Saras potrebbe subire degli impatti dalle sanzioni che gli Stati Uniti stanno per imporre all'Iran, benché oggi appaia tutt'altro che semplice riuscire a quantificarne il peso dell'embargo petrolifero che sta per essere comminato a Teheran.

"Noi acquistiamo petrolio dall'Iran, ma il problema delle sanzioni è che colpiscono il mercato in maniera asimmetrica", ha spiegato l'a.d. e d.g. di Saras, Dario Scaffardi, a margine dei lavori del primo Energy Forum organizzato da EY a Rapallo.

Il top manager ritiene che il problema non risieda nel riuscire a trovare fornitori alternativi. "Quelli si trovano", assicura, "ma naturalmente si va ad aumentare il prezzo. Togliere l'Iran dal mercato senza" pianificare "misure di compensazione di qualche tipo ha l'effetto netto di fare aumentare il prezzo" del greggio.

Poco cambia se ancora il blocco non c'è, perché il processo è di fatto già iniziato. "Trump ha detto che entro sei mesi le imprese dovranno ridurre significativamente l'esposizione nei confronti dell'Iran", ha ricordato Scaffardi. "Non è chiaro quali possano essere le sanzioni se uno non dovesse adeguarsi: da un punto di vista legale, Trump non può imporre nulla, ma da un punto di vista pratico è piuttosto difficile sfidare gli Stati Uniti". Il risultato è che "la maggior parte delle società petrolifere si sta già attrezzando per non comprare più dall'Iran o comprare molto meno, a meno che non ci siano esenzioni".

Chiudere i rubinetti d'approvvigionamento da Teheran, secondo Sfaccardi non rappresenta un danno in termini assoluto per la società di raffinazione che fa capo alla famiglia Moratti. Dopotutto, ricorda, "siamo stati senza Iran per cinque anni e ciononostante il 2015 è stato l'anno record. Il migliore di sempre senza poter fare affidamento né su Iran né sulla Libia". L'andamento futuro del business di Saras, pertanto "non è necessariamente legato al fatto che questi Paesi siano disponibili o meno, è una percezione che va sfatata".

"Dal nostro punto di vista, un repentino aumento dei prezzi solo del petrolio - che con ogni probabilità non verrebbe seguito nella stessa misura sui prodotti petroliferi - avrebbe comunque un effetto negativo. Resta però tutto da vedere", ha concluso il numero uno di Saras.

ofb

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May 31, 2018 06:34 ET (10:34 GMT)

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