il leader della società ha parlato di varie possibilità, tra cui la "cessione" del ramo immobili, che coincide con la vendita di pirelli re.
Nella struttura aziendale di Provera dobbiamo distinguere tra scatole vuote e scatole piene: CAMFIN, la capogruppo che sta in cima all'organigramma aziendale, è solo una enorme SCATOLA vuota.
Pirelli EC e pirelli re invece sono aziende vere e proprie, la prima produce pneumatici (fa cose vere), e la seconda compra e vende immobili (mattoni): poco importa se sono più o meno indebitate, sono loro che producono.
Io credo che ci sia un'affosamento voluto adesso, ma sono convinto che PIRELLI RE sarà ceduta prima dello scadere dei tre anni di cui parlava Tronchetti Provera, molto prima.
36 di 246 - 12/2/2009 16:27
8marco N° messaggi: 349 - Iscritto da: 17/4/2007
Credo che la prova del nove su questo titolo l'avremo tra domani e lunedì.
Se recupererà gradualmente, allora saremo certi che il titolo è stato solo affossato di proposito per rastrellare azioni.
Se invece continuasse a sprofondare, allora sarebbero più che motivati i timori per una ricapitalizzazione di 400 milioni per una società che fino a ieri ne capitalizzava 150.
37 di 246 - 14/2/2009 16:20
8marco N° messaggi: 349 - Iscritto da: 17/4/2007
Vi ricordate quando parlavo di scatole vuote e scatole piene? Bene, ho trovato un vecchio articolo risalente al 19 giugno 2007, stagionato come pezzo ma molto interessante.
Leggendolo si capisce bene chi siano i fessi e chi i furbi, ma sopratutto si comprende che cosa è stato fatto a telecom, chi ha contribuito a distruggerla, e sopratutto quale sarà il futuro di società come PIRELLI REAL ESTATE.

E' triste ammettere di avere scommesso su un probabile cavallo vincente, perchè il conto lo paghiamo tutti quanti, me compreso............

......buona lettura, per chi ha voglia di leggere.
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La controfferta di Goldman Sachs e Gaetano Caltagirone sui fondi Tecla e Berenice ha sconquassato

il castello di carte e mattoni che faticosamente da tempo Pirelli Real Estate e dopo Morgan Stanley

avevano messo su. La storia è andata così. Almeno dal 1999 a oggi il patrimonio di Telecom è stato

oggetto di dismissioni continue. Se prendiamo il valore di terreni e fabbricati in possesso di Telecom

si nota che nel 1999 esso superava i 5 miliardi di euro, mentre nel giugno del 2006 era inferiore agli

800 milioni. Nello stesso periodo le immobilizzazioni per impianti e macchinari sono passate da 16

miliardi e mezzo a 12,7 miliardi di euro. Nei bilanci spesso sono usati i termini “plusvalenza” e

“valorizzazione”, ma molti osservatori negli anni hanno parlato di gestione dubbia del patrimonio

immobiliare e degli asset di Telecom.

All’ultima assemblea per l’approvazione del bilancio Sergio Cusani, attento conoscitore dei bilanci

della società di telecomunicazione più importante d’Italia, ha tuonato contro lo strapotere di Pirelli

(ex controllante del gruppo) in Telecom e ha denunciato un conflitto d’interessi fra Pirelli RE e

Telecom nella gestione degli immobili di quest’ultima. Cosa è successo esattamente? È successo che,

per valorizzare molte centrali di Telecom e buona parte del suo patrimonio immobiliare, la società ha

deciso di conferire la proprietà di immobili spesso anche strumentali, ossia necessari allo svolgimento

delle sue attività, ai fondi Tiglio I e Tiglio II.


Gli immobili sono redditizi, anche perché spesso ancora affittati alla stessa Telecom. Nel bilancio

2006 della società da poco venduta da Tronchetti Provera alle banche e agli spagnoli di Telefonica si

legge: “Nell’ambito dell’attività di riorganizzazione degli spazi fisici occupati dagli impianti di rete

che prevede la progressiva liberazione di parte degli immobili adibiti a tali impianti, il Consiglio di

Amministrazione di Telecom Italia S.p.A. ha approvato nel 2005 l’operazione di cessione di oltre

1.300 immobili per un valore totale di circa euro 1 miliardo”. Praticamente per razionalizzare le sue

attività la società telefonica ha deciso di mettere in vendita un patrimonio immobiliare delle

dimensioni di un piccolo paese, ma in molti casi continuerà ad affittare molti degli appartamenti che

lo compongono. E si tratta in ogni caso soltanto della seconda grossa alienazione di immobili di

Telecom visto che una forse anche maggiore era avvenuta nel 2002/2003. In entrambi i casi

comunque la torta di mattoni è stata da subito tagliata in tante fette più piccole che poi sono state

spostate da una proprietà all’altra.


Per esempio nel 2005 Telecom conferì ben 867 immobili alla controllata Olivetti Multiservices (OMS).

Ovviamente questi immobili non si sono fermati qui. Il 29 marzo 2006 OMS cede 201 immobili al

fondo Raissa per 158 milioni di euro, 21 di questi immobili hanno un contratto di retrolocazione di

lunga durata e in questo caso, come negli altri, l’affitto pagato da Telecom per l’uso dell’immobili

viene conferito al nuovo proprietario. Il giorno dopo, il 30 marzo del 2006 OMS cede altri 120

immobili al fondo Spazio Industriale, che deve pagare 71 milioni di euro e accollarsi un debito

finanziario da 60 milioni. “La maggioranza delle quote così rivenienti del fondo Spazio Industriale –

riporta sempre il bilancio di Telecom - è stata ceduta a investitori istituzionali facenti capo a Cypress

Grove International Funds”.

Nei mesi successivi OMS continua a cedere altri immobili al fondo Raissa e al fondo Spazio

Industriale. Ma chi controlla il fondo Raissa a questo punto? La maggioranza delle quote è dei fondi

real estate di Morgan Stanley, ma anche Pirelli RE ha mantenuto, sempre nel fondo Raissa, una

quota del 35 per cento. Praticamente la stessa struttura azionaria dei fondi Tecla e Berenice prima

della quotazione. Alla fine quindi la maggior parte degli immobili è finita o in Raissa o in Spazio

Industriale. Raissa è una joint venture al 65% di Morgan Stanley e al 35% di Pirelli RE (che fa parte

del gruppo industriale che controlla Telecom). Spazio Industriale è invece controllato a questo punto

dall’olandese Spazio Investment NV, una joint venture del fondo internazionale Cypress Grove (65%

delle quote di Spazio Investment) e di Pirelli RE che anche in questo caso ha una quota del 35% del

fondo. Nel caso Spazio Investment NV il progetto però va oltre e prevede la quotazione della stessa

società sul mercato alternativo di Londra (Aim, Alternative investment market). La matricola, di cui

Pirelli Re lo scorso marzo controllava il 14% circa del capitale, fa un ottimo debutto a Londra. Un

comunicato della stessa Pirelli RE riporta: “Dal collocamento di Spazio Investment NV nell’ottobre

dello scorso anno avvenuto a 12,5 euro per azione , il prezzo ha registrato un incremento di circa il

28% portando la capitalizzazione di mercato a oltre 490 milioni di euro”.

Ma torniamo all’offerta sui fondi Tecla e Berenice per cui Caltagirone e Goldman Sachs hanno messo

sul piatto 782 milioni di euro. La scheda tecnica del fondo Tecla, che prende il suo nome dalla citta

in perenne costruzione inventata da Italo Calvino nel romanzo le “Città Invisibili”, riporta una

fotografia del fondo al momento del collocamento. La società che aveva ceduto i suoi asset era Tiglio

I, quella a cui furono conferiti gli asset della prima cessione di immobili Telecom e che alla data del

collocamento del fondo risulta controllata dai fondi immobiliari di Morgan Stanley e partecipata da

Telecom Italia, Telecom Italia Media e Pirelli.

Berenice è invece l’altro fondo in questione, prende anch’esso nome da una delle Città Invisibili di

Calvino, esattamente dalla città della giustizia. Gli immobili confluiti nel fondo risultano provenienti

da Ganimede Due, da Kappa Srl, da Aida Srl e, ovviamente, in cima alla lista degli apportanti ci sono

ancora Tiglio I e Tiglio II. Nel caso di Tecla il valore di conferimento del fondo è di 808 milioni di

euro e si confronta con valori di mercato superiori ai 950 milioni: il valore del fondo del fondo è

stimato in 323,3 milioni di euro. Nel caso di Berenice i conferimenti totali ammontano a 750 milioni e

il valore di mercato è di 860 milioni di euro, mentre il valore del fondo ammonta a 300 milioni di euro.

Creati i due fondi e immesse sul mercato le loro quote, la cordata Pirelli RE-Morgan Stanley decide di

ricomprarle. Forse il loro piano, come per quell’altro troncone, è quello di conferirle a un’altra

holding olandese per poi quotarle all’Aim di Londra? Comunque sia Morgan Stanley e Pirelli RE

offrono 590 euro per ogni quota del fondo Tecla e 540 euro per ogni quota Berenice. Caltagirone e

Goldman sono invece pronti a sborsare 650 euro per ogni quota di ciascuno dei due fondi. Si tratta

nel caso di Berenice di un’offerta migliorativa del 20,4 per cento, mentre nel caso di Tecla il premio

sull’offerta di Pirelli è del 10,2 per cento. La contro-opa di Caltagirone prende però tutti di sorpresa,

tanto che ieri il management di Pirelli RE ha incontrato d’urgenza gli investitori di Morgan Stanley

nella propria sede senza però riuscire a decidere per un rilancio o un forfait. Nel frattempo Pirelli RE

in borsa perdeva quota fino a chiudere la giornata con perdite in borsa del 2,34% a quota 47,6 euro.

Per comprendere le dimensioni dell’affare fiutato dal gruppo Caltagirone può essere utile un esempio

portato oggi su Repubblica da Walter Galbiati. Fra i vari immobili in gioco c’è la centrale telefonica

di Trieste convertita per 1,29 milioni al fondo Berenice. Telecom, scrive Galbiati, paga ogni anno un

affitto da 106 mila euro. A conti fatti in 25 anni Telecom sborserà per un immobile che era suo ben

2,65 milioni di euro. E non si tratta certo dell’unica centrale che Telecom ha dismesso e per cui oggi

paga un notevole affitto. Si possono calcolare per i fondi in questione rendimenti medi e garantiti

dagli affitti del 7-8% annuo. Questo significa che nel lungo periodo i fondi incasseranno da quegli

immobili il doppio di quanto hanno speso per comprarli.


Anche in termini finanziari l’affare sembra più che conveniente. Il Sole 24 Ore di oggi, per esempio,

calcola che persino la nuova offerta da 782 milioni di euro, per quanto migliorativa, esprime uno

sconto rispetto al Nav (Net asset value) delle prede fra il 4,1% e il 5,1% e che sarebbe ulteriormente

conveniente anche rispetto ai multipli del settore dei fondi immobiliari. Francesco Caltagirone, che, in

caso di successo dell’opa, acquisirà il 30% di Berenice e il 5% di Tecla (con un’opzione a salire al

25%), non ha però chiarito ancora che cosa farà delle sue nuove conquiste. Solo qualche timido

accenno, in una lettera alla Consob, a varie alternative e alle opportunità presentate dal nuovo

strumento delle Società d’investimento immobiliare quotate (Siiq). È buffo pensare che una centrale

Telecom costruita a suo tempo con il denaro dei cittadini finisca poi, dopo lunghi giri, per essere

messa in vendita da un privato sul mercato italiano che magari a piccole quote la ricomprerà. Nel

frattempo Telecom continuerà a pgare i suoi ricchi affitti. Se vincerà, Caltagirone probabilmente

toglierà dai listini Tecla e Berenice (città invisibili che scompariranno?). I nuovi fondi immobiliari poi

saranno quotati a Milano e, almeno, non passeranno per una società olandese prima di finire sui

mercati d’Oltremanica.

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38 di 246 - 14/2/2009 20:40
4everDepecheMode N° messaggi: 2534 - Iscritto da: 19/10/2008
Il problema di Pirelli Real è uno solo, allo stato attuale: capire quante azioni saranno emesse con l'aumento di capitale da 400 miln di euro. Ad oggi, il valore in Borsa è di 160 mln, se non erro, ed il titolo, dopo la notizia, è in continua discesa. La dirigenza dovrà scegliere tra due soluzioni:
1) aumentare notevolmente il numero delle azioni in circolazione, con gravi rischi per l'andamento del titolo, che sarebbe più facilmente soggetto ad attacchi speculativi. Tra parentesi, dubito che chi si è comprato le azioni a 30-40-50 euro sia disponibile a versare altri soldi per questa società, sicché il livello dell'inoptato sarebbe, a mio parere, comunque elevato;
2) fare come Unicredit, un aumento a prezzi esorbitanti, che sarà coperto solo dalla controllante e dalle banche, che sosterranno la linea scelta da Tronchetti Provera. A mio parere la seconda soluzione sarebbe più pratica e, soprattutto, darebbe maggiori garanzie ai piccoli azionisti che, pur vedendo la loro quota diluita, vedrebbero entrare nel capitale soci forti, che puntano a trarre cospicui benefici dai loro investimenti.
39 di 246 - 15/2/2009 17:21
8marco N° messaggi: 349 - Iscritto da: 17/4/2007
Quotando: 4everDepecheModeIl problema di Pirelli Real è uno solo, allo stato attuale: capire quante azioni saranno emesse con l'aumento di capitale da 400 miln di euro. Ad oggi, il valore in Borsa è di 160 mln, se non erro, ed il titolo, dopo la notizia, è in continua discesa. La dirigenza dovrà scegliere tra due soluzioni:
1) aumentare notevolmente il numero delle azioni in circolazione, con gravi rischi per l'andamento del titolo, che sarebbe più facilmente soggetto ad attacchi speculativi. Tra parentesi, dubito che chi si è comprato le azioni a 30-40-50 euro sia disponibile a versare altri soldi per questa società, sicché il livello dell'inoptato sarebbe, a mio parere, comunque elevato;
2) fare come Unicredit, un aumento a prezzi esorbitanti, che sarà coperto solo dalla controllante e dalle banche, che sosterranno la linea scelta da Tronchetti Provera. A mio parere la seconda soluzione sarebbe più pratica e, soprattutto, darebbe maggiori garanzie ai piccoli azionisti che, pur vedendo la loro quota diluita, vedrebbero entrare nel capitale soci forti, che puntano a trarre cospicui benefici dai loro investimenti.



Credo che chi ha comprato a 30 40 0 50 euro non sia un'azionista di riferimento, ma piuttosto tanti soggetti invisibili senza importanza: chi ha quote superiori al 2% ha comprato a cifre molto basse e prima di quel depredamento degli immobili di telecom.
Non considerare il collocamento in borsa del titolo come prezzo base, perchè quello è solo il prezzo per il parco buoi: chi colloca il titolo come minimo lo sta pagando in quel momento 4 volte meno.

Per contro l'aumento di azioni in circolazione effettivamente è un pericolo, perchè inflazionerebbe Pirelli re, anche se esistono mille scappatoie per evitare speculazioni: si può ricorrere alle clausole per i nuovi soci,o a patti di sindacato tra gli azionisti che hanno quote incrociate con i fondi americani ad esempio. Insomma, sia che si tratti di qualcosa di grosso, sia che si tratti di un delistaggio programmato, io non mi preoccuperei. Vale la pena però seguire i vari comunicati.
40 di 246 - 24/2/2009 15:55
8marco N° messaggi: 349 - Iscritto da: 17/4/2007
E' ripartita anche Pirelli RE.
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