Ue: Consiglio dà via libera a Green Deal
13 Dicembre 2019 - 9:03AM
MF Dow Jones (Italiano)
I leader dell'Ue durante il Coniglio europeo hanno raggiunto un
accordo per ridurre le emissioni di gas serra dell'Unione a zero
entro il 2050, unendo gli sforzi per combattere i cambiamenti
climatici con una massiccia transizione economica, pronta a testare
l'unità del blocco.
L'accordo storico, già una volta rinviato, è arrivato stanotte
dopo trattative lunghe e difficili. A dimostrazione delle sfide
future, la Polonia ha rifiutato di attuare la decisione prima di
giugno, chiedendo garanzie finanziarie per salvaguardare la propria
economia, che fa affidamento sul carbone per l'80% del fabbisogno
energetico.
"Questa situazione provvisoria è molto buona", ha detto la
cancelliera tedesca, Angela Merkel, dopo il vertice, aggiungendo
che "ciò costituisce comunque un grande passo avanti".
I leader europei hanno concluso l'accordo il giorno dopo che
l'organo esecutivo del blocco, la Commissione europea, ha
presentato la sua proposta di Green Deal per raggiungere la
neutralità climatica entro il 2050. Il pacchetto completo include
100 miliardi di euro di finanziamenti per aiutare i Paesi
dipendenti a realizzare la transizione dal carbone all'energia
pulita, a mettere in atto adeguamenti per il carbonio alle
frontiere per proteggere le imprese europee e a introdurre nuove
tasse per punire le industrie inquinanti.
"È importante che l'Europa mostri una forte ambizione", ha
dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel,
dopo aver mediato tra i leader dell'Ue per raggiungere un
compromesso, spiegando che "vogliamo che l'Europa sia il primo
continente neutrale dal punto di vista climatico".
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen,
ha dichiarato che i Paesi dell'Ue hanno diversi punti di partenza
per azzerare le emissioni nette, aggiungendo di aver compreso il
desiderio della Polonia di esaminare più da vicino le opzioni di
finanziamento per la transizione. Von der Leyen ha promesso di dare
maggiori dettagli nei prossimi mesi.
"Questo è stato un dibattito intenso e vivido", ha detto la
presidente della Commissione, spiegando che "siamo determinati ad
affrontare questo cambiamento climatico e trasformarlo in
un'opportunità per l'Unione Europea".
Il modo in cui verrà impiegato bilancio settennale dell'Ue per
finanziare l'azione per il clima è stato il principale punto di
conflitto.
I membri del blocco dell'Europa centrale e orientale chiedono
fondi aggiuntivi, cercando di preservare i cosiddetti fondi di
coesione destinati ad aiutare i Paesi più poveri per recuperare il
ritardo rispetto alle controparti più ricche dell'Europa
occidentale, le quali però si rifiutano di sborsare più denaro.
Per eliminare parte dell'onere dal bilancio dell'Ue, la Banca
europea per gli Investimenti si è anche impegnata a distribuire i
suoi prestiti stanziando 1.000 miliardi di euro di investimenti per
l'azione per il clima e la sostenibilità ambientale nel decennio
fino al 2030.
Il finanziamento non è stato l'unico problema durante la
riunione. I leader hanno anche discusso su come ridurre le
emissioni di carbonio. L'Austria e il Lussemburgo si sono scontrati
con la Repubblica Ceca e alla Francia circa il ruolo dell'energia
nucleare, che non produce emissioni dirette di anidride carbonica
ma genera rifiuti tossici.
L'energia nucleare "non è né sostenibile né sicura", ha
affermato il primo ministro lussemburghese, Xavier Bettel,
aggiungendo che mentre i Paesi dell'Ue possono scegliere come
alimentare i loro Paesi, non è possibile attingere al bilancio del
blocco per finanziare le centrali nucleari.
Tuttavia, il compromesso tra i leader dell'Ue ha portato a
all'accettazione esplicita che alcuni Paesi utilizzeranno l'energia
nucleare per ridurre le emissioni. Paesi come il Lussemburgo
potranno impedire ad altri di utilizzare il bilancio dell'Ue -
attualmente in fase di negoziazione - per progetti nucleari ma la
Bei, che eroga i prestiti, ha precedentemente finanziato progetti
nucleari e potrebbe tecnicamente fornire finanziamenti per nuovi
impianti indipendenti dal bilancio dell'Ue.
"L'energia nucleare è energia pulita, senza emissioni", ha
dichiarato il primo ministro ceco, Andrej Babis, aggiungendo che
"non so perché molti Paesi abbiano problemi in questo senso".
cos
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December 13, 2019 02:48 ET (07:48 GMT)
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