L'Italia può e deve fare la sua parte per affrontare la crisi climatica perché l'impegno per il clima non è rinviabile. Deve con urgenza non limitarsi a generiche dichiarazioni di consenso o a misure simboliche, ma varare un nuovo programma più ambizioso di misure climatiche che riveda il target ormai superato della riduzione del 37% entro il 2030 e lo porti almeno alla riduzione del 50% attraverso misure adeguate, praticabili e incisive.

Questa la sollecitazione di Italy for climate, l'alleanza per il clima fra le imprese italiane della green economy per supportare la transizione verso un'economia carbon neutral che vede tra i primi sostenitori aziende come Erg, Conou, Ing, e2i, illy, Davines, lanciata dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, guidata da Edo Ronchi.

"La sfida della grande crisi climatica - sottolinea Ronchi- può essere ancora vinta se, come chiede l'Europa, un gruppo di Paesi, invece di stare fermi, alla coda dei negazionisti irresponsabili, dimostra che misure ambiziose ed efficaci si possono attuare con un'economia competitiva, con vantaggi, o almeno con costi sostenibili, e benefici per l'occupazione oltre che per l'ambiente". Per Ronchi la COP 25 di Madrid poteva e doveva essere preparata e gestita meglio dalle Presidenze di turno, "ma è ormai chiaro che il tempo stringe e che non si può più aspettare un accordo mondiale unanime per attuare misure impegnative ed efficaci per affrontare la grande crisi climatica. Del resto l'accordo di Parigi per il clima è stato raggiunto proprio perché, a differenza del protocollo di Kyoto, si basa su impegni nazionali di riduzione delle emissioni di gas serra".

liv

 

(END) Dow Jones Newswires

December 18, 2019 09:17 ET (14:17 GMT)

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