Seri Industrial (SERI)

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GIOLA N° messaggi: 30011 - Iscritto da: 03/9/2014
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SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Piedimonte Matese – Corruzione in municipio, nuova “visita” dei carabinieri: portati via atti del cimitero
16 Marzo 2021

Piedimonte Matese – I carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, nuovamente nella casa comunale del capoluogo matesino. Oggi sono ritornati per ottenere documentazione e atti relativi all’affidamento cimiteriale alla ditta Malinconico. Una questione su cui la Procura della Repubblica ha posato la propria lente nel tentativo di fare chiarezza sulla questione.
Gli investigatori, quindi, stanno accelerando per poter arrivare, al più presto, ad avere un quadro chiaro della situazione e dei fatti e quindi individuare meglio eventuali responsabilità. Intanto, nei giorni scorsi, è stato conferito, al perito nominato perito dal giudice, l’incarico per effettuare la copia informatica di tutti i supporti elettronici sequestrati ad alcuni delle persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere sul municipio del capoluogo matesino. Nelle prossime settimana, il perito, analizzerà il contenuto dei telefonini, dei computer e degli altri supporti elettronici prelevati – ad alcuni indagati – durante la perquisizione a loro carico. Il risultato, chiaramente, sarà determinante per il futuro degli indagati.
L’inchiesta:
Le accuse mosse dagli investigatori sono pesanti, avrebbero costituito un’associazione a delinquere per compiere abusi d’ufficio, turbativa d’asta e corruzione, per agevolare l’imprenditore Vittorio Civitillo che a sua volta – scrive la Procura della Repubblica – aveva finanziato la campagna elettorale delle elezioni comunali dell’ex sindaco Luigi Di Lorenzo, dell’ex presidente del consiglio comunale, Gianluigi Santillo.
Secondo l’ipotesi accusatoria lungo la quale gli investigatori stanno sviluppando la loro azione, proprio Santillo, gli ex assessori David Raucci e Ivan Filetti, Antonio Montone (all’epoca dei fatti sindaco di Castello Matese), Vincenzo Menditto (dipendente Asl e all’epoca dei fatti al capo dell’ufficio tecnico comunale dell’ente piedimontese) attuavano una serie di azioni per far approvare al municipio guidato da Luigi Di Lorenzo, un protocollo d’intesa proposto dalla “Kronos” (amministrata da Bruno Pagliaro) per la realizzazione di una serie di strutture per favorire il turismo nel territorio del Matese. Lo scopo, secondo l’accusa, era quello di vincolare l’ente comunale di Piedimonte Matese a favorire la società SERI (di Vittorio Civitillo) quale soggetto attuatore. In tal modo la SERI avrebbe avuto accesso ai fondi statali previsti dal decreto Calenda e i fondi prevista dal Masterplan per la aree interne della regione Campania. Se tutto fosse andato in porto sarebbe stata una pioggia di milioni e milioni di euro per la Seri (quale soggetto attuatore). Basta pensare, infatti, che si voleva realizzare il famoso ponte tibetano in vetro, alberghi diffusi, polo eno gastronomico, cabinovia fra Piedimonte e Castello Matese, alcuni centri culturali, riqualificazioni di diverse aree. Per gli investigatori non sembrano esserci dubbi: l’azione degli amministratori indagati era mossa dall’unico intento di ricambiare l’appoggio elettorale profuso dall’imprenditore Civitillo nelle comunali 2017 alla lista “Uniti per Piedimonte Matese”. L’inchiesta, inoltre, coinvolte anche Loreta Di Marco, ex assessore estero del municipio piedimontese; Giovanni Malinconico (imprenditore di Ailano) e l’imprenditore piedimontese, Ruggiero Di Pietro e l’imprenditore del capoluogo matesino, Mario Rosario Zoccolillo.
Leggi anche:
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Piedimonte Matese – Corruzione in municipio: tu metti a posto i problemi della casa delle mie figlie, io ti pago le caldaie e gli infissi
Piedimonte Matese / Benevento / Gioia Sannitica – Appalti e corruzione, indagato ex “super” assessore comunale
Piedimonte Matese – Appalti e corruzione, perquisita l’abitazione dell’ex sindaco Di Lorenzo
Piedimonte Matese / San Potito Sannitico – Appalti e corruzione, perquisita l’abitazione dell’ex presidente del consiglio Santillo
Piedimonte Matese / Caserta – Appalti e corruzione, perquisito dipende Asl con “alta professionalità”
Piedimonte Matese / Ailano – Municipio, appalti e corruzione: indagati tre grossi imprenditori
Piedimonte Matese / Castello Matese / Dragoni – Appalti e corruzione, indagati gli ex sindaci Pagliaro e Montone
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MODERATO GIACOMINA1 (Utente disabilitato) N° messaggi: 7785 - Iscritto da: 03/6/2020
MODERATO GIACOMINA1 (Utente disabilitato) N° messaggi: 7785 - Iscritto da: 03/6/2020
244 di 737 - 22/3/2021 09:40
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Delibera n. 21747
Applicazione di sanzione amministrativa pecuniaria nei confronti di Seri Industrial S.p.A. per violazione dell'art. 114, comma 5, del D.lgs. n. 58/1998 e dell'art. 5 del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010
LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETÀ E LA BORSA
VISTA la legge 7 giugno 1974, n. 216;
VISTO il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e successive modificazioni (di seguito «TUF»);
VISTO, in particolare l'art. 114, comma 5, del TUF, ai sensi del quale "La Consob può, anche in via generale, richiedere agli emittenti, ai soggetti che li controllano, agli emittenti quotati aventi l'Italia come Stato membro d'origine … che siano resi pubblici, con le modalità da essa stabilite, notizie e documenti necessari per l'informazione del pubblico…";
VISTO il proprio Regolamento adottato con propria delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modificazioni, recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza (di seguito, anche solo «Regolamento OPC») ed in particolare, il suo art. 5, commi 1 e 3, ai sensi del quale le Società devono predisporre "un documento informativo redatto in conformità all'Allegato 4… entro sette giorni dall'approvazione dell'operazione da parte dell'organo competente ovvero, qualora l'organo competente deliberi di presentare una proposta contrattuale, dal momento in cui il contratto, anche preliminare, sia concluso";
VISTO il Regolamento sul procedimento sanzionatorio della Consob, adottato con delibera n. 18750 del 19 dicembre 2013 e successive modificazioni;
RILEVATO che, in esito all'istruttoria di vigilanza anche ispettiva condotta dalla Consob è, tra l'altro, emerso che Seri Industrial S.p.A. (di seguito anche "Seri" o "l'Emittente" o "la Società"), con riferimento all'operazione di affitto di ramo d'azienda tra la controllata dell'Emittente, Società Industrie Composizione Stampati S.r.l. ("ICS"), affittuaria, e Coes Company S.r.l. ("COES"), concedente (di seguito, anche l'"Operazione ICS-COES"), non ha correttamente applicato le regole di trasparenza richieste per le operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate, posto che il Documento Informativo con l'allegato parere del Comitato OPC pubblicato il 27 dicembre 2018 è risultato lacunoso;
VISTA la nota del 3 gennaio 2020, ricevuta dalla Società in pari data, con la quale la Divisione Corporate Governance, Ufficio Controlli Societari e Tutela dei Diritti dei Soci ("DCG"), in esito all'attività di vigilanza svolta, ha contestato all'Emittente, tra l'altro, la predetta violazione dell'art. 114, comma 5, del TUF e dell'art. 5, comma 1, del Regolamento Consob OPC, con riferimento alla citata operazione di maggiore rilevanza con parti correlate costituita dall'Operazione ICS/COES;
VISTA la nota del 17 gennaio 2020 con la quale la Società ha formulato dinanzi alla DCG istanza di accesso agli atti, e dinanzi all'Ufficio Sanzioni Amministrative ("USA") istanza di proroga del termine per la presentazione delle deduzioni difensive;
RILEVATO che dette istanze sono state accolte, rispettivamente, dalla DCG, in data 4 febbraio 2020 con la trasmissione della relativa documentazione e dall'Ufficio Sanzioni Amministrative in data 20 gennaio 2020;
ESAMINATA la nota del 13 giugno 2020 con la quale la Società ha formulato difese in ordine agli addebiti mossi dalla DCG;
VISTA la Relazione dell'Ufficio Sanzioni Amministrative del 5 ottobre 2020 ("Relazione USA") con la quale il medesimo ha ritenuto parzialmente accertato, nei termini e nei limiti ivi indicati, l'illecito contestato, formulando conseguenti proposte in ordine alla quantificazione della sanzione;
VISTA la nota del 5 ottobre 2020, con cui è stata trasmessa alle parti copia della predetta Relazione con cui l'Ufficio Sanzioni Amministrative ha formulato alla Commissione proposte motivate in merito alla sussistenza delle violazioni contestate ed alla qualificazione e quantificazione delle relative sanzioni;
ESAMINATE le controdeduzioni scritte in replica alla Relazione USA presentate dalla parte con nota del 4 novembre 2020;
VISTA la Relazione Integrativa dell'8 gennaio 2021, predisposta dall'Ufficio Sanzioni Amministrative in riscontro all'incarico conferito dal Collegio in data 26 novembre 2020 in sede di trattazione del procedimento in oggetto;
VISTA la nota dell'8 gennaio 2021, con cui copia della predetta Relazione Integrativa è stata trasmessa all'Emittente;
ESAMINATE le controdeduzioni difensive presentate dalla parte con nota dell'8 febbraio 2021 in replica alla citata Relazione Integrativa;
VISTO l'art. 193, comma 1, del TUF, nella versione vigente all'epoca dei fatti, che, con riguardo alla violazione degli obblighi di cui al combinato disposto dell'art. 114, comma 5, del TUF e dell'art. 5 del Regolamento Consob n. 17221/2010, prevedeva quanto segue: "1. Salvo che il fatto costituisca reato, nei confronti di società, enti o associazioni tenuti a effettuare le comunicazioni previste dagli articoli 114, commi 5, 7 e 9, 114-bis, 115, 116, comma 1-bis, 154-bis, 154-ter e 154-quater, per l'inosservanza delle disposizioni degli articoli medesimi o delle relative disposizioni attuative, si applica una delle seguenti sanzioni amministrative:
a) una dichiarazione pubblica indicante la persona giuridica responsabile della violazione e la natura della stessa, quando questa sia connotata da scarsa offensività o pericolosità e l'infrazione contestata sia cessata;
b) un ordine di eliminare le infrazioni contestate, con eventuale indicazione delle misure da adottare e del termine per l'adempimento, e di astenersi dal ripeterle, quando le infrazioni stesse siano connotate da scarsa offensività o pericolosità;
c) una sanzione amministrativa pecuniaria da euro cinquemila a euro dieci milioni, ovvero fino al cinque per cento del fatturato quando tale importo è superiore a euro dieci milioni e il fatturato è determinabile ai sensi dell'articolo 195, comma 1-bis";
VISTO l'art. 194-bis del TUF, ai sensi del quale: "Nella determinazione del tipo, della durata e dell'ammontare delle sanzioni previste dal presente decreto, la Banca d'Italia o la Consob considerano ogni circostanza rilevante e, in particolare, tenuto conto del fatto che il destinatario della sanzione sia persona fisica o giuridica, le seguenti, ove pertinenti:
a) gravità e durata della violazione;
b) grado di responsabilità;
c) capacità finanziaria del responsabile della violazione;
d) entità del vantaggio ottenuto o delle perdite evitate attraverso la violazione, nella misura in cui essa sia determinabile;
e) pregiudizi cagionati a terzi attraverso la violazione, nella misura in cui il loro ammontare sia determinabile;
f) livello di cooperazione del responsabile della violazione con la Banca d'Italia o la Consob;
g) precedenti violazioni in materia bancaria o finanziaria commesse da parte del medesimo soggetto;
h) potenziali conseguenze sistemiche della violazione;
h- bis) misure adottate dal responsabile della violazione, successivamente alla violazione stessa, al fine di evitare, in futuro, il suo ripetersi";
CONSIDERATO che, ai fini della determinazione delle sanzioni da applicare, assumono rilevanza le circostanze sotto indicate:
a) - quanto alla gravità, la violazione in parola non è connotata da scarsa offensività o pericolosità, afferendo ad obblighi informativi strumentali alla corretta e puntuale informazione degli investitori, del mercato e della stessa Consob;
- quanto alla durata della violazione in parola, in data 24 luglio 2019 la Società, su richiesta della Consob, ha fornito un'informativa più approfondita su gran parte delle circostanze omesse nel primo Documento Informativo del 27 dicembre 2018;
b) la violazione risulta ascrivibile alla Società a titolo di colpa;
c) quanto alla capacità finanziaria della Società, i ricavi consolidati al 31.12.2019 sono risultati pari a euro 156.522.000;
d) dagli atti non emergono elementi che rendono compiutamente determinabili vantaggi ottenuti o perdite evitate dalla Società attraverso la violazione;
e) non risultano in atti elementi che rendono compiutamente determinabile l'ammontare dei pregiudizi effettivamente cagionati a terzi attraverso la violazione;
f) relativamente ai fatti oggetto di contestazione non si registrano forme di collaborazione con la Consob idonee ad incidere in senso attenuativo sulla sanzione;
g) non risultano precedenti violazioni già sanzionate dalla Consob in materia finanziaria commesse dalla Società;
h) non appaiono ravvisabili potenziali conseguenze sistemiche delle violazioni;
h-bis) dalla documentazione in atti risulta che la Società, successivamente all'avvio del procedimento sanzionatorio, ha adottato modifiche procedurali in materia di operazioni con parti correlate al fine di evitare, in futuro, il ripetersi delle riscontrate violazioni;
SULLA BASE di tutti gli elementi emersi nel corso dell'istruttoria nonché dei fatti, delle valutazioni e delle motivazioni contenuti nell'Atto di accertamento, che è unito alla presente delibera e ne forma parte integrante, nonché negli atti in esso richiamati;
D E L I B E R A:
Nei confronti di Seri Industrial S.p.A., con sede legale in Via Provinciale per Gioia snc, presso il Centro Aziendale Quercete, in San Potito Sannitico (CE), 81016, è applicata la seguente sanzione amministrativa pecuniaria, della quale è contestualmente ingiunto il pagamento:
- euro 27.000,00 in relazione alle accertate lacune del documento informativo relativo all'Operazione ICS-COES.
Il pagamento della indicata sanzione pecuniaria deve essere effettuato mediante il modello del quale si allega alla presente fac-simile precompilato, entro il termine di trenta giorni dalla notifica del presente provvedimento.
Decorso il predetto termine, per il periodo di ritardo inferiore ad un semestre, devono essere corrisposti gli interessi di mora nella misura del tasso legale a decorrere dal giorno successivo alla scadenza del termine del pagamento e sino alla data del pagamento. In caso di ulteriore ritardo nell'adempimento, ai sensi dell'articolo 27, comma 6, della legge n. 689/81, la somma dovuta per le sanzioni irrogate è maggiorata di un decimo per ogni semestre a decorrere dal giorno successivo alla scadenza del termine del pagamento e sino a quello in cui il ruolo è trasmesso al concessionario per la riscossione; in tal caso la maggiorazione assorbe gli interessi di mora maturati nel medesimo periodo.
Dell'avvenuto pagamento deve essere data immediata comunicazione alla Consob, attraverso l'invio di copia del modello attestante il versamento effettuato.
La presente delibera è notificata alla Società e pubblicata, per estratto, nel Bollettino della Consob.
Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso ex art. 195 del TUF alla Corte d'Appello competente per territorio entro 30 giorni dalla data di notifica.
4 marzo 2021 IL PRESIDENTE
Paolo Savona


MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
247 di 737 - 22/3/2021 14:55
Il calzolaio matto N° messaggi: 167 - Iscritto da: 28/5/2020
Appunto.
248 di 737 - 23/3/2021 12:29
Il calzolaio matto N° messaggi: 167 - Iscritto da: 28/5/2020
Che schifo
MODERATO UGA_TRADER_NO_LIMITS (Utente disabilitato) N° messaggi: 3167 - Iscritto da: 24/12/2020
250 di 737 - 23/3/2021 17:19
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Piedimonte Matese – Corruzione in municipio, nuova “visita” dei carabinieri: portati via atti del cimitero
16 Marzo 2021

Piedimonte Matese – I carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, nuovamente nella casa comunale del capoluogo matesino. Oggi sono ritornati per ottenere documentazione e atti relativi all’affidamento cimiteriale alla ditta Malinconico. Una questione su cui la Procura della Repubblica ha posato la propria lente nel tentativo di fare chiarezza sulla questione.
Gli investigatori, quindi, stanno accelerando per poter arrivare, al più presto, ad avere un quadro chiaro della situazione e dei fatti e quindi individuare meglio eventuali responsabilità. Intanto, nei giorni scorsi, è stato conferito, al perito nominato perito dal giudice, l’incarico per effettuare la copia informatica di tutti i supporti elettronici sequestrati ad alcuni delle persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere sul municipio del capoluogo matesino. Nelle prossime settimana, il perito, analizzerà il contenuto dei telefonini, dei computer e degli altri supporti elettronici prelevati – ad alcuni indagati – durante la perquisizione a loro carico. Il risultato, chiaramente, sarà determinante per il futuro degli indagati.
L’inchiesta:
Le accuse mosse dagli investigatori sono pesanti, avrebbero costituito un’associazione a delinquere per compiere abusi d’ufficio, turbativa d’asta e corruzione, per agevolare l’imprenditore Vittorio Civitillo che a sua volta – scrive la Procura della Repubblica – aveva finanziato la campagna elettorale delle elezioni comunali dell’ex sindaco Luigi Di Lorenzo, dell’ex presidente del consiglio comunale, Gianluigi Santillo.
Secondo l’ipotesi accusatoria lungo la quale gli investigatori stanno sviluppando la loro azione, proprio Santillo, gli ex assessori David Raucci e Ivan Filetti, Antonio Montone (all’epoca dei fatti sindaco di Castello Matese), Vincenzo Menditto (dipendente Asl e all’epoca dei fatti al capo dell’ufficio tecnico comunale dell’ente piedimontese) attuavano una serie di azioni per far approvare al municipio guidato da Luigi Di Lorenzo, un protocollo d’intesa proposto dalla “Kronos” (amministrata da Bruno Pagliaro) per la realizzazione di una serie di strutture per favorire il turismo nel territorio del Matese. Lo scopo, secondo l’accusa, era quello di vincolare l’ente comunale di Piedimonte Matese a favorire la società SERI (di Vittorio Civitillo) quale soggetto attuatore. In tal modo la SERI avrebbe avuto accesso ai fondi statali previsti dal decreto Calenda e i fondi prevista dal Masterplan per la aree interne della regione Campania. Se tutto fosse andato in porto sarebbe stata una pioggia di milioni e milioni di euro per la Seri (quale soggetto attuatore). Basta pensare, infatti, che si voleva realizzare il famoso ponte tibetano in vetro, alberghi diffusi, polo eno gastronomico, cabinovia fra Piedimonte e Castello Matese, alcuni centri culturali, riqualificazioni di diverse aree. Per gli investigatori non sembrano esserci dubbi: l’azione degli amministratori indagati era mossa dall’unico intento di ricambiare l’appoggio elettorale profuso dall’imprenditore Civitillo nelle comunali 2017 alla lista “Uniti per Piedimonte Matese”. L’inchiesta, inoltre, coinvolte anche Loreta Di Marco, ex assessore estero del municipio piedimontese; Giovanni Malinconico (imprenditore di Ailano) e l’imprenditore piedimontese, Ruggiero Di Pietro e l’imprenditore del capoluogo matesino, Mario Rosario Zoccolillo.
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Piedimonte Matese – Appalti e corruzione in comune, indagati gli ex assessori Raucci e Filetti
Piedimonte Matese – Corruzione in municipio: tu metti a posto i problemi della casa delle mie figlie, io ti pago le caldaie e gli infissi
Piedimonte Matese / Benevento / Gioia Sannitica – Appalti e corruzione, indagato ex “super” assessore comunale
Piedimonte Matese – Appalti e corruzione, perquisita l’abitazione dell’ex sindaco Di Lorenzo
Piedimonte Matese / San Potito Sannitico – Appalti e corruzione, perquisita l’abitazione dell’ex presidente del consiglio Santillo
Piedimonte Matese / Caserta – Appalti e corruzione, perquisito dipende Asl con “alta professionalità”
Piedimonte Matese / Ailano – Municipio, appalti e corruzione: indagati tre grossi imprenditori
Piedimonte Matese / Castello Matese / Dragoni – Appalti e corruzione, indagati gli ex sindaci Pagliaro e Montone
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251 di 737 - 23/3/2021 17:23
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020

davide pimetti 1 ora fa 23 MARZO 2021

a me spiace dirlo xche come ho sempre dichiarato ne ho un bel po e in loss a tripla cifra...ma questa azienda e' marcia sino al midollo. poi xcarita' x farci trading va anche bene perche magari oggi sta a 5 e domani sera a 10 o 100. ma con la stessa facilita' con cui poi magari va a 1 . quindi giocateci pure ma non date retta a chi ve la spaccia come l'investimento del futuro e soprattutto non siate idioti come il sottoscritto che l'ha mediata e cassettata quasi all'infinito
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4 1
MODERATO JOHN GRUVIERA (Utente disabilitato) N° messaggi: 3537 - Iscritto da: 31/7/2020
253 di 737 - 24/3/2021 09:05
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020

Piedimonte Matese – Corruzione in municipio, indagati intercettati per 8 mesi
paesenews.it/ 23 MARZO 2021

Piedimonte Matese – La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha tenuto sotto controllo le conversazioni degli indagati per lungo tempo. Le intercettazioni dei telefoni sono partite lo scorso aprile 2020 per essere disattivate nel dicembre scorso. Ma l’inchiesta che ha scosso, e sta ancor scuotendo gli ambienti politici e imprenditoriali del capoluogo matesino, non si basa solo sulle intercettazioni telefoniche. Gli investigatori, infatti, hanno anche effettuato veloci riscontri raccogliendo prove pesantissime su alcuni fatti contestati.
Intanto il perito tecnico, nominato dalla Procura, ha avviato l’analisi del contenuto dei telefonini, dei computer e degli altri supporti elettronici prelevati – ad alcuni indagati – durante la perquisizione a loro carico. Il risultato, chiaramente, sarà determinante per il futuro degli indagati.
L’inchiesta:
Le accuse mosse dagli investigatori sono pesanti, avrebbero costituito un’associazione a delinquere per compiere abusi d’ufficio, turbativa d’asta e corruzione, per agevolare l’imprenditore Vittorio Civitillo che a sua volta – scrive la Procura della Repubblica – aveva finanziato la campagna elettorale delle elezioni comunali dell’ex sindaco Luigi Di Lorenzo, dell’ex presidente del consiglio comunale, Gianluigi Santillo.
Secondo l’ipotesi accusatoria lungo la quale gli investigatori stanno sviluppando la loro azione, proprio Santillo, gli ex assessori David Raucci e Ivan Filetti, Antonio Montone (all’epoca dei fatti sindaco di Castello Matese), Vincenzo Menditto (dipendente Asl e all’epoca dei fatti al capo dell’ufficio tecnico comunale dell’ente piedimontese) attuavano una serie di azioni per far approvare al municipio guidato da Luigi Di Lorenzo, un protocollo d’intesa proposto dalla “Kronos” (amministrata da Bruno Pagliaro) per la realizzazione di una serie di strutture per favorire il turismo nel territorio del Matese. Lo scopo, secondo l’accusa, era quello di vincolare l’ente comunale di Piedimonte Matese a favorire la società SERI (di Vittorio Civitillo) quale soggetto attuatore. In tal modo la SERI avrebbe avuto accesso ai fondi statali previsti dal decreto Calenda e i fondi prevista dal Masterplan per la aree interne della regione Campania. Se tutto fosse andato in porto sarebbe stata una pioggia di milioni e milioni di euro per la Seri (quale soggetto attuatore). Basta pensare, infatti, che si voleva realizzare il famoso ponte tibetano in vetro, alberghi diffusi, polo eno gastronomico, cabinovia fra Piedimonte e Castello Matese, alcuni centri culturali, riqualificazioni di diverse aree. Per gli investigatori non sembrano esserci dubbi: l’azione degli amministratori indagati era mossa dall’unico intento di ricambiare l’appoggio elettorale profuso dall’imprenditore Civitillo nelle comunali 2017 alla lista “Uniti per Piedimonte Matese”. L’inchiesta, inoltre, coinvolte anche Loreta Di Marco, ex assessore estero del municipio piedimontese; Giovanni Malinconico (imprenditore di Ailano) e l’imprenditore piedimontese, Ruggiero Di Pietro e l’imprenditore del capoluogo matesino, Mario Rosario Zoccolillo.
Leggi anche:
Piedimonte Matese – Appalti e corruzione in comune, indagati gli ex assessori Raucci e Filetti
Piedimonte Matese – Corruzione in municipio: tu metti a posto i problemi della casa delle mie figlie, io ti pago le caldaie e gli infissi
Piedimonte Matese / Benevento / Gioia Sannitica – Appalti e corruzione, indagato ex “super” assessore comunale
Piedimonte Matese – Appalti e corruzione, perquisita l’abitazione dell’ex sindaco Di Lorenzo
Piedimonte Matese / San Potito Sannitico – Appalti e corruzione, perquisita l’abitazione dell’ex presidente del consiglio Santillo
Piedimonte Matese / Caserta – Appalti e corruzione, perquisito dipende Asl con “alta professionalità”
Piedimonte Matese / Ailano – Municipio, appalti e corruzione: indagati tre grossi imprenditori
Piedimonte Matese / Castello Matese / Dragoni – Appalti e corruzione, indagati gli ex sindaci Pagliaro e Montone

MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
255 di 737 - 25/3/2021 11:02
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
L’inchiesta:
Le accuse mosse dagli investigatori sono pesanti, avrebbero costituito un’associazione a delinquere per compiere abusi d’ufficio, turbativa d’asta e corruzione, per agevolare l’imprenditore Vittorio Civitillo che a sua volta – scrive la Procura della Repubblica – aveva finanziato la campagna elettorale delle elezioni comunali dell’ex sindaco Luigi Di Lorenzo, dell’ex presidente del consiglio comunale, Gianluigi Santillo.
Secondo l’ipotesi accusatoria lungo la quale gli investigatori stanno sviluppando la loro azione, proprio Santillo, gli ex assessori David Raucci e Ivan Filetti, Antonio Montone (all’epoca dei fatti sindaco di Castello Matese), Vincenzo Menditto (dipendente Asl e all’epoca dei fatti al capo dell’ufficio tecnico comunale dell’ente piedimontese) attuavano una serie di azioni per far approvare al municipio guidato da Luigi Di Lorenzo, un protocollo d’intesa proposto dalla “Kronos” (amministrata da Bruno Pagliaro) per la realizzazione di una serie di strutture per favorire il turismo nel territorio del Matese. Lo scopo, secondo l’accusa, era quello di vincolare l’ente comunale di Piedimonte Matese a favorire la società SERI (di Vittorio Civitillo) quale soggetto attuatore. In tal modo la SERI avrebbe avuto accesso ai fondi statali previsti dal decreto Calenda e i fondi prevista dal Masterplan per la aree interne della regione Campania. Se tutto fosse andato in porto sarebbe stata una pioggia di milioni e milioni di euro per la Seri (quale soggetto attuatore).
256 di 737 - 25/3/2021 15:36
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020

EY S.p.A. Via Lombardia, 31 00187 Roma
Relazione di revisione contabile limitata sul bilancio consolidato semestrale
Agli Azionisti della Seri Industrial S.p.A.

Portata della revisione contabile limitata Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale consiste nell’effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, NON ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, NON esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale.
Roma, 29 settembre 2020
EY S.p.A.
Alessandro Fischetti (Revisore Legale)
MODERATO marianna9 (Utente disabilitato) N° messaggi: 7011 - Iscritto da: 31/5/2020
258 di 737 - 30/3/2021 15:46
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Lavoratori ibf c/ fib s.r.l. Gruppo Seri Industrial spa
Tribunale di Foggia Sezione Lavoro - Giudice Dott. Antonucci - NRGL 7007/2014 - Sent. 3325/2018


Caso legale:
Trattasi di ricorso ex art. 414 c.p.c. per conto dei lavoratori della IBF di Manfredonia (produttrice di batterie industriali) al fine di ottenere la reintegra nel posto di lavoro nei confronti della FIB S.r.l. quale società affittuaria della IBF. Nello specifico i ricorrenti (19) non erano passati alle dipendenze della FIB S.r.l. a seguito del trasferimento parziale d'azienda. Causa vinta in primo grado, successivamente appellata presso la Corte d'Appello di Bari e vinta anche in secondo grado con condanna della FIB S.r.l. alla reintegra dei lavoratori
MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
260 di 737 - 31/3/2021 05:32
Ducacris N° messaggi: 506 - Iscritto da: 07/5/2014
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