Tamburi I.P.: peggior rendiconto di sempre ma azienda e patrimonio solidi
10 Settembre 2020 - 7:05PM
MF Dow Jones (Italiano)
Tamburi Investment Partners ha terminato il primo semestre 2020
con un risultato negativo pro forma di 26,7 milioni, rispetto ad un
utile pro forma di 42 milioni al 30 giugno 2019. Il conto economico
redatto secondo l'IFRS 9 chiude il semestre con circa 15 milioni di
perdita.
Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno era di circa 835
milioni, dopo aver distribuito dividendi per 14,3 milioni,
effettuato acquisti di azioni proprie per oltre 27 milioni e
beneficiato dell'esercizio dei warrant per circa 67 milioni,
rispetto ai circa 782,7 del 30 giugno 2019 ed ai 902,5 milioni del
31 dicembre 2019. Resta pertanto solidissimo.
A causa, principalmente, di una svalutazione di ulteriori circa
17,7 milioni dovuta all'andamento in borsa del titolo Hugo Boss e
di circa 2 milioni per il titolo Fagerhult, ma anche del
recepimento dei risultati negativi per 17,3 milioni di alcune
collegate, essenzialmente Alpitour e OVS, Tip presenta il peggior
rendiconto pro forma (cioè quello che segue i criteri più logici
per la nostra attività) della propria storia. "I primi però sono
semplici adeguamenti a corsi borsistici e tutti sappiamo cosa sia
successo sulle borse nei mesi scorsi. I secondi riflettono un
andamento economico, ma che va riferito, auspicabilmente, ad un
periodo circoscritto", spiega l'azienda.
"La realtà industriale, come sanno tutti coloro che conoscono
Tip, è ben diversa. Le partecipate principali sono tutte società
leader nei rispettivi settori, poco indebitate e pertanto a nostro
avviso in grado di fronteggiare anche la crisi-Covid da posizioni
di forza. Tra l'altro anche i mercati azionari, dopo il 30 giugno,
sono sensibilmente migliorati", spiega ancora l'azienda.
"Quello che nessuno sa è cosa succederà nei prossimi mesi. I
media continuano a diffondere informazioni distorcenti sulla
pandemia, ingigantendo i dati sui contagi ma quasi sempre ignorando
sia che gli effetti del virus sulla salute si stanno notevolmente
attenuando, sia il fatto che le precauzioni ed i protocolli
adottati in tutto il mondo stanno limitando di molto la letalità.
Non passa giorno che non ci siano annunci su vaccini in arrivo, in
test, pronti e talvolta anche già con primi effetti positivi, ma
questo al momento non diminuisce la paura della gente. Come già
sperimentato più volte nella storia, nei periodi di oggettiva
decadenza come l'attuale, la gente ha voglia, sembra quasi aver
bisogno, di aver paura. E ciò continua a generare scarsi consumi,
bassi investimenti e pertanto effetti negativi sull'economia. Le
città continuano ad essere vuote, i negozi deserti, il ridicolo
dibattito sulle scuole cui si sta assistendo anche in Italia
dimostra da una parte l'incapacità della classe politica di saper
imporre una linea, dall'altra dà voce a frange di opinionisti più
inclini a continuare a drammatizzare ed anche a proporre altre
illogiche frenate all'attività economica che a suggerire gestioni
corrette - seppur prudenti - dei rapporti con i cittadini. Di certo
i focolai e i contagi all'interno delle imprese sono stati
limitatissimi", commenta Tip.
"Se poi effettivamente le conseguenze del virus sono quelle
osservate nelle ultime settimane la luce in fondo al tunnel sembra
già evidente. A chi la vuol vedere. Per cui il nostro auspicio è
che l'economia continui il recupero già palesatosi in giugno, che
le aziende consolidino le proprie posizioni e che piano piano si
riconquisti una "quasi" normalità. Conforta il fatto che Conte e
Macron abbiano annunciato che faranno di tutto per evitare nuovi
lockdown. Va perciò capito - e qui tutti siamo al buio - come sarà
la nuova configurazione della società con uno smart working che
oggettivamente cambierà molto delle abitudini di tutti, con una
propensione alle spese che nessuno è in grado di prevedere, con dei
sicuri shift di attenzione e di priorità da parte di molti",
aggiunge Tip.
In questi mesi Tip è stata comunque costantemente in contatto
con i responsabili delle partecipate, sia al fine di monitorare le
possibili conseguenze dell'epidemia sulle stesse, sia per
supportare azioni orientate, oltre a garantire sicurezza e salute,
a preparare il terreno per le nuove sfide.
Per quanto riguarda infine l'evoluzione prevedibile della
gestione, "dal punto di vista del conto economico 2020 l'auspicio
principale è che con il 30 giugno sia terminata la falcidia sia in
termini di svalutazioni necessarie in funzione dei corsi di borsa
di alcuni titoli, sia il recepimento di perdite e che pertanto il
secondo semestre possa riportare quella positività che ha sempre
caratterizzato i bilanci di Tip.
Più in generale, in un contesto ancora incerto, del quale devono
ancora chiarirsi le conseguenze, Tip è soddisfatta del portafoglio
partecipazioni che ha e pertanto mantiene, come massima priorità,
la volontà di continuare ad investire sulle partecipate stesse in
ottica di ulteriore rafforzamento strategico. Il progetto Itaca
servirà a penetrare il segmento delle situazioni problematiche,
completando la gamma di offerte al mercato italiano dei capitali in
un momento nel quale c'è bisogno come non mai di dare certezza ad
imprese promettenti e ad imprenditori vogliosi di uscire dalle
crisi più forti di prima.
Inoltre è sempre viva l'analisi di dossier di nuove operazioni
sul segmento tipico dell'attività di Tip e di Asset Italia in modo
tale da poter essere pronti - viste anche le ingenti liquidità a
disposizione - con nuove operazioni quando qualche spiraglio sulla
attendibilità dei budget ci convincerà", afferma Tip.
alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
September 10, 2020 12:50 ET (16:50 GMT)
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