Il Ftse Mib riduce i guadagni e segna un +0,48% a 23.271 punti
dopo l'apertura dei mercati americani (Dow Jones -1,02%, S&P
500 -0,91%).
"Guardando il grafico del principale indice milanese si notano
due movimenti al ribasso che hanno smorzato i rialzi. Il primo si è
avuto con le indiscrezioni di stampa secondo le quali la Grecia
rischierebbe di mancare il pagamento all'Fmi del 9 aprile. Il
secondo con il Pmi americano migliore delle attese che ha fatto
rinascere le preoccupazioni sul rialzo dei tassi", afferma un
gestore contattato da MF-Dowjones. L'indice Pmi manifatturiero
definitivo di marzo americano si è attestato a 55,7 punti, in
aumento rispetto al dato preliminare di 55,3 punti. L'Ism
manifatturiero di marzo si è attestato a 51,5 punti (52,5 punti il
consenso).
Peggiora la performance dei bancari: B.P.E.Romagna -1,66%,
B.P.Milano -1,53%, Mediobanca -0,67%, B.Popolare -0,41%, B.Mps
invariata a 0,618 euro, Ubi B. +0,14%, Unicredit +0,16% e Intesa
Sanpaolo +0,57%.
In rosso Gtech (-2,71% a 17,95 euro) che domani saluta piazza
Affari. La societá, infatti, ha reso noto che si sono avverate
tutte le
condizioni sospensive della fusione con Igt. Il merger, quindi,
avrá
effetto a decorrere dal 7 aprile e immediatamente dopo sará
completata
l'acquisizione della societá statunitense.
Sul resto del listino si segnala Be (+5,52% a 0,66 euro). Banca
Imi (buy, Tp 0,91 euro) apprezza il Master Agreement per
l'erogazione di servizi professionali siglato con uno dei maggiori
gruppi bancari europei.
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it