Eni, Enel e Terna non fanno abbastanza "gioco di squadra" nel campo dello sviluppo energetico, nonostante siano controllate dallo Stato.

A sostenerlo è stato il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, ieri a Gioia Tauro dopo la visita all'azienda di Antonino De Masi, imprenditore minacciato dalla 'ndrangheta. "Questo è uno Stato che ha tanti strumenti ma non fanno squadra tra loro", ha affermato Di Maio.

"Pensiamo soltanto a quello che possiamo fare in Calabria sullo sviluppo energetico - ha esemplificato -: abbiamo tre grandi aziende di Stato, Eni, Enel e Terna. Se adiamo a chiedere cosa stanno facendo sullo sviluppo energetico risponderanno che stanno protando avanti tre progetti diversi sullo stessa cosa che si chiama storage domestico".

"Ognuna di questa azienda segue un progetto di sviluppo diverso eppure dipendono tutte e tre dallo Stato", ha sottolineato il ministro, evidenziando scarso "gioco di squadra" nel settore.

gug

guglielmo.valia@mfdowjones.it

 

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July 18, 2018 03:30 ET (07:30 GMT)

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