Tas: Pardi, dopo Oracle molte altre iniziative in cantiere
29 Giugno 2017 - 6:10PM
MF Dow Jones (Italiano)
Tas Group dopo l'intesa raggiunta con Oracle lavora per altri
accordi di natura internazionale e prosegue su quattro linee:
consolidamento in Italia e crescita estera, anche grazie alla
Digital Software Factory e all'allargamento dell'offerta, solidità
finanziaria e possibili operazioni M&A.
È quanto spiegato a Mf-Dowjones da Dario Pardi, Presidente di
Tas Group azienda Ict leader in Italia nella fornitura di soluzioni
e servizi specialistici per la gestione dei sistemi di pagamento,
della monetica e dei mercati finanziari.
Due giorni fa l'azienda ha reso noto che Oracle ha scelto le
soluzioni di Tas Group per la propria piattaforma di Digital
Innovation basata sul Cloud per l'emissione e gestione carte e
Network Gateway per la connettività alle reti finanziarie.
"Sostanzialmente l'accordo con Oracle parte da un progetto
innovativo lanciato un anno fa dalla stessa corporation americana.
Stanno, infatti, creando una piattaforma su cloud per i servizi
dedicati alla connettività alle reti finanziarie. Hanno visto
moltissime aziende e noi siamo una delle quattro scelte per andare
a offrire questo tipo di soluzioni", spiega Pardi.
"È un'intesa molto importante, riguarda il nostro business core,
quello dei pagamenti e della monetica. Oracle, quindi, avrà i
nostri prodotti sulla loro struttura cloud. Inizieremo dal mercato
Usa e poi, in funzione di come andranno le cose, estenderemo i
servizi anche ad altri mercati", aggiunge il numero uno di Tas
sottolineando che "in termini prospettici significa per noi poterci
alleare con un'azienda primaria".
"Questa intesa, inoltre, segue un altro accordo con un player
Usa WealthIntel per il lancio di una piattaforma innovativa.
Abbiamo molte altre iniziative che spero si possano consolidare
presto. Puntiamo molto allo sviluppo in Europa, Germania e Francia
in primis. Ci stiamo inoltre preparando per le riforme che
riguarderanno il mondo dei pagamenti come quelli introdotti
dall'instant payment e dalla PSD2".
"Uno dei nostri focus resta il consolidamento in Italia. Nessuno
certifica la nostra market share ma quando considero i nostri
clienti, posso ipotizzare una presenza su oltre il 70% del mercato.
All'estero - prosegue Pardi - ci presentiamo come un player con
oltre 30 anni di esperienza, mentre paradossalmente in Italia, chi
innova fa più fatica. La nostra capacità di innovare nasce anche
dalla rinnovata divisione dedicata allo sviluppo del software, la
Digital Software Factory".
Un altro pilastro dell'azienda, spiega Pardi, riguarda la
"solidità finanziaria. L'annuncio dell'uscita dalla black list è
importante e dimostra che tutto quello che diciamo lo stiamo
facendo".
"Manca solo un ultimo punto dei nostri quattro pilastri, ossia
la crescita inorganica. Abbiamo molteplici contatti e punti di
interesse, nella direzione auspicata ossia quella dell'aumento
della capacità produttiva e commerciale", precisa Pardi.
Infine, sull'andamento del titolo e sul fatto che i prezzi
attuali rispecchino o meno i fondamentali di Tas, il manager ha
spiegato che "a mio avviso il titolo ancora non incorpora le
potenzialità dell'azienda, considerando che operiamo in un settore
importante e a fortissima espansione. Siamo attraenti per questa
ragione".
"Stiamo cercando - conclude Pardi - di allargare il flottante
per rendere ancora più pubblica la nostra azienda. Sono a favore
della trasparenza e efficienza nella compliance".
fus
marco.fusi@mfdowjones.it
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June 29, 2017 11:55 ET (15:55 GMT)
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