Il dimezzamento del Bitcoin è entrato in vigore venerdì sera, riducendo l’emissione di nuove cripto. E ora cosa succederà? Il prezzo della criptovaluta più popolare non è sceso di molto: dopo il minimo a 59.573 dollari del 19 aprile oggi è balzato a 66.372 (BTC), livelli già testati la scorsa settimana.

COSA SUCCEDE PER I MINER

I minatori di Bitcoin hanno trascorso anni a diversificare i propri modelli di business e ad aggiornare i propri servizi per prepararsi al taglio dei ricavi quindi l’halving questa volta sembra aver scosso meno il mercato. Secondo Cnbc, aziende minerarie si sono diversificate supportando l’infrastruttura sottostante necessaria per l’intelligenza artificiale.

L'HALVING 2024

Venerdì sera tardi, il codice bitcoin ha automaticamente dimezzato le nuove emissioni della più grande criptovaluta del mondo. Si verifica all’incirca ogni quattro anni e, oltre a scongiurare l’inflazione, storicamente precede un forte rialzo del prezzo del Bitcoin. I minatori vengono pagati in Bitcoin per convalidare le transazioni, e dopo che 210.000 blocchi di transazioni vengono calcolati e aggiunti alla catena principale, la ricompensa data ai minatori che assicurano Bitcoin viene “dimezzata”. Poiché l’evento porta a una riduzione delle ricompense pagate direttamente ai miner, saranno loro i primi a sentire l’impatto del dimezzamento.

LA SERIE STORICA DELL'HALVING

Il rapido aumento dei prezzi avvenuto nei precedenti halving ha aiutato molti minatori a evitare il peggio poiché ha compensato l’impatto della riduzione della metà del premio del blocco. In una nota di ricerca di Needham del 16 aprile, citata da Cnbc, gli analisti hanno affermato di aspettarsi che il dimezzamento avrà solo un impatto modesto sui margini Ebitda stimati dei minatori, nonostante la riduzione del 50% delle entrate, poiché il prezzo del Bitcoin è stato scambiato nell’intervallo di 60.000-70.000 dollari.

EFFETTO GEOPOLITICA

“Ci aspettiamo che le tensioni geopolitiche e la politica dei tassi di interesse siano i principali motori a breve termine dell’azione dei prezzi delle criptovalute”, hanno scritto gli analisti di Needham, aggiungendo che con un prezzo del Bitcoin superiore a 60.000 dollari, l’halving è privo di rischi per quasi tutti i miner pubblici.

GLI ANALISTI DI JP MORGAN

Gli analisti di JPMorgan hanno fatto eco a un sentimento simile, scrivendo in una nota di ricerca del 16 aprile, sempre citata da Cnbc, che pensano che “la recente debolezza offra un punto di ingresso interessante” per gli investitori e che sono “particolarmente rialzisti” su Riot, che a loro avviso offre valutazioni relative interessanti.

L'HASHRATE

Gli analisti di JP Morgan, inoltre, hanno notato che l’hashrate della rete, un indicatore della concorrenza nel settore e delle difficoltà di mining, è aumentato del 4% ad aprile rispetto al mese precedente. Stronghold’s Beard afferma che l’halving è un ostacolo sminuito dal fatto che l’hashrate globale è aumentato di quasi cinque volte rispetto all’ultimo tasso di maggio 2020.

LO SPOSTAMENTO VERSO L'AI

Nell’ultimo anno si è assistito a un’impennata della domanda di elaborazione e infrastrutture di intelligenza artificiale in grado di supportare gli enormi carichi di lavoro necessari per alimentare queste nuove applicazioni di machine learning. In un nuovo rapporto, il gestore di fondi di asset digitali CoinShares afferma che si aspetta di vedere più minatori spostarsi verso l’intelligenza artificiale in luoghi sicuri dal punto di vista energetico a causa del potenziale di maggiori ricavi.

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