Quando l'economia entra in recessione a subire i colpi più duri, di solito, sono le fasce di reddito molto basse, mentre quelle medie e alte ne risentono più lievemente. Tuttavia, se nel 2023 l'economia statunitense dovesse entrare in recessione, potrebbe essere la prima volta in cui i ricchi risentiranno maggiormente della contrazione.

Gli anni successivi al Coronavirus sono stati finanziariamente un po' più facili dei precedenti per la popolazione più povera. Questo grazie a una serie di aiuti governativi nelle prime fasi della pandemia e sostenuto in seguito da un mercato del lavoro più rigido in grado di fornire salari stabili, capaci di attenuare il peso dell'inflazione.

I dati della Federal Reserve mostrano che il patrimonio netto delle famiglie rientranti nella fascia di reddito più bassa è aumentato del 42% nel terzo trimestre rispetto alla fine del 2019 e del 17% sul 2021. Partendo da fasce molto più alte, al contrario, i guadagni percentuali per i ricchi sono stati invece più contenuti.

Il patrimonio netto delle famiglie della classe di reddito più alta era del 22% superiore nel terzo trimestre rispetto al pre-pandemia, ma era in calo del 7,1% rispetto alla fine del 2021, una conseguenza del crollo del mercato azionario. Anche le buste paga non sono aumentate più di tanto: la misura della Fed di Atlanta mostra che la crescita media dei salari mensili annualizzati per i lavoratori del primo quartile è stata del 4,8%.

I recenti licenziamenti hanno colpito in modo particolare i lavoratori a più alto reddito. I depositi di titoli mostrano che il lavoratore medio di Meta Platforms, ad esempio, ha guadagnato 295.785 dollari nel 2021 mentre l'impiegato medio di Twitter ne ha accumulati 232.626 dollari. I licenziamenti nei posti di lavoro in cui l'occupante medio ha un salario non esuberante - come ad esempio Amazon - hanno riguardato soprattutto i colletti bianchi.

Ma comunque per i licenziati di alto reddito dovrebbe essere relativamente più facile trovare un nuovo lavoro rispetto a coloro di fascia più povera che si trovano nella stessa situazione. Questo perché le competenze professionali delle persone più istruite sono generalmente più trasferibili e richieste rispetto a quelle degli altri lavoratori.

Inoltre, negli Stati Uniti c'è un gran bisogno di lavoratori ed è il motivo per cui, anche tra gli economisti che prevedono una recessione nel prossimo anno, molti non pensano che il mercato del lavoro subirà un duro colpo. Questo fa sì che gli americani più poveri si trovano in una posizione migliore del solito per gestire un'economia debole: non solo le loro finanze sono in condizioni relativamente buone, ma potrebbero avere meno probabilità di registrare gravi perdite di posti di lavoro.

In vista del nuovo anno, le imprese che si rivolgono ai colletti bianchi potrebbero essere deluse, mentre quelle che privilegiano le fasce di reddito meno agiate potrebbero andare meglio. In caso di recessione, quindi, la ripresa dell'economia potrebbe essere più equa di quanto non accada di solito.

ann

anna.dirocco@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

January 03, 2023 07:07 ET (12:07 GMT)

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