I risultati al 31 dicembre 2022 approvati dai consigli d'amministrazione della capogruppo Banca Sella Holding, della società emittente titoli diffusi Banca Sella e delle altre società del gruppo si sono chiusi con un utile netto consolidato di 91,9 milioni di euro, in crescita rispetto ai 56 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente senza considerare le componenti non ricorrenti.

Nel 2021, infatti, per effetto della plusvalenza ottenuta dall'operazione strategica di joint venture paritetica in Hype con illimity bank, l'utile netto era stato complessivamente di 108,3 milioni.

Il margine di intermediazione è cresciuto di 130,1 milioni (+17,9%), raggiungendo gli 857,9 milioni. Nel dettaglio, il margine di interesse è aumentato del 42,6% a 358,6 milioni, grazie sia alla componente commerciale sia all'effetto positivo dei titoli indicizzati all'inflazione. I ricavi netti da servizi hanno avuto un incremento del 4,7% a 406,7 milioni. Il risultato netto dell'attività finanziaria è aumentato del 5,2% a 92,6 milioni, per effetto dei risultati positivi del trading in conto proprio e delle cessioni dei crediti fiscali.

La raccolta globale al valore di mercato si è attestata a 48,7 miliardi, in calo dell'1,1% per effetto della flessione dei mercati che ha determinato una diminuzione di 4,1 miliardi del valore dei corsi dei titoli. In questo quadro, la fiducia dei clienti ha determinato un ottimo risultato della raccolta netta, positiva per 3,75 miliardi. La raccolta diretta è cresciuta del 4,9% a 16,7 miliardi. Gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese sono aumentati dell'8,5% a 10,6 miliardi.

Il gruppo ha confermato l'elevata solidità patrimoniale, ampiamente superiore agli standard richiesti. Il Cet1 è risultato pari al 13,21% e il Total Capital Ratio al 15,12% (erano 12,28% e 14,19%). Il livello dei coefficienti patrimoniali incorpora gli effetti derivanti dall'applicazione dei modelli interni avanzati (Airb) sul credito, per l'impiego dei quali il gruppo ha ricevuto l'autorizzazione da Banca d'Italia nel mese di luglio. Positivi anche gli indicatori relativi alla liquidità: l'indice Lcr è pari al 166,7%, mentre l'indice Nsfr è al 132,8% (per entrambi gli indicatori i limiti minimi previsti sono pari al 100%).

Ai risultati positivi del 2022 hanno contribuito tutti i settori in cui il gruppo è impegnato e il buon bilanciamento delle fonti di ricavo frutto della propria strategia di crescita e sviluppo. In particolare, la finanza e l'investment banking hanno registrato un incremento dei margini del 37%. La raccolta netta relativa alla consulenza e al risparmio gestito è cresciuta di 1,6 miliardi con uno stock del risparmio gestito pari a 21,2 miliardi. I ricavi da servizi di investimento si sono attestati a 180 milioni in leggera flessione (-2%), nonostante le forti tensioni sui mercati finanziari.

Significativa la crescita dei sistemi di pagamento: i volumi transati complessivi legati ai servizi di acquiring e di issuing sono aumentati del 29%, con un incremento del margine di intermediazione del 18,8% a 120 milioni. Tali volumi sono stati raggiunti anche grazie all'aumento delle transazioni tramite Pos (+36%) ed e-commerce (+11%). I ricavi da nuovi business, avviati a partire dal 2018 nel quadro dei piani strategici del gruppo, sono saliti del 3,6% a 73,3 milioni, in particolare grazie ai servizi di open payment e a quelli di piattaforma, al corporate e investment banking e alle soluzioni tecnologiche fornite a società terze.

Il numero totale dei clienti del gruppo è ulteriormente cresciuto del 7%, raggiungendo 1,2 milioni, cui si aggiungono i clienti di Hype, considerando i quali l'incremento sale al 9% a 2,8 milioni.

com/cce

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