Banco Bpm punta a vendere quasi tutto il portafoglio di crediti deteriorati messo sul mercato prima dell'estate nell'ambito del progetto Ace, pari a 8 miliardi di euro. Come riportato ieri da Milanofinanza.it, il consiglio di amministrazione della banca avrebbe definito il perimetro dell'operazione nel quale dovrebbe rientrare anche la piattaforma di gestione. Quest'ultima infatti consentirà di migliorare il prezzo finale del deal, come accaduto per la recente alleanza tra Intesa Sanpaolo e Intrum. Anche se non è stata ancora presa una decisione definitiva, le due proposte ritenute più interessanti sarebbero quello delle cordate doBank/Fortress/Illimity (assistiti da Citi) e Fonspa/Elliott (Goldman) i cui rilanci sono attesi tra lunedì 10 e mercoledì 12 dicembre.

La formazione Tpg Capital, Davidson Kempner Capital Management e Prelios (affiancati da Mediobanca ), scrive MF, sarebbe invece al momento sfavorita, anche se formalmente dovrebbe restare in gara. L'obiettivo della banca in questo ultimo giro di rilanci dovrebbe essere raggiungere un prezzo vicino al 25% del valore nominale del portafoglio. Un obiettivo non semplicissimo nell'attuale fase di mercato, visto che molti investitori specializzati stanno giocando al ribasso anche per compensare il costo della provvista. L'amministratore delegato Giuseppe Castagna intende insomma risolvere una volte per tutte il problema del credito deteriorato con un'operazione che per dimensioni sarà una delle più rilevanti arrivate sul mercato italiano.

red/lab

 

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November 30, 2018 02:31 ET (07:31 GMT)

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