Il Ftse Mib continua a scambiare in negativo dopo l'apertura delle Borse americane e segna un -1,42% a 22.658 punti. Al momento il Dow Jones cede lo 0,64% e l'S&P 500 lo 0,4%.

"Sul mercato c'e' ancora molta incertezza e non si riesce a capire bene la direzionalità degli indici", dichiara a MF-Dowjones Vincenzo Longo di IG, aggiungendo che "dopo il rimbalzo di ieri oggi il Ftse Mib è nuovamente in calo con Wall Street. Sembra che le forze che hanno portato l'azionario a scendere non si siano placate del tutto, elemento che mantiene l'incertezza e la volatilità elevate".

Considerando che il mercato è ancora concentrato sul fatto che le Banche centrali possano assumere un atteggiamento meno accomodante del previsto, per l'esperto bisognerà quindi attendere "i prossimi dati sull'inflazione Usa e qualche indicazione da parte delle Banche centrali". Longo aggiunge infine che la BoE oggi ha mostrato un atteggiamento piu' falco delle attese.

La Banca centrale inglese ha infatti dichiarato che prevede di aumentare i tassi d'interesse a una velocitá maggiore di quanto

anticipato lo scorso anno, rispondendo al rafforzamento della crescita

dell'economia globale.

A piazza Affari Recordati perde il 5,64% a 32,8 euro e vede prese di profitto dopo i risultati 2017 e la guidance sul 2018 che non hanno presentato grandi sorprese positive.

B.Unicem lascia sul terreno il 4,07% a 21,24 euro dopo i conti preliminari del 2017 che a detta di un analista interpellato da MF-Dowjones sono stati inferiori alle attese.

In controtendenza Unicredit (+3,26% a 18,04 euro). Il titolo ha ricevuto tanti commenti positivi da parte degli analisti che hanno apprezzato i risultati 2017.

Bene anche Banco Bpm (+1,69% a 3,127 euro) grazie ai conti 2017 che sono stati accompagnati dall'annuncio di un'accelerazione sul fronte del piano di riduzione del rischio. Tra gli altri bancari Mediobanca +0,43%, Bper -0,17% (la banca pubblicherà i conti oggi), Ubi B. -0,46% e Intesa Sanpaolo -1,51%.

Azimut H. resiste ai cali diffusi sul mercato (invariata a 18,21 euro) dopo la raccolta di gennaio (449 milioni di euro) che secondo un analista è stata buona e in linea alle attese.

Anche Telecom I. regge bene (-0,33% a 0,7188 euro). Gli investitori restano concentrati sul progetto di spin-off della rete, elemento che a detta degli esperti potrebbe sbloccare il valore nascosto dell'asset.

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

February 08, 2018 10:08 ET (15:08 GMT)

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