Credito Valtellinese

- Modificato il 06/8/2017 07:57
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014

 





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201 di 440 - 03/3/2018 00:45
ginus N° messaggi: 442 - Iscritto da: 08/3/2008
In che modo ti sono andate le cose?
202 di 440 - 03/3/2018 13:15
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #193 - 24/Feb/2018 10:57Piccoli soci in via di estinzione

Quello del Creval è solo l’ultimo di una lunga serie di aumenti iperdiluitivi che hanno rapidamente diluito gli azionisti retail di banche e grandi guppi industriali. Una rivoluzione degli assetti proprietari aiutata anche dalle nuove regole di Mifid 2.

6qu52



6t7ry
203 di 440 - 05/3/2018 15:07
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Creval, i soci storici schivano l'aumento

La conclusione dell'offerta dei diritti suggerisce un approccio negativo tra la base storica degli azionisti al mega aumento di capitale. Ad entrare saranno grandi fondi interessati alla ristrutturazione della banca valtellinese

L'esito dell'aumento di capitale del Creval è da tempo dato per scontato grazie all'ampio parterre di banche del consorzio di garanzia, ma venerdì scorso sono arrivati segnali negativi sull'adesione della base storica degli azionisti dell'istituto valtellinese.

Nell'ultimo giorno di negoziazione in Borsa i diritti sono crollati del 93% a 0,3 euro con scambi per 8,12 milioni di titoli, pari al 73% circa del capitale post-aumento in caso di esercizio, a conferma di un vendita a piene mani da parte degli azionisti, evidentemente non interessati a partecipare ad un aumento di capitale iper-diluitivo. Male anche le azioni, crollate del 5,78% a 0,101 euro, un soffio sopra il prezzo di sottoscrizione di 0,1 euro.

Del resto gli ultimi giorni di scambio dei diritti sono spesso caratterizzati dalle vendite da parte del pubblico indistinto ma rimane il fatto che i vecchi soci non sono corsi ad aderire all'aumento bensì a fuggire da un investimento che potrebbe dare incerte soddisfazioni solo nel lungo termine e sempre che la banca partecipi all'ancora ipotetico consolidamento del settore e dia segnali inequivocabili sul suo rilancio.

Qualcuno ha comunque acquistato i diritti. Per l'identikit degli acquirenti bisognerà aspettare la fine dell'offerta in Borsa dell'inoptato e le conseguenti comunicazioni alla Consob sulle partecipazioni rilevanti, ma già oggi si può definire il contorno di un possibile nuovo socio del Creval: un fondo di investimento dalle spalle larghe intenzionato a puntare su una storia di ristrutturazione come quella dell'istituto valtellinese. Fondi, dunque, magari di matrice anglosassone. E proprio le ultime indiscrezioni di stampa parlano di oltre una decina di realtà finanziarie internazionali. Si parla di colossi del risparmio gestito che spesso spuntano nelle cronache finanziarie italiane anche per la loro forte esposizione all'Italia.

Intanto la seduta odierna, nonostante sia penalizzata dall'esito elettorale, vede il titolo del Creval limitare i danni con un ribasso dello 0,4% a 0,1006 euro.
6tqdz
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204 di 440 - 08/3/2018 09:54
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
FESTAGLANDEEEEEEEE...

205 di 440 - 09/3/2018 10:03
ken0782 N° messaggi: 1505 - Iscritto da: 26/10/2017
Salee
206 di 440 - 09/3/2018 10:25
pippogo N° messaggi: 688 - Iscritto da: 15/9/2008
X arrivare ai 700milioni dell’aumento mancano 120milioni quasi il 20%significa che il titolo può scendere a 0,08
207 di 440 - 10/3/2018 11:16
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Creval: aumento in porto, adesso il risiko?

Il periodo di offerta si chiude con adesioni all'83%: entrano in scena Algebris, Credito Fondiario e Dorotheum per 55 milioni e le 11 banche del consorzio

Il Credito valtellinese ha chiuso l'offerta in opzione del suo aumento di capitale con adesioni per 581,6 milioni pari all'83,1% dei 700 milioni offerti.

Come largamente atteso, pertanto, entreranno in scena i cosiddetti sub-garanti di prima allocazione e cioè Algebris, Credito Fondiario e Dorotheum a coprire l'aumento per ulteriori 55 milioni complessivi, mentre al momento il vasto consorzio di garanzia si dovrebbe accollare i restanti 63 milioni. I diritti non esercitati saranno comunque offerti in Borsa dal 13 al 19 marzo. L'aumento di capitale è interamente garantito da un maxi consorzio di garanzia composto da Mediobanca (sole global coordinator e joint bookrunner), Banco Santander, Barclays, Citigroup Global Markets Limited e Credit Suisse (co-global coordinator e joint bookrunners), Commerzbank e Sociètè Gènèrale (senior joint bookrunner), Banca Akros, Equita Sim, Keefe, Bruyette & Woods (joint bookrunners) e MainFirst (co-lead manager).

Da registrare alcuni commenti del management. "Se considero il punto da cui siamo partiti a novembre da quando abbiamo annunciato il piano e la dimensione rispetto alla capitalizzazione, penso che ci siano i motivi per essere soddisfatti. Una banca medio piccola è riuscita ad andare in giro per il mondo a raccogliere soldi", ha detto il direttore generale del Creval, Mauro Selvetti, secondo cui "il piano è risultato convincente".

Quanto al risiko bancario, il Creval è al centro delle più varie speculazioni. Proprio ieri il Credem, uno deli istituti che si è candidato a a partecipare al consolidamento prossimo venturo, ha preso le distanze da una possibile aggregazione con il Credito Valtellinese. Uno studio di Equita ha invece ipotizzato nozze con 5 possibili pretendenti (oltre a Credem, altri quattro istituti di medie dimensioni). Si è parlato anche di una fusione con Carige, reduce a sua volta da un difficile aumento di capitale andato in porto con il sostegni di garanti e sub-garanti.

Selvetti, commentando le ipotesi di risiko bancario, ha detto che "del futuro della banca decideranno gli azionisti. Ora siamo pronti per tornare a correre, a guadagnare e a dare soddisfazione agli azionisti".

E' presto invece per valutare le conseguenze della ricapitalizzazione sull'azionariato di Creval, vista anche la natura iper diluitiva dell'operazione. Secondo fonti finanziarie, comunque, il socio francese Denis Dumont avrebbe tenuto fede all'impegno preso pubblicamente, sottoscrivendo l'aumento pro quota, poco sopra il 5%, e ora valuterà se incrementare o meno la sua partecipazione.

6w2p9
http://www.finanzareport.it/
208 di 440 - 12/3/2018 11:06
ken0782 N° messaggi: 1505 - Iscritto da: 26/10/2017
Short su Creval mica ti possibilità di guadagno subito ...
209 di 440 - 13/3/2018 10:38
pippogo N° messaggi: 688 - Iscritto da: 15/9/2008
Il prezzo di 0,08lo deve fare obbligatorio
210 di 440 - 14/3/2018 14:02
nicalemic N° messaggi: 403 - Iscritto da: 30/3/2017
scusate se l'aumento di capitale è andato a buon fine, come mai il titolo scende??
211 di 440 - 21/3/2018 10:44
ENZOMASSIMI N° messaggi: 774 - Iscritto da: 28/2/2012
Segnalo titolo sogefi pronto al rialzo esplosivo
212 di 440 - 22/3/2018 17:11
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Creval, Davide Serra ha puntato sull'aumento

Il fondo Algebris ha acquistato i diritti dell'aumento prima della sua conclusione senza l'attivazione della clausola legata all'impegno di sub-garanzia. Per ora mancano dettagli sull'ammontare dell'investimento.

di Rosario Murgida

Continuano ad arrivare conferme sul contributo di Algebris all'aumento di capitale del Creval. Da mesi ormai si parla di un intervento del fondo di Davide Serra nella ricapitalizzazione, ma ora, a pochi giorni dalla conclusione dell'operazione, non sembrano esserci più dubbi anche se mancano ancora i dettagli dell'investimento effettuato.

Algebris avrebbe acquistato i diritti di opzione sul mercato giorni prima del termine dell'offerta, secondo quanto scrive la Reuters. In tal modo il fondo inglese ha contribuito all'esito positivo del mega-aumento di capitale da 700 milioni di euro, concluso con l'integrale sottoscrizione delle azioni di nuova emissione senza l'intervento né del consorzio di garanzia capitanato da Mediobanca né dei sub-garanti di prima allocazione, tra cui figuravano, oltre ad Algebris, anche Credito Fondiario e Dorotheum con un impegno complessivo di 55 milioni di euro in caso di insuccesso dell'offerta in Borsa dell'inoptato.

I tre sub-garanti avevano peraltro sottoscritto accordi legati al piano industriale sull'esempio di Carige. La banca ligure è infatti riuscita ad coinvolgere il Credito Fondiario e Chenavari nell'aumento dello scorso autunno cedendo in cambio, rispettivamente, un pacchetto di sofferenze e il controllo di Creditis. Creval ha invece concesso ad Algebris l'esclusiva su un portafoglio di incagli inclusi in un pacchetto da 500 milioni di crediti deteriorati, a Credito Fondiario i diritti di prima offerta su un ulteriore portafoglio di sofferenze e il ruolo di master servicer nella cartolarizzazione da 1,6 miliardi legata al progetto Aragorn e a Dorotheum l'esclusiva sulla cessione del credito su pegno.

Delle tre operazioni ha parlato ieri il presidente Miro Fiordi. Le due cessioni di crediti deteriorati ad Algebris e Credito Fondiario, ha precisato a margine del comitato esecutivo dell'Abi, "vanno avanti" anche perchè "c'è una contrattualizzazione in essere" con le controparti mentre per le attività su pegno l'austriaca Dorotheum "ha una prelazione, ma non c'è nessun impegno nostro di vendere. È tutta un'operazione da valutare".

Quanto all'esito dell'aumento di capitale e al coinvolgimento degli azionisti, Fiordi non si è voluto sbilanciare pur mostrando soddisfazione per l'integrale sottoscrizione. "Ora il Creval è una public company con una presenza molto importante di fondi di investimento internazionali. Non posso commentare il nuovo azionariato, ma è quasi sicuro che i due soci forti abbiano sostenuto l'aumento di capitale", ha affermato il banchiere riferendosi al socio francese Denis Dumont e il fondo inglese Hosking Partners, che prima del lancio dell'aumento detenevano rispettivamente il 5,12% e il 5,057% del capitale.

Ora il Creval potrà concentrarsi anche su altri fronti caldi. "Sono già partiti i cantieri di lavoro del piano industriale e prevediamo di completare l'azione di de-risking in tempi molto rapidi. Entro il primo semestre stimiamo di cedere Non performing loan per oltre 2 miliardi (valore nominale ndr) in gran parte con Gacs e una parte attraverso cessione diretta sul mercato", ha argomentato Fiordi, rivelando inoltre come sia già partito il confronto con i sindacati sugli esuberi con l'obiettivo di raggiungere un accordo "con una certa rapidità".

Infine sul tema delle aggregazioni l'istituto valtellinese non ha alcuna fretta pur avendo oggi la dote necessarie per eventuali operazioni. "Prima eravamo al centro dell'attenzione perché eravamo deboli, ora perché abbiamo il vestito delle festa e un po' di dote. Queste valutazioni le faremo nei prossimi mesi guardando anche a come si muoverà il mercato. Essendo cambiato l'azionariato faremo questi ragionamenti coi nuovi azionisti. La situazione è oggettivamente mutata, non c'è fretta, non abbiamo urgenza a questo punto. Non è una situazione che deve trovare una soluzione rapida perché ci siamo stabilizzati. Valuteremo coi soci le opportunità".
6zv8a
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213 di 440 - 22/3/2018 17:18
nicalemic N° messaggi: 403 - Iscritto da: 30/3/2017
notizie non negative,ma il titolo scende
214 di 440 - 26/3/2018 15:29
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Agenzie di rating non spingono Creval

In Borsa il titolo della banca valtellinese resta debole. Pesa la cautela del presidente Fiordi sul risiko, fra gli analisti Mediobanca è Neutral

di Mirko Molteni

Non decolla, almeno per il momento, in Borsa il titolo Creval, il cui innalzamento del rating da parte di Fitch e dell'outlook da parte di Moody's non sembra avere un effetto di traino.

Il Credito Valtellinese segna a metà giornata -0,8% a sotto gli 11 centesimi, in linea comunque con l'indice bancario milanese (-0,7%). Probabilmente a pesare sono ancora le cautele espresse dallo stesso presidente dell'istituto Miro Fiordi che frena sulle ipotesi di "risiko" che vedevano all'orizzonte diverse possibili aggregazioni.

Frattanto, oggi il cda della banca lombarda ha approvato i bilanci 2017 confermando una perdita d'esercizio di 325.467.962,66 euro e l'assenza di dividendo per gli azionisti. La posizione di Creval comunque, si prospetta positiva sul fronte dei crediti deteriorati, o Npl, per i quali c'è un piano di cessione di 2,1 miliardi lordi nel corso del 2018. Il quadro complessivo verrà sottoposto all'assemblea degli azionisti convocata in data unica per il prossimo 27 aprile 2018.

Moody's venerdì ha confermato il suo rating su Creval con BA3, mentre ha migliorato l'outlook, innalzandolo da "developing", ossia "in sviluppo", a "positivo". Proprio la questione degli Npl è una delle motivazioni principali della scelta di Moody's, oltre alla "maggiore possibilità che, in seguito all'emissione di titoli, la banca faccia progressi verso gli obiettivi previsti dal piano 2018-2020". Moody's ammonisce però che Creval deve "ancora affrontare sfide considerevole nel ristabilire un adeguato livello di redditività".

Su una simile falsariga, Fitch, corregge il suo giudizio da B- a BB- con outlook positivo, spiegando che "il rialzo segue la conclusione, con successo, dell'aumento di capitale di 700 milioni di euro, che apre la strada a una accelerazione del piano di cessione Npl". Inoltre l'outlook positivo viene spiegato per "le aspettative di Fitch di miglioramento del profilo finanziario complessivo della banca e ritorno a una (moderata) redditività per effetto delle cessioni pianificate".

Apprezzamento anche da Mediobanca Securities, che in un report valuta oggi Creval con rating Neutral e target price a 0,127 euro e giudica ben rafforzato il patrimonio della banca dopo l'aumento di capitale. Mediobanca confida inoltre che in tal modo la copertura degli Npl dovrebbe superare il 70%, e il 45% i prestiti unlikely to pay, facilitando il piano di cessione di 2,2 miliardi di Npl lordi e l'avvicinamento a un Npe ratio lordo dell'115, nei pressi del 10% auspicato dalla Bce.
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215 di 440 - 26/3/2018 16:38
nicalemic N° messaggi: 403 - Iscritto da: 30/3/2017
tutti ne parlano bene o quasi, ma il titolo non si muove maa
216 di 440 - 27/3/2018 19:45
inilrep N° messaggi: 613 - Iscritto da: 06/11/2009
Fino a che rimane in mano a questi elementi non si riprenderà mai
217 di 440 - 29/3/2018 15:55
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Creval, fondi all'assalto con Serra e Blackrock

La Consob conferma quanto da tempo ipotizzato sull'ingresso di Algebris nell'azionariato della banca lombarda dopo l'aumento di capitale da 700 milioni di euro. Titolo in rialzo a Piazza Affari.

di Rosario Murgida

Iniziano ad arrivare indicazioni precise sul nuovo azionariato del Creval successivo all'aumento di capitale da 700 milioni di euro, da poco concluso con successo nonostante le incertezze di qualche settimana fa.

Dalle comunicazioni rese alla Consob, emerge in particolare come Algebris, il fondo del finanziere Davide Serra, sia diventato titolare del 5,286% del capitale, ma per la maggior parte si tratta di una partecipazione potenziale. Infatti solo lo 0,040% dei diritti di voto è riferibile ad azioni mentre il 5,246% è frutto di 10 contratti "Total Return Swap" con date di scadenza comprese tra il 15 aprile del 2019 e il 23 ottobre del 2020.

Oltre ad Algebris ha fatto il suo ingresso nel capitale del Credito Valtellinese BlackRock con il 5,015%, detenuto tramite 7 società di gestione del risparmio, a dimostrazione del continuo interesse del maggior fondo di investimenti al mondo per il mercato italiano.

Il fondo inglese di Davide Serra non rappresenta una sorpresa nelle vicende del Creval. Algebris, insieme a Credito Fondiario e Dorotheum, si era infatti impegnato a partecipare all'aumento di capitale tramite la firma di un contratto di sub-garanzia di prima allocazione del consorzio guidato da Mediobanca sulla falsariga dell'esempio di Carige. L'intervento del consorzio bancario e dei subgaranti è stato comunque evitato con l'integrale sottoscrizione dell'inoptato.

Proprio secondo l'esempio della banca ligure con altri operatori, come lo stesso Credito Fondiario con gli Npl e Chenavari con Creditis, Algebris ha ottenuto dal Creval un diritto di esclusiva su un portafoglio di "inadempienze probabili" da dismettere nel quadro della pulizia di bilancio prevista dal piano industriale.
716zb
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218 di 440 - 07/4/2018 14:50
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
CREDITO VALTELLINESE

https://giolanalisys.blogspot.com/2018/04/telecom-italia-sara-vera-gloria.html
219 di 440 - 08/4/2018 13:39
24ANDRE N° messaggi: 2933 - Iscritto da: 25/11/2010
Il SISTEMA è chiaro... Cessione di NPL con trattativa in esclusiva (a prezzi stracciati) in cambio dell’acquisto di un sostanzioso pacchetto in ADC assurdi... Non è cambiato molto... una volta prestavano soldi ai clienti in cambio dell’acquisto di azioni... Ora fanno solo le cose più in grande.. Tanto paga sempre Pantalone!
220 di 440 - 17/4/2018 18:44
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
IL PIAVE EMETTERA'...!

https://giolanalisys.blogspot.com/2018/04/crevalil-piave-emettera-il-suo.html
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