Quotando: multynyck - Post #100 - 25/Lug/2023 19:48

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Eppure le diplomazie anche nel corso dell'estate rimarranno al lavoro, magari abbassando un po' i ritmi.

I fronti sono due, quello privato e quello pubblico: il primo ha come epicentro il fondo americano Kkr, che ha ricevuto l'esclusiva per arrivare a formulare una offerta vincolante per Netco.

Lo scrive Milano Figanza spiegando che parte del lavoro riguardera' il prezzo.

La proposta del fondo prevede una valutazione della societa' infrastrutturale intorno a 21 miliardi, con earn out che potrebbero far lievitare la cifra a 23 miliardi,

ma c'e' chi e' convinto che questi valori siano ancora modificabili e che si possa lavorare su molti dettagli del prezzo.

In parallelo, Kkr sta sondando eventuali soggetti che possano co-investire nella cordata. Un processo che e' stato avviato anche da F2i.

Il fondo guidato da Renato Ravanelli sta lavorando a una raccolta ad hoc per un veicolo che partecipi per il 10-15% alla cordata.

E dietro le quinte si starebbe lavorando a una governance rafforzata che preveda ampi poteri in capo al fondo italiano, a dispetto della quota di minoranza.

La presenza di F2i e' spesso stata citata come un elemento di italianita' fondamentale per garantire un presidio ed evitare il passaggio del controllo di un'infrastruttura cruciale per il Paese a una societa' americana.

La sola presenza di F2i, pero', potrebbe non bastare, anche perche' la societa' - per quanto il controllo sia chiaramente italiano - non sarebbe ritenuta un soggetto pubblico.

Negli ultimi anni in questi casi il governo ha spesso utilizzato Cdp come strumento di presidio italiano delle societa', ma nel caso specifico la presenza di Cassa sarebbe piu' un ostacolo: il fatto che la societa' guidata da Dario Scannapieco sia l'azionista di maggioranza di Open Fiber genererebbe potenziali problemi di antitrust.

in questo contesto che sarebbero state vagliate ipotesi alternative, come quella di Poste Italiane, che pero' sarebbe presto tramontata.

Cosi', anche se non e' ancora stato deciso in maniera definitiva, l'ipotesi ritenuta piu' concreta al momento (peraltro gia' circolata) e' quella di un ingresso diretto del ministero dell'Economia guidato da Giancarlo Giorgetti nella cordata per Netco o (in alternativa) il passaggio di Sparkle sotto il controllo del ministero.