Sbagliato il paragone con Fineco, Azimut o Mediolanum

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 02 ago - Il ceo di Anima, Alessandro Melzi d'Eril, si definisce soddisfatto della performance di Anima, nonostante la raccolta del primo semestre sia calata di 200 milioni (al netto delle deleghe assicurative di Ramo I). "Altre società hanno registrato incrementi, ma si tratta di società che hanno un business diverso dal nostro, una loro rete di promotori. E' sbagliato il paragone con società quotate come Fineco, Banca Mediolanum o Azimut, visto che noi ci appoggiamo a reti terze. Siamo simili ad Amundi o Eurizon, che alla fine hanno registrato un andamento simile. Per noi il momento non si è rivelato favorevole con i tassi in aumento e il calo della liquidità in circolazione", ha dichiarato a Radiocor il manager, ricordando che "dalla mappa di Assogestioni il nostro settore ha fatto -18 miliardi di raccolta. Dal momento che controlliamo una quota attorno all'8% del mercato, avremmo dovuto perdere circa 1,6 miliardi e non 200 milioni. In più a luglio la raccolta è stata molto positiva, superiore a 500 milioni". Secondo Melzi d'Eril "il momento negativo cambierà, ma ci vorrà che i tassi inizino un percorso di discesa in modo deciso". Il manager non si è sbilanciato su previsioni di raccolta per fine anno, dal momento che alla fine dipenderà dai collocamenti delle reti dei partner ai quali si appoggia Anima stessa. "Rimaniamo positivi, sebbene sia difficile: in questo momento è una lotta quartiere per quartiere e in generale non c'e' un trend in crescita".

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(RADIOCOR) 02-08-23 14:45:28 (0467)ASS 5 NNNN

 

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August 02, 2023 08:46 ET (12:46 GMT)

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