Il Cda di Banca Sella ha approvato i risultati al 31 marzo, che si sono chiusi con un utile netto del trimestre pari a 5,6 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 7,6 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente, in particolare per effetto di maggiori accantonamenti sui crediti.

La raccolta globale al valore di mercato, spiega una nota, è cresciuta del 4,8%, raggiungendo i 26,7 miliardi di euro. La componente di raccolta diretta è cresciuta del 3,5%, attestandosi a 10,3 miliardi di euro. Gli impieghi, a supporto delle attività di famiglie e imprese, sono cresciuti dell'1,9%, attestandosi a 7,2 miliardi di euro. L'Npl Ratio netto è ulteriormente migliorato, scendendo al 4,3%. L'indice Texas Ratio della banca, che misura la capienza del patrimonio e degli accantonamenti rispetto ai rischi di credito, è migliorato scendendo al 62,6%, rispetto al 63,8% del 2018, confermandosi tra i migliori del settore bancario italiano.

Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente il margine di interesse è cresciuto del 5,4%, a 35,7 milioni di euro, e il margine di intermediazione è cresciuto dello 0,4%, a 87 milioni di euro. I ricavi netti da servizi sono diminuiti del 2,8%, attestandosi a 51,4 milioni di euro.

Confermata l'elevata solidità patrimoniale, con un Cet1 del 14,48% e un Total Capital Ratio del 17,68% (erano 14,63% e 18,06% a fine 2018). Positivi gli indicatori relativi alla liquidità: l'indice LCR è pari a 205,9%, mentre l'indice Nsfr è pari a 151,23% (per entrambi gli indicatori i limiti minimi previsti sono pari al 100%).

Positivo anche l'andamento del Gruppo Sella, che ha evidenziato una forte crescita del comparto fintech e il crescente successo dei nuovi modelli di business.

Il Cda di Banca Sella Holding, infatti, ha approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2019, che si sono chiusi con un utile netto di 7,8 milioni di euro, in leggera diminuzione rispetto agli 8,4 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente, sui quali aveva inciso positivamente la componente straordinaria derivante dalla cessione della partecipazione in Banque Martin Maurel Sella. Senza considerare le componenti straordinarie, invece, l'utile netto del primo trimestre di quest'anno è stato di 8,1 milioni di euro, in aumento rispetto ai 6,9 milioni di euro dell'anno precedente.

Il gruppo ha continuato a crescere e investire in particolare nel fintech e nell'open banking. L'utile netto del primo trimestre, senza gli eventi straordinari e senza considerare gli investimenti nella "startup interna" Hype, è stato di 10,1 milioni di euro, rispetto agli 8,6 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Hype, che opera nel mercato delle challenger banks con un'app di light banking per gestire denaro e fare pagamenti, ha raggiunto i 600 mila clienti in pochi mesi. Il Gruppo inoltre ha continuato a sviluppare l'ecosistema di open banking Fabrick.

Confermata la solida posizione patrimoniale. Il Cet1, infatti, si è attestato a 11,15% e il Total Capital Ratio a 13,03%, entrambi ampiamente superiori alle soglie richieste. Positivi gli indicatori relativi alla liquidità: l'indice LCR è pari a 191%, mentre l'indice NSFR è pari a 129,29%. Positivo anche l'andamento della raccolta: quella globale al valore di mercato è cresciuta del 4,7%, raggiungendo i 37,4 miliardi di euro, e la raccolta diretta è cresciuta del 5,6% attestandosi a 12,2 miliardi di euro. Gli impieghi sono cresciuti del 3,6% a 8,3 miliardi di euro. In crescita i ricavi netti (+7% a 81,3 milioni di euro), il margine di interesse (+11,9% a 59,2 milioni di euro) e il margine di intermediazione (+9% a 140,5 milioni di euro).

com/cce

 

(END) Dow Jones Newswires

May 10, 2019 10:32 ET (14:32 GMT)

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