Oi: mosse anti cinesi in Brasile (MF)
10 Ottobre 2019 - 9:20AM
MF Dow Jones (Italiano)
Gli Usa, la Cina, Huawei, un ex colosso della telefonia
brasiliana, Telecom Italia , Telefonica e anche America Movil di
Carlos Slim. C'è un po' di tutto nella storia che sta tenendo banco
in queste settimane in Brasile e che apre a uno scenario che
potrebbe interessare da vicino l'italiana Tim .
Tutto parte, ricorda MF, dalle difficoltà di Oi, operatore
statale di telefonia che ha dichiarato bancarotta nel giugno del
2016. Da allora il governo carioca le ha provate tutte per
rimettere in pista la società, ma i bilanci son lì da vedere.
Scegliete un indicatore, dalle linee fisse a quelle broadband alla
telefonia mobile, e Oi ha sempre avuto un trend in declino. Mobile
access? I bilanci recitano -8% nel 2015, -5% nel 2016, -3% nel 2017
e un altro -3% nel 2018. Il titolo che a fine 2014 valeva 15,2
reais è sceso a 1,4, perdendo più del 90% del suo valore, per una
capitalizzazione (in euro) di circa 1,2 miliardi a fronte di debiti
per 20 miliardi. Son stati tagliati i costi e infatti l'ebitda
margin è salito al 26,8%, ma Tim Brasil, per dare un'idea, ha
chiuso lo scorso esercizio con un margine del 41,7%. Insomma, Oi
non gode di buona salute e il governo sarebbe ben contento di
trovarle una sistemazione. Finora i potenziali interessati, ossia
gli altri operatori presenti nel paese (oltre a Tim anche
Telefonica o America Movil) hanno sempre nicchiato ed è logico
visto che più la società è in crisi più un'eventuale acquisto
avrebbe prezzi vantaggiosi.
red/lab
(END) Dow Jones Newswires
October 10, 2019 03:05 ET (07:05 GMT)
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