BTP ITALIA: Mef, boom della domanda via home banking, al 42% per il retail
24 Giugno 2022 - 7:45PM
MF Dow Jones (Italiano)
Il ministero dell'Economia e delle Finanze ha comunicato i
dettagli della 17esima emissione del Btp Italia, il titolo
indicizzato all'inflazione italiana con scadenza a 8 anni.
Nel corso della prima fase del collocamento, si legge in una
nota del Mef, dedicata agli investitori retail, le contrattazioni,
sia per numero di contratti sia per controvalore, hanno registrato
una domanda più sostenuta nel primo giorno rispetto al secondo e,
ancor più, rispetto al terzo.
All'interno della quota sottoscritta da investitori individuali,
si stima che il 58% abbia inoltrato l'ordine attraverso le filiali
delle reti bancarie (sia recandosi fisicamente in filiale sia
inoltrando l'ordine a distanza) o gli uffici postali, mentre la
quota di partecipazione attraverso l'home banking è stata pari al
42%, la più elevata mai registrata nelle emissioni del Btp Italia.
Per quanto riguarda la ripartizione geografica, la quasi totalità
degli ordini ricevuti durante la prima fase risulta provenire da
investitori domestici.
Sempre con riferimento alla prima fase, dei 211.432 contratti
conclusi sul Mot (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli
di Stato di Borsa Italiana) attraverso Intesa Sanpaolo e Unicredit
- dealer dell'operazione - poco più del 60% è stato di importo
inferiore ai 20.000 euro, mentre se si considerano i contratti fino
a 50.000 euro, si arriva a circa l'88% el totale relativo a questa
fase.
Sebbene le modalità di emissione non consentano di avere dati
puntuali sulle caratteristiche degli investitori, dalle
informazioni raccolte dai dealer e co-dealer, si può desumere che
nel corso della prima fase la partecipazione di investitori
individuali è stata particolarmente rilevante rispetto a quella del
private banking (con una quota di rispettivamente 67 e 33%).
Con riferimento alla sconda fase di collocamento, le
informazioni raccolte dai dealer e co-dealer permettono di ottenere
delle statistiche quasi totalmente rappresentative dell'ammontare
complessivamente allocato. In particolare, il 57% dell'ammontare
emesso è stato collocato presso le banche ed il 40,7% presso asset
manager. Una quota pari allo 0,88% è stata assegnata a istituzioni
non finanziarie, lo 0,8% è stato sottoscritto da fondazioni, mentre
una quota pari allo 0,7% è stata allocata ad assicurazioni.
La seconda fase, dedicata agli investitori istituzionali, che si
è svolta nell'arco di due ore durante il quarto giorno del
collocamento, ha visto un controvalore complessivo domandato
interamente accolto, pari a 2.179,498 milioni di euro.
Il collocamento del titolo nella seconda fase ha visto una
presenza predominante di investitori domestici, che ne hanno
sottoscritto l'83,5%, mentre il restante 16,5% dell'emissione è
stato sottoscritto da investitori europei. Tra questi, le quote più
rilevanti sono state collocate in Francia (6,3%), nel Regno Unito
(6,1%) e in Germania (2,4%).
lus/com
(END) Dow Jones Newswires
June 24, 2022 13:30 ET (17:30 GMT)
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