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Il presidente francese, Emmanuel Macron, dovrà sostenere in maniera decisa le riforme che, secondo gli economisti, stimoleranno l'espansione economica della Nazione di fronte alla terza settimana di scioperi che stanno mettendo a dura prova la pazienza del settore pubblico e che stanno provocando dei danni alle imprese, sostengono gli economisti.

I sindacati hanno paralizzato la rete di trasporti nazionale per protestare contro le riforme volte alla revisione del sistema pensionistico, promuovendo delle proteste che continueranno durante il periodo natalizio se le riforme non dovessero essere ritirate.

"L'opinione pubblica è molto divisa su questa riforma pensionistica" ma i sindacati si sono schierati contro di essa e, per questo, i negoziati con il Governo dovranno proseguire, ha affermato l'economista di ING, Julien Manceaux.

Le modifiche pianificate al sistema pensionistico, le ultime di una serie di riforme, mirano a fondere i 42 diversi regimi pensionistici in un unico sistema universale, provocando la perdita di benefici per alcuni gruppi di lavoratori del settore pubblico.

Complessivamente, il 54% della popolazione sostiene ancora o nutre simpatia per i manifestanti, secondo un sondaggio pubblicato domenica dal gruppo di ricerche di mercato Ifop.

Tuttavia, il supporto si sta erodendo e il tempo potrebbe lavorare a favore di Macron, ha affermato Manceaux. Con l'avvicinarsi delle festività, la paralisi dei trasporti o i tagli all'elettricità non rafforzeranno il sostegno ai manifestanti, ha detto.

Nonostante il malcontento innescato dalle riforme, gli economisti sono ampiamente a favore dei benefici attesi per l'economia. "Con i suoi piani, Macron è sulla buona strada", ha detto Berenberg, rilevando che il costo dell'attuale sistema è troppo elevato. Jessica Hinds di Capital Economics osserva che i lavoratori francesi spesso vanno in pensione prima dei coetanei in altre economie avanzate e con pensioni molto generose.

"Le pressioni demografiche implicano che la spesa pubblica già elevata destinata al pagamento delle pensioni continuerà ad aumentare a meno che l'attuale sistema non venga riformato e snellito", ha affermato Hinds, la quale ha aggiunto che "la riforma prevista, incoraggiando i lavoratori a ritirarsi più tardi, dovrebbe anche aiutare a rafforzare la forza lavoro e, a sua volta, la potenziale crescita dell'economia francese",

Nel 2018, il disavanzo del sistema pensionistico era di due miliardi di euro e dovrebbe raggiungere i 4,6 miliardi di euro nel 2019 e i 6,6 miliardi di euro nel 2023, ha spiegato Manceaux.

"La previsione di 42 sistemi separati nel settore pubblico assegna costosi privilegi ad alcune minoranze ad alto reddito come i macchinisti", ha detto Berenberg, evidenziando anche l'ingiustizia del sistema attuale e sottolineando che "non sorprende che i macchinisti guidino le proteste".

I sindacati hanno affermato di essere uniti contro la riforma che porterà a una maggiore insicurezza. Uno dei più grandi, il Cgt, ha affermato che non ci sarà "nessuna tregua natalizia" fino a quando il Governo non ritirerà la riforma proposta.

Macron ha introdotto altri cambiamenti, come la riduzione della tassa sulla ricchezza e la riforma del mercato del lavoro, e questo potrebbe portare a un "decennio d'oro", secondo Berenberg. "Le recenti riforme del mercato del lavoro, del welfare e dell'istruzione di Macron potrebbero innalzare il tasso di occupazione francese dal 66% verso il tasso tedesco del 77% in 10 anni", ha affermato l'intermediario.

Tuttavia, le riforme attuate finora non hanno giovato a tutti allo stesso modo. "Il 10% della popolazione più ricca in Francia gode di un guadagno molto più elevato rispetto agli altri", afferma uno studio pubblicato a novembre dall'Ufficio nazionale francese di statistica.

L'economia francese sta già realizzando dei risultati maggiori rispetto alle altre nazioni dell'Unione Europea in diversi settori.

fux

(END) Dow Jones Newswires

December 20, 2019 09:52 ET (14:52 GMT)

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