Giappone E Abenomics (0MO3)

- Modificato il 19/7/2021 09:56
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Grafico Intraday: Ishares Nikkei 225 AgGrafico Storico: Ishares Nikkei 225 Ag
Grafico IntradayGrafico Storico

 

I tre pilastri del ventilato rilancio del Giappone sono:

 

1) politica monetaria audace;

2) politica fiscale flessibile;

3) una strategia di crescita con cui la mano pubblica finisce per stimolare gli investimenti privati.

 

Il presupposto è l'accantonamento, almeno tempotraneo, del problema del debito pubblico (pari, in Giappone, a circa il 240% del PIL, più o meno il doppio dell'Italia) per concentrarsi sulla promozione dello sviluppo di una economia appena uscita da una recessione.











Lista Commenti
231 Commenti
 ...   5   ... 
81 di 231 - 15/5/2015 09:58
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Tokyo positiva, Shanghai si ferma

Borse asiatiche moderatamente positive, oggi, in scia alla buona chiusura di Wall Street. Unica eccezione, Shanghai, dove continuano le prese di beneficio dopo il lungo rally dei mesi scorsi. Adesso gli investitori stanno aspettando che nuove e sostanziose Ipo arrivino a breve sul mercato. Ad aiutare l'economia, le frequenti operazioni della Banca popolare cinese, che ha tagliato domenica scorsa il costo del denaro per la terza volta negli ultimi sei mesi.

Alle ore 8 italiane, l’Hang Seng scambiava a +0,37%, Shanghai era in rosso per il 2,02%. Il Nikkei ha chiuso con un rialzo dello 0,83% a 19.732 punti. La Cina ha attirato 9,61 miliardi di dollari di investimenti diretti ad aprile, con una crescita del 10,5% rispetto a un anno prima, ha detto oggi il ministero del Commercio. Il dato è in flessione rispetto ai 12,4 miliardi di marzo. Gli investimenti esteri nei primi quattro mesi dell'anno sono saliti dell'11,1% a 44,49 miliardi di dollari anno su anno.

Il colosso cinese Tencent Holdings, quotato ad Hong Kong, ha pubblicato oggi i conti. Il gruppo ha registrato un utile netto nel trimestre in salita del 7% a 6,88 miliardi di yuan (1,1 miliardi di dollari) da 6,46 miliardi di yuan un anno prima, grazie alla crescita dei giochi online e della pubblicità. I ricavi sono migliorati del 22% a 22,4 miliardi dai 18,4 miliardi di yuan un anno prima. Si tratta di un rallentamento della corsa rispetto all'ultimo trimestre del 2014, quando vi fu un balzo dell'utile del 50% anno su anno.
82 di 231 - 20/5/2015 09:30
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Tokyo positiva, oggi, grazie al buon dato sulla crescita del Pil, ben oltre le attese. Durante le contrattazioni, il listino si è portato a 20.173, a breve distanza dai massimi negli ultimi 15 anni. Cina a due velocità: Hong Kong sotto pressione a causa del petrolio, mentre Shanghai si sta muovendo ben intonata. Hanergy Thin Film Power Group, società del solare, ha perso il 50% bruciando 18,6 miliardi nelle scorse ore.

Alle ore 8 italiane l’Hang Seng era negativo per lo 0,27%, Shanghai balzava dell’1,89%. Il Nikkei ha chiuso a 20.205 con un rialzo dello 0,89% (fonte Marketwatch).

L’economia del Giappone si sta riprendendo in maniera più robusta di quanto atteso: il Pil del primo trimestre 2015 è cresciuto del 2,4% anno su anno, ben oltre il +1,1% del trimestre precedente. E oltre le attese per una crescita dell’1,5% di un gruppo di economisti interpellato dal Wall Street Journal.

Questo grazie alla ripresa dei consumi domestici e degli investimenti delle società, oltre al recupero delle scorte. E testimonia che le mosse del governo Abe e della Banca centrale per riavviare un’economia caduta in recessione lo scorso autunno alla fine stanno dando risultati concreti.

Hong Kong in rosso, oggi, a causa dei titoli energetici, che hanno sofferto del crollo sui futures dei prezzi del petrolio. Crollo anche di Hanergy Thin Film Power Group, che ha perso il 50% bruciando 18,6 miliardi di valore in borsa. Apparentemente non c’è un motivo chiaro per il selloff, ma segue l’implosione, nelle scorse ore, di un’altra società del solare, Yingli Green Energy, che ha perso il 37% a New York dopo aver comunicato alla U.S. Securities and Exchange Commission venerdì scorso che “esiste il dubbio fondamentale nella sua capacità di continuare ad operare”.
83 di 231 - 21/5/2015 09:01
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Tokyo quasi invariata in attesa della BoJ

La banca centrale giapponese potrebbe rivedere al rialzo le previsioni economiche domani, dopo due anni che non si muoveva in tal senso. Lo si evince dalle ultime affermazioni della Boj, nelle quali parla di un “trend moderatamente positivo”. La notizia giunge all’indomani della pubblicazione del pil giapponese del primo trimestre 2015, in rialzo del 2,4%, ben oltre le attese degli analisti e decisamente superiore al +1,1% del trimestre precedente.

In attesa delle mosse della BoJ, la borsa di Tokyo ha chiuso oggi quasi invariata dopo aver toccato, nel corso della sessione, il nuovo massimo da 15 anni. L'indice Nikkei ha terminato la sua corsa in rialzo dello 0,03% a 20.202,87 punti, dopo un top di 20.320 punti. Differenziate invece le performance in Cina: alle ore 8,45 italiane, l’Hang Segna scambiava in negativo per lo 0,41%, Shanghai era positiva per l’1,03%.

L'indice preliminare Pmi manifatturiero cinese di Hsbc è salito a 49,1 punti a maggio rispetto ai 48,9 punti del dato definitivo di aprile. Le attese degli economisti erano per 49,3 punti. Lo ha reso noto il colosso bancario Hsbc Holdings. Sotto i 50 punti l'indice segnala una contrazione dell'economia e sopra un'espansione. Il sottoindice sulla produzione è sceso per il 13° mese consecutivo.
84 di 231 - 22/5/2015 10:04
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
La banca centrale giapponese potrebbe rivedere alrialzo le previsioni economiche domani, dopo due anni che non si muoveva in tal senso. Lo si evince dalle ultime affermazioni della Boj, nelle quali parla di un “trend moderatamente positivo”. La notizia giunge all’indomani della pubblicazione del pil giapponese del primo trimestre 2015, in rialzo del 2,4%, ben oltre le attese degli analisti e decisamente superiore al +1,1% del trimestre precedente.

In attesa delle mosse della BoJ, la borsa di Tokyo ha chiuso oggi quasi invariata dopo aver toccato, nel corso della sessione, il nuovo massimo da 15 anni. L'indice Nikkei ha terminato la sua corsa in rialzo dello 0,03% a 20.202,87 punti, dopo un top di 20.320 punti. Differenziate invece le performance in Cina: alle ore 8,45 italiane, l’Hang Segna scambiava in negativo per lo 0,41%, Shanghai era positiva per l’1,03%.

L'indice preliminare Pmi manifatturiero cinese di Hsbc è salito a 49,1 punti a maggio rispetto ai 48,9 punti del dato definitivo di aprile. Le attese degli economisti erano per 49,3 punti. Lo ha reso noto il colosso bancario Hsbc Holdings. Sotto i 50 punti l'indice segnala una contrazione dell'economia e sopra un'espansione. Il sottoindice sulla produzione è sceso per il 13° mese consecutivo.
85 di 231 - 25/5/2015 09:43
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Borsa di Tokyo (+0,7%) ai massimi da 15 anni

Borsa cinese in rally per il quinto giorno consecutivo, grazie anche a un dollaro tonico che ha favorito i colossi giapponesi orientati alle esportazioni. Le azioni di Shanghai hanno continuato a spingere verso i massimi negli ultimi sette anni portando lo SSE Composite a toccare quota 4.762.480. Hong Kong oggi è chiusa per festività nazionali. Un’ondata di progetti per nuove infrastrutture commissionati dal governo sta dando una grossa spinta alle ultime ondate di acquisti. Il listino di Shanghai ha guadagnato l’8,1% la scorsa settimana.

Alle ore 8 italiane, Shanghai guadagnava il 2,74%, mentre a Tokyo il Nikkei ha chiuso in rialzo dello 0,7% a 20.413 punti.

Il ministero delle Finanze cinese ha detto che taglierà le tasse sull'importazione di cosmetici, scarpe e abiti in media del 50%, come parte di un progetto più ampio per stimolare i consumi interni e sostenere l’economia.

Positivo anche il listino giapponese, che ha segnato l’undicesimo rialzo nelle ultime 12 sessioni di scambi e ha toccato un nuovo massimo negli ultimi 15 anni grazie al dollaro (Nikkei a quota 20.407,02). Il biglietto verde ha continuato il rally, segnando un rialzo di quasi il 2% contro lo yen dalla fine di aprile.

Il Giappone è tornato a segnare un deficit commerciale ad aprile (la seconda volta in tre anni dopo il dato di marzo), oltre le previsioni degli economisti grazie ad un balzo delle esportazioni verso gli Usa che ha aiutato ad aumentare le importazioni di petrolio grezzo.

Il disavanzo commerciale ad aprile si è assestato a 53,4 miliardi di yen (439 milioni di dollari) contro le previsioni di 325 miliardi di yen di un panel di economisti interpellati dal Wall Street Journal.

Le esportazioni sono cresciute dell'8% anno su anno, mentre le importazioni sono scese del 4,2%.

p.php?pid=chartscreenshot&u=W2hEmxD6aVxv643oYG99I%2FLrdI0X7CcK&kslash=s
86 di 231 - 27/5/2015 08:43
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Ancora una seduta positiva per la borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha terminato la seduta odierna con un rialzo dello 0,17% a 20.472,5 punti. Si tratta del nono rialzo consecutivo per il principale indice del mercato azionario giapponese.

87 di 231 - 29/5/2015 09:38
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Shanghai cerca di riprendersi dopo il crollo di ieri

In territorio positivo, oggi, le borse asiatiche, dopo il crollo di Shanghai, che ieri ha perso il 6,5% a causa della paura degli investitori di una bolla speculativa. A gettare acqua sul fuoco, l’agenzia di Stato Xinhua che ha poi detto come la correzione sia del tutto giustificata a causa del forte rialzo degli indici cinesi e che la volatilità resti a valori normali.

Alle ore 8,15 italiane, l’Hang Seng scambiava a +0,32%, Shanghai a +0,62%. Il Nikkei ha chiuso in rialzo dello 0,1% o a 20.563,15 punti (+0,1%)

In Giappone, le esportazioni di auto, bus e camion sono salite dell’1,1% in aprile, registrando il secondo rialzo consecutivo, mentre la produzione di veicoli nello stesso mese è scesa (anno su anno) del 7,5%, il deciso calo consecutivo.

Sempre, in Giappone, i prezzi al consumo ad aprile sono saliti a livello annuale dello 0,6%, in linea con il consenso, mentre su base mensile sono aumentati dello 0,4%. Lo ha reso noto il Ministero degli Affari Interni del Paese aggiungendo che i prezzi al consumo core, sempre ad aprile, sono saliti dello 0,3% anno su anno contro il +0,2% del consenso.
88 di 231 - 03/6/2015 08:46
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Chiusura in frazionale ribasso per la borsa di Tokyo. L’indice Nikkei ha registrato una flessione dello 0,34% a 20.474 punti, penalizzato dai cali registrati dai titoli del settore immobiliare.



p.php?pid=chartscreenshot&u=JtmbYR3gYqr%
89 di 231 - 03/6/2015 09:05
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
BORSA TOKYO chiude in calo dello 0,34% su realizzi, male immobiliare

La borsa giapponese ha chiuso in negativo con gli investitori che hanno preso profitto dopo il più lungo rally in quasi tre decenni.

L'indice Nikkei si è fermato a 20.473,51 punti pari a -0,34%, mentre il più ampio Topix è calato dello 0,25% a 1.669,99 punti. Il mercato era salito per 12 sedute consecutive fino a lunedì, realizzando la striscia positiva più lunga dal 1988.

Un rialzo dei rendimenti dei bond ha penalizzato i titoli più sensibili alle variazioni dei tassi di interesse, come gli immobiliari e le azioni del settore energia.

Le società del real estate <.IRLTY.T> sono quelle che hanno accusato la peggiore performance tra i 33 sotto indici del Tokyo Stock Exchange,perdendo l'1,9%.

Mitsubishi Estate ha perso il 2% mentre Mitsui Fudosan l'1,8%.

Pesanti anche le società elettriche dopo i forti guadagni delle scorse settimane. Chubu Electric Power, la maggiore per capitalizzazione, ha perso il 3,7%.
90 di 231 - 08/6/2015 08:46
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Il pil del Giappone non scalda la borsa. Crolla l'import della Cina

Borse asiatiche in controtendenza, oggi, rispetto ai dati. Debole il Nikkei, nonostante il pil del Giappone nel primo trimestre sia cresciuto del 3,9% sorprendendo gli economisti. Shanghai, invece, ben intonata, anche se le importazioni in Cina sono crollate, a maggio, del 17,6%. Dopo la pubblicazione del dato, il petrolio ha cominciato a perdere quota.

Alle ore 8 italiane, l’Hang Seng scambiava a +0,42%, Shanghai a +1,42%. Il Nikkei ha chiuso a 20.457,19 punti (-0,02%).

L’economia giapponese è cresciuta più velocemente del previsto nel primo trimestre, grazie all’aumento del potere di spesa per gli investimenti delle società e alle solide esportazioni verso gli Usa e la Cina.

Il prodotto interno lordo è così salito a un tasso annuale del +3,9% nel periodo gennaio-marzo, contro una lettura preliminare de +2,4%. Si tratta del secondo trimestre di espansione economica dopo la contrazione dello scorso autunno, un segnale finalmente positivo per la politica economica del premier Shinzo Abe.

Dal Giappone arriva un’altra notizia positiva. Il Paese ha registrato il decimo avanzo delle partire correnti in aprile (1.326 miliardi di yen, ma le attese di un panel di economisti interpellati dal Wall Street Journal era per 1.696 miliardi ) che deriva soprattutto dai redditi degli investimenti all’estero e dal dimezzamento del prezzo del petrolio.

Nel frattempo, le esportazioni in Cina sono scese a maggio del 2,5% anno su anno (in aprile erano calate del 6,4%), la terza performance negativa nel 2015.

Nello stesso periodo, l’import è letteralmente crollato, del 17,6% anno su anno, dopo il -16,2% di aprile a causa della debole domanda interna, nonostante le diverse manovre di sostegno all’economia messe in atto dal governo e dalla Banca centrale.

Petrolio in calo in Asia, dopo la pubblicazione dei dati sull’import della Cina e dopo la conferma dell’Opec che non toccherà gli obiettivi di produzione. I future sullo sweet crude con consegna a luglio sono scambiati a 58,54 dollari il barile, in calo di 0,59 dollari, mentre il Brent crude scende di 0,56 dollari a quota 62,75 al barile.

p.php?pid=chartscreenshot&u=JYsrJnq8LTc3
91 di 231 - 09/6/2015 09:19
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Asia in rosso. Inflazione cinese rasoterra

Borse asiatiche in netto rosso, oggi. A Tokyo il Nikkei ha chiuso a 20.096,30 punti (-1,76%) colpito dall’indebolimento del dollaro sullo yen (-0,25% in una sola seduta), dopo che ieri il biglietto verde aveva toccato i massimi negli ultimi 13 anni. E anche la prospettiva che gli Usa stiano pensando di nuovo a un aumento dei tassi a breve ha depresso ulteriormente l'indice nipponico.

Giù anche i listini cinesi, dopo i pessimi dati sull’inflazione, rasoterra, e i prezzi della produzione alla fabbrica, ancora negativi. Alle ore 8 italiane, l’Hang Seng scambiava a -1,05%, Shanghai era in rosso per lo 0,99%.

La crescita dei prezzi in Cina è rallentata al +1,2% rispetto a un anno prima, era il +1,5% ad aprile, contro una previsione del governo di un +3% quest’anno. Obiettivo piuttosto lontano, tanto che gli economisti si domandano sempre più spesso se la seconda economia del mondo stia per entrare in un periodo di deflazione.

L’indice dei prezzi alla produzione a maggio è crollato del 4,6% anno su anno , copiando esattamente la situazione di aprile e andando oltre le previsioni degli esperti.

I prezzi alla produzione stanno scendendo ormai da 39 mesi consecutivi, cioè dal marzo 2012, a causa di una domanda interna sempre più debole e consumi al rallentatore. Questo, nonostante le continue manovre di intervento a sostegno dell'economia da parte del governo centrale e della Pboc.
92 di 231 - 11/6/2015 08:42
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Lo yen debole tonifica il Nikkei. Nuova Zelanda e Sud Corea tagliano i tassi

Nikkei in spolvero, oggi, (+1,68% a a 20.382,97 punti). grazie al nuovo indebolimento dello yen contro il dollaro, che favorisce le società esportatrici (cambio a 123,06 dal precedente 122.69). Shanghai, invece, debole per la paura che il virus letale Mers sia arrivato in Cina. Fatto che ha costretto la Banca centrale del Sud Corea, dove si trova uno dei più importanti focolai della sindrome, a tagliare oggi il costo del denaro.

Alle ore 8 italiane, l’Hang Seng era positivo per lo 0,74%, Shanghai cedeva lo 0,24%.

Ma anche la banca centrale della Nuova Zelanda ha sorpreso nelle scorse ore i mercati tagliando a sorpresa il costo del denaro dello 0,25% al 3,25%, per la prima volta dal 2011, con l’effetto di deprimere subito la valuta locale.

Il dollaro australiano ha perso subito il 2,58% a quota 70,15 contro il dollaro americano, il livello più basso dal settembre 2010. Il Paese sta vivendo il tasso di inflazione più ridotto da oltre un decennio.

Anche la Banca centrale sudcoreana ha tagliato oggi il costo del denaro dello 0,25% all’1,5%, il minimo mai raggiunto, per paura degli effetti devastanti del Middle East Respiratory Syndrome. Ad oggi sono 122 le persone infettate dal virus, 9 sono morte dopo l’identificazione della malattia il 20 maggio scorso.

In Cina le spese di bilancio nazionali (fiscal spending) sono salite del 2,6% a maggio rispetto a un anno prima, ma ben sotto la crescita del 33,2% registrata ad aprile. Il ministero delle Finanze cinese ha detto che il dato è stato appesantito dal rallentamento della crescita economica del Paese.

Però oggi la Cina ha pubblicato altri dati, più brillanti: la produzione industriale di maggio è salita del 6,1%, mentre le vendite al dettaglio hanno registrato un balzo del 10,1% rispetto a un anno fa.
93 di 231 - 12/6/2015 08:56
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Asia attendista, timori per il board della Fed

Borse asiatiche in moderato rialzo oggi (Cina) o piatte (Tokyo) a causa dei timori che la Fed stia meditando seriamente di alzare il costo del denaro entro la fine dell’anno.

È atteso infatti un board di due giorni della Federal Reserve, il prossimo martedì e mercoledì prossimo, cui seguirà quello della Banca centrale giapponese il 18 e 19 giugno. Gli investitori sono molto interessati al discorso che terrà il governatore Kuroda. Il suo ultimo discorso, tenuto mercoledì, ha mandato lo yen ai massimi contro il dollaro nelle ultime due settimane.

Alle ore 8 italiane l’Hang Seng scambiava a +0,55%, Shanghai era positiva per lo 0,81%. Il Nikkei ha chiuso a 20.407,08 punti (+0,12%).

Il Nikkei è stato piuttosto in altalena, oggi, dopo aver guadagnato l’1,7% nella seduta precedente, complice il cambio yen-dollaro piuttosto stabile. È andato bene il comparto biotecnologico grazie alla diffusione del virus letale Mers in Asia.

Listini cinesi positivi senza grandi rimbalzi, dopo la pubblicazione di diversi report secondo cui l’authority nazionale per le assicurazioni sta per emanare nuove linee guida che permetteranno alle compagnie assicurative di vendere le azioni privilegiate, allargando in questo mondo il fundraising del comparto.

p.php?pid=chartscreenshot&u=rZw1n7QSJFDJ
94 di 231 - 15/6/2015 10:17
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Borse asiatiche in rosso a causa della rottura delle trattative fra la Grecia e i creditori. E dopo la notizia che nei giorni scorsi si è assistita alla maggior fuga di capitali dalla regione negli ultimi 7 anni.

Nonostante il nuovo patto sottoscritto da Atene, il piano del governo per tagliare i costi dell’amministrazione è al di sotto di 2 miliardi di euro rispetto a quanto i creditori hanno chiesto. Lo ha reso noto il portavoce della Commissione Europea Annika Breidthardt nelle scorse ore.

Alle ore 8 italiane, l’Hang Seng scambiava a -1,4%, Shanghai a -1,23%. Il Nikkei ha chiuso in calo dello 0,2% a 20.363 punti.

Nella settimana fra il 3 e il 10 giugno, gli investitori hanno drenato dalle economie emergenti 9,3 miliardi di dollari dalle azioni. Una mossa che ha colto di sorpresa i mercati. Si tratta della maggiore cifra dalla crisi finanziaria del 2008. L’Asia è stata particolarmente vulnerabile: se ne sono andati infatti 7,9 miliardi di dollari, la maggior parte investiti negli ultimi 15 anni (dati Epfr Global).

Fra le cause dell’abbandono del Far East, sostengono alcuni esperti interpellati da Marketwatch, potrebbe essere la debolezza strutturale di alcune monete (si veda lo yen) e la fuga dal settore obbligazionario, che ha mandato giorni fa Shanghai in profondo rosso. A questo si aggiunga l’attesa degli investitori che la Fed (il board si incontrerà martedì e mercoledì di questa settimana) decida di alzare il costo del denaro entro l’anno, spingendo gli investimenti verso le economie emerse.
95 di 231 - 16/6/2015 08:44
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Borse asiatiche in rosso anche oggi dopo le vendite a Wall Street e la brutta chiusura dell’Europa. I mercati sono in attesa degli esiti dei board della Federal Reserve e della Banca centrale giapponese, previsti in questi giorni. Nel frattempo, come ha scritto il Wall Street Journal, la Cina sta preparando il piano per poter entrare nel Fondo Monetario Internazionale come divisa di riserva. Lo rende oggi noto il Wall Street Journal.

Alle ore 8 italiane, Hong Kong cedeva lo 0,66%, Shanghai l'1,99%. A Tokyo Nikkei ha chiuso in calo dello 0,6% a 20.264 punti. .

In questi giorni un team dell’Fmi sta visitando la Cina per stabilire se lo yuan potrebbe essere una valuta interessante da inserire nel proprio paniere. Ieri e oggi i tecnici del Fondo monetario hanno in scaletta diversi incontri tecnici a Shanghai con gli esponenti della Banca Centrale cinese.

In un report pubblicato la settimana scorsa dalla People’s Bank of China, sono descritte le mosse per incoraggiare l’Fmi a considerare lo yuan alla pari di dollaro, euro, yen e sterlina. Ottenendo la qualifica di reserve status, lo yuan potrebbe incoraggiare altre banche centrali ad aumentare le proprie riserve in questa valuta.

Il passo decisivo per entrare nel paniere, però, è che lo yuan deve dimostrare di essere liberamente usato sui mercati internazionali. Per dimostrare una maggiore apertura al mondo, il report della PboC scrive che il Paese intende rendere più accessibile il mercato delle obbligazioni in valuta locale alle banche centrali estere e ad altri investitori istituzionali. Una decisione definitiva da parte dell’Fmi verrà presa entro la fine dell’anno.


p.php?pid=chartscreenshot&u=t%2BP7IoQViC
96 di 231 - 17/6/2015 09:18
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Tokyo attendista in vista della Fed

In lieve ribasso la borsa di Tokyo, con l'indice Nikkei che ha registrato un minimo ribasso dello 0,19% a 20.219 punti.Anche la piazza giapponese attende le decisioni della Fed. Non tanto sui tassi di interesse, che dovrebbero risultare invariati, quanto sulle attese legate alle previsioni macroeconomiche. Grande attenzione sarà riposta anche sul discorso di Janet Yellen.
97 di 231 - 18/6/2015 09:05
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
La Fed infastidisce la borsa di Tokyo (-1,1%)

Tokyo in ribasso dopo il discorso della Federal Reserve sul rialzo dei tassi nei prossimi mesi. Gli investitori temono che la mossa rallenti il mercato Usa, fra i principali acquirenti dei prodotti giapponesi. Positiva solo Hong Kong, mentre Shanghai viaggia in rosso. E ignora i dati moderatamente positivi sul settore immobiliare in Cina.

Alle ore 8 italiane, la borsa di Hong Kong saliva dello 0,3% mentre Shanghai cedeva lo -0,72%. Il Nikkei ha chiuso in calo dell'1,1% a 19.990 punti. .

Dopo 12 mesi consecutivi di ribassi, i prezzi delle case nelle 70 maggiori città cinesi hanno ripreso a crescere, anche se a tassi rasoterra. A maggio sono infatti saliti dello 0,07% rispetto ad aprile, ma sono scesi del 6% anno su anno, comunque sempre meglio rispetto al -6,3% registrato ad aprile 2015 su aprile 2014. Questo è un segnale positivo, indica che i continui stimoli all’economia messi in atto dal governo cinese stanno finalmente dando qualche risultato concreto.

La Cina ha attirato 9,33 miliardi di dollari in investimenti diretti a maggio, in rialzo del 7,8% rispetto ad un anno prima. Il dato è inferiore ai 9,61 miliardi registrati in aprile, che erano del 10,5% più alti rispetto all’aprile del 2014.

Gli investimenti nei primi cinque mesi del 2015 sono cresciuti del 10,5% a 53,8 miliardi di dollari, mentre gli investimenti diretti di tipo non finanziario sono balzati del 47,4% nel periodo gennaio-maggio 2015 a quota 45,41 miliardo di dollari.
98 di 231 - 19/6/2015 10:21
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Chiusura positiva per la borsa giapponese: il Nikkei, il paniere dei primi 225 titoli della piazza asiatica, ha chiuso in rialzo dello 0,92%, a 20.174 punti.Nel frattempo la Banca del Giappone ha comunicato di aver mantenuto invariata la sua politica monetaria. La Bank of Japan ha anche confermato la previsione del raggiungimento dell'obiettivo del 2% di inflazione senza stimoli monetari supplementari.
99 di 231 - 22/6/2015 10:12
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
Il Nikkei sale dell'1,26%

Seduta positiva per l'indice giapponese Nikkei 225 che stamani ha segnato un rialzo dell'1,26% a quota 20.428 punti. Nonostante il nervosismo sui mercati per l'attesa dei negoziati decisivi di oggi in Europa sulla crisi della Grecia, la borse del Sol Levante ha aperto le contrattazioni della settimana in positivo.

Chiusa, invece, oggi per festività la borsa cinese. L'indice della borsa giapponese dunque si tiene stabilmente sopra i 20 mila punti, livello raggiunto ad aprile e che non vedeva da 15 anni. In apertura euro scambiato a 1,1397/1,1398 dollari.

p.php?pid=chartscreenshot&u=aWjr1qkRfvjL
100 di 231 - 26/6/2015 08:50
GIOLA N° messaggi: 29914 - Iscritto da: 03/9/2014
La Borsa di Tokyo perde lo 0,31% con la Grecia in alto mare

La borsa di Tokyo chiude in calo, mentre persistono le incertezze sul negoziato per la Grecia. L'indice Nikkei è arretrato dello 0,31% a 20.706,15 punti. Numerosi i dati economici giunti dal Giappone. La spesa delle famiglie giapponesi ha mostrato il primo incremento da oltre un anno: +4,8% tendenziale a maggio, oltre le previsioni degli economisti, fissate a +3,4%.

Una robusta indicazione è arrivata anche dal mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione invariato a maggio al 3,3%, il minimo da 18 anni, e prossimo a quello che viene considerato un livello di piena occupazione. Più deboli, invece, i dati sui prezzi, che confermano come il target del 2% della Banca centrale rimanga ancora lontano: l'inflazione core del Paese si è attestata solo a uno 0,1% annuo lo scorso mese, anche se le attese erano per un dato piatto; il dato core core è risultato pari allo 0,4%, mentre l'inflazione dell'area di Tokyo, che guarda un mese avanti, è stata dello 0,1% annuo a giugno (dato core), in linea con le attese.

Ma l'attenzione è tutta su Atene. La cancelliere tedesca, Angela Merkel, ritiene decisiva la riunione di sabato dell'Eurogruppo per trovare una soluzione per la Grecia e ha aggiunto che al momento non sarà possibile trovare altri fondi oltre quelli rimasti in questa fase nel programma di salvataggio (7,2 miliardi di euro).

L'Italia sostiene "gli sforzi del governo greco e del premier Alexis Tsipras perché arrivi a un accordo con le istituzioni europee", e il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è "fiducioso che ci sarà un accordo" che "permetta alla Grecia di mantenersi dentro l'Eurozona, un valore condiviso da tutti". Ma l'Europa si prepara anche a valutare come gestire un'eventuale crisi in caso di fallimento definitivo dei negoziati. Il commissario europeo, Guenther Oettinger, ha avvertito che un'uscita di Atene dall'area euro sarà inevitabile se non si troverà una soluzione entro cinque giorni.

L'euro apre sotto quota 1,12 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,1190 dollari. Le oscillazioni del cambio tra ieri e oggi sono risultate alquanto contenute ma, al momento, il saldo settimanale della valuta unica sul biglietto verde è una flessione di circa l'1,4%. Il prezzo del petrolio è in rialzo, ma resta frenato dal timore di un default della Grecia. I future sul Light crude avanzano di 11 centesimi a 59,82 dollari e quelli sul Brent crescono di 38 centesimi a 63,58 dollari.
231 Commenti
 ...   5   ... 
Titoli Discussi
LSE:0MO3 15.90 0.0%
Ishares Nikkei 225 Ag
Ishares Nikkei 225 Ag
Ishares Nikkei 225 Ag
Indici Internazionali
Australia -1.8%
Brazil 1.5%
Canada 0.5%
France 0.9%
Germany 1.3%
Greece 1.3%
Holland 1.4%
Italy 0.9%
Portugal 1.1%
US (DowJones) 0.4%
US (NASDAQ) 2.0%
United Kingdom 0.8%
Rialzo (%)
BIT:1SNAP 13.45 30.9%
BIT:WALFO 0.03 29.5%
BIT:WIVN26 0.11 29.4%
BIT:WOSA25 0.65 28.4%
BIT:WIDNTT 0.09 18.7%
BIT:WTWL24 0.53 15.2%
BIT:WFTC24 0.03 13.7%
BIT:1TEF 4.23 13.7%
BIT:WPAL26 0.32 12.8%
BIT:WMAPS 0.40 12.6%

Accedendo ai servizi offerti da ADVFN, ne si accettano le condizioni generali Termini & Condizioni

ADVFN Network