Saes Getters (SG)

- 20/5/2007 23:47
OLEGNA99 N° messaggi: 163 - Iscritto da: 08/3/2006
Grafico Intraday: SAES Getters SPAGrafico Storico: SAES Getters SPA
Grafico IntradayGrafico Storico
i margini del primo quadrimestre 2007 sono stati superiori alle attese.La società è inoltre molto attiva in una politica di acquisizioni di aziende di medie dimensioni.l'aspetto a 33 euro

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MODERATO gestabellica (Utente disabilitato) N° messaggi: 2469 - Iscritto da: 15/11/2014
122 di 150 - 10/3/2017 20:14
magamago N° messaggi: 2888 - Iscritto da: 24/3/2012
Quotando: gestabellica - Post #121 - 10/Mar/2017 17:40
Quotando: magamago - Post #120 - 09/Mar/2017 07:32...
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Come fai a postare queste gif eccezionali?


Copy e incolli
MODERATO gestabellica (Utente disabilitato) N° messaggi: 2469 - Iscritto da: 15/11/2014
MODERATO gestabellica (Utente disabilitato) N° messaggi: 2469 - Iscritto da: 15/11/2014
125 di 150 - 19/4/2017 17:23
dario963 N° messaggi: 241 - Iscritto da: 08/2/2015
Che titolo di merda!
MODERATO gestabellica (Utente disabilitato) N° messaggi: 2469 - Iscritto da: 15/11/2014
127 di 150 - 19/4/2017 20:07
dario963 N° messaggi: 241 - Iscritto da: 08/2/2015
Quotando: gestabellica - Post #126 - 19/Apr/2017 16:13
Quotando: dario963 - Post #125 - 19/Apr/2017 15:23Che titolo di merda!

Perché?

Se mi dici che da 17,80, dove è arrivato, deve scendere fino a 13 per essere ancora degno di attenzione, e purtroppo sembra proprio che sia così, allora vuol dire che è un titolo da cui stare distanti, e quindi di m.....
MODERATO gestabellica (Utente disabilitato) N° messaggi: 2469 - Iscritto da: 15/11/2014
MODERATO gestabellica (Utente disabilitato) N° messaggi: 2469 - Iscritto da: 15/11/2014
130 di 150 - 20/4/2017 17:43
dario963 N° messaggi: 241 - Iscritto da: 08/2/2015
Quotando: gestabellica - Post #129 - 20/Apr/2017 12:56Visto? Vola

Ok, mi hai convinto, ritiro tutto! Però, a questo punto, anche tu devi ammettere di essere eccessivamente pessimista se aspetti che questo titolo scenda nuovamente a 13 per riprenderlo in considerazione.
MODERATO gestabellica (Utente disabilitato) N° messaggi: 2469 - Iscritto da: 15/11/2014
132 di 150 - 01/5/2017 09:26
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014
Asg, Saes e le Pmi al Cern il made in Italy al servizio della scienza

INVENTANO PRODOTTI CHE NON ESISTONO, LAVORANO AL FIANCO DI SCIENZIATI: È LA PATTUGLIA DI IMPRESE ITALIANE CHE PARTECIPANO ALLA MANUTENZIONE E ALLO SVILUPPO DEL GRANDE ACCELERATORE. BATTENDO LA CONCORRENZA TEDESCA. E ACCUMULANDOKNOW HOW

Elena Dusi


Impossibile oggi fare scienza in grande senza l’industria. Se la missione è scovare il bosone di Higgs (obiettivo raggiunto) o le particelle che compongono la materia oscura (risultato ancora lontano), difficilmente talento e intelletto potranno bastare. Bisogna costruire un apparecchio mastodontico come Lhc. Il Large Hadron Collider, il più potente acceleratore di particelle del mondo, si trova al Cern di Ginevra, per costruirlo materialmente sono serviti 2 miliardi di euro e richiede 500 milioni all’anno per funzionare. L’Italia, con i suoi 114 milioni di euro all’anno, contribuisce all’11% del bilancio totale del Cern. E i ritorni per le sue industrie sono fra i più alti tra i paesi membri dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare.

Negli anni della costruzione di Lhc, le aziende italiane hanno ottenuto da Ginevra 340 milioni di ricavi, che oggi si attestano intorno ai 30-35 all’anno, ma aumenteranno presto grazie al progetto di potenziamento dell’acceleratore (High Luminosity Lhc). «Per produrre e testare i nuovi cavi superconduttori dei magneti, alcuni di noi si sono trasferiti direttamente in un’officina qui al Cern», spiega Eugenio Cavanna di Asg, una delle quaranta ditte che hanno montato lo stand a Ginevra in occasione di «Italy at Cern», l’iniziativa organizzata dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), che gestisce la partecipazione italiana a Lhc. «E’ un impegno rilevante ma grazie all’esperienza
fatta qui al Cern realizziamo apparecchi per la risonanza magnetica e per l’adroterapia, un metodo di curausato per alcuni tumori nei bambini ».

Asg Superconductors, 200 persone fra le sedi di Genova e La Spezia, non è una ditta qualsiasi, ma l’erede nata nel 2001 dalla privatizzazione di Ansaldo Magneti. Dagli stabilimenti liguri è già uscito un terzo dei 1.232 magneti dipoli superconduttori lunghi 15 metri di Lhc. «Lavorare per gli scienziati è uno stimolo importante », aggiunge Cavanna. «Per soddisfare le loro richieste dobbiamo cercare continuamente tecnologie nuove e spingere al massimo la qualità della produzione». Mauro Morandin, organizzatore di Italy at Cern, fisico dell’Infn e Industrial Liaison Officer per l’Italia, di questo abbraccio fra scienza e industria si ritrova oggi a essere il promotore. «In esperimenti come quelli di Lhc, università, enti di ricerca e aziende si ritrovano a lavorare a braccetto. Potrebbe sembrare un dialogo fra persone che parlano lingue diverse, ma finiamo quasi sempre per trovare la soluzione». Controllata di Asg è la ditta Columbus Superconductors, nata nel 2003 anche con il contributo del Cnr, che alla versione potenziata di Lhc contribuirà con un cavo superconduttore capace di trasportare corrente con prestazioni da record (e che ha già trovato un’applicazione al di fuori della scienza: verrà usato per evitare black out nelle reti elettriche). «Il nostro cavo è composto da un materiale nuovo, il diboruro di magnesio, capace di trasportare migliaia di ampere mantenendo ridotto il diametro e relativamente alta la temperatura» spiega Gianni Grasso di Columbus.

Raffreddare 27 chilometri di anello e creare il vuoto dentro Lhc per un volume di 9mila metri quadri, pari alla navata di una cattedrale, è un’altra impresa che la scienza non potrebbe affrontare senza le industrie. «Sono 50 anni ormai che forniamo al Cern le nostre pompe chiamate «getters» per creare il vuoto nelle camere degli acceleratori » spiegano Andrea Cadoppi e Marco Fabrizio Urbano del SAES GROUP, industria fiorentina oggi distribuita fra Lainate, Avezzano, Germania, Usa e Taiwan. Le pompe getters sono una sorta di spugna chimica che cattura le tracce di gas rimaste nell’acceleratore. «Oltre a essere efficienti, sono le più piccole fra quelle oggi sul mercato e hanno anche un’attenzione al design, cosa che non guasta». Oltre che al Cern, la SAES le vende a tutti i laboratori in cui gli strumenti hanno bisogno di lavorare in condizioni di ultravuoto (esistono persino valigette per trasportare oggetti a pressioni bassissime).

Alla Caen, azienda di Viareggio nata nel 1979 grazie al lavoro di alcuni dipendenti dell’Infn, è affidata una missione particolarmente delicata. «I nostri alimentatori – spiega Jacopo Givoletti, il presidente – devono fornire elettricità senza introdurre interferenze. Gli strumenti di Lhc hanno infatti bisogno di rilevare dati con una precisione assoluta». Nell’anello sotterraneo in cui viaggiano i fasci di particelle a una velocità che sfiora quella della luce, il campo magnetico raggiunge gli 8,3 tesla. A fare da cerniera fra Cern e industrie, almeno per l’Italia, è quasi sempre l’Infn. «Spesso realizziamo in casa progetto e prototipo» spiega Morandin. «Poi affidiamo la produzione all’industria. Le specifiche che chiediamo sono impegnative e se le aziende italiane rispondono così bene è grazie a flessibilità e passione. Le aziende tedesche ad esempio, più grandi e strutturate, sono spesso meno interessate a produzioni che richiedono cura maniacale e soluzioni innovative».

Fra scienziati e ingegneri è necessario che scatti un feeling perché la collaborazione funzioni. Così è avvenuto con Giorgio Corniani, ingegnere della Zanon di Schio, 120 dipendenti e clienti fra i maggiori centri scientifici del mondo (incluso il Fermilab di Chicago, storico rivale del Cern) e varie industrie chimiche. «Per Lhc abbiamo realizzato criostati e cavità risonanti - spiega Corniani - Non è così scontato. Molte cose, insieme agli scienziati, vengono fatte per la prima volta al mondo».
3uuin
http://www.repubblica.it/
133 di 150 - 01/5/2017 09:34
magamago N° messaggi: 2888 - Iscritto da: 24/3/2012
Quotando: magamago - Post #120 - 09/Mar/2017 07:32...
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TLENTADUEEEE
134 di 150 - 04/5/2017 16:31
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014
SAES GETTER da record: nel 2016 il fatturato complessivo sfiora i 200 milioni di euro

In oltre 70 anni di attività, le soluzioni getter del Gruppo hanno sostenuto l’innovazione tecnologica nelle industrie dell’information display e dell’illuminazione. E se il presente è già buono, anche il futuro sembra confermare la tendenza di un successo industriale.


Puntare su R&D è premiante. Lo conferma il Bilancio 2016 da record di Saes Getter S.p.A, ratificato dall’Assemblea degli azionisti lo scorso 27 aprile. La Società, guidata da Massimo Della Porta, erede della famiglia fondatrice, ha chiuso lo scorso anno con un fatturato complessivo di Gruppo a 198,4 milioni di euro, in crescita del 13,4% rispetto a 175 milioni di euro A/A; con un EBITDA consolidato di 35,5 milioni di euro (18,8% del fatturato), rispetto a 29,4 milioni di euro (17,6% del fatturato) A/A e con Utile netto consolidato di 14,1 milioni di euro, in forte crescita (+59,7%) rispetto a 8,8 milioni di euro A/A.

I risultati sono legati soprattutto alla crescita organica pari a +11,1%, principalmente trainata dai comparti delle leghe a memoria di forma (SMA) per applicazioni sia medicali sia industriali, dal segmento della purificazione dei gas e dalla ripresa del mercato security & defense (Business Electronic & Photonic Devices e Business Sensors & Detectors). Si ricorda che il 2016 ha visto il Gruppo compiere un’importantissima svolta nella nuova tecnologia dei polimeri funzionali, ambito in cui sono stati finalizzati importanti investimenti in due società, Metalvuoto S.p.A. e Flexterra, Inc.

In quanto al futuro il 2017 sembra confermare la tendenza di un successo industriale: il Fatturato consolidato del primo bimestre dell’anno in corso è di 34,7 milioni di euro, in crescita del 24,8% rispetto a 27,8 milioni di euro nei primi due mesi del 2016 .

In oltre 70 anni di attività, le soluzioni getter del Gruppo hanno sostenuto l’innovazione tecnologica nelle industrie dell’information display e dell’illuminazione, nei complessi sistemi ad alto vuoto e nell’isolamento termico basato sul vuoto, in tecnologie che spaziano dai tubi di potenza sotto-vuoto di grandi dimensioni sino ai dispositivi miniaturizzati come i sistemi microelettronici e micromeccanici realizzati su silicio. Il Gruppo detiene inoltre una posizione di leadership nella purificazione di gas ultra puri per l’industria dei semiconduttori e per altre industrie high-tech( vedi Industria Italiana)

Dal 2004, sfruttando le competenze acquisite nel campo della metallurgia speciale e della scienza dei materiali, il Gruppo SAES ha ampliato il proprio campo di attività rivolgendosi al mercato dei materiali avanzati, in particolare quello delle leghe a memoria di forma, una famiglia di materiali caratterizzati da super-elasticità e dalla proprietà di assumere forme predefinite quando sottoposti a trattamento termico. Queste speciali leghe, che oggi trovano principale applicazione nel comparto biomedicale, si adattano perfettamente anche alla realizzazione di dispositivi di attuazione per il settore industriale (domotica, industria del bianco, elettronica di consumo e settore automotive).

Più recentemente, SAES ha ampliato il proprio business sviluppando componenti le cui proprietà di tipo getter, tradizionalmente dovute allo sfruttamento di speciali caratteristiche di alcuni metalli, sono invece generate tramite processi di tipo chimico. Grazie a questi nuovi sviluppi, SAES si sta evolvendo, aggiungendo alle competenze di metallurgia speciale quelle di chimica avanzata. Una capacità produttiva totale distribuita in dodici stabilimenti, una rete commerciale e di assistenza tecnica operativa a livello mondiale, oltre 1.000 dipendenti consentono al Gruppo di combinare competenze ed esperienze multi-culturali e di essere una realtà aziendale a tutti gli effetti globale.






3vr0h
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135 di 150 - 25/5/2017 08:50
borsamania N° messaggi: 577 - Iscritto da: 09/6/2016
Un altro piccolo tesoretto di Piazza Affari è Saes Getters, un ottimo titolo da cassettista con crescita costante nel corso degli anni (+150% in 3 anni). Pioniere nello sviluppo della tecnologia getter, il Gruppo SAES è leader mondiale in una molteplicità di applicazioni scientifiche e industriali che richiedono condizioni di alto vuoto o di gas ultra puri, un settore importante (che fa gola) che potrà portare nuove crescite e benefici. Il gruppo dispone di una capacità produttiva totale distribuita in tredici stabilimenti, una rete commerciale e di assistenza tecnica operativa a livello mondiale, oltre 1.100 dipendenti consentono al Gruppo di combinare competenze ed esperienze multi-culturali e di essere una realtà aziendale a tutti gli effetti globale. SAES ha ampliato il proprio business, sviluppando una piattaforma tecnologica che integra materiali getter in matrici polimeriche. Tali prodotti, inizialmente sviluppati per i display OLED, sono ora utilizzati in nuovi settori applicativi, tra cui dispositivi medici impiantabili e diagnostica per immagini a stato solido. Tra le nuove applicazioni, particolarmente strategico è il settore dell’imballaggio alimentare evoluto, in cui SAES intende competere con una offerta di nuove soluzioni per active packaging. Il gruppo dovtrebbe mantenere questo trend di crescita e risultati anche nei prossimi periodi, che vedranno Saes fortemente impegnato nello sviluppo delle nuove iniziative di business.

In data 7 aprile 2017 SAES Getters S.p.A. ha sottoscritto con Unicredit S.p.A. un nuovo contratto di finanziamento per un importo pari a 10 milioni di euro, della durata di cinque anni (scadenza 31 marzo 2022), senza periodo di preammortamento. Il contratto prevede il rimborso di quote capitale fisse con cadenza trimestrale, maggiorate delle quote interessi indicizzate al tasso Euribor a tre mesi, oltre a uno spread pari a 1%. Il contratto prevede covenant standard per questo tipo di operazioni, calcolati annualmente su dati economici e finanziari consolidati. In pari data, SAES Getters S.p.A. ha sottoscritto un contratto di IRS (Interest Rate Swap) con scadenza 31 marzo 2022, sul totale del debito residuo del sopra citato finanziamento. Tale contratto prevede lo scambio dell’Euribor a tre mesi, sia positivo sia negativo, con un tasso fisso pari a 0%. Per l’Euribor a tre mesi negativo è previsto da contratto un floor pari a -1,0%. In data 19 aprile 2017 SAES Getters S.p.A. ha sottoscritto un contratto di IRS (Interest Rate Swap) sul finanziamento a medio-lungo termine di 10 milioni di euro concesso da Intesa Sanpaolo S.p.A. in data 21 dicembre 2016. Il contratto IRS si applica sul 50% del debito residuo ad ogni data di rimborso del finanziamento, con data iniziale 30 giugno 2017 e scadenza 21 dicembre 2022. Tale contratto prevede lo scambio dell’Euribor semestrale con un tasso fisso pari a 0,16%.

Analisi tecnica:

Prosegue l’ascesa di Saes Getters che in settimana ha fatto registrare un nuovo massimo (ultimi 10 anni) a 19.45 euro. Il trend rialzista ha le carte in regola per incrementare i progressi in direzione del primo target a 20.40 euro e successivamente 20.70 (forte resistenza). Oltre questo ultimo livello (in chiusura) ci sarà un notevole spazio di ascesa fino a 22.50 euro (target medio/lungo termine: 23.50 e 25.50 euro). Indicazioni negative invece solo al di sotto di 16.50 euro (in chiusura), fino ad allora ci sarà la possibilità di proseguire il lungo trend rialzista.

Saes G. S3 S2 S1 Punti di Pivot R1 R2 R3
Classico 18,434 18,677 18,964 19,207 19,494 19,737 20,024
Fibonacci 18,677 18,879 19,005 19,207 19,409 19,535 19,737
Risultati primo trimestre 2017:

FATTURATO IN CRESCITA, FORTE MIGLIORAMENTO DEGLI INDICATORI OPERATIVI E DELLA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

• Fatturato consolidato pari a €58,7 milioni, in crescita del 28,5% rispetto a €45,7 milioni nell’1Q 2016 • Fatturato complessivo di Gruppo pari a €62,1 milioni, in crescita del 29,6% rispetto a €47,9 milioni nell’1Q 2016 • Utile industriale lordo pari a €24,9 milioni, in crescita del 24,2% rispetto a €20 milioni nell’1Q 2016 • Utile operativo consolidato pari a €9,5 milioni, in crescita (+46,5%) rispetto a €6,5 milioni nell’1Q 2016 • EBITDA consolidato pari a €11,8 milioni (o 20,1%) rispetto a €8,5 milioni (o 18,7%) nell’1Q 2016 • EBITDA adjusted pari a €12 milioni (20,4% del fatturato consolidato) • Utile netto consolidato pari a €5,8 milioni, quasi raddoppiato rispetto a €3 milioni nell’1Q 2016 • Posizione finanziaria netta in marcato miglioramento (-€25,2 milioni rispetto a -€33,8 milioni a fine 2016).

Nome Data Rating Target Price
Intermonte 16/03/2017 Outperform 18.00 euro
Intermonte 03/02/2017 Outperform 15.50
Intermonte 11/11/2016 Outperform 15.50
136 di 150 - 25/5/2017 14:51
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #134 - 04/Mag/2017 14:31
SAES GETTER da record: nel 2016 il fatturato complessivo sfiora i 200 milioni di euro

In oltre 70 anni di attività, le soluzioni getter del Gruppo hanno sostenuto l’innovazione tecnologica nelle industrie dell’information display e dell’illuminazione. E se il presente è già buono, anche il futuro sembra confermare la tendenza di un successo industriale.

Puntare su R&D è premiante. Lo conferma il Bilancio 2016 da record di Saes Getter S.p.A, ratificato dall’Assemblea degli azionisti lo scorso 27 aprile. La Società, guidata da Massimo Della Porta, erede della famiglia fondatrice, ha chiuso lo scorso anno con un fatturato complessivo di Gruppo a 198,4 milioni di euro, in crescita del 13,4% rispetto a 175 milioni di euro A/A; con un EBITDA consolidato di 35,5 milioni di euro (18,8% del fatturato), rispetto a 29,4 milioni di euro (17,6% del fatturato) A/A e con Utile netto consolidato di 14,1 milioni di euro, in forte crescita (+59,7%) rispetto a 8,8 milioni di euro A/A.

I risultati sono legati soprattutto alla crescita organica pari a +11,1%, principalmente trainata dai comparti delle leghe a memoria di forma (SMA) per applicazioni sia medicali sia industriali, dal segmento della purificazione dei gas e dalla ripresa del mercato security & defense (Business Electronic & Photonic Devices e Business Sensors & Detectors). Si ricorda che il 2016 ha visto il Gruppo compiere un’importantissima svolta nella nuova tecnologia dei polimeri funzionali, ambito in cui sono stati finalizzati importanti investimenti in due società, Metalvuoto S.p.A. e Flexterra, Inc.

In quanto al futuro il 2017 sembra confermare la tendenza di un successo industriale: il Fatturato consolidato del primo bimestre dell’anno in corso è di 34,7 milioni di euro, in crescita del 24,8% rispetto a 27,8 milioni di euro nei primi due mesi del 2016 .

In oltre 70 anni di attività, le soluzioni getter del Gruppo hanno sostenuto l’innovazione tecnologica nelle industrie dell’information display e dell’illuminazione, nei complessi sistemi ad alto vuoto e nell’isolamento termico basato sul vuoto, in tecnologie che spaziano dai tubi di potenza sotto-vuoto di grandi dimensioni sino ai dispositivi miniaturizzati come i sistemi microelettronici e micromeccanici realizzati su silicio. Il Gruppo detiene inoltre una posizione di leadership nella purificazione di gas ultra puri per l’industria dei semiconduttori e per altre industrie high-tech( vedi Industria Italiana)

Dal 2004, sfruttando le competenze acquisite nel campo della metallurgia speciale e della scienza dei materiali, il Gruppo SAES ha ampliato il proprio campo di attività rivolgendosi al mercato dei materiali avanzati, in particolare quello delle leghe a memoria di forma, una famiglia di materiali caratterizzati da super-elasticità e dalla proprietà di assumere forme predefinite quando sottoposti a trattamento termico. Queste speciali leghe, che oggi trovano principale applicazione nel comparto biomedicale, si adattano perfettamente anche alla realizzazione di dispositivi di attuazione per il settore industriale (domotica, industria del bianco, elettronica di consumo e settore automotive).

Più recentemente, SAES ha ampliato il proprio business sviluppando componenti le cui proprietà di tipo getter, tradizionalmente dovute allo sfruttamento di speciali caratteristiche di alcuni metalli, sono invece generate tramite processi di tipo chimico. Grazie a questi nuovi sviluppi, SAES si sta evolvendo, aggiungendo alle competenze di metallurgia speciale quelle di chimica avanzata. Una capacità produttiva totale distribuita in dodici stabilimenti, una rete commerciale e di assistenza tecnica operativa a livello mondiale, oltre 1.000 dipendenti consentono al Gruppo di combinare competenze ed esperienze multi-culturali e di essere una realtà aziendale a tutti gli effetti globale.


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137 di 150 - 07/8/2017 16:32
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007


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138 di 150 - 22/8/2017 16:40
dario963 N° messaggi: 241 - Iscritto da: 08/2/2015
C'è ancora qualcuno cho lo caga questo titolo??
139 di 150 - 11/9/2017 09:31
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
Quotando: rampani - Post #137 - 07/Ago/2017 14:32
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https://www.youtube.com/watch?v=hsNgwwvTW4Y
140 di 150 - 22/9/2017 13:25
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
...



https://www.youtube.com/watch?v=-JhwxTen6yA
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