Ricleone1086
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Sapessi qui quanti ce n'erano!
Scomparsi tutti o quasi!l
Venivano a dirmi che dovevo studiare per imparare la borsa Ahahah
Mi sono fatto 8000 punti di Mib tutti di un fiato mentre loro studiavano il futuro attraverso non so quali miseri misteri....
Adesso dopo 24500 valuto liquidare qualcosa per poi rientrare più giù, per puntare 28mila annuali come massimo
2982 di 12531-27/1/2018 15:350
GIOLA
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La Bce conferma tassi a zero e Qe fino a settembre
Il direttivo della Banca centrale europea, nel primo vertice di quest'anno, ha lasciato invariati i tassi d'interesse e confermato il proseguimento fino a settembre del programma di acquisti di titoli al ritmo di 30 mld di euro al mese o oltre se necessario. Ma può esserci volatilità durante la conferenza di Draghi. Piazza Affari in rialzo e Btp ben intonato in attesa nuovo decennale
di Francesca Gerosa
La Bce conferma tassi a zero e Qe fino a settembre. Come ampiamente previsto il direttivo della Banca centrale europea, nel primo vertice di quest'anno, ha lasciato invariati i tassi d'interesse principali. Il refi, il tasso di rifinanziamento pronti contro termine, resta a quota zero, mentre il tasso sui depositi, cioè quello che le banche pagano per depositare i loro fondi a Francoforte, rimane negativo a -0,40%. Invariato anche il tasso marginale a +0,25%.
L'Istituto centrale ha anche confermato il proseguimento fino a settembre del programma di acquisti di titoli al ritmo di 30 miliardi di euro al mese così come i punti chiave della sua comunicazione formale, tra cui la possibilità di proroga del piano di acquisti di titoli o perfino di un suo rafforzamento nell'ipotesi di un peggioramento del quadro economico.
Il programma di acquisti andrà avanti "finché il direttivo non riscontrerà un durevole aggiustamento dell'andamento dell'inflazione in linea con il suo obiettivo" di un incremento dell'indice dei prezzi al consumo prossimo al 2%. Il portavoce dell'Eurotower ha anche ribadito che, "se l'outlook dovesse diventare meno favorevole o se le condizioni finanziarie non dovessero essere più coerenti con l'obiettivo del target di inflazione, il direttivo della Bce è pronto a incrementare il programma di acquisti, in termini di entità e durata".
Le decisioni prese oggi dalla Bce sono in linea con le attese degli economisti. Ma potrebbe esserci volatilità durante la conferenza stampa di Mario Draghi, prevista per le 14:30. D'altra parte la crescita economica in Europa continua sulla sua traiettoria positiva, ma l'inflazione bassa resta un problema per i policymaker. Inoltre, l'apprezzamento dell'euro complica gli sforzi dell'Istituto centrale per raggiungere l'obiettivo di un'inflazione poco sotto il 2%.
Quindi, sebbene le minute della scorsa riunione della Bce indicassero che un cambiamento nella comunicazione sarebbe potuto avvenire "presto", non dovrebbero esserci modifiche alla forward guidance dell'autorità monetaria europea almeno fino a marzo. "I commenti del vice presidente dell'Istituto, Vitor Constancio, supportano questa tesi", a detta degli esperti di Unicredit . "In fin dei conti sono passate appena due settimane dall'inizio del tapering del programma di allentamento quantitativo e l'inflazione core resta al di sotto dell'1%, senza dare segnali di un sostenuto trend al rialzo".
Mentre "non ci attendiamo che la Bce mostri preoccupazione per il recente apprezzamento dell'euro", hanno concluso a Unicredit . Certo che il cambio euro/dollaro potrebbe calare a quota 1,23 nel caso in cui Draghi dichiarasse che i rialzi dei tassi d'interesse non arriveranno prima della fine del Qe, "contrastando il tono da falco delle ultime minute", prevedono gli strategist di Bk Asset Management. "Per far in modo che gli operatori smettano di acquistare euro e inizino a venderli, Draghi deve combinare le preoccupazioni relative alla valuta forte e far calare le probabilità di un cambio di guidance".
Dopo il nulla di fatto della Bce sui tassi, l'euro frena, pur restando sopra quota 1,24 dollari, dopo aver toccato il top da tre anni in seguito alle dichiarazioni del Segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin, il quale si è detto preoccupato dell'andamento del biglietto verde, che si è indebolito nelle ultime settimane. La moneta europea passa di mano a 1,24066 dollari, dopo un massimo a 1,2459 dollari.
A Piazza Affari l'indice Ftse Mib sale dello 0,61% a quota 23.776 punti con lo spread Btp/Bund a 131,6 punti base e il tasso del decennale italiano all'1,90%. A mercati chiusi il Tesoro comunicherà i dettagli delle aste a medio lungo di fine mese, in agenda martedì 30. Intesa Sanpaolo prevede il lancio del nuovo Btp decennale con un'offerta fino a 5,5 miliardi, insieme alle riaperture del quinquennale e del Ccteu, per importi fino rispettivamente a 2,5 e 2 miliardi. Il servizio di ThomsonReuters Ifr riferisce che il nuovo febbraio 2028 è "cosa fatta" e che la questione aperta riguarda la size con attese fra 3,5 e 4,5 miliardi.
Ricleone1086
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Iscritto da: 21/1/2014
Capito capito già da un pezzo sig Fausto
Ma dell’asta di chiusura di venerdì nessuno ne parla?
La maggior parte dei titoli ha chiuso sui massimi di giornata!
Preludio ad una settimana di ulteriore mini rally che porterà il mib oltre il massimo 2015 e sopratutto ad attaccare i massimi decennali?
Valutate voi , ma in borsa avere strategie chiare e sopratutto adeguarsi al trend penso sia fondamentale!
Vedremo. Buona domenica!
2986 di 12531-30/1/2018 10:450
peppedj
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Iscritto da: 27/9/2007
Buongiorno si saleeee
2987 di 12531-30/1/2018 13:470
2nove
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.
2988 di 12531-30/1/2018 14:100
gianb
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Iscritto da: 12/2/2014
Dove va il mib? Su o giù ?
2989 di 12531-30/1/2018 15:190
peppedj
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Mi sa giù
2990 di 12531-30/1/2018 15:530
ken0782
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Minchia ..... È brutta questa ....
2991 di 12531-30/1/2018 16:080
peppedj
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Urca urca
2992 di 12531-30/1/2018 17:420
GIOLA
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Banche: Nouy, applicazione addendum slitterà ma preparatevi
L'applicazione dell'addendum sui non performing loans potrebbe slittare di qualche mese e verrà chiarito meglio il contesto di Pillar 2 in cui si inserisce, ha detto il presidente del supervisory board della Bce, chiarendo comunque che "fare troppo poco e tardi non è un'opzione percorribile". A marzo solo una prima bozza sulle nuove misure per i crediti deteriorati
di Francesca Gerosa
L'applicazione dell'addendum della Bce sugli Npl potrebbe slittare di qualche mese e verrà chiarito meglio il contesto di Pillar 2 in cui si inserisce. E' quanto ha dichiarato stamani in un discorso a Francoforte, Daniele Nouy, presidente del supervisory board della Bce. "L'addendum è stato sottoposto a pubblica consultazione che si è chiusa a dicembre", ha ricordato Nouy. "Abbiamo esaminato tutti i commenti e le opinioni legali che abbiamo ricevuto. Potremmo cambiare la data di applicazione e chiariremo il contesto di Pillar 2 in cui si inserisce".
Allo stesso tempo, ha aggiunto, "ci stiamo coordinando con la Commissione europea sulla sua proposta per un livello minimo di accantonamento prudenziale in base al Pillar 1. L'addendum sarà finalizzato nel primo trimestre di quest'anno". Dunque l'applicazione dell'addendum potrebbe essere ritardata di qualche mese, ma Nouy non smette di incalzare il sistema bancario sul nodo Npl. "Il mio primo messaggio alle banche è questo: fare troppo poco e tardi non è un'opzione percorribile. Porterà sicuramente a maggiori problemi nel futuro" per cui il momento di agire è ora. "Il mio secondo messaggio alle banche è questo: preparatevi per l'addendum".
E' infatti fondamentale che i bilanci vengano ripuliti quando le condizioni sono buone. "Ma a volte, è solo quando le condizioni peggiorano che scopriamo quanto davvero sono puliti. Gli stress test sono, quindi, diventati uno strumento importante per verificare la vulnerabilità dei bilanci". Quest'anno l'Eba condurrà un altro grande stress test, ha ricordato il presidente del supervisory board della Bce, che riguarderà alcune delle banche direttamente supervisionate dalla Bce.
"Per ottenere un quadro più completo", ha indicato, "condurremo un nostro test di stress per molte delle banche che non sono coperte dallo stress test Eba ma che sono comunque supervisionate direttamente da noi". La posta in gioco è ovviamente alta. Le banche con livelli insufficienti di capitale dovranno intervenire per coprire le mancanze. Inoltre i risultati degli stress test saranno resi pubblici, quindi "è probabile che i mercati si aspettino che le banche affrontino le loro carenze di capitale".
In terzo luogo, la vigilanza bancaria europea deciderà, caso per caso, "se le banche che risultano sottocapitalizzate nello scenario avverso dovranno ricapitalizzare", ha chiarito. Nel complesso, lo stress test sarà "un momento della verità per le banche". Ripulire i bilanci è fondamentale, ha ribadito Nouy, e aiuterà le banche a rimanere redditizie e resilienti e, più in generale, aiuterà a ridurre i rischi nel settore bancario. "Questo, a sua volta, è un prerequisito per la creazione del terzo e ultimo pilastro dell'Unione bancaria: un sistema europeo di assicurazione dei depositi, o Edis. E, nota a margine, la creazione dell'Edis potrebbe comportare un'altra revisione della qualità degli asset. Questo dovrebbe rappresentare per le banche un ulteriore incentivo a ripulire i loro bilanci".
Dunque la Bce, secondo alcune fonti interpellate dall'agenzia Reuters, posporrà la pubblicazione delle nuove regole finalizzate a risolvere il problema dei crediti deteriorati a marzo, mese in cui i supervisori dell'Istituto centrale europeo pubblicheranno una prima bozza sulle nuove misure sui crediti deteriorati che sono presenti nei bilanci delle banche e che rappresentano un grosso problema soprattutto per quelle italiane, portoghesi, irlandesi e slovene.
Questo documento probabilmente definirà soltanto delle linee guida, mentre gli aspetti essenziali delle nuove regole potrebbero essere decisi nei mesi successivi. D'altra parte "i non performing loan degli istituti di credito europei restano un problema", ha affermato, al World Economic Forum di Davos, il ceo di Ing, Ralph Hamers, puntualizzando che il comparto bancario è in rafforzamento, ma non sta ancora viaggiando "a pieno regime". Per il top manager è quindi importante che le autorità europee facciano passi in avanti e completino l'Unione bancaria.
https://www.milanofinanza.it
2993 di 12531-30/1/2018 19:090
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
Prese di profitto a Piazza Affari, Ftse Mib sotto 23.500
Il principale indice milanese ha chiuso la giornata in calo dell'1,35% ma per gli analisti di Ig è presto per parlare di "correzione". In positivo solo Luxottica e Telecom. Raffica di dati macro, dove spiccano il pil dell'Eurozona (+2,7% anno su anno) e l'inflazione deludente in Germania a gennaio
di Marco Sasso
Seduta in deciso calo per Piazza Affari e in particolare per il Ftse Mib, che ha visto alcune prese di profitto dopo il rally che ha caratterizzato il primo mese dell'anno. Il principale indice milanese ha terminato la giornata di contrattazioni in ribasso dell'1,35% a 23.480 punti. In territorio negativo anche le altre piazze europee, in particolare Francoforte (-0,93%), Parigi (-0,81%) e Londra (-1,11%).
"Si tratta della seconda chiusura in calo per gli indici europei, che si sono portati sui minimi delle ultime due settimane", ha osservato Vincenzo Longo, strategist di Ig, indicando che è ancora presto per parlare di una vera e propria correzione. "Finché le indicazioni macro rimangono ancora così brillanti, non crediamo che il mercato possa andare incontro a un'inversione di tendenza. Piuttosto potremmo assistere a un ritorno della volatilità, che sosta ormai da troppo tempo vicino ai minimi pluriennali".
Proprio sul fronte macroeconomico, la giornata odierna è stata caratterizzata da un'agenda particolarmente ricca di dati. A livello europeo, il pil è cresciuto trimestre su trimestre dello 0,6% sia nell'area euro sia nell'intera Unione nel quarto trimestre del 2017, mentre si è attestato a +2,7% anno su anno in Eurolandia e a +2,6% nella Ue a 28.
Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, la crescita dell'economia è decollata in Francia nel 2017 a +1,9%, in linea con le attese e in rialzo rispetto al +1,1% registrato nel 2016. Mentre invece il pil della Spagna, nella lettura preliminare del quarto trimestre del 2017, si è espanso dello 0,7% a livello trimestrale e del 3,1% su base annuale.
Infine, in Germania ha deluso la lettura sull'inflazione preliminare a gennaio, scesa dello 0,7% mese su mese ma comunque in aumento dell'1,6% su base tendenziale. Gli economisti si aspettavano, rispettivamente, un -0,6% su mese e un +1,7% su anno.
In seguito alla pubblicazione dei dati macro, in rialzo lo spread tra Btp e Bund 134,2 punti base, mentre il cross euro/dollaro ha chiuso a ridosso di 1,24 a 1,2389, in attesa del discorso di Donald Trump di oggi e della Fed di domani.
A Piazza Affari gli unici titoli che hanno chiuso in territorio positivo sono stati Luxottica (+1,33% a 51,76 euro) e Telecom (+1,15% a 0,7216 euro). Quest'ultima ha presentato ad Agcom un'ipotesi di separazione volontaria della rete di accesso in un veicolo controllato al 100% dal colosso tlc. L'amministratore delegato Amos Genish illustrerà il piano al ministro Calenda il 7 febbraio.
A picco, invece, Leonardo (-12% a 9,922 euro) che ha confermato la guidance 2017, ridotta in occasione della presentazione dei conti dei nove mesi dello scorso esercizio, e ha presentato il nuovo business plan al 2022. Il piano prevede una crescita annua dei ricavi tra il 5 e il 6%, unita a un incremento del margine operativo lordo all'8-10%.
Cnh ha ceduto il 2,34% a 11,915 euro dopo la pubblicazione dei conti. La società ha registrato un utile netto pari a 313 milioni di dollari, contro una perdita netta di 249 milioni nel 2016, ma comunque al di sotto dei 343 milioni attesi dagli analisti di Equita sim. Mentre i ricavi consolidati sono cresciuti del 10% a 27,361 miliardi di dollari, al di sopra dei 25,421 miliardi previsti da Equita . Il cda intende proporre sia un dividendo di 0,14 euro per azione, pari a 191 milioni di euro (237 milioni di dollari), in aumento del 27% rispetto all'anno precedente, sia di riautorizzare e aumentare il programma di riacquisto di azioni a 700 milioni di dollari, pari a un aumento di 400 milioni rispetto all'attuale programma.
In rosso anche l'intero comparto bancario. Unicredit ha chiuso in ribasso dell'1,05% a 17,682 euro nonostante Giovanni Quaglia, presidente della fondazione Crt che detiene l'1,7% del capitale dell'istituto, abbia assicurato che la gestione di UniCredit targata Jean Pierre Mustier va "benissimo". "Il titolo sta crescendo, quest'anno i dividendi ci saranno: al momento non possiamo che essere soddisfatti", ha aggiunto Quaglia. Tra gli altri titoli del comparto, Intesa -1,22%, Mediobanca -1,36%, Banco Bpm -2,75%, Bper -3,84% e Ubi -1,4%.
Male anche il settore delle utility con A2a (-1,13% a 1,533 euro), Snam (-1,86% a 3,906 euro), Terna (-0,45% a 4,822 euro) e Italgas (-0,61% a 4,870 euro). Enel , che si è aggiudicata la fornitura di 217 Mw di risorse di gestione della domanda in seguito alla prima asta di capacità dell'Irlanda, ha ceduto l'1,09% a 5,068 euro.
Fuori dal listino principale, Mondadori (-3,98% a 2,29 euro) ha acquisito Design D'Autore, il sistema social internazionale leader nel design. Seguito da oltre 3,8 milioni di persone su Facebook e 130 mila su Instagram, Design D'Autore raggiunge 10 milioni di persone in tutto il mondo e genera 2 milioni di interazioni e 5,4 milioni di visualizzazioni video ogni mese.
In calo anche Diasorin (-2,03% a 77,25 euro) che ha siglato oggi l'accordo con l'Agenzia delle Entrate per l'accesso all'agevolazione fiscale concessa dal Patent Box. Il beneficio fiscale per DiaSorin nel triennio 2015-2017 è stimato in un range tra 16 milioni e 18 milioni di euro.
Infine, Piaggio (.2,36% a 2,486 euro) ha raggiunto il traguardo di 300 Motoplex nel mondo, in meno di tre anni, grazie all'apertura del nuovo store multibrand a Hong Kong.
https://www.milanofinanza.it
2994 di 12531-31/1/2018 13:100
ken0782
N° messaggi: 1503 -
Iscritto da: 26/10/2017
Ora si compra .. e finita la discesa ....
2995 di 12531-31/1/2018 13:470
ken0782
N° messaggi: 1503 -
Iscritto da: 26/10/2017
Impennaleeeee
2996 di 12531-31/1/2018 13:550
20attilio
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Iscritto da: 23/4/2013
Sapessi qui quanti ce n'erano! Scomparsi tutti o quasi!l Venivano a dirmi che dovevo studiare per imparare la borsa Ahahah Mi sono fatto 8000 punti di Mib tutti di un fiato mentre loro studiavano il futuro attraverso non so quali miseri misteri.... Adesso dopo 24500 valuto liquidare qualcosa per poi rientrare più giù, per puntare 28mila annuali come massimo