Unrae: nuovo crollo mercato, più risorse per infrastrutture ricarica
15 Ottobre 2021 - 4:44PM
MF Dow Jones (Italiano)
A settembre è di nuovo in forte discesa la curva delle
immatricolazioni di auto in Europa, sottolinea l'Unrae. Nel mese
scorso si è ulteriormente accentuata la tendenza al ribasso avviata
in estate, e con 972.723 auto immatricolate nei 30 paesi del panel
(UE+UK+EFTA) si è registrato un calo del -25,2% sul 2020. Il
cumulato dei nove mesi 2021, pari a 9.161.918 immatricolazioni,
segna comunque un lieve recupero del 6,9% sul 2020, ma ancora una
consistente riduzione del 24,4% sul 2019.
Il mercato italiano, nel confronto con gli altri quattro
maggiori mercati europei registra ancora una bassa penetrazione di
auto "alla spina", con numeri superiori solo alla Spagna per quanto
riguarda le sole auto interamente elettriche (BEV). A settembre in
Italia le quote dei veicoli BEV e delle ibride PHEV salgono di
qualche punto rispetto al mese precedente, collocandosi
rispettivamente all'8% e al 5,3%, ancora lontane dalla media degli
altri 4 majors markets che è pari a 14,3% per le BEV e 8,7% per le
PHEV. In Germania quasi il 29% delle auto è "alla spina" (BEV o
PHEV), e nel Regno Unito quasi il 22%. L'Italia sale comunque al
primo posto fra le ibride (HEV), grazie al rifinanziamento degli
incentivi per la fascia di emissioni 61-135 g/Km.
"Il mercato italiano, ancora su livelli di oltre il 20%
inferiori rispetto al pre-Covid, rimane purtroppo attestato alla
quarta posizione in Europa, dopo aver occupato per anni la seconda
e poi la terza. La penetrazione dell'auto ricaricabile cresce anche
in Italia, ma lo fa su volumi in caduta libera, e il gap verso gli
altri principali mercati resta molto ampio anche in termini
percentuali. Le previsioni di mercato totale per il 2021 si
aggirano intorno al milione e mezzo di immatricolazioni, e quelle
per il 2022 non lo superano di molto", sottolinea Andrea Cardinali,
Direttore Generale dell'UNRAE.
"In questa situazione, il supporto alla domanda di vetture a
basse, bassissime e zero emissioni rimane indispensabile per
portare avanti la transizione ecologica già avviata", prosegue il
Direttore. "Prendiamo atto in queste ore dell'ulteriore
rifinanziamento degli incentivi per autovetture nuove e usate e per
veicoli commerciali, inserito nel DL fiscale che, però, visti gli
stanziamenti, non arriverà a fine anno e, quindi, ancora una volta
si dimostrerà insufficiente".
"Auspichiamo, invece, che la prossima Legge di Bilancio possa
costituire l'occasione per prevedere fondi strutturali triennali,
evitando i continui stop & go. Una misura così formulata
fornirebbe ad operatori, consumatori e aziende clienti (in
qualunque settore) regole chiare, certe e stabili per poter
pianificare le loro scelte. Inoltre, un solido piano di sostegno
consentirebbe di raggiungere gli ambiziosissimi obiettivi europei
di decarbonizzazione, e di disinnescare quella bomba ecologica che
è il nostro parco circolante. Questo vale non solo per gli
incentivi ma anche per le infrastrutture di ricarica pubbliche,
fortemente arretrate rispetto ai partner europei: serve un chiaro
programma per lo sviluppo di una rete di potenza adeguata,
capillare in area urbana ed extraurbana, omogenea sul territorio,
con colonnine HPC in sede autostradale".
alb
alberto.chimenti@mfdowjones.it
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October 15, 2021 10:29 ET (14:29 GMT)
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