B.Unicem: utile netto 2019 a 385,9 mln (+0,8% a/a)
26 Marzo 2020 - 10:26AM
MF Dow Jones (Italiano)
B.Unicem ha chiuso il 2019 con un utile netto di 385,9 milioni
di euro (+0,8% a/a).
Il fatturato consolidato di B.Unicem è stato pari a 3,2214
miliardi di euro (+12,1% a/a), il Margine operativo lordo
ricorrente è risultato in miglioramento del 24% a/a a 704 milioni
di euro, il risultato operativo si è attestato a 468 milioni di
euro (+116 milioni rispetto al 2018), grazie alla variazione
favorevole di volumi, prezzi e tassi di cambio. L'indebitamento
netto è stato pari a a 568 milioni di euro (-323 milioni), dopo
investimenti per 339 milioni, di cui 125 milioni per progetti di
sviluppo strategico in Italia ed all'estero.
Il Dividendo proposto è di 15 centesimi per azione ordinaria e
17,4 centesimi per azione di risparmio (12,5 centesimi per azione
ordinaria e 14,9 per azione di risparmio nel 2018). Il Consiglio di
Amministrazione ha poi deciso di sottoporre all'approvazione
dell'Assemblea ordinaria degli Azionisti la proposta di
autorizzazione all'acquisto di ulteriori massime 7.000.000 di
azioni ordinarie e/o di risparmio. L'autorizzazione è richiesta,
altresì, per la disposizione delle azioni proprie detenute dalla
società.
Per quanto riguarda l'evoluazione prevedibile della gestione, le
analisi ed i programmi sviluppati durante il processo di budget
delineavano, per l'anno in corso, un sostanziale consolidamento dei
risultati particolarmente positivi realizzati nel 2019, attraverso
ulteriori progressi previsti sia in Italia sia in Europa Centrale e
variazioni tendenzialmente neutre in Europa Orientale e Stati Uniti
d'America; il tutto assumendo un tasso di cambio del dollaro e del
rublo abbastanza stabile.
L'andamento delle vendite e del fatturato nel primo trimestre
2020, almeno fino ad una settimana fa, è stato conforme alle
previsioni del
budget originale. I recenti sviluppi riguardanti nuovi centri
d'infezione da Coronavirus in Europa, Asia, Medio Oriente e Stati
Uniti d'America hanno chiaramente modificato la visione secondo la
quale l'emergenza sanitaria sarebbe stata di breve durata e
limitata alla Cina. Praticamente tutte le nazioni coinvolte stanno
rispondendo con misure molto severe per quanto riguarda la mobilità
delle persone e lo svolgimento delle attività produttive e
commerciali. L'economia
risulta vincolata e si avvia rapidamente verso una fase di
recessione globale.
Al crollo dei mercati azionari si è aggiunto quello del prezzo
del petrolio e la rapida svalutazione di alcune valute rilevanti
per il nostro bilancio, come il rublo russo, il peso messicano ed
il real brasiliano. Dal nuovo scenario che si sta delineando ci
attendiamo impatti che potrebbero essere assai negativi sul nostro
settore d'attività, quali: una marcata caduta della domanda di
cemento e calcestruzzo preconfezionato, soprattutto nei mercati
dove i casi sono più numerosi e le restrizioni più severe; una
variazione favorevole dei costi per i combustibili e l'energia
elettrica, in parte controbilanciato dalle interruzioni e dalle
difficoltà nei trasporti e nelle catene di
fornitura.
Al momento non siamo in grado di stimare in modo attendibile gli
effetti sfavorevoli della pandemia in corso sui risultati del
gruppo, che dipenderanno soprattutto dalla sua durata e
dall'intensità del contagio nelle diverse aree geografiche di
attività. Sarà nostra cura fornire al
mercato indicazioni più precise quando godremo di una migliore
visibilità sulle aspettative di breve termine. Una volta superata
la crisi, il rimbalzo dovrebbe essere guidato dalle importanti
misure di sostegno che i governi hanno già approvato o approveranno
nei prossimi giorni (politica monetaria espansiva, progetti
infrastrutturali, sostegni al lavoro ed all'occupazione).
com/sda
(END) Dow Jones Newswires
March 26, 2020 05:11 ET (09:11 GMT)
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