Snam Rete Gas (SRG)

- Modificato il 27/8/2009 11:04
livignstone N° messaggi: 184 - Iscritto da: 15/9/2006
Grafico Intraday: Snam SpAGrafico Storico: Snam SpA
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tra poco eni probabilmente sarà costretta a cedere il 20% di snam rete gas. Cosa prevedete per il titolo se ciò dovesse succedere?Im mio dubbio è: cedendo il 20% snam potrebbe essere acuisita da altri quindi potrebbe salire; l'altro dubbio è che riversando sul mercato il 20% della società il titolo potrebbe crollare.



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890 Commenti
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801 di 890 - 07/10/2016 18:07
fabiettoalpepozzolo N° messaggi: 10544 - Iscritto da: 22/1/2014
Quotando: ilcapitano - Post #800 - 07/Oct/2016 14:35A quanto pare il titolo è sotto pressionehehehheehehehheheheheeh. Battutaccia.

Ahoo.... che succede ... Si e''bucato qualche metanodotto.....
802 di 890 - 10/10/2016 15:03
ilcapitano N° messaggi: 33970 - Iscritto da: 04/5/2010
A volte capita di accanirsi su un titolo perché ci si vede la presa per il culo della speculazione.
Spesso la speculazione ha ragione, e siamo noi a non aver capito il vero andazzo societario.

Ma mi sento di dire che con SNAM è una scommessa fin troppo facile da vincere.
Il futuro della trazione su strada passa dal gas.
803 di 890 - 11/10/2016 09:16
ilcapitano N° messaggi: 33970 - Iscritto da: 04/5/2010
Le cose cominciano a quadrarehehehehheheeh!

Su questo farò resistenza ad oltranza! Avanti così, perdiana!
805 di 890 - 11/10/2016 09:19
ilcapitano N° messaggi: 33970 - Iscritto da: 04/5/2010
Basterebbe una leggina a livello mondiale, e il gioco sarebbe fatto.

Punto a roddoppiare entro serahahahahahahhahahahahaha!
806 di 890 - 11/10/2016 18:03
ilcapitano N° messaggi: 33970 - Iscritto da: 04/5/2010
Con questo titolo ci vuole pazienza, però ne vale la pena.


http://www.thecerbatgem.com/2016/10/11/snam-spa-unsp-adr-ea-repr-2-snmry-upgraded-by-hsbc-to-buy.html
807 di 890 - 27/1/2017 09:58
maurizio5 N° messaggi: 2909 - Iscritto da: 19/4/2007

C'è nessuno qui ?

808 di 890 - 02/3/2017 10:20
zxcaste N° messaggi: 995 - Iscritto da: 08/9/2015
Presente!
809 di 890 - Modificato il 03/3/2017 07:21
zxcaste N° messaggi: 995 - Iscritto da: 08/9/2015

entrato oggi 3,82
810 di 890 - 11/4/2017 16:12
zxcaste N° messaggi: 995 - Iscritto da: 08/9/2015

Troppo caldo! me ne vado! 4,05 yum

811 di 890 - 12/4/2017 22:36
MOLLOTUTTO N° messaggi: 510 - Iscritto da: 21/3/2014
questo titolo arriva a 5 euro nel prossimo mese..ora è sottovalutato , si avvicina lo stacco di cedola ben pagata al 6 %
812 di 890 - 11/6/2017 10:35
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Snam in pole per gli asset di Edison

di Cheo Condina

Sarebbe ormai in dirittura d’arrivo la cessione, da parte di Edison, di due asset gas e in pole position, per rilevarli, c’è Snam. Per il gruppo controllato dai francesi si tratta di partecipazioni considerate non più strategiche: una quota di minoranza, pari al 7,3% nel rigassificatore di Rovigo (un colosso con una capacità di 8 miliardi metri cubi annui, che corrispondono a circa il 10% del fabbisogno nazionale di gas naturale), e il 100% del metanodotto di 84 km «Cavarzere-Minerbio», che collega il terminal off shore all’hub di Snam Rete Gas a Minerbio (Bologna).

La vendita, seguita da Banca Imi, ha subìto una significativa accelerazione e, come risulta a Radiocor, potrebbe essere chiusa nelle prossime settimane. Come detto, in pole position, come acquirente c'è Snam, che avrebbe superato la concorrenza del fondo Macquarie. Proprio il Ceo del gruppo energetico, Marco Alverà, presentando il piano al 2021, aveva parlato del possibile interesse in infrastrutture di rigassificazione in Italia, laddove ovviamente si può comprare al giusto prezzo e creare valore. Anche per questo Snam monitora costantemente il mercato delle infrastrutture gas alla ricerca di opportunità che supportino la crescita nel lungo periodo.

Entrambe le società, interpellate sulla possibile operazione, hanno preferito non commentare rumors di mercato ma la sensazione, tra gli addetti ai lavori, è che il deal possa sbloccarsi a breve. L’unico nodo da sciogliere, in questo senso, riguarda il 7,3% detenuto da Edison nel rigassificatore di Rovigo su cui ci sarebbe il possibile diritto di prelazione per l’acquisto da parte degli altri soci, ovvero ExxonMobil Italiana Gas con il 70,7% e Qatar Terminal Company Limited (22%). Ma anche questo punto, a quanto pare, potrebbe essere risolto nelle prossime settimane.

Ma quali sono le cifre in gioco? La quota di Edison nel rigassificatore, che ha un'importanza strategica non secondaria nello scacchiere del gas italiano poiché individua una rotta alternativa e indipendente dai gasdotti via terra, è iscritta nel bilancio di Foro Buonaparte per 159 milioni mentre il 100% del metanodotto «Caverzere-Minerbio» a 32 milioni. Ovviamente si tratta solo di valori utili per intuire le possibili dimensioni dell'intera transazione che alla fine potrebbe anche anche essere superiori.

Questi asset gas messi in vendita da Edison fanno parte di un pacchetto di dismissioni più ampio messo in campo dal gruppo energetico per efficientare ulteriormente la struttura e concentrare le proprie forze su business considerati maggiormente strategici come i clienti elettricità e gas, concetto più volte ribadito dal Ceo Marc Benayoun. Non a caso, Edison potrebbe presentare un offerta non vincolante per i clienti di Gas Natural, in uscita dall’Italia, che nei giorni scorsi ha avviato la vendita di tutte le attività tricolori. Le altre cessioni di asset da parte di Edison si concentrerano sul settore immobiliare, in cui il fiore all’occhiello è certamente la sede di Milano, in Foro Buonaparte, con un valore stimato dagli esperti in circa 200 milioni. In questo caso la formula sarebbe quella del «sale and lease back»: cioè l’edificio, che si trova nel centro del capoluogo lombardo, verrebbe venduto – c'è fortissimo interesse di fondi e investitori istituzionali e il processo è a buon punto – e poi Edison vi tornerebbe in affitto.


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http://www.ilsole24ore.com
813 di 890 - 29/6/2017 09:32
damik09 N° messaggi: 27 - Iscritto da: 17/9/2012
Che cesso scende e basta
814 di 890 - 28/9/2017 14:47
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Gasdotto Tap: il sostegno di Confindustria

Il progetto del Trans Adriatic Pipeline che trasporterà gas naturale dalla regione del Mar Caspio in Europa è un fattore di competitività per il Paese. Il Vice Presidente di Confindustria lo ha ribadito in una riunione a Palazzo Chigi con il Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno e le parti coinvolte nella realizzazione dell’ opera

«Confindustria sostiene pienamente il progetto del gasdotto Trans-Adriatico (Tap) in Puglia. Serve, serve subito, è fattore di competitività per il Paese e assieme alle altre misure previste dalla SEN potrebbe valere 1,4 mld di euro». Così si è espresso Stefan Pan, Vice Presidente di Confindustria nel corso di una riunione a Palazzo Chigi alla presenza del ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti.

Dopo l’episodio dei 211 ulivi secolari espiantati la scorsa primavera lungo il tracciato a terra del gasdotto, in località San Foca, che ancora vedono contrapposti da un lato la Regione Puglia con il Comune di Melendugno, dall’altro il Ministero dell’Ambiente e la società che sta costruendo il gasdotto, è alto il rischio di altri conflitti di competenza tra Stato e Regione, sempre legati alla scelta del sito di approdo in italia del gasdotto, che potrebbero rallentare ulteriormente i lavori di esecuzione dell’ opera. Una prossima riunione delle parti a Palazzzo Chigi è prevista per metà ottobre.

«Siamo in un momento sempre più complesso in cui dobbiamo metterci al sicuro da situazioni di blocco – ha aggiunto Pan- : Tap va nella direzione di una maggiore diversificazione geopolitica dalle fonti di approvvigionamento e questo, oltre a renderci meno dipendenti dai Paesi produttori può avere anche un impatto sull’industria nazionale, con attivazione della domanda interna. Il progetto contribuisce anche a sostenere il processo di decarbonizzazione della regione con la creazione di energia sostenibile, accessibile e sicura. Un’opportunità imperdibile che può dare una spinta ad una dinamica del Meridione che è già positiva ma che al momento vede una crescita che va consolidata».
TAP

Il Trans Adriatic Pipeline (TAP), i cui lavori di costruzione sono iniziati nel 2016, è il progetto per la realizzazione di un gasdotto che trasporterà gas naturale dalla regione del Mar Caspio in Europa. Collegando il Trans Anatolian Pipeline (TANAP) alla zona di confine tra Grecia e Turchia, attraverserà la Grecia settentrionale, l’Albania e l’Adriatico per approdare sulla costa meridionale italiana e collegarsi alla rete nazionale.Una volta realizzato, secondo i realizzatori ,costituirà il collegamento più diretto ed economicamente vantaggioso alle nuove risorse di gas dell’area del Mar Caspio, aprendo il Corridoio Meridionale del Gas, una catena del valore del gas lunga 4.000 chilometri, che si snoderà dal Mar Caspio all’Europa. L’azionariato TAP annovera le principali società del settore energetico: SOCAR, Snam, BP, Fluxys, Enagás ed Axpo .

Il tracciato del gasdotto e la sua capacità

Con una lunghezza complessiva di 878 chilometri, TAP raggiungerà la massima altitudine di 1800 metri tra i rilievi albanesi e la massima profondità di 820 metri sotto il Mare Adriatico. Il gasdotto avrà una capacità iniziale di trasporto di 10 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno, equivalenti al consumo energetico di circa sette milioni di famiglie in Europa. In futuro, con l’aggiunta di altre due stazioni di compressione, la quantità trasportata potrà essere duplicata fino a 20 miliardi di metri cubi, a fronte di ulteriori forniture disponibili nella più vasta area caspica. Grazie al cosiddetto “reverse flow” (flusso fisico inverso), in caso di interruzioni di fornitura a monte o richiesta di una maggiore capacità per volumi aggiuntivi, sarà possibile attivare il flusso contrario del gas dall’Italia all’ Europa sudorientale.

Trans_Adriatic_Pipeline.png
817 di 890 - 25/12/2017 13:51
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Dopo l’autorizzazione del Consiglio dei Ministri in merito alla realizzazione della centrale di compressione gas della Snam a Sulmona, il sindaco si dimette.

Si dimette il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, e invita gli altri sindaci del territorio a fare altrettanto contro la decisione di Governo di autorizzare la realizzazione della centrale di compressione Snam sul territorio di Sulmona al servizio del metanodotto Brindisi-Manerbio: la comunicazione è arrivata nel corso dell’assemblea che si sta tenendo nell’aula consiliare del Comune di Sulmona dopo la diffusione della notizia.

“A seguito della gravissima decisione adottata ieri dal Consiglio dei Ministri – scrive il sindaco in un messaggio – relativa alla centrale di compressione Snam, ritengo doveroso rassegnare le dimissioni da primo cittadino al fine di rappresentare il venir meno della fiducia da parte dei cittadini del Centro Abruzzo nei confronti delle istituzioni nazionali. Sulmona è stata violentata dal cinismo della politica e dei partiti, sordi ormai da tempo dinnanzi alle legittime istanze delle comunità locali”. “Non possiamo accettare – aggiunge – e non accetteremo il vilipendio messo in atto nei confronti del nostro territorio. Quello che è accaduto ieri sera dimostra lo scollamento e la disarmante distanza delle istituzioni nazionali e dei partiti nei confronti degli interessi delle comunità locali. Le mie dimissioni – conclude il sindaco – rappresentano il gesto concreto e necessario per manifestare il forte dissenso della nostra comunità. Un grido di dolore dinanzi alla viltà di tutti i Governi che si sono succeduti negli anni, unici responsabili di questa scellerata decisione che risponde a logiche che nulla hanno a che vedere con gli interessi dei cittadini”.

Il sindaco, eletta nel giugno del 2016, ha 20 giorni per confermare o ritirare le dimissioni: nel caso venissero confermate aprirebbero la scena a nuove elezioni comunali.

Nel dettaglio il Governo ha formalizzato “la condivisione dei pareri favorevoli, con condizioni, espressi in conferenza di servizi nel procedimento di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio nella regione Abruzzo della centrale di compressione gas di Sulmona, proposta dalla società Snam Rete Gas spa”. La delibera “tiene in considerazione la rilevanza energetica e il carattere strategico dell’opera, necessaria per la sicurezza degli approvvigionamenti energetici a livello italiano ed europeo”.

Per i comitati cittadini per l’ambiente queste infrastrutture sono estremamente pericolose, e soggette ad esplosioni anche per malfunzionamento o, come è avvenuto in alcuni casi in Italia, per lo smottamento del terreno, per non parlare del rischio sismico.

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818 di 890 - 13/1/2018 13:14
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Snam riavvia il programma di acquisto di azioni proprie

A tal fine la società ha stipulato con un intermediario di primario livello un enhanced buyback agreement di durata non superiore a 3 mesi. A oggi Snam detiene in portafoglio 85.915.616 azioni proprie, pari al 2,45% del capitale sociale. equita conferma hold

di Francesca Gerosa

Snam riavvia il programma di buyback. L'utility ha comunicato questa mattina che prosegue il programma di acquisto di azioni proprie in esecuzione di quanto deliberato dall'assemblea degli azionisti l'11 aprile 2017 nei termini già comunicati al mercato. A tal fine ha stipulato con un intermediario di primario livello un enhanced buyback agreement di durata non superiore a 3 mesi.

L'intermediario incaricato effettuerà gli acquisti in piena indipendenza, nel rispetto di parametri e criteri contrattualmente predefiniti oltre che dei vincoli della normativa applicabile e della delibera assembleare. A partire da novembre 2016 Snam ha acquistato 84.788.366 azioni proprie, pari al 2,42% del capitale sociale, per un controvalore complessivo di 312.740.621,49 euro e a oggi detiene in portafoglio 85.915.616 azioni proprie, pari al 2,45% del capitale sociale.

La società nel 2017 ha anche emesso un bond convertibile con strike-price di 4,85 euro per azione per un controvalore di 400 milioni di euro (potenziale placement quasi dell'intera quota acquisita). Il cda ha il permesso di acquisire fino al massimo il 3,5% del proprio capitale o 500 milioni di euro. Snam comunicherà al mercato i dettagli di eventuali operazioni di acquisto effettuate. In pratica, "Snam ha già acquisito azioni per 310 milioni di euro circa e quindi il rimanente è di 190 milioni e con questo comunicato stampa ha informato che il mandato per la prossima tranche è stato dato alle banche", spiegano gli analisti di Mediobanca Securities, ribadendo il rating outperform e il target price a 4,45 euro sul titolo.

"La notizia è positiva perché conferma l'impegno del management di utilizzare la propria capacità di re-leverage: rapporto debito/Rab al 53% contro un leverage ideale del 58% per riacquistare il proprio titolo nel caso non ci fossero opportunità interessanti", commentano gli analisti di Equita che sull'azione hanno un rating hold e un traget price a 4,6 euro.

Tra l'altro, secondo MF, le offerte vincolanti per aggiudicarsi il 66% dell'operatore greco, Desfa, dovrebbero essere consegnate intorno a metà febbraio. I due partecipanti ancora in gara, tra cui il consorzio guidato da Snam , avevano chiesto una proroga sulla prima scadenza prevista per il 22 dicembre. Si ricorda che nel 2013 la società azera Socar aveva concordato con la Grecia l'acquisto del 66% di Desfa per 400 milioni di euro, ma l'operazione era stata poi bloccata dalla Commissione alla Concorrenza Ue. Ora il prezzo di Desfa potrebbe superare questa cifra.

Sempre a febbraio la Banca europea degli investimenti (Bei) deciderà sul maxi-finanziamento a tassi agevolati richiesto dal consorzio Trans Adriatic Pipeline (Tap). L'importo su cui la Bei sarà chiamata a decidere, secondo quanto anticipato da MF, è di 1,5 miliardi di euro, inferiore ai 2 miliardi richiesti nell'agosto del 2015.

Nel frattempo, i lavori stanno procedendo in Puglia, nonostante le proteste e i tentativi di interromperli. A marzo dovrebbe iniziare la costruzione del tunnel per l'approdo del gasdotto sulle coste del Salento con il termine del 2020 che rimane confermato per l'arrivo delle prime forniture gas in Italia. Si ricorda che tra gli azionisti del consorzio Tap c'è Snam con una quota del 20%.
6c0zm
https://www.milanofinanza.it
819 di 890 - 16/1/2018 17:26
roky7 N° messaggi: 2609 - Iscritto da: 26/1/2010

non c'è nessuno ?

820 di 890 - 17/1/2018 11:34
ilcapitano N° messaggi: 33970 - Iscritto da: 04/5/2010
Nohohohohohohooh!

Lamentonissimo!


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