B.Sella: utile netto 1* trim. cala a 5,6 mln (7,6 mln in 1* trim. 2018)
10 Maggio 2019 - 4:47PM
MF Dow Jones (Italiano)
Il Cda di Banca Sella ha approvato i risultati al 31 marzo, che
si sono chiusi con un utile netto del trimestre pari a 5,6 milioni
di euro, in diminuzione rispetto ai 7,6 milioni di euro dello
stesso periodo dell'anno precedente, in particolare per effetto di
maggiori accantonamenti sui crediti.
La raccolta globale al valore di mercato, spiega una nota, è
cresciuta del 4,8%, raggiungendo i 26,7 miliardi di euro. La
componente di raccolta diretta è cresciuta del 3,5%, attestandosi a
10,3 miliardi di euro. Gli impieghi, a supporto delle attività di
famiglie e imprese, sono cresciuti dell'1,9%, attestandosi a 7,2
miliardi di euro. L'Npl Ratio netto è ulteriormente migliorato,
scendendo al 4,3%. L'indice Texas Ratio della banca, che misura la
capienza del patrimonio e degli accantonamenti rispetto ai rischi
di credito, è migliorato scendendo al 62,6%, rispetto al 63,8% del
2018, confermandosi tra i migliori del settore bancario
italiano.
Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente il margine di
interesse è cresciuto del 5,4%, a 35,7 milioni di euro, e il
margine di intermediazione è cresciuto dello 0,4%, a 87 milioni di
euro. I ricavi netti da servizi sono diminuiti del 2,8%,
attestandosi a 51,4 milioni di euro.
Confermata l'elevata solidità patrimoniale, con un Cet1 del
14,48% e un Total Capital Ratio del 17,68% (erano 14,63% e 18,06% a
fine 2018). Positivi gli indicatori relativi alla liquidità:
l'indice LCR è pari a 205,9%, mentre l'indice Nsfr è pari a 151,23%
(per entrambi gli indicatori i limiti minimi previsti sono pari al
100%).
Positivo anche l'andamento del Gruppo Sella, che ha evidenziato
una forte crescita del comparto fintech e il crescente successo dei
nuovi modelli di business.
Il Cda di Banca Sella Holding, infatti, ha approvato i risultati
consolidati al 31 marzo 2019, che si sono chiusi con un utile netto
di 7,8 milioni di euro, in leggera diminuzione rispetto agli 8,4
milioni dello stesso periodo dell'anno precedente, sui quali aveva
inciso positivamente la componente straordinaria derivante dalla
cessione della partecipazione in Banque Martin Maurel Sella. Senza
considerare le componenti straordinarie, invece, l'utile netto del
primo trimestre di quest'anno è stato di 8,1 milioni di euro, in
aumento rispetto ai 6,9 milioni di euro dell'anno precedente.
Il gruppo ha continuato a crescere e investire in particolare
nel fintech e nell'open banking. L'utile netto del primo trimestre,
senza gli eventi straordinari e senza considerare gli investimenti
nella "startup interna" Hype, è stato di 10,1 milioni di euro,
rispetto agli 8,6 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno
precedente. Hype, che opera nel mercato delle challenger banks con
un'app di light banking per gestire denaro e fare pagamenti, ha
raggiunto i 600 mila clienti in pochi mesi. Il Gruppo inoltre ha
continuato a sviluppare l'ecosistema di open banking Fabrick.
Confermata la solida posizione patrimoniale. Il Cet1, infatti,
si è attestato a 11,15% e il Total Capital Ratio a 13,03%, entrambi
ampiamente superiori alle soglie richieste. Positivi gli indicatori
relativi alla liquidità: l'indice LCR è pari a 191%, mentre
l'indice NSFR è pari a 129,29%. Positivo anche l'andamento della
raccolta: quella globale al valore di mercato è cresciuta del 4,7%,
raggiungendo i 37,4 miliardi di euro, e la raccolta diretta è
cresciuta del 5,6% attestandosi a 12,2 miliardi di euro. Gli
impieghi sono cresciuti del 3,6% a 8,3 miliardi di euro. In
crescita i ricavi netti (+7% a 81,3 milioni di euro), il margine di
interesse (+11,9% a 59,2 milioni di euro) e il margine di
intermediazione (+9% a 140,5 milioni di euro).
com/cce
(END) Dow Jones Newswires
May 10, 2019 10:32 ET (14:32 GMT)
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