Il cambiamento climatico è stato a lungo un tema ricorrente a Davos e i leader globali che parteciperanno al vertice del World Economic Forum (Wef) probabilmente ne vedranno gli effetti dalle loro camere d'albergo quest'anno.

Per il primo inverno da tre anni, l'incontro annuale del Wef torna nella località svizzera dopo che l'incontro, l'anno scorso, si è svolto a maggio a causa della pandemia di Covid-19. Politici, dirigenti e banchieri che si dirigeranno verso le montagne più alte d'Europa, potrebbero vedere meno cime bianche rispetto al passato. Un inverno insolitamente caldo sta facendo sì che molte stazioni sciistiche della catena alpina stiano lottando per rimanere aperte a causa della mancanza di neve. Davos non fa eccezione. Dal 2005 al 2015, la temperatura media nella località sciistica a gennaio è stata di 2 gradi ma finora questo mese la media è stata di quasi sette gradi più alta.

Nel 2022 solo gli Stati Uniti hanno dovuto sopportare 18 eventi meteorologici estremi che hanno causato danni per oltre un miliardo di dollari, secondo un rapporto della National Oceanic and Atmospheric Administration di questa settimana. Un'analisi dell'organizzazione no profit Climate Central nel 2021 ha rilevato che grandi disastri come questi si sono verificati in media ogni 18 giorni, tra il 2017 e il 2021. La media negli anni '80 era di 82 giorni. Affrontare e frenare il cambiamento climatico è diventata una priorità per governi, imprese e investitori. I dati del World Economic Forum, pubblicati oggi prima dell'inizio della riunione, evidenziano crescente preoccupazione. I partecipanti si concentreranno quest'anno più che mai sul cambiamento climatico, mentre i critici staranno a guardare e sperano che la riunione porti a qualcosa di più che un semplice discorso.

Nel quadro del rapporto annuale sui rischi globali, pubblicato mercoledì, il Wef ha intervistato 1.200 professionisti del governo, delle imprese e della società civile, chiedendo loro di stimare la gravità dei diversi rischi a breve e lungo termine. La metà dei primi 10 rischi osservati per i prossimi due anni sono legati al clima, ma anche la crisi del costo della vita, lo scontro geoeconomico e la polarizzazione sociale si sono posizionati in alto. L'elenco per i prossimi due anni include disastri naturali ed eventi meteorologici estremi; incapacità di mitigare il cambiamento climatico; danni ambientali su larga scala; mancato adattamento ai cambiamenti climatici; e crisi delle risorse naturali. Per i prossimi 10 anni, anche la perdita di biodiversità e il collasso dell'ecosistema, classificati come un singolo elemento, sono nell'elenco, affidando al clima sei dei primi 10 posti.

Secondo un altro rapporto del Wef, realizzato in collaborazione con Boston Consulting Group, molti prodotti a basse emissioni di carbonio - una parte potenziale delle soluzioni al cambiamento climatico - hanno ancora un costo elevato e probabilmente scarseggeranno nel prossimo decennio. Man mano che le nuove tecnologie verranno prodotte su scala più ampia e l'intervento dei governi continuerà, i costi diminuiranno. Ciò che le aziende devono fare ora, secondo il rapporto, è trovare un modo per trasformare l'offerta di prodotti ecologici a basse emissioni in valore aziendale. Orsted, Tesla e Beyond Meat sono esempi di aziende che hanno ottenuto successo come first mover anche prima che il gap dei costi si colmi, secondo Boston Consulting.

"Questo decennio ha l'opportunità di vedere un massiccio aumento delle soluzioni climatiche e la creazione di ampi mercati per materiali, prodotti e servizi a basse emissioni di carbonio", ha affermato Antonia Gawel, responsabile del cambiamento climatico del Wef, sottolineando che "imprese e governi hanno un ruolo fondamentale da svolgere per fornire il capitale, la tecnologia, le politiche e le leggi per raggiungere i nostri obiettivi climatici in tempo. L'incontro annuale di quest'anno a Davos riunirà questi leader per accelerare l'ambizione e gli investimenti climatici". Secondo il calendario 2023 del Wef, più di un terzo delle sessioni sono legate al tema del cambiamento climatico. La parola "clima" è stata citata 35 volte nell'agenda, più di "energia" citata 27 volte, di "geopolitica", "guerra", "inflazione" e "recessione".

I colloqui sul clima che sono stati programmati toccano una serie di argomenti, tra cui la crescente ondata di contenziosi climatici, l'intelligenza artificiale per l'adattamento climatico, meccanismi di finanziamento innovativi per progetti net-zero e tracciabilità dei dati sulle emissioni di gas serra. Tuttavia, non mancano le critiche sul fatto che i forum globali come il Wef siano tutti incentrati sulle chiacchiere e non conducano a molte azioni reali. L'anno scorso, molti attivisti per il clima si sono presentati a Davos, per mostrare la loro frustrazione e rabbia nei confronti dei leader e delle elite mondiali. Aspettatevi di vedere qualcosa di simile quest'anno.

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(END) Dow Jones Newswires

January 16, 2023 04:52 ET (09:52 GMT)

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