Tria fiducioso nelle banche italiane. Ma Bce invia lettere a tutte: ‘sette anni per azzerare tutti NPL’
Il mix rischio di recessione e regole più rigide da parte della Bce rischia di essere esplosivo, scrive Il Sole in un’analisi firmata da Alessandro Graziani, soprattutto per le banche …
A dispetto dei casi Carige, Popolare di Bari e Mps, da Mosca Giovanni Tria esprime tutta la sua fiducia nel settore bancario italiano: eppure, le famose lettere firmate dalla Vigilanza della Bce continuano ad arrivare.
Parlando agli studenti dell’università HSE di Mosca al termine della sua lezione, il ministro dell’economia del governo M5S-Lega ha detto che non esiste “nessun problema” con il settore bancario italiano nel suo complesso, che è anzi “migliorato molto negli scorsi anni”.Piuttosto, ha precisato Tria, vi sono “alcuni problemi specifici con uno o due istituti bancari di taglia piccola o media“. E , “a volte, i problemi diventano più grandi perchè lo Stato non può intervenire”.
Eppure, si potrebbe contestare a Tria, lo Stato italiano sicuramente è intervenuto in MPS, prendendone di fatto il controllo con la ricapitalizzazione precauzionale accettata dall’Ue: nonostante questo, i problemi permangono, visto che la Bce ha inviato all’istituto senese una lettera in cui ha ravvisato criticità sul patrimonio, e non solo. Nella lettera, la Banca centrale europea ha messo in evidenza, in particolare, l’incapacità della banca di emettere la seconda tranche di un prestito obbligazionario junior; la mancata emissione che ha danneggiato la posizione patrimoniale, e l’incidenza dell’aumento dello spread.
Risultato, Mps è affondata ieri in Borsa del 10%, trascinando al ribasso i titoli del comparto bancario italiano.
Banco BPM non è certo una banca in cui lo Stato è intervenuto, ma neanche fa parte di quegli istituti di taglia piccola o media che, secondo il ministro Tria, presentano problemi specifici. Eppure, il faro è puntato anche su questa grande banca italiana, e non per la questione degli NPL.
A far nascere più di un sospetto sulle condizioni di salute del settore bancario italiano arrivano oggi anche i rumor del Sole 24 Ore, che parlano di ulteriori lettere della Bce alle banche: “NPL da azzerare”, recita il titolo, facendo riferimento a quei crediti deteriorati che continuano ad affliggere le banche italiane, nonostante i progressi riconosciuti nel loro smaltimento.
“Secondo quanto ricostruito dal Sole 24 Ore, nei giorni scorsi a tutti gli istituti è arrivata una lettera della Vigilanza europea in cui si auspica la svalutazione graduale, ma integrale, delle sofferenze, al più tardi entro il 2026”.
Praticamente, gli istituti hanno sette anni di tempo per svalutare al 100% gli NPL. Le lettere, viene specificato, sono state inviate a tutte le banche.
“Ogni banca avrà una propria ‘deadline’ temporale, che sarà funzione dello stato di salute e del peso degli NPL in portafoglio. Ma per tutti gli istituti italiani (ed europei) l’aspettativa della Banca centrale europea è univoca: gli istituti sono chiamati ad aumentare le coperture fino a svalutare integralmente lo stock di crediti deteriorati in un arco pluriennale predefinito, orizzonte che mediamente si aggirerà attorno al 2026″.
Le indiscrezioni, probabilmente, non spaventerebbero se le condizioni dell’economia italiana non fossero così in forse.
Ma il mix rischio di recessione e regole più rigide da parte della Bce rischia di essere esplosivo, scrive Il Sole in un’analisi firmata da Alessandro Graziani, soprattutto per le banche più fragili, ovvero per Carige: commissariata a inizio anno dalla Bce e oggetto di un decreto ad hoc da parte dell’esecutivo giallo-verde, per cui si parla di nazionalizzazione o di piano B con tanto di assist da UniCredit (in presenza di condizioni analoghe a quelle offerte a Intesa Sanpaolo nell’ambito del salvataggio delle banche venete Popolare Vicenza e Veneto Banca); per Mps per l’appunto e per Popolare di Bari, già etichettata come prossimo caso bancario dopo Carige, alle prese con un piano di rafforzamento patrimoniale che, secondo i rumor, avrebbe un valore di 500 milioni di euro.
Così l’analisi del Sole:
“E’ evidente in ogni caso che la somma delle due nuove variabili in gioco – rischio recessione per l’Italia e richieste aggiuntive di Bce (con tanto di lettere) sui crediti deteriorati – è destinata a riaprire la questione bancaria almeno per quanto riguarda gli istituti più deboli: Carige, Popolare Bari e la stessa Mps. Tre dossier già finiti a vario titolo sul tavolo del governo, per le possibili ricadute sociali ed economico-finanziarie che potrebbero verificarsi in caso di escalation nelle prossime settimane”.
12682 di 15731-15/1/2019 12:100
sandocan1
N° messaggi: 5868 -
Iscritto da: 19/11/2016
I nostri due intelligentoni hanno voluto fare voce grossa a Bruxelles in passato? Ora paghiamo.....
12683 di 15731-15/1/2019 12:160
Balto3
N° messaggi: 4218 -
Iscritto da: 04/3/2014
la cosa assurda è che prima l'hanno sospesa al ribasso, ora la sospendono al rialzo ...
sono andati a caccia di stop loss i bastardi ...
12684 di 15731-15/1/2019 12:420
vipex
N° messaggi: 9911 -
Iscritto da: 10/2/2013
...
12685 di 15731-15/1/2019 12:430
vipex
N° messaggi: 9911 -
Iscritto da: 10/2/2013
Questo è scontato
12686 di 15731-15/1/2019 12:460
SoldatinoKingDartagnan
N° messaggi: 860 -
Iscritto da: 24/2/2017
Com'è? Non volevano arrivare a -10% Dai forza, continuate. Voglio vedere chi resterà col cerino in mano che lo brucerà completamente.
Con il Mib a -0,4% e un paio di banche a -9% qualche dubbio comincia a sorgere sulle ragiuoni di questo improvviso tracollo. Guardando il book ordini era in atto un a strategia di vendita al "peggio" verso il basso. Ma per fissare il prezzo quando uno vende dovrebbe esserci pure un compratore, cioè loro stessi. Perché non hanno proseguito? Forse si sono accorti dai volumi che continuare a venderle a se stessi può generare pericoli?
Quando si toccano certi minimi insensatamente è il momento giusto per entrare.
12687 di 15731-15/1/2019 12:590
SoldatinoKingDartagnan
N° messaggi: 860 -
Iscritto da: 24/2/2017
La politica italiana ha sempre contato un caxxo.
Questa banca è sempre stata una calamita per i fondi parassiti. Prima c'è stata la scusa della Brexit, poi le pretese di Madame Nouy di smaltire gli npl nell'arco di un anno. Poi la trimestrale che aveva visto un calo di commissioni sul conto economico, ampiamente giustificate dalla riorganizzazione in atto, ma scattarono downgrade e revisioni di target price al ribasso.
Oggi si specula su questa stupidaggine di ripulire i bilanci dai crediti problematici entro….il 2026.
Nel frattempo la banca ha sistemato, a PREZZO DI CESSIONE PIU' ALTO FRA TUTTE LE BANCHE, oltre 20 Miliardi di npl. E' arrivato un upgrade sul rating del debito da parte di DBRS, una limatura di Target price da 3,30 a 3,00€ da parte di DB, mentre le altre hanno ubito revisioni fino a quasi il -30%.
Unicredit anche oggi è stata salvata da MB Securities, citandola tra le banche al sicuro. Ma non voglio pensar male che lo abbia fatto verso la sua controllante di riferimento. Come pure Kepler Chevreux che vede l'istituto come azionista di maggioranza relativa.
La verità è che con il 9% di pnc aperte in chiaro hanno necessità a breve tempo di monetizzare, prima del prossimo cda. Da quel momento in poi, soprattutto se venisse avviata la distribuzione di dividendi non ce ne sarà più per nessuno.
12688 di 15731-15/1/2019 13:000
sandocan1
N° messaggi: 5868 -
Iscritto da: 19/11/2016
Guarda che col cerino in mano rimane sempre il parco buoi.....
12689 di 15731-15/1/2019 13:010
SoldatinoKingDartagnan
N° messaggi: 860 -
Iscritto da: 24/2/2017
Se volesse scottarsi.
Io in queste occasioni aggiungo, NON VENDO.
12690 di 15731-15/1/2019 13:050
Vshare
N° messaggi: 5906 -
Iscritto da: 06/8/2014
Nuovo record del debito pubblico, sulle spalle di ogni italiano oltre 38mila euro
Nuovo record del debito pubblico italiano, che, dopo il primato dei mesi scorsi, sale ulteriormente. Secondo i dati diffusi oggi dalla Banca d'Italia, il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato a novembre di 10,2 miliardi di euro rispetto al mese di ottobre, portandosi a quota 2.345,3 miliardi.
Dato che in Italia, secondo quanto riportato dall'Istat nell'ultimo Annuario statistico italiano, ci sono 25.494mila famiglie, è come se ognuna avesse il conto corrente in rosso per 92mila euro, 91.995 euro per la precisione. Se si considera invece la popolazione residente, pari a 60.483.973 persone, è come se ogni italiano avesse un debito di 38mila e 776 euro.
"Pessima notizia! Decisamente preoccupante, vista la fine del QE", commenta Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, che invita il governo a rivedere gli obiettivi finanziari e porrre maggiore attenzione sulle finanze pubbliche: "invece di esultare per aver ottenuto dall'Ue la possibilità di fare il 2% di deficit - afferma - dovremmo preoccuparci di ridurre il debito, sia rispetto al Pil che in valore assoluto".
12691 di 15731-15/1/2019 13:180
roby6589
N° messaggi: 6731 -
Iscritto da: 26/3/2007
Quante mps e Carige si dovranno ancora vedere? Credo molte, bpm, creval, ubi, tra poco Adc a raffica
12692 di 15731-15/1/2019 13:370
SoldatinoKingDartagnan
N° messaggi: 860 -
Iscritto da: 24/2/2017
Questo è un altr profilo di queli che si affacciano sul foruma per dire peste e corna di tutti.
Hai consigliato di smobilizzare tutto per spostarsi su OVS.
Un'azione su cui lavorano gli shortisti con oltre il 5% di pnc in chiaro e con una situazione patrimoniale in tensione dopo una stagione invernale mai partita. Magazzini pieni, merce da pagare e incassi da vendite che languono.
Già da queste uscite uno capisce di trovarsi difronte a un bimbominkia frustrato.
12693 di 15731-15/1/2019 15:090
Balto3
N° messaggi: 4218 -
Iscritto da: 04/3/2014
comunque ritengo che gli algoritmi di trading automatico sono la rovina della Borsa ...
12694 di 15731-15/1/2019 15:470
sandocan1
N° messaggi: 5868 -
Iscritto da: 19/11/2016
Banco Bpm: supera ampiamente indicazioni Bce su copertura Npl
Fonte: MF Dow Jones (Italiano)
12695 di 15731-15/1/2019 15:470
sandocan1
N° messaggi: 5868 -
Iscritto da: 19/11/2016
Quindi ? Chi sta barando?
12696 di 15731-15/1/2019 15:470
SoldatinoKingDartagnan
N° messaggi: 860 -
Iscritto da: 24/2/2017
Esiste pure l'intelligenza autonoma da stimoli esterni se riesci a non farti condizionare da artificiose pressioni momentanee. Io collego i puntini e su questo titolo sono sicuro che alla fine qualcuno salterà per aria, ma non saranno i piccoli azionisti ma qualche hedge fund. Non c'è nessuna ragione economica e di bilancio per spingere così forte sul ribasso del titolo.
12697 di 15731-15/1/2019 16:130
maurizio5
N° messaggi: 2909 -
Iscritto da: 19/4/2007
Chi avrebbe mai detto che fosse mai possibile arrivare a questo punto ?
...........................................................................................................................................Ma anche se qualcuno lo avesse detto magari un anno fà chi gli avrebbe creduto ?
King king merusi e illusi vari
12698 di 15731-15/1/2019 16:490
SoldatinoKingDartagnan
N° messaggi: 860 -
Iscritto da: 24/2/2017
Te lo ripeto, fai meno il pavone. Questi shortano a più non posso per farsi coraggio, visto che si sono incastrati nel titolo oltre ogni misura che lo giustificherebbe. Ma sarà pure il loro limite, perché dovranno bersi a vicenda l'acqua in cui sguazzano.
L'azione dai massimi in apertura è scesa quasi di colpo del 10%. E da quei minimi ha recuperato un 5%. Ha un senso economico questa pazzo e astruso movimento del titolo? Ci sarebbero dei grafici che prevedono tutto ciò nell'arco di una sola giornata? Ci stanno semplicemente provando facendo strage di stop loss e suicidi volontari. Si muovono a leva 10x sul mib, con volumi raddoppiati. Ed oserei aggiungere solamente a fronte del pandemonio sul prezzo.
Se la stanno cantando e suonando da soli. Io non vendo perché non sussistono giustificazioni per farlo. Ripeto che debbono darsi una mossa prima del prossimo cda. Tu a quanto prevedi che termini l'aggressione? Mi regolerei per caricare altri acquisti.
12699 di 15731-15/1/2019 17:150
maurizio5
N° messaggi: 2909 -
Iscritto da: 19/4/2007
Stavo parlando con un amico in inghilterra proprio adesso e mi stava dicendo che non uscire più sarebbe troppo scontato ; ma uscendo non ho capito ci andrà a guadagnare alla fine!
tornando al titolo penso che dovrà tornare a sfiorare i minimi senza romperli e magari creando un arco e lentamente riprendere la salita, ormai dovremmo essere vicini a un cambio, ma per entrare quello ce lo devono dire le M. Mobili e nessun altro.
12700 di 15731-15/1/2019 17:360
SoldatinoKingDartagnan
N° messaggi: 860 -
Iscritto da: 24/2/2017
Resta il fatto di un'escursione in una sola giornata senza alcun senso e logica. Se la banca è fallita devono sotterrarla definitivamente. Invece hanno bisogno di giocare al gatto col topo. I piccoli che sono rimasti fregati oramai sono scappati. Restano i cassettisti e i fondi, ma nemmeno tanto. Basterebbe veramente poco per far schizzare a razzo questo titolo. Se non ci pensa il cavaliere bianco saranno i conti. Ad oggi questa banca è una vera e propria pubblic company, con i suoi pro, la libertà di azione del management e i suoi contro, le scorribande speculative. Ma dovesse nascere un nocciolino duro di azionisti stabili….
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Il mix rischio di recessione e regole più rigide da parte della Bce rischia di essere esplosivo, scrive Il Sole in un’analisi firmata da Alessandro Graziani, soprattutto per le banche …
A dispetto dei casi Carige, Popolare di Bari e Mps, da Mosca Giovanni Tria esprime tutta la sua fiducia nel settore bancario italiano: eppure, le famose lettere firmate dalla Vigilanza della Bce continuano ad arrivare.
Parlando agli studenti dell’università HSE di Mosca al termine della sua lezione, il ministro dell’economia del governo M5S-Lega ha detto che non esiste “nessun problema” con il settore bancario italiano nel suo complesso, che è anzi “migliorato molto negli scorsi anni”.Piuttosto, ha precisato Tria, vi sono “alcuni problemi specifici con uno o due istituti bancari di taglia piccola o media“. E , “a volte, i problemi diventano più grandi perchè lo Stato non può intervenire”.
Eppure, si potrebbe contestare a Tria, lo Stato italiano sicuramente è intervenuto in MPS, prendendone di fatto il controllo con la ricapitalizzazione precauzionale accettata dall’Ue: nonostante questo, i problemi permangono, visto che la Bce ha inviato all’istituto senese una lettera in cui ha ravvisato criticità sul patrimonio, e non solo. Nella lettera, la Banca centrale europea ha messo in evidenza, in particolare, l’incapacità della banca di emettere la seconda tranche di un prestito obbligazionario junior; la mancata emissione che ha danneggiato la posizione patrimoniale, e l’incidenza dell’aumento dello spread.
Risultato, Mps è affondata ieri in Borsa del 10%, trascinando al ribasso i titoli del comparto bancario italiano.
Banco BPM non è certo una banca in cui lo Stato è intervenuto, ma neanche fa parte di quegli istituti di taglia piccola o media che, secondo il ministro Tria, presentano problemi specifici. Eppure, il faro è puntato anche su questa grande banca italiana, e non per la questione degli NPL.
A far nascere più di un sospetto sulle condizioni di salute del settore bancario italiano arrivano oggi anche i rumor del Sole 24 Ore, che parlano di ulteriori lettere della Bce alle banche: “NPL da azzerare”, recita il titolo, facendo riferimento a quei crediti deteriorati che continuano ad affliggere le banche italiane, nonostante i progressi riconosciuti nel loro smaltimento.
“Secondo quanto ricostruito dal Sole 24 Ore, nei giorni scorsi a tutti gli istituti è arrivata una lettera della Vigilanza europea in cui si auspica la svalutazione graduale, ma integrale, delle sofferenze, al più tardi entro il 2026”.
Praticamente, gli istituti hanno sette anni di tempo per svalutare al 100% gli NPL. Le lettere, viene specificato, sono state inviate a tutte le banche.
“Ogni banca avrà una propria ‘deadline’ temporale, che sarà funzione dello stato di salute e del peso degli NPL in portafoglio. Ma per tutti gli istituti italiani (ed europei) l’aspettativa della Banca centrale europea è univoca: gli istituti sono chiamati ad aumentare le coperture fino a svalutare integralmente lo stock di crediti deteriorati in un arco pluriennale predefinito, orizzonte che mediamente si aggirerà attorno al 2026″.
Le indiscrezioni, probabilmente, non spaventerebbero se le condizioni dell’economia italiana non fossero così in forse.
Ma il mix rischio di recessione e regole più rigide da parte della Bce rischia di essere esplosivo, scrive Il Sole in un’analisi firmata da Alessandro Graziani, soprattutto per le banche più fragili, ovvero per Carige: commissariata a inizio anno dalla Bce e oggetto di un decreto ad hoc da parte dell’esecutivo giallo-verde, per cui si parla di nazionalizzazione o di piano B con tanto di assist da UniCredit (in presenza di condizioni analoghe a quelle offerte a Intesa Sanpaolo nell’ambito del salvataggio delle banche venete Popolare Vicenza e Veneto Banca); per Mps per l’appunto e per Popolare di Bari, già etichettata come prossimo caso bancario dopo Carige, alle prese con un piano di rafforzamento patrimoniale che, secondo i rumor, avrebbe un valore di 500 milioni di euro.
Così l’analisi del Sole:
“E’ evidente in ogni caso che la somma delle due nuove variabili in gioco – rischio recessione per l’Italia e richieste aggiuntive di Bce (con tanto di lettere) sui crediti deteriorati – è destinata a riaprire la questione bancaria almeno per quanto riguarda gli istituti più deboli: Carige, Popolare Bari e la stessa Mps. Tre dossier già finiti a vario titolo sul tavolo del governo, per le possibili ricadute sociali ed economico-finanziarie che potrebbero verificarsi in caso di escalation nelle prossime settimane”.