A volte non è facile mettere fine a una relazione, anche nel mondo degli affari. Lo dimostra il caso di Cattolica Assicurazioni e Iccrea che hanno avuto bisogno della chiamata in campo di un arbitro per chiudere la loro partnership bancassicurativa che era iniziata nel 2018 e che aveva preso vita in Bcc Vita e Bcc Assicurazioni. Nel 2021, la compagnia assicurativa di Verona è entrata nel gruppo Generali mentre il gruppo bancario che raccoglie 124 banche di credito cooperativo, da più di un anno, aveva deciso di aprire la competizione sul mercato per individuare un nuovo possibile partner per le polizze (senza escludere a priori Generali Ass.) appena fosse scaduta l'alleanza con Cattolica. Una scelta che ha evidentemente inasprito i rapporti e reso più difficile sciogliere il precedente accordo con il Leone che si è sfilato dalla nuova competizione.

Non solo. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, i due ex partner avrebbero deciso appunto di chiamare in campo una parte terza, con una proceduta di arbitrato affidata a Vitale&Co, per fissare il prezzo del loro "divorzio". Con Generali che in questo confronto è stata assistita da Rothschild e Iccrea da Kpmg e da Kitra, la nuova boutique di consulenza fondata da Giuseppe Latorre e da Fabrizio Montaruli.

L'esito dell'analisi dei consulenti sarebbe arrivato nelle scorse settimane con un valore che non si discosterebbe molto rispetto a quello dei mezzi propri delle due compagnie. Ovvero la joint venture Vita, Bcc Vita, che a settembre 2022 aveva mezzi propri per circa 300 milioni (con premi 2021 di 675,3 milioni) e Bcc Assicurazioni pari a circa 25 milioni (con premi per 49,5 milioni). Questo il valore complessivo, ma Iccrea detiene già il 30% delle compagnie e dovrà quindi pagare a Generali solo il restante 70%. In pratica accordo dovrebbe chiudersi con un assegno di circa 250-260 milioni. Salvo colpi di scena, a questo punto l'alleanza, che si è protratta oltre la scadenza iniziale fissata a fine 2022, si avvia quindi a conclusione. I consigli di amministrazione delle due compagnie sarebbero già fissati per i prossimi giorni.

Solo qualche giorno fa il direttore generale di Iccrea, Mauro Pastore, aveva fatto sapere che il gruppo sta proseguendo nell'analisi delle offerte e che ci saranno due partner assicurativi, uno per il Vita e uno per il Danni, lasciando aperta la porta all'ipotesi che le due compagnie potrebbero accordarsi per una gestione unica del rapporto con Iccrea.

Tra i nomi dei pretendenti circolati nei mesi scorsi c'erano Groupama e Cardif, ma anche di Assimoco e Hdi, oltre a Gama Life e Athora. "Abbiamo un rilevante interesse sia di compagnie Vita che Danni. Nei prossimi mesi avvieremo le analisi post due", aveva aggiunto Pastore spiegando che "una volta individuato il partner o i partner ci vorranno cinque-sei mesi per definire l'infrastruttura contrattuale che stabilisce le regole della partnership ed entro fine anno si potrà arrivare alla firma".

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2809:01 mar 2023

 

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