Atlantia: partita con Governo va ai supplementari
29 Giugno 2020 - 4:26PM
MF Dow Jones (Italiano)
Alla fine, come ampiamente prevedibile, la contesa fra
l'esecutivo ed Atlantia relativa alla concessione autostradale
andrà ai tempi supplementari.
Domani infatti è il 30 giugno, termine entro il quale Atlantia
avrebbe dovuto restituire la concessione, come previsto dal
contratto qualora vi fosse stato un peggioramento delle condizioni
di legge, come quello imposto dall'articolo 35 del Dl Milleproroghe
che prevede delle condizioni molto meno onerose per lo stato per la
revoca delle concessioni. L'indennizzo passa dei 23 mld previsto
dal contratto di concessione a 7 mld.
Nelle congestionate interlocuzioni di questi mesi Aspi ha
proposto al Governo di proseguire la gestione ordinaria della rete
autostradale anche dopo il 30 giugno, purchè venisse tenuto fermo
il suo diritto alla restituzione della concessione. L'esecutivo non
ha risposto e questo atteggiamento, per i consulenti legali
dell'azienda, va interpretato come silenzio assenso.
I temi sul tavolo sono molti.
Il primo e imprescindibile è l'annullamento dell'articolo del
Dl. Senza questo passaggio politico nessuna altra decisione ha
senso. Il rating della società è stato declassato al livello di
spazzatura proprio in conseguenza della promulgazione del Dl. Il
declassamento del rating ha reso il programma di investimenti non
bancabile.
Aspi è in uno stato di ipossia finanziaria. Di fatto non può
fare molto più della manutenzione ordinaria. Da tempo si parla di
una possibile cessione di quote Aspi da parte di Atlantia, che oggi
controlla l'88% della concessionaria. Se non viene cambiato il Dl
le quote semplicemente valgono zero perchè la società sarebbe
destinata al default.
Quindi qualunque passaggio azionario non puo' prescindere dal
cambiamento del Dl. Non solo. Tra Governo e Atlantia si è parlato
di una possibile riduzione delle tariffe. E' evidente che il regime
tariffario sia uno degli elemento chiave per definire la
valutazione delle quote. In ultimo, come se non bastasse tutto
questo a rendere il panorama complicato, va aggiunto che gli
attuali soci di Aspi hanno dei diritti di prelazione e che
potrebbero non gradire l'ingresso di un soggetto di natura
pubblica, come Cdp o f2i nell'azionariato. In particolare, fonti
vicine ai soci Aspi avrebbero espresso delle perplessità
sull'apporto in termini di Know How autostradale che Cdp potrebbe
apportare ad Aspi.
Perchè tutte le palle vadano in buca serve un lavoro molto lungo
e complesso. La chiusura non sarà rapidissima anche se un accordo
preliminare fra le parti potrebbe essere trovato in temi non
eterni.
Sullo sfondo, infine, rimane l'attesa per la decisione della
Corte Costituzionale sul cosiddetto Decreto Genova, con cui il
Governo ha disposto che non fosse Atlantia a ricostruire il Ponte
di Genova. La decisione è attesa a partire dall'8 Luglio. Qualora
fosse favorevole ad Aspi ed Atlantia la posizione negoziale del
governo ne uscirebbe assai indebolita. E viceversa.
glm
(END) Dow Jones Newswires
June 29, 2020 10:11 ET (14:11 GMT)
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