Il gas è il futuro e la Snam è pronta più reti per l'Europa. Lo ha detto ad Affari&Finanza di Repubblica l'a.d. di Snam, Marco Alverà.

Parlando dell'incidente dello scorso dicembre in Austria che ha causato l'interruzione per un giorno del flusso verso l'Italia delle forniture provenienti dalla Russia, Alverà ha precisato come "abbiamo disponibilità di stoccaggi che ci permettono di affrontare le emergenze. Ma al netto di questo, è importante prendere coscienza del fatto che il gas sta assumendo un ruolo crescente tra le fonti energetiche. In Italia ci sono stati dodici trimestri consecutivi di crescita della domanda e la ripresa dei consumi industriali è un buon indicatore per la nostra economia".

Alverà ha quindi sottolineato come "la sicurezza delle forniture è sempre stata strategica, e per questo è importante che ogni paese diversifichi le sue fonti di approvvigionamento. Se si guarda la carta dei gasdotti si vede chiaramente che íl flusso è assicurato da molteplici canali. Ma si può fare ancora di più".

"Per questo -ha messo in evidenza il manager- il Tap è una priorità assoluta per l'Italia, l'Europa e per l'ambiente e per lo stesso motivo non bisogna rinunciare ad avere rigassificatori, che permettono di portare il gas con le navi. L'Europa insomma ha bisogno di nuove infrastrutture per aumentare la sicurezza e per ridurre i prezzi, visto anche il declino della propria produzione. Dobbiamo scongiurare il rischio che i paesi fornitori dell'Europa si alleino in una sorta di Opec del gas".

Più gas significa ambiente più pulito il che significa anche risparmio economico. "Questa è la ragione del successo del gas. Anche qui voglio che parlino i numeri. Oggi la domanda di energia globale è così ripartita: 32% petrolio, 27% carbone, 22% gas. Secondo lo scenario di riferimento dell'International Energy Agency, le proporzioni cambieranno così nel 2040: 27% petrolio, 22% carbone, 25% gas. Il resto sarà diviso tra nucleare e fonti rinnovabili: eolico e solare, rispetto a oggi, avranno una crescita esponenziale, intorno al 400%. Più gas significa due cose: risparmio ambientale e risparmio economico. Per fare un esempio concreto, un'auto alimentata a gas ha emissioni di polveri sottili prossime allo zero. La stessa auto, se alimentata a gas, permette alla famiglia che la usa di risparmiare circa 800 euro all'anno rispetto a un diesel".

Alla domanda se sia preccupato del fatto che le case automobilistiche spingono sulle vetture con propulsione elettrica, "No perché noi non produciamo auto a gas, ma lo trasportiamo -ha spiegato Alverà- L'auto elettrica avrà sicuramente un boom, le stime più ottimistiche parlano di un parco vetture del 20-30% sul totale circolante dopo il 2030. Quindi ci sarà grande spazio anche per il gas, non solo per le auto ma anche per camion, treni e navi, e per abbattere l'inquinamento dell'aria provocato da benzina e diesel".

"Snam -ha aggiunto- sta lavorando con le grandi case automobilistiche e con le società di distribuzione di carburante per rafforzare la leadership europea dell'Italia e stiamo investendo direttamente per aumentare il numero di distributori nel paese. Crediamo molto nella mobilità sostenibile a metano. L'intera flotta di servizio di Snam, circa 1.500 veicoli, sarà presto alimentata a gas naturale. E sul fronte dei consumi domestici o industriali la produzione di energia elettrica con le rinnovabili è legata alla capacità di stoccaggio, che al momento è molto cara".

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(END) Dow Jones Newswires

February 19, 2018 03:31 ET (08:31 GMT)

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