A ridosso di Pasqua il governo svelerà i nomi dei manager chiamati a guidare per il prossimo triennio le grandi quotate di Stato. Il 15 di aprile, trascorsa una settimana dalle festività pasquali, scadono infatti i termini entro i quali dovranno essere depositare le lista dei candidati per le partecipate pubbliche.

Per le quotate, le tempistiche indicano che questo passaggio deve essere fatto 25 giorni prima dell'assemblea convocata per deliberare la nomina degli organi sociali. Tre giorni dopo i nomi sono resi pubblici ai soci. Calendario alla mano questo avverrà a metà aprile, prendendo come riferimento l'assemblea dell'Eni, prevista per il prossimo 10 maggio. Le altre seguiranno, anche se i calendari finanziari non sono ancora stati diffusi. Oltre al Cane a sei zampe, nella tornata primaverile rientrano Enel, Poste, Leonardo, Enav e il Monte dei Paschi.

Tempi serrati, quindi. Non è comunque da escludere che il governo possa imprimere una ulteriore accelerata e venire incontro ai desiderata del mercato. Come segnalato dal MF-Milano Finanza lo scorso 18 gennaio i proxy advisors lamentano, infatti, l'abitudine di indicare i nomi soltanto all'ultimo giorno utile, mentre secondo le best practices necessiterebbe di 30-35 giorni per valutare nuovi nominativi.

Chi sarà a decidere sui nomi dipenderà dai tempi entro i quali il ministero dell'Economia porterà a termine la riorganizzazione dei dipartimenti. Indiscrezioni indicano la volontà di separare dal Tesoro la gestione delle partecipate, creando un nuovo dipartimento da affidare a un direttore generale ad hoc. Il proposito è stato annunciato con l'avvicendamento tra Alessandro Rivera e Riccardo Barbieri Hermittes nell'incarico di dg del Tesoro, sotto la cui responsabilità è ricaduta finora la gestione della spa pubbliche.

Quotate a parte in ballo sono, però, circa 70 le società che andranno al rinnovo. Il governo di Giorgia Meloni si trova quindi nella condizione di avere un cospicuo numero di poltrone da riempire. Alcuni dei papabili contattati, manager vicini al centrodestra dai tempi di Berlusconi, devono però fare i conti con i paletti imposti ai pensionati, che non possono ricevere emolumenti per la carica.

Intanto, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, il vicepremier e ministro per le Infrastrutture, Matteo Salvini, ha chiamato a raccolta i ceo del mondo dei trasporti per uno scambio di vedute con l'omologo tedesco Volker Wissing. L'appuntamento è per il 31 gennaio. Al centro del confronto ci saranno gli impatti della transizione verde e digitale nel settore dei trasporti, con l'intento di avviare un dialogo strutturato tra i primi due Paesi manifatturieri d'Europa. Ancora ieri il vicepremier Matteo Salvini è tornato di nuovo a criticare i tempi con quali l'Europa vuole realizzare il passaggio verso l'auto elettrica.

red

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2509:07 gen 2023

 

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January 25, 2023 03:08 ET (08:08 GMT)

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