Renergetica

- 06/1/2019 14:38
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
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RENERGETICA HA DEBUTTATO ALL'AIM IL 9 AGOSOTO





https://www.renergetica.com/
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1 di 21 - 06/1/2019 14:40
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Renergetica debutta su Aim Italia

Il settore delle energie rinnovabili su Aim Italia si allarga con l'arrivo della dodicesima società. Si tratta di Renergetica pronta al debutto. Arriverà domani sul listino delle Pmi ad alta crescita ad un prezzo di 1,5 euro. Si tratta della 114.ma società quotata su Aim Italia.

La società, fresca di due acquisizioni, presenta ricavi 2017 pro-forma per 4,6 milioni. Sulla base del prezzo fissato il controvalore complessivo della raccolta ha superato i due milioni (tutto in aumento di capitale) con una capitalizzazione di mercato di oltre 11 milioni. Il lotto minimo previsto da Borsa Italiana è di mille azioni. Il flottante della società sul mercato sarà del 18,38%. Renergetica, attiva in Italia, Cile, US e Colombia, presenta un Ebitda margin (dati pro-forma) superiore al 37%. Ha inoltre sviluppato internamente Hybrid Grid Smart Controller (HGSC), innovativo software di controllo per l'ottimizzazione delle reti ibride, caratterizzato da elevate prestazioni e affidabilità. Attraverso la quotazione il gruppo punta a rafforzare il percorso di crescita con l'espansione in nuovi mercati ad alto potenziale di crescita con condizioni climatiche favorevoli e verso la grid parity, in particolare Latam e Africa oltre a consolidarsi nei mercati in cui è già presente; accrescere il portafoglio impianti anche attraverso acquisti sul mercato secondario italiano; focalizzarsi sullo sviluppo di micro-reti ibride nelle quali sfruttare il software proprietario Hgsc. Nomad e global coordinator dell'operazione è Integrae Sim Spa; gli advisor finanziari sono Emintad Italy Srl e Ir Top Consulting, l'advisor legale è Nctm e la società di revisione è Ey Spa. Banca Finnat Euramerica Spa svolge il ruolo di specialista.

Il settore delle rinnovabili ai raggi X

Dopo aver conquistato il 72,9% di Frendy Energy tramite un'Opa che si è conclusa a inizio 2018, ora Edison (gruppo Edf) mira a far diventare “francese” anche un'altra azienda quotata all'Aim, vale a dire Zephyro, l'unica di questo settore derivante dalla business combination di una Spac (Greenitaly1). Non è detto che l'operazione porti al delisting di Zephyro, come del resto non è avvenuto per Frendy Energy. A differenza di quest'ultima, però, Zephyro ha chiuso il 2017 con risultati brillanti in termini reddituali, conseguendo un utile netto di 1,7 milioni e distribuendo agli azionisti un dividendo di 0,1 euro per azione pari a un monte dividendi di quasi 1 milione (pay-out del 58,7% sull'utile netto consolidato).

Le rinnovabili dell'Aim

I risultati delle 10 aziende quotate all'Aim Italia e operanti nel comparto delle energie rinnovabili (non considerando Innovatec che al momento non è stata ancora in grado di presentare i dati 2017 data la sua critica situazione, per cui è in corso un piano di ristrutturazione) sono molto diversi tra loro, del resto anche in considerazione dei diversi segmenti di mercato. Zephyro è una energy service company (Esco) e offre soluzioni di energy management ed efficienza energetica soprattutto alla Pubblica Amministrazione in Italia. Frendy Energy, invece, è attiva nella produzione di energia elettrica, sempre in Italia, tramite impianti mini-idroelettrici. Solo Plt Energia ha presentato i dati del primo trimestre 2018.

Plt puregreen, l'energia al 100% da fonti rinnovabili

Tra le società del settore energie rinnovabili quotate all'Aim spicca in positivo Plt Energia, che dopo aver chiuso il 2017 con ricavi e margini in crescita ed aver distribuito un dividendo di 0,1099 euro per azione, per un monte dividendi di circa 2,6 milioni e un pay-out del 43,5%, è stata l'unica a diffondere i dati del primo trimestre 2018 che evidenziano un ebit balzato dell'84,5% a circa 5,7 milioni e un utile netto più che raddoppiato a 1,8 milioni. Plt Energia, che opera nella progettazione, costruzione e gestione di impianti alimentati da fonti rinnovabili (specie eolici), già dal 2016 redige il bilancio sociale e si è impegnata a raggiungere i Sustainable Development Goals proposti dalle Nazioni Unite a settembre 2015.

Elettra Investimenti alla ricerca delle start-up innovative

Positivo anche l'andamento di Elettra Investimenti, che dopo un brillante 2017
ha distribuito un dividendo di 0,4 euro per azione per un monte dividendi di 1,5 milioni (pay-out del 34,4%). La società, che opera nella produzione di energia elettrica e termica tramite impianti di cogenerazione e trigenerazione e nell'efficienza energetica, si contraddistingue per iniziative interessanti ed ha recentemente inaugurato nella città di Latina (sede sociale del gruppo) il servizio di car sharing elettrico denominato Eppy (Elettra Point to Point by Yourself); inoltre è entrata nel capitale della holding di partecipazione LVenture tramite un aumento di capitale riservato con un investimento di circa 1,1 milioni, in quanto LVenture, quale incubatore di start-up in vari settori, può individuare anche attività innovative nel settore dell'efficienza energetica. Buoni risultati 2017 anche per Iniziative Bresciane, che come Frendy Energy si focalizza sulla produzione di energia tramite impianti mini-hydro, in questo caso tutti localizzati in Lombardia. La società però, a seguito degli investimenti effettuati e dei relativi ammortamenti, nonché di sfavorevoli condizioni climatiche, ha visto scendere l'utile netto nello scorso esercizio da 2,4 a 0,9 milioni. È stato comunque distribuito un dividendo di 0,6 euro per azione per un monte dividendi di circa 2,3 milioni (la capogruppo ha chiuso il 2017 con un utile netto di 1,5 milioni), in linea con il valore del 2016 nonostante la flessione dell'utile.

Fintel Energia diversifica in Serbia (prima Ipo da 80 anni a Belgrado)

Fintel Energia, attiva nella vendita di energia elettrica e gas e nella produzione energetica tramite impianti fotovoltaici, eolici e termodinamici, ha chiuso il 2017 in positivo per circa 0,9 milioni ma senza distribuire alcun dividendo agli azionisti. La società si contraddistingue per l'operatività, oltre che nel mercato nazionale, anche in Serbia, e ha deliberato la quotazione presso il mercato regolato Prime Listing di Belgrado della controllata serba Fintel Energija A.D. (la prima Ipo dopo 80 anni presso quella Borsa).

Agatos punta tutto sugli impianti a biomasse, Ecosuntek sul fotovoltaico

Ma non tutte le aziende del settore energie rinnovabili quotate all'Aim sono in buona salute. Gruppo Green Power, anche a seguito di conflitti fra gli azionisti di riferimento e di una transazione con Innovatec (come si è detto in corso di ristrutturazione), ha visto diverse dimissioni nel consiglio di amministrazione ed ha chiuso il 2017 con una perdita netta raddoppiata a 2,1 milioni. La società opera nell'installazione “chiavi in mano” di impianti fotovoltaici e altre soluzioni per l'efficientamento energetico. Agatos (reduce dalla business con TE Wind) ha evidenziato nel 2017 una perdita netta consolidata di circa 2,4 milioni, comunque in miglioramento rispetto al 2016, e ha avviato la cessione degli impianti mini-eolici situati in Sardegna e facenti capo alla controllata Windmill 60 Srl; intende ora focalizzarsi sullo sviluppo del settore fotovoltaico e sul promettente comparto del biometano, ed è in corso di realizzazione un impianto Biosip in provincia di Milano che sarà in grado, a regime, di trasformare fino a 35 mila tonnellate annue di frazione organica di rifiuti solidi urbani. Ecosuntek di Gualdo Tadino (Perugia), specializzata nella gestione di impianti fotovoltaici e nella commercializzazione di energia elettrica e gas, ha chiuso il 2017 in perdita per 3,2 milioni (nonostante una forte crescita del fatturato) per effetto soprattutto di maggiori oneri finanziari relativi a Ecodelm Srl, ceduta il 5 luglio scorso, che generava effetti economici negativi. Nel 2018 sono stati conferiti dai soci 2 nuovi impianti fotovoltaici ad elevata redditività da complessivi 1.441 kWp di potenza.

Enertronica, aumento di capitale per crescere negli Inverter ed eMobility

Infine Enertronica, che dopo una riorganizzazione avvenuta nel 2017 è principalmente attiva nella “power electronics” (produzione di Inverter per il settore energia e l'automazione industriale) nonché nella costruzione di impianti di energie rinnovabili, soprattutto fotovoltaici, a livello internazionale e nella mobilità elettrica con il brand Tecnobus, ha chiuso il 2017 con una perdita netta consolidata di 2,4 milioni e ha avviato un aumento di capitale a pagamento da circa 5 milioni che avrà luogo dall'11 al 28 giugno in ragione di 2 azioni ogni 7 possedute a 2,3 euro per nuova azione. L'operazione ha lo scopo di supportare il piano industriale 2018 – 2022 che prevede, per la divisione industriale/ eMobility, un cagr dei ricavi pari al 30% mentre la divisione costruzioni (Epc/Bot) dovrebbe veder crescere il giro d'affari a un cagr del 7,5%. Anche la redditività del gruppo è prevista in crescita, sebbene a un tasso inferiore al cagr consolidato dei ricavi che è stimato pari al 18%.
Nel complesso, il comparto delle energie rinnovabili quotate all'Aim Italia presenta luci e ombre, ma come si vede dall'interesse dimostrato da “big” del settore come Edison è indubbio che sia questa la direzione da prendere per il mercato dell'energia in Italia. A livello di investitori retail probabilmente si tratta di un settore ancora piuttosto rischioso, ma per investitori istituzionali e professionali può riservare buone soddisfazioni sapendo puntare sul cavallo giusto.
2 di 21 - 06/1/2019 14:44
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
RENERGETICA, IL DEVELOPER DEL FOTOVOLTAICO PUNTA AL RADDOPPIO DEL FATTURATO

Il presidente Sommariva dopo la quotazione e la crescita in Cile, punta sugli Stati Uniti

“A dieci anni dalla sua nascita, il modello di business di Renergetica si è consolidato nel ruolo del developer per il settore del fotovoltaico. Noi individuiamo i terreni più adatti a nuovi impianti solari, quindi seguiamo gli iter amministrativi fino all’ottenimento della autorizzazione per la realizzazione delle centrali. A quel punto cediamo gli asset, che si sono valorizzati, a investitori istituzionali. Questa attività da sola copre circa il 65% del nostro fatturato. Sulla base dei segnali che ci giungono dai mercati siamo fiduciosi di potere accelerare nella crescita anche nel prossimo futuro”. Davide Sommariva è il presidente del gruppo Renergetica, società quotatasi sull’AIM Italia di Borsa Italiana lo 9 agosto 2018 con una raccolta di circa 2 milioni di euro per il 18,38% del capitale. Conosce da anni il difficile settore del fotovoltaico nazionale e internazionale, ma vede in queste difficoltà delle opportunità per il futuro.

Il mercato del fotovoltaico italiano viene da anni di crisi derivanti dal taglio degli incentivi che ha colpito moltissimi operatori e dalla crescente competizione dell’industria a diversi livelli. Come avete affrontato queste sfide?

“Anche noi siamo figli del Conto Energia, ma il nostro business si è saputo riposizionare in maniera competitiva e abbiamo l’orgoglio di dire che abbiamo trasformato la sfida in un punto di forza. Oggi la nostra area di riferimento è il Cile, dove controlliamo il 2% del mercato delle autorizzazioni del settore, abbiamo però stretto da poco un accordo con Renesola, quotata sul Nyse, per imprimere un’accelerazione alla nostra crescita negli Stati Uniti. Già l’anno prossimo gli States potrebbero arrivare a coprire i due terzi del nostro fatturato, oggi presidiati dal Cile, portando nel 2019 a un raddoppio del giro d’affari complessivo.

Le sfide dell’industria fotovoltaica derivanti dalla concentrazione, dalla competizione sui costi o dai prezzi dell’energia non ci colpiscono in un contesto di generale crescita della domanda, perché con 10 anni si esperienza e 4 sedi internazionali presidiamo con competenza il nostro settore e traiamo vantaggio dalle barriere all’ingresso.

Le difficoltà industriali inoltre colpiscono un altro livello della filiera. Noi creiamo il goodwill nella fase finanziaria e ci interfacciamo direttamente con i grandi investitori che in seguito affrontano le sfide del mercato secondario: questo ci protegge dalla competizione in atto, dal calo dei prezzi dei pannelli dovuto alla concorrenza cinese o dai pericoli del consolidamento in diversi mercati. Lavoriamo inoltre soltanto su grandi impianti (utility scale) e ci interfacciamo con soggetti finanziari di peso che ci garantiscono una certa garanzia negli introiti”.

In concomitanza con la quotazione avete promosso un aumento di capitale da 3,1 milioni di euro riservato alla Exacto di Stefano Giusto che è poi diventata (ed è tuttora) il vostro socio di riferimento. Giusto è anche il presidente della Zaon che avete rilevato, sempre a luglio 2018, per 1,259 mln (ma con possibili earn out rilevanti). Questa fusione ha comportato un impatto notevole: è più che raddoppiato il giro d’affari, ma anche il vostro debito finanziario netto: è corretto ritenere che la quotazione sia servita anche a riequilibrare il vostro bilancio in questa fase di cambiamento?

“Senza dubbio. Fra aumento di capitale di Exacto e acquisizione di Zaon il valore della produzione del 2017, pari a 2,52 milioni di euro (+23% a/a), è passato nel pro-forma con Zaon a 4,62 milioni. La posizione finanziaria netta negativa per poco più di un milione è arrivata a circa 5,5 milioni di euro (a fronte di un patrimonio netto da 2,02 milioni di euro Ndr). Va però compreso il senso industriale di queste operazioni. Zaon controllava il 70% di RSM Chile, il resto era già nostro e noi gestivamo le operazioni in loco e la vendita delle autorizzazioni, quindi con questo merger abbiamo potuto consolidare integralmente RSM Chile e la Zaon di Giusto che ha investito in noi anche in vista delle opportunità di crescita in Cile. L’incremento della PFN a 5,5 derivante da Zaon ci ha portato però cassa da RSM Chile per 2 milioni di dollari circa e debiti aggiunti per circa 3 milioni di euro, ma collegati a 4 impianti solari per 3 MW complessivi che sono dei project financing auto-ripaganti a 15 anni e garantiscono un cash flow da 150-200 mila euro al gruppo”.

Ma con un debito più che doppio rispetto al patrimonio ritenete che il vostro business resti sostenibile?

“Assolutamente sì, abbiamo un ebitda margin superiore al 30% e atteso un ulteriore incremento. Il pro-forma del primo semestre vede un valore della produzione a 2,17 milioni e un ebitda da 807 mila euro che ci consente un utile da 189 mila euro. Oltretutto, come detto, ci attendiamo ancora una crescita del giro d’affari grazie a una spinta negli Stati Uniti dove, oltre che con Renesola stiamo vagliando altre partnership”.

E in Italia prevedete che la crisi duri ancora? Di recente Althesys ha evidenziato che con 400 MW annui di installato tra il 2014 e il 2018 si copre appena l’invecchiamento dei pannelli e ha affermato che serve uno sforzo straordinario di rilancio.

“Il taglio negli anni degli incentivi ha ridisegnato il settore in Italia, ma noi vediamo la nascita di nuove opportunità dalla grid parity, ossia dal break even degli impianti che ormai competono sulla rete grazie al crollo dei prezzi della componentistica e ai prezzi dell’energia che consentono di remunerare gli investimenti. In fondo sono i fattori che ci hanno guidato in passato a guardare il Cile dove era già presente un contesto simile. Riteniamo che la nuova incentivazione allo studio del governo ponga i prezzi sul livello o poco sopra il prezzo dell’energia e che ci sia l’occasione di far ripartire il mercato, magari con operazioni miste visto che, se gli incentivi – come sembra – non copriranno gli impianti in terreni agricoli, si potrà ricorrere a soluzioni in grid parity in questi ultimi approfittando delle condizioni di mercato”.
renergetica2.jpg
3 di 21 - 06/1/2019 14:47
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
UTILITY (AIM) – COMPARTO POSITIVO (+0,8%), SVETTA RENERGETICA (+14,3%)

Venerdì il Ftse Aim Italia ha chiuso flat (+0,1%), sostanzialmente in linea sia con il London Ftse Aim 100 sia con il London Ftse Aim All Share, entrambi con un +0,2 per cento. Il volume dei titoli scambiati ha interessato 2.890.478 azioni, inferiore rispetto alla media mensile. L’indice Aim Servizi Pubblici ha riportato un +0,8 per cento. In una sessione con scarso flusso di notizie sulle società del comparto si segnala l’ottima performance di Renergetica (+14,3%). Acquisti anche su Enertronica (+2,9%) e Plt Energia (+0,8%). In coda Agatos, che ha ceduto il 3,1 per cento.
9pczx
4 di 21 - 20/1/2019 14:25
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Sviluppo | progettazione | Ingegneria

Renergetica nasce a Genova nel 2008, dall’integrazione di molteplici professionalità, con l’obiettivo di sviluppare impianti da fonti rinnovabili. Grazie alle nostre competenze finanziarie, di ingegneria e industriali, siamo in grado di soddisfare le esigenze del mercato e di gestire le situazioni critiche, cogliendo le opportunità più interessanti per i nostri clienti.

L'obiettivo è quello di continuare ad investire nella green economy sia in Italia che all'estero, esportando il nostro modello di business in quei paesi che credono nello sviluppo delle energie rinnovabili.
9tzme
6 di 21 - 15/8/2019 14:26
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Renergetica: la multinazionale tascabile leader nel settore delle energie rinnovabili

Nata a Genova poco più di dieci anni fa, oggi Renergetica opera con successo in Italia, Cile, Stati Uniti e Colombia. Il presidente Davide Sommariva ci racconta i segreti del successo.

Fra i leader indiscussi nel mercato delle energie prodotte da fonti rinnovabili in Italia e nel mondo, Renergetica continua a ritagliarsi fette di mercato interessanti.

La società genovese la scorsa settimana ha comunicato di essersi aggiudicata il bando internazionale emesso da TANESCO (Tanzania Electric Supply Company Limited) avente ad oggetto servizi di consulenza per lo sviluppo di una rete ibrida (solare/eolica/diesel) in Mafia Island (Tanzania).

Abbiamo parlato di questo e altri progetti con il presidente del gruppo Renergetica, Davide Sommariva.

Chi è Renergetica?

Renergetica viene costituita a Genova nel 2008 e diventa PMI Innovativa nell’ottobre 2016. Come gruppo opera nel settore delle energie rinnovabili in qualità di Developer, IPP e società di ingegneria, coprendo tutte le attività della value chain a esclusione dell’EPC. In buona sostanza ciò che costruiamo entra nei bilanci dei nostri clienti, grandi utility (clienti industriali) e fondi d’investimento (clienti finanziari), sottoforma di goodwilll. Renergetica crea valore facendo landpicking: individuiamo terreni, ci occupiamo dell’iter autorizzativo e delle connessioni per poi costruire impianti fotovoltaici o eolici che poi vengono ceduti tramite società veicolo (SPV) ai nostri clienti finali.

In quali settori e aree geografiche siete presenti?

Negli anni Renergetica ha sviluppato un importante track-record di sviluppo e competenze in tutti i segmenti delle energie rinnovabili (in particolare fotovoltaico, eolico, mini-idro e biomasse). Oggi siamo attivi in Italia, Cile, Stati Uniti e Colombia. Grazie alle nostre 4 sedi internazionali Renergtica garantisce un orario di lavoro su più fusi orari, ossia 12 ore di lavoro continuo. Per questo nella nostra azienda è molto importante lavorare con file condivisi ed interscambio continuo di informazioni.

Il 2018 è stato un anno importante per Renergetica, come si è chiuso?

Nel 2018 Renergetica ha realizzato ricavi pari a 6,6 milioni di euro. Siamo soddisfati anche della gestione caratteristica dell’azienda: abbiamo chiuso il 2018 con Ebitda margin pari al 44% e Ebit margin al 23%. In termini di aspettative il 2018 ha superato le stime che i tre analisti che coprono l’azienda avevano formulato. Per il 2019 confermiamo di aspettarci un incremento di fatturato grazie al fatto che ad oggi riteniamo di essere fra i migliori e più sviluppati operatori del settore: in 10 anni di lavoro non abbiamo mai sbagliato una due diligence.

Qual è il vostro segreto?

Noi facciamo operazioni come se il prodotto finale una volta valorizzato dovesse rimane nei nostri portafogli. In realtà a volte questo succede: oggi abbiamo nel nostro portafoglio 3 megawatt per un totale di 4 impianti. L’altro segreto è quello di essere una PMI Innovativa e al tempo stesso internazionale: direi che siamo una “multinazionale tascabile”: più del 60% del nostro fatturato viene dall’estero. Ecco, i nostri plus nostro l’internazionalizzazione e il fatto di essere quotati in Borsa (dallo scorso anno).

Perché la quotazione è un valore aggiunto per Renergetica?

Ci siamo quotati ad agosto 2018 e riteniamo che da allora il mercato ci abbia premiato. Essere quotati significa avere un ottimo biglietto da visita per chi come noi deve sedersi al tavolo delle trattative con importanti multinazionali e player di alto livello. Sapere che esiste un codice etico aziendale, esistono bilanci certificati e trasparenza verso gli stakeholder offre maggior sicurezza ai nostri clienti, siano esse operatori industriali o finanziari. Nel nostro settore accade spesso che il developer sia locale (poco internazionalizzato) e di piccole dimensioni. Ad esempio uni studio di ingegneria aggressivo ma che non ha competenze legali, oppure è un soggetto che opera nel real estate ma non ha competenze ingegneristiche. Noi invece garantiamo tutte queste qualità insieme.

Chi è il compratore ideale dei vostri impianti?

Una volta erano prevalentemente player industriali operanti nel settore utility, l’Enel o l’Edison di turno. In questo momento storico, dove i tassi d’interesse sono bassi e c’è incertezza a livello internazionale molti player finanziari vedono nel settore fotovoltaico o eolico una fonte di ricavi poco volatili. Oggi quindi il contesto è cambiato e vediamo una prevalenza di operatori finanziari, soprattutto in un mercato molto attivo come quello Usa.

Quale trend e quali prospettive per il mercato delle fonti rinnovabili?

La fonte rinnovabile di energia che oggi va per a maggiore è il fotovoltaico perché il sole c’è sempre. L’eolico necessita di una fase di studio preliminare del vento che può occupare anche 1 o 2 anni. Il fotovoltaico inoltre è più semplice da installare. Le previsioni 2018-2022 per i mercati dove siamo, ossia Usa, Cile, Colombia e Italia (dove si sta ricominciando a vedere interesse per impianti di nuova costruzione), vedono un incremento del 66% rispetto all’installato la cui preponderanza da impianti di grosse dimensioni è di circa 56 gigawatt di nuovo installato. La parte da leone la faranno gli Stati Uniti, per i quali sarà nell’ordine di 30-40 gigawatt e una parte interessante il Cile (previsto raddoppio del fotovoltaico installato). In Italia è previsto un aumento in assenza di incentivazione del 10%.


brebe
7 di 21 - 25/12/2019 13:26
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Renergetica cede due impianti fotovoltaici della controllata Zaon

Renergetica ha perfezionato la vendita (tramite la controllata Zaon) di due impianti fotovoltaici della potenza complessiva di 1,49 MWp, situati rispettivamente nei comuni di Spigno Monferrato e Biella, operativi rispettivamente dal 2011 e dal 2012, a Theia Investments (Italy), controllata al 100% dalla società inglese Theia Holdings Limited.
La cessione dei sopracitati impianti, avvenuta mediante trasferimento del 100% delle quote di Spigno Solar, appositamente costituita a tale scopo, è stata effettuata nell’ambito della riorganizzazione delle attività del gruppo Renergetica, che intende focalizzarsi ed investire sempre maggiormente sulla propria attività principale, quella di development.

Davide Sommariva, presidente di Renergetica, ha così commentato: “Siamo molto soddisfatti di aver concluso l’operazione di cessione degli impianti di Spigno Monferrato e Biella che – come avevamo già anticipato - porta al Gruppo una plusvalenza, nonché un importante miglioramento della posizione finanziaria netta. Inoltre, lo standing dell’acquirente, conferma ancora una volta la serietà e la professionalità di Renergetica, ormai riconosciuta come player a livello internazionale nel mondo dell’energia rinnovabile”.
p8a4b
8 di 21 - 15/3/2020 07:52
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007




q4d49
9 di 21 - 13/1/2021 16:08
g3kk0 N° messaggi: 5871 - Iscritto da: 19/3/2012

Al momento sul titolo è in corso una proiezione ribassista, ma le potenzialità rialziste sono molto elevate. Si tratta, quindi di capire quali siano i livelli da monitorare durante le prossime settimane per entrare in acquisto.

10 di 21 - Modificato il 13/1/2021 16:09
g3kk0 N° messaggi: 5871 - Iscritto da: 19/3/2012

Sia sul time frame settimanale che su quello mensile la tendenza in corso è ribassista sostenuta da un segnale di vendita dello Swing Indicator.

Nel medio termine, concentriamoci su questo time frame, le quotazioni sono dirette verso il II obiettivo di prezzo in area 3,51 euro. Questo potrebbe essere un ottimo livello sul quale entrare al rialzo. In questo caso lo stop andrebbe fatto scattare nel caso di chiusure settimanali inferiori al livello stesso.

Nel caso di una prosecuzione al ribasso, poi, l’obiettivo successivo si troverebbe in area 2,81 euro (III obiettivo di prezzo). Su questo livello dovremmo assistere, con elevatissime probabilità, a un rimbalzo delle quotazioni. Da notare che questo livello è anche molto vicino al I obiettivo di prezzo sul mensile in area 2,97 euro.

11 di 21 - 13/1/2021 16:10
g3kk0 N° messaggi: 5871 - Iscritto da: 19/3/2012

Renergetica

12 di 21 - 13/1/2021 16:11
g3kk0 N° messaggi: 5871 - Iscritto da: 19/3/2012

Renergetica

MODERATO JOHN GRUVIERA (Utente disabilitato) N° messaggi: 3537 - Iscritto da: 31/7/2020
14 di 21 - 23/1/2021 00:14
cevarob N° messaggi: 1535 - Iscritto da: 17/11/2006
La proprietà di questa azienda... pericolosa
MODERATO UGA_TRADER_NO_LIMITS (Utente disabilitato) N° messaggi: 3167 - Iscritto da: 24/12/2020
16 di 21 - 25/1/2021 12:41
g3kk0 N° messaggi: 5871 - Iscritto da: 19/3/2012

Quotando: john gruviera - Post #13 - 16/Gen/2021 23:29

Tecnicamente la situazione di medio periodo è negativa, mentre segnali rialzisti si intravedono nel breve periodo, grazie alla tenuta dell'area di supporto individuata a quota 3,84.


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Lo spunto positivo di breve è indicativo di un cambiamento del trend verso uno scenario rialzista, con la curva che potrebbe spingersi verso l'importante area di resistenza stimata a quota 3,96. A livello operativo, lo scenario più appropriato potrebbe essere una ripresa rialzista del titolo, con area di resistenza individuata a 4,08.


Complimenti supergirl!!! c'hai visto bene sunglasses

MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
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