Banche: 8 anni per copertura Npl garantiti (Milanofinanza.it)
23 Febbraio 2018 - 12:15PM
MF Dow Jones (Italiano)
Di Marco Sasso (Milanofinanza.it)
La Commissione europea estende i tempi per la copertura dei
crediti deteriorati. Secondo quanto riferito da una fonte vicina
alla situazione, l'esecutivo europeo avrebbe previsto, in una bozza
sui nuovi criteri di rettifica dei crediti deteriorati, un arco di
tempo di 8 anni per la copertura totale degli accantonamenti di un
credito coperto da garanzie.
Un prolungamento di un anno rispetto a quanto dichiarato dalla
presidente della vigilanza della Banca centrale europea, Daniele
Nouy, che lo scorso 7 marzo ha confermato la pubblicazione della
versione definitiva dell'Addendum della Bce, atteso per il 14 di
marzo. Mentre il giorno precedente, la Commissione europea dovrebbe
diffondere la sua proposta di primo pilastro per i nuovi criteri di
copertura in bilancio dei crediti deteriorati delle banche
europee.
Secondo quanto riferito da una fonte sarebbe confermato, invece,
il periodo di due anni per la copertura integrale dei crediti in
sofferenza non garantiti. Per entrambe le categorie di prestito è
prevista una progressione crescente delle coperture. Nello
specifico, le posizioni deteriorate di crediti non garantiti
dovranno avere il 35% di accantonamento al primo anno e il 65% al
secondo anno.
Naturalmente un ulteriore allungamento dei tempi di svalutazione
automatica dei crediti deteriorati ridurrebbe ancor di più
l'impatto per le banche. Tra le ipotesi allo studio c'è anche la
possibilità che le nuove regole si applichino solo ai nuovi
crediti, erogati da adesso in poi. Questi ridurrebbe di molto
l'impatto sul costo del rischio.
Alcuni analisti stimano che il costo del rischio per il settore
bancario italiano possa scendere quest'anno da 83 punti base a 65
punti base grazie all'aumento delle coperture sugli Npl che le
banche hanno effettuato nel quarto trimestre 2017 e che
effettueranno nel primo trimestre di quest'anno, grazie
all'adozione dei principi contabili IFRS9, alla riduzione dei
flussi di nuovi crediti deteriorati in scia alla ripresa
dell'economia reale italiana, a una maggior attenzione nella
gestione e nel recupero delle posizioni deteriorate da parte delle
banche, attraverso divisioni dedicate.
Al momento la Commissione europea non ha rilasciato nessun
commento a riguardo. Nel frattempo a Piazza Affari il comparto
bancario viaggia a due velocità: bene le ex popolari, con Banco Bpm
in rialzo dell'1,45% a 3,103 euro e Bper che segna un +1,05% a
4,734 euro. Poco mossa Ubi a 3,909 euro (-0,03%). In positivo
Mediobanca , che avanza dello 0,49% a 9,82 euro, mentre Intesa
Sanpaolo e Unicredit arretrano, rispettivamente, dello 0,11% e
dello 0,42%.
red/cce
(END) Dow Jones Newswires
February 23, 2018 06:00 ET (11:00 GMT)
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