Gdo: Mediobanca R&S, in 2017 Crai al top, corrono i discount
19 Dicembre 2018 - 10:46AM
MF Dow Jones (Italiano)
La top5 della Gdo italiana per incremento del fatturato nel 2017
vede in testa il gruppo Crai (+14,2%), seguita dalla catena
discount Eurospin (+11,1%). Terza la Vegé (+9,8%) che ha preceduto
Md (+8,8%) e la tedesca Lidl (+8,5%), anch'esse appartenenti al
segmento discount.
È quanto emerge dall'edizione 2018 dell'indagine sulla Grande
Distribuzione Organizzata di R&S dell'Area Studi Mediobanca,
che analizza tutti i main player della Gdo alimentare italiana e
dei maggiori operatori di quella internazionale dal 2013 al
2017.
Hanno superato la soglia di crescita del 5% anche Agorà (+7,5%),
Despar (+6,9%) e Conad (+5,3%).
La top5 cambia se si analizza tutto il quinquennio. Il maggiore
tasso di crescita medio annuo è infatti ad appannaggio di Md
(+15,6%) che precede Crai (+9,8%) e Lidl (+9,2%).
Il gruppo più redditizio in base al rendimento del capitale
investito (Roi) del 2017 è Eurospin (23%), che precede Md (18,6%) e
Lidl (16,9%). A seguire Agorà (12,5%), Vegé e Crai (entrambe 11,7%)
e C3 (11%).
Performance diverse dovute a molteplici fattori (ubicazione,
tipologia e assortimento dell'offerta, riconoscibilità del brand e
sua fidelizzazione, superficie occupata, ecc.). In questo senso
soffre soprattutto il segmento Iper il cui format deprime
notevolmente le performance economiche degli operatori.
Con 1,245 miliardi di utili netti cumulati nel periodo 2013-2017
Esselunga detiene il primato di risultati nel quinquennio. Sul
podio finiscono anche Conad (872 mln) e Eurospin (817 mln). Più
indietro Selex (618 mln), Lidl (398 mln) e Vegé (320 mln). Se si
rapportano gli utili cumulati del periodo alla consistenza dei
mezzi propri iniziali, i discount non hanno rivali: il gruppo Md ha
accumulato utili pari a 2,6 volte il patrimonio netto iniziale,
Eurospin e Lidl pari a 1,6 volte. Tutti gli altri operatori hanno
multipli inferiori all'unità.
A livello internazionale, i diciotto principali gruppi della Gdo
hanno chiuso il 2017 con ricavi aggregati pari a 1.258 mld di euro,
in crescita del 3,3% rispetto al 2016. In particolare, la
statunitense WalMart si conferma il player più forte al mondo
grazie al suo imponente fatturato di 413,4 mld, di poco superiore
al Pil dell'Austria. A seguire un'altra americana, Kroger con 102,3
mld, la francese Carrefour (78,9 mld), la britannica Tesco (64,8
mld) e l'olandese Ahold Delhaize (62,9 mld). Ampiamente indietro il
maggior operatore italiano, Coop con 14,8 mld di vendite al lordo
dell'Iva, soprattutto se si considera che l'ultimo operatore estero
considerato, la spagnola Mercadona, ha segnato nel 2017 vendite
nette pari a 21 mld.
I big della Gdo mondiale hanno una forte proiezione
internazionale che permette loro di realizzare all'estero una parte
consistente del proprio giro d'affari. L'olandese Ahold Delhaize,
in particolare, fattura all'estero il 78,2% delle vendite, prima
assoluta in questa classifica. Subito dopo troviamo tre gruppi
francesi: Auchan (64,3%), Carrefour (54,6%) e Casino (44,7%). Il
discorso cambia per i player statunitensi che, WalMart a parte
(23,8% del fatturato prodotto all'estero), operano solo sul mercato
domestico.
I grandi della Gdo italiana hanno una dimensione esclusivamente
nazionale, così come anche la britannica J Sainsbury, la canadese
Loblaw e la spagnola Mercadona.
Capitolo Roi: nel 2017 si attesta al 9,9%, su livelli doppi
rispetto a quelli segnati dall'aggregato italiano. Anche i grandi
player mondiali mostrano tuttavia segni di riduzione della
redditività lorda che era pari all'11,8% nel 2015 e all'11% nel
2016.
L'australiana Woolworths è il gruppo straniero che ha fatto
segnare nel 2017 il Roi più elevato (20,7%), seguita dalle
statunitensi Publix Super Markets (20,5%), Target (18,6%) e WalMart
(15,8%). Unendo la classifica per Roi degli operatori
internazionali e italiani, Eurospin si collocherebbe al primo posto
assoluto (23%), mentre Md (18,6%) si piazzerebbe quinta, appena
prima di Lidl Italia (16,9%). Dall'ottava alla undicesima
posizione, invece, troveremmo i gruppi Agorà (12,5%), Vegé e Crai
(11,7%), e C3 (11%).
fch
(END) Dow Jones Newswires
December 19, 2018 04:31 ET (09:31 GMT)
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