A2A: Ebitda atteso a 2,6 mld in 2030, utile a 0,7 mld
23 Novembre 2022 - 9:59AM
MF Dow Jones (Italiano)
L'aggiornamento del piano strategico 2021-2030 di A2A prevede un
Ebitda in crescita da 1,4 miliardi di euro del 2021 a 1,45-1,50
miliardi nel 2022, a 2,1 miliardi nel 2026, a 2,6 miliardi al 2030,
in linea con il primo piano strategico annunciato ai mercati nel
gennaio 2021.
Oltre il 40% dell'Ebitda sia al 2026 che al 2030, si legge in
una nota, è regolato o contrattualizzato, ossia caratterizzato da
bassa volatilità; per il restante 60% circa, composto
principalmente dai margini relativi alla generazione elettrica,
all'energy retail e agli impianti di trattamento rifiuti non
regolati, la rischiosità è mitigata dall'hedging offerto dalla
diversificazione delle fonti di generazione di elettricità, dalla
base clienti consolidata e dalla posizione di leadership nel
settore del trattamento dei rifiuti in un mercato sottodimensionato
dal punto di vista impiantistico.
L'Ebitda della Business Unit Energia è atteso passare da 0,6 mld
nel 2021 e nel 2022 a 1,1 mld al 2026 e a circa 1,2 mld euro nel
2030, principalmente grazie al contributo della nuova capacità
rinnovabile (+2,5GW rispetto al 2022 grazie alla crescita
organica), agli sviluppi negli impianti finalizzati a incrementare
la flessibilità del sistema elettrico e alla base clienti (5
milioni di clienti gas e power al 2030) anche a seguito del termine
del mercato tutelato.
La crescita della Business Unit Ambiente è trainata sia dalla
realizzazione di impianti di trattamento finalizzati alla chiusura
del ciclo dei rifiuti, sia al potenziamento del recupero di materia
e di energia. La marginalità operativa (Ebitda) è attesa crescere
da 0,3 mld nel 2021, a 0,4 mld nel 2022 a 0,5 mld nel 2026 e a 0,7
mld nel 2030. Nella Business Unit Smart Infrastructures, l'Ebitda
pari a 0,5 mld del 2021, 2022 e 2026 è atteso in crescita a 0,7 mld
nel 2030 con un forte focus sulle reti elettriche, funzionali al
sostegno dell'elettrificazione dei consumi.
L'utile netto ordinario mostra un trend di crescita coerente con
l'andamento della marginalità operativa, passando da 0,4 mld nel
2021 a 0,34-0,38 mld nel 2022, a 0,6 mld nel 2026, a 0,7 mld nel
2030 (tasso composto medio annuo di crescita 2021-2030 pari a 6%),
corrispondente a un Eps di 22 centesimi di euro per azione al 2030
(13 centesimi di euro per azione nel 2021).
Nel biennio 2021-2022 il gruppo ha realizzato complessivamente
investimenti per 3,5 mld; il quadriennio 2023-2026 prevede un
cumulato di 5,8 mld, corrispondente a una media annuale di 1,4 mld,
in riduzione di 0,3 mld rispetto a quanto osservato nel periodo
2021-2022. Il periodo 2027-2030 vede un cumulato di circa 6,5 mld,
pari a una media annuale di 1,6 mld, che consente di traguardare
sul decennio 2021-2030 16 miliardi di euro, in linea con il target
del primo piano strategico.
Dei 16 miliardi complessivi, circa 5 mld sono relativi
all'economia circolare, con focus ai WtE (36%), al business del
teleriscaldamento (19%) e alle bioenergie e FORSU (12%). I restanti
11 mld sono destinati alla transizione energetica, focalizzati
specialmente nella realizzazione di impianti rinnovabili (35%),
reti di distribuzione (30%) e interventi a garanzia della maggiore
flessibilità elettrica (12%). La Business Unit Energia è
destinataria di circa 6,3 mld tra il 2021 e il 2030, di cui 2 mld
attesi nel periodo 2023-2026 e 3,1 mld nel periodo 2027-2030. Lo
sviluppo delle rinnovabili pesa per il 42% e per il 75%
rispettivamente in ciascuno dei due periodi.
La BU Ambiente investe 3,6 mld nel decennio, di cui 1,5 mld tra
il 2023 e il 2026 e 1,2 mld tra il 2027 e il 2030. Lo sviluppo di
nuovi impianti WtE pesa per il 58% e per il 25% rispettivamente in
ciascuno dei due periodi. La BU Smart Infrastructures è
destinataria di 4,8 mld tra il 2021 e il 2030, di cui 1,9 mld tra
il 2023 e il 2026 e 1,8 mld tra il 2027 e il 2030. Circa il 70%
degli investimenti in arco piano è destinato alle reti di
distribuzione.
Nel periodo 2023-2026 A2A si attende un flusso di cassa
operativo cumulato pari a 6,2 mld, finalizzato a sostenere
investimenti di mantenimento per 2 mld e di sviluppo per 3,8 mld.
Il flusso di cassa residuo è quindi pari a 0,4 miliardi di euro.
Nel periodo successivo, 2027-2030, il flusso di cassa operativo
cumulato atteso pari a 6,8 mld finanzierà investimenti di
mantenimento per 1,7 mld e di sviluppo per 4,7 mld. Il flusso di
cassa residuo è quindi pari a 0,4 miliardi di euro: l'incremento di
investimenti nel periodo ha trovato piena copertura nella
generazione di cassa.
com/pl
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November 23, 2022 03:44 ET (08:44 GMT)
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