La pandemia di Covid-19 ha avuto effetti impressionanti sulla
vita di imprese e attivitá, e in alcuni casi molto positivi.
E' quanto emerge dall'analisi dell'Area Studi Mediobanca su
oltre 160 multinazionali industriali mondiali nei primi 9 mesi del
2020, che hanno registrato un calo del fatturato del 4,3% anno su
anno, con il calo di alcuni settori compensato parzialmente dalla
crescita di altri.
Ad uscirne vincitori sono le WebSoft, le Gdo, l'elettronico e
l'alimentare, che sono gli unici comparti ad aver incrementato il
fatturato in tutti e tre i trimestri del 2020. Crescono le WebSoft
(fatturato +18,4% a/a), seguite dalla Gdo (+8,8%) e dal settore
elettronico (+5,7%). Bene anche il Food (+3,7%), le aziende
farmaceutiche (+3,1%) e le PayTech (+0,3%).
Le multinazionali petrolifere (-32,3%) sono invece quelle piú in
difficoltá insieme al comparto aeronautico (-30,6%), alla Moda
(-21,3%) e all'Automotive (-17,4%). Contrazione piú contenuta,
invece, per i settori Media&Entertainment (-9,4%), Bevande
(-5,4%) e Telco (-1,8%).
Anche i margini industriali (MON) sono in sofferenza (-22,8% in
aggregato) con l'eccezione di GDO (+25,7%), WebSoft (+14,2%),
Elettronica (+14,1%) e Food (+6%). Tra i settori che hanno subìto
il piú duro contraccolpo ci sono l'Aeronautico (che passa in
territorio negativo), la Moda (-98,8%), il petrolifero (-66,6%) e
l'Automotive (-65,8%). Meno netta, ma comunque importante, la
contrazione del MON dei comparti Media&Entertainment (-31,1%),
PayTech (- 16,7%) e Bevande (-16,5%).
Anche dal punto di vista del risultato netto, nei primi 9 mesi
dell'anno le multinazionali hanno registrato il segno meno, con le
WebSoft (+21,8%), la Gdo (+19,2%) e il comparto elettronico
(+11,6%) in forte controtendenza. Pesanti invece le ripercussioni
per i mezzi di trasporto, la Moda e il petrolifero.
La pandemia ha impattato anche sulla capitalizzazione in Borsa
delle societá del Ftse Mib dell'industria e servizi: a fine
settembre le societá industriali e di servizi dell'indice di Piazza
Affari valgono in Borsa 318 miliardi e rappresentano il 76% della
capitalizzazione totale (escluse finanza e assicurazioni).
Complessivamente nei primi nove mesi del 2020 in Borsa sono
stati
bruciati 46 mld (-12,6% da inizio anno) a causa della pesante
perdita del
primo trimestre (-83 mld, -22,8%), leggermente compensata della
ripresa
del secondo (+38 mld, +13,7%); piú lieve, invece, il calo del
terzo
trimestre (-1 mld, -0,4%). Segnali di rialzo si sono invece
registrati da
fine settembre al 16 novembre con un recupero di 35 mld
(+11,0%).
A livello settoriale la capitalizzazione del petrolifero
registra la
contrazione maggiore (-51,8%), seguito dai servizi (-19,8%) e
dalla
manifattura (-8%).
Tra le aziende che hanno migliorato le performance in Borsa nei
primi
nove mesi del 2020 spiccano DiaSorin (+48,4%), Amplifon
(+19,7%),
Recordati (+16,5%), Prysmian (+15,0%), Davide Campari-Milano
(+13,8%) e
Interpump Group (+12,3%).
Nello stesso periodo le societá analizzate hanno perso
complessivamente
ricavi per oltre 64 mld (-21,6%). Nel terzo trimestre la
manifattura si è
dimostrata piú reattiva, evidenziando il maggior rimbalzo del
fatturato
(+56,1% sul 2Q), migliore rispetto al +39,1% dell'intero Ftse
Mib.
Sui nove mesi del 2020 i servizi hanno registrato il calo
minore
(-14,0%), davanti al comparto energia/utilities (-16,4%) e
alla
manifattura (-18,7%). Il decremento peggiore spetta, invece,
al
petrolifero con l'Eni a -39,7%. Tra le societá brillano
DiaSorin
(+16,2%), l'unica a toccare una crescita a doppia cifra, Inwit
(+6,4%),
Snam (+3,9%), STM (+2,9%) e Terna (+1,7%).
Nei primi novi mesi del 2020 le societá analizzate hanno perso
oltre
18 mld a livello di margini industriali (-53,3%). Nonostante
la
contrazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
sia alta
(-65,6%), nel terzo trimestre la manifattura è riuscita a
invertire il
trend tornando in positivo. Il calo minore (-2,2%) è registrato
dal
settore energetico/utilities, mentre Eni è passata in terreno
negativo.
Ebit margin pari al 6,8% nei nove mesi del 2020 (-4,5 p.p. sul
2019).
Le energetiche/utilities si confermano le piú resilienti, le
uniche a
registrare un incremento dell'ebit margin (+2,4 p.p, al 17,7%).
Crollo a
doppia cifra per il petrolifero con l'Eni (-14,9 p.p., al -1,3%)
e per i
servizi (-14,5 p.p., al 9,2%). Piú contenuto il calo della
manifattura
(-3,8 p.p.), il cui ebit margin torna positivo al 2,8%.
fch
(END) Dow Jones Newswires
November 19, 2020 13:03 ET (18:03 GMT)
Copyright (c) 2020 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Prysmian (BIT:PRY)
Storico
Da Apr 2024 a Mag 2024
Grafico Azioni Prysmian (BIT:PRY)
Storico
Da Mag 2023 a Mag 2024