Astaldi: per salvataggio spunta ipotesi Cdp (Sole)
17 Ottobre 2018 - 9:20AM
MF Dow Jones (Italiano)
Nel piano di salvataggio di Astaldi spunta anche Cdp. Lo scrive
Il Sole 24 ore spiegando che oggi è una giornata decisiva per il
destino della società. In giornata è attesa la pronuncia del
Tribunale di Roma sulla richiesta di concordato in bianco promossa
dalla società oltre due settimane fa. E in serata, non a caso, è
previsto un cda del gruppo che dovrà prendere atto della decisione
dei giudici.
In quest'ottica, le possibilità sono due: l'omologazione della
richiesta oppure, stante anche la presentazione di due istanze di
fallimento di cui una tempestiva e l'altra intempestiva,
l'amministrazione straordinaria. Quest'ultima porterebbe alla
nomina di un commissario che definisca il percorso di
ristrutturazione dell'azienda.
Si vedrà, anche se diversi osservatori sottolineano che la via
maestra resta quella del concordato. Quel che preme, in ogni caso,
è che qualunque sia la decisione che verrà presa dal Tribunale si
proceda con una svolta chiara in materia di gestione di Astaldi.
Che necessita, a parere degli osservatori, di un veloce ricambio al
timone.
Nell'attesa del sigillo dei giudici, anche i creditori si stanno
organizzando. Le banche creditrici, tra le quali figurano
UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco Bpm e Bnp Paribas, sono in
fibrillazione e per questo si sono alleate nella scelta di un
advisor finanziario e di un consulente legale che li rappresentino
nella delicata trattativa per il salvataggio del costruttore. La
nomina dovrebbe avvenire già domani. Del resto la posta in gioco è
alta, non foss'altro perché Astaldi avrebbe recentemente avanzato
la richiesta di nuova finanza per complessivi 250 milioni di
euro.
In questo quadro assai complesso si inserisce la possibile
discesa in campo di Salini Impregilo. Il general contractor già in
passato ha fatto capire di essere interessato al dossier, ma solo a
determinate condizioni: che l'operazione sia finanziariamente
sostenibile e che rispetti le strategie di crescita future che
guardano all'estero, in particolare a Usa, Australia ed Europa.
In questo scenario, spunta un piano che coinvolge la Cassa
Depositi e Prestiti. Lo schema, precisa il quotidiano, circola tra
le banche d'affari e i creditori e contempla due ipotesi di
intervento della Cassa al fianco di Salini Impregilo. La prima
guarda all'ingresso della Cdp direttamente nel capitale del gruppo
di costruzioni con una quota rilevante. Non sono chiare ancora le
modalità attraverso cui potrebbe avvenire l'operazione, ma l'idea
di fondo è che Cdp metta a disposizione mezzi freschi da destinare
poi all'acquisizione degli asset di Astaldi. Oggi Salini Impregilo
è controllata con il 68% da Salini Costruttori.
La seconda opzione vede il supporto del braccio finanziario del
Tesoro a un piano differente. In particolare, Cdp potrà acquistare
una partecipazione nella newco che verrà eventualmente creata da
Salini Impregilo per rilevare la attività nelle costruzioni della
società controllata per ora dalla famiglia Astaldi. Ad ogni modo la
discesa in campo della Cassa sarebbe legata a doppio filo alla
disponibilità di Salini Impregilo di partecipare alla manovra. La
compagnia, d'altra parte, che pure sta guardando con interesse al
dossier tanto da aver assoldato due advisor (Bofa Merrill Lynch e
Vitale e co), ha chiarito di voler valutare principalmente gli
asset esteri.
Al momento, continua il quotidiano, il piano non è ancora stato
portato all'attenzione del general contractor e non è detto,
peraltro, che rappresenti la soluzione finale per trovare la
quadratura del cerchio. Intanto, sulla scorta di una possibile
soluzione positiva della crisi, il mercato è tornato a scommettere
su Astaldi.
vs
(END) Dow Jones Newswires
October 17, 2018 03:05 ET (07:05 GMT)
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