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Borse Ue in rialzo su speranze di pace in Ucraina

Avvio in rialzo per i principali listini del Vecchio Continente, sostenuti dalla prospettiva che si possa arrivare a una svolta in Ucraina. Deboli i titoli energetici, Tim scatta in vetta al Ftse Mib (+3,3%)

Autore: Fabrizio Arnhold, Financialounge.com
13/02/2025

Borse Ue in rialzo su speranze di pace in Ucraina
Le Borse europee iniziano la giornata in positivo, dopo il dato sull’inflazione Usa in aumento, sopra la attese, che ha rallentato ieri gli indici di Wall Street. A Milano il Ftse Mib dopo pochi minuti di contrattazioni segna +0,48%, il Dax di Francoforte +1,26%, l’Ibex 35 di Madrid +0,31%, il Cac 40 di Parigi +0,78% e il Ftse 100 di Londra -0,14%. In verde la Borsa di Tokyo, che archivia la quarta seduta consecutiva in positivo, con l’indice Nikkei a +1,3%, sostenuto da elettronica e auto.

SI ALLONTANANO I TAGLI TASSI DELLA FED

Il dato sull’inflazione Usa al 3% ha fatto crescere i timori per un rinvio del prossimo taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, pesando su Wall Street. A sostenere i listini del Vecchio Continente c’è anche la prospettiva dell’avvio di una trattativa tra il presidente Usa Trump e quello russo Putin, per risolvere la guerra in Ucraina. Prospettiva che fornisce sostegno anche ai listini asiatici.

A PIAZZA AFFARI FARI SULLE BANCHE

Il risiko bancario continua a tenere alta l’attenzione a Piazza Affari, con Commerzbank che in mattinata ha confermato i risultati resi noti nelle scorse settimane e ha annunciato di prevedere un utile a 2,4 miliardi nel 2025, mentre si prepara a tagliare 3.900 posti di lavoro da qui al 2028. Avanti con la stagione delle trimestrali, oggi è il turno di Moncler che presenterà i conti a mercati chiusi. Inizio in calo per i titoli energetici, con Tenaris a -1,8% ed Eni a -0,8%. Realizzi su Leonardo che scivola a -2,9% in avvio. Scatta Tim (+3,3%) in vetta al Ftse Mib, dopo conti e accordo per la vendita di Sparkle a Mef-Retelit.

RALLENTA IL GAS, SCENDE IL PETROLIO

Sul fronte valutario, l’euro si rafforza e scambia a 1,0433 dollari. In calo il prezzo del petrolio, con le scorte negli Usa che sono aumentate più del previsto: il Brent tratta a 74,5 dollari al barile (-0,9%), mentre il Wti a 70,69 dollari al barile (-0,95%). Frena la corsa il gas naturale che ad Amsterdam scambia a 54,1 euro al megawattora (-2,6%). L’oro si mantiene sui massimi, a 2.917 dollari l’oncia. Lo spread apre in lieve calo a 107 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,55%.

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