BORSA: commento di chiusura
12 Novembre 2018 - 6:04PM
MF Dow Jones (Italiano)
Piazza Affari chiude in rosso, con le altre borse europee, in
una giornata caratterizzata dal calo del comparto tecnologico. Bene
invece i petroliferi in scia alla decisione dell'Arabia Saudita di
diminuire le esportazioni e le indiscrezioni su un possibile taglio
ai livelli di produzione collettivi da parte dell'Opec.
A Milano il Ftse Mib a fine giornata ha ceduto l'1,05%.
Sul fronte italiano da segnalare durante un'audizione sulla
legge di bilancio, le parole del presidente facente funzione
dell'Istat, Maurizio Franzini.
"In termini meccanici, sarebbe necessaria una variazione
congiunturale del Pil pari al +0,4% nel 4* trimestre dell'anno in
corso per raggiungere gli obiettivi di crescita presenti nella Nota
di Aggiornamento al Def per il 2018 (+1,2%)", ha dichiarato
Franzini, aggiungendo che "nel 3* trimestre l'economia italiana ha
registrato una battuta d'arresto: secondo le stime preliminari, la
variazione congiunturale del Pil corretto per gli effetti di
calendario e destagionalizzato, è stata nulla dopo 14 trimestri di
crescita. Ed è stato nullo il contributo sia della componente
nazionale della domanda (al lordo delle scorte), sia di quella
estera netta. La variazione acquisita per l'anno corrente è
+1%".
A piazza Affari hanno tutto sommato resistito alle vendite i
petroliferi: Saipem +0,11%, Eni +0,21% e Tenaris -0,81%.
In evidenza Tim (+2,79%) in scia alle indiscrezioni circa il
possibile piano del Governo a supporto della creazione di una rete
unica. Da segnalare anche le dichiarazioni di Amos Genish,
amministratore delegato di Tim, che si è detto favorevole alla
creazione in Italia di un singolo network di rete e ha aperto a
possibili collaborazioni con Open Fiber a a condizione di mantenere
il controllo della rete.
In luce pure Terna (+1,08%) su cui Ubs ha alzato il rating a
neutral mentre ha chiuso invariata Snam anche in questo caso
premiata dalla banca svizzera con un upgrade a neutral.
Denaro pure su Unipol (+3,2%) e UnipolSai (+1,82%) mentre tra
le
altre blue chip hanno perso terreno Stm (-6,43%), Brembo
(-2,84%) e B.Unicem (-3,38%).
Contrastate le banche: Banco Bpm -0,85%, Bper +0,14%, Intesa
Sanpaolo
-2,26%, Mediobanca +0,08%, Unicredit -1,83%, B.Mps -0,53% e Ubi
B. -1,93%.
Nel frattempo è arrivato il via libera da parte del Cda di
B.Carige ai conti dei primi nove mesi e all'avvio delle misure di
rafforzamento della Banca.
L'operazione di rafforzamento patrimoniale si articola
attraverso l'emissione di obbligazioni subordinate Tier 2 ed in un
successivo aumento di capitale. Le due operazioni combinate
ammontano ad un massimo di 400 milioni. In particolare, il Cda ha
approvato l'emissione di obbligazioni subordinate per un ammontare
complessivo compreso tra 320 e 400 mln. Le Obbligazioni verranno
sottoscritte per 320 mln dallo Schema Volontario di Intervento del
Fondo Interbancario di Garanzia il cui Consiglio di Gestione ha già
deliberato in merito convocando apposita assemblea.
Nel resto del listino da segnalare Sabaf (+5,43%) che ha chiuso
il terzo trimestre con un Ebitda di 7,6 milioni di euro, in aumento
del 4,3% rispetto ai 7,3 milioni di euro del terzo trimestre 2017.
Bene anche Garofalo (+5,48%) e Elettra Inv. (+4,38%).
fus
(END) Dow Jones Newswires
November 12, 2018 11:49 ET (16:49 GMT)
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