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Banca Ifis (IF)

- 01/12/2015 12:22
GIOLA N° messaggi: 34555 - Iscritto da: 03/9/2014
Grafico Intraday: Banca IFIS SpaGrafico Storico: Banca IFIS Spa
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BANCA IFIS CON GRAFICI





http://www.bancaifis.it/
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327 Commenti
1     ... 
1 di 327 - 01/12/2015 12:23
GIOLA N° messaggi: 34555 - Iscritto da: 03/9/2014
BANCA IFIS - L'Analisi Tecnica di Websim


Banca Ifis è in rialzo del 3,1% e fa segnare il nuovo record storico a 25,88 euro.

La banca veneta specializzata nel factoring per le piccole e medie imprese e nella gestione dei "non performing loans" (crediti deteriorati) ha acquistato un nuovo portafoglio di crediti di difficile esigibilità.

Il titolo amplia il progresso da inizio anno a +88%, un bilancio nettamente migliore di quello dell'indice FtseMib (+20%).

L'anno in corso è il quarto positivo consecutivo.

Dai minimi del 2012, a 3,70 euro, il titolo ha più che sestuplicato la capitalizzazione.


Graficamente, il trend rialzista, partito dai minimi del 2012 a 3,68 euro, è ancora valido.

La pausa subita nel corso del 2014 ha consentito di smaltire gli eccessi permettendo il nuovo imponente rialzo di quest'anno.

L'ipercomprato è costantemente elevato, ma ciò non significa che bisogna "stare fuori" dalla tendenza. E' sufficiente accompagnare il movimento collocando stop loss disciplinati.

Al ribasso, area 18,0-16,0 euro rappresenta il primo importante sostegno.

Websim ha accompagnato il trend rialzista con ripetute strategie Long. L'ultima si è attivata sopra 24 euro per target 28 euro.

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2 di 327 - 01/12/2015 12:37
GIOLA N° messaggi: 34555 - Iscritto da: 03/9/2014
B.Ifis; posizionamento unico, MB conferma outperform

B.Ifis guadagna il 2,91% a 25,83 euro. Mediobanca Securities ha confermato sul titolo la raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo a 28,1 euro dopo che la banca ha acquistato un portafoglio di non-performing loan sul mercato secondario messo in vendita da una societa' di cartolarizzazione che ha come investitore un primario fondo statunitense per un valore nominale ceduto di circa 1,4 mld euro.

Si tratta "del piu' grande portafoglio acquistato da Banca Ifis fino ad ora", evidenziano gli analisti, aggiungendo che l'istituto "ha un posizionamento unico all'interno del mercato finanziario italiano".

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3 di 327 - 02/12/2015 09:37
GIOLA N° messaggi: 34555 - Iscritto da: 03/9/2014
BANCA IFIS +2,5% Corsa senza fine, nuovo record in Borsa, +95% da inizio 2015

Seconda seduta record per Banca Ifis che non poteva iniziare meglio il mese di dicembre.

Oggi il titolo guadagna il 2,5% e segna il nuovo massimo storico a 26,81 euro.

Oltre ai risultati di bilancio in forte crescita, il mercato apprezza anche il dinamismo del management.

La banca veneta specializzata nel factoring per le piccole e medie imprese e nella gestione dei "non performing loans" (crediti deteriorati) ha annunciato l'acquisto di un nuovo portafoglio di crediti di difficile esigibilità.

Il portafoglio è stato ceduto da una società di cartolarizzazione che ha come investitore un primario fondo statunitense per un valore nominale ceduto di circa 1,4 miliardi di euro, corrispondente a 180.000 posizioni.

Secondo il comunicato, il portafoglio è costituito principalmente da prestiti personali (per il 47%), prestiti finalizzati (per il 29%) e carte di credito (per il 24%) e il valore medio delle posizioni oscilla tra i 5.000 e i 30.000 euro. Banca Ifis rafforza così il portafoglio di proprietà, che supera i 9 miliardi di euro per un totale di oltre 1 milione di posizioni.

Il titolo amplia il guadagno da inizio 2015 a +95%.

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4 di 327 - 02/12/2015 11:38
GIOLA N° messaggi: 34555 - Iscritto da: 03/9/2014
BANCA IFIS +2,5% Acquista 230 milioni di crediti deteriorati da Consel

Seconda seduta record per Banca Ifis che non poteva iniziare meglio il mese di dicembre.

Oggi il titolo guadagna il 2,5% e segna il nuovo massimo storico a 26,88 euro.

Oltre ai risultati di bilancio in forte crescita, il mercato apprezza anche il dinamismo del management.

La banca veneta specializzata nel factoring per le piccole e medie imprese e nella gestione dei "non performing loans" (crediti deteriorati) e Consel SpA, realtà del Gruppo Banca Sella operante nel settore del credito al consumo, hanno concluso un'operazione di cessione di un portafoglio di crediti di difficile esigibilità unsecured (non garantiti).

Il portafoglio, che vanta circa 32.000 posizioni per un valore nominale ceduto di circa 230 milioni, è composto principalmente da prestiti personali (66%) e da prestiti finalizzati (34%).

Alla gara hanno partecipato oltre 20 player nazionali e internazionali tra banche, fondi di investimento e asset management company.

Il 30 novembre scorso ha annunciato l'acquisto di un nuovo portafoglio di crediti di difficile esigibilità.

Il portafoglio è stato ceduto da una società di cartolarizzazione che ha come investitore un primario fondo statunitense per un valore nominale ceduto di circa 1,4 miliardi di euro, corrispondente a 180.000 posizioni.

Secondo il comunicato, il portafoglio è costituito principalmente da prestiti personali (per il 47%), prestiti finalizzati (per il 29%) e carte di credito (per il 24%) e il valore medio delle posizioni oscilla tra i 5.000 e i 30.000 euro. Banca Ifis rafforza così il portafoglio di proprietà, che supera i 9 miliardi di euro per un totale di oltre 1 milione di posizioni.

Il titolo amplia il guadagno da inizio 2015 a +95%.

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5 di 327 - 03/12/2015 11:44
GIOLA N° messaggi: 34555 - Iscritto da: 03/9/2014
BANCA IFIS +3,8% Terzo record storico di fila, Mediobanca conferma Outperform

Terza seduta record per Banca Ifis che non poteva iniziare meglio il mese di dicembre.

Anche oggi il titolo ritocca il massimo storico di ieri facendo segnare un prezzo massimo di 28,19 euro.

Mediobanca ha confermato la raccomandazione Outperform con target price 28,10 euro.

Oltre ai risultati di bilancio in forte crescita, il mercato continua ad apprezzare il dinamismo del management.

La banca veneta specializzata nel factoring per le piccole e medie imprese e nella gestione dei "non performing loans" (crediti deteriorati) e Consel SpA, realtà del Gruppo Banca Sella operante nel settore del credito al consumo, hanno concluso un'operazione di cessione di un portafoglio di crediti di difficile esigibilità unsecured (non garantiti).

Il portafoglio, che vanta circa 32.000 posizioni per un valore nominale ceduto di circa 230 milioni, è composto principalmente da prestiti personali (66%) e da prestiti finalizzati (34%).

Alla gara hanno partecipato oltre 20 player nazionali e internazionali tra banche, fondi di investimento e asset management company.

Il 30 novembre scorso ha annunciato l'acquisto di un nuovo portafoglio di crediti di difficile esigibilità.

Il portafoglio è stato ceduto da una società di cartolarizzazione che ha come investitore un primario fondo statunitense per un valore nominale ceduto di circa 1,4 miliardi di euro, corrispondente a 180.000 posizioni.

Secondo il comunicato, il portafoglio è costituito principalmente da prestiti personali (per il 47%), prestiti finalizzati (per il 29%) e carte di credito (per il 24%) e il valore medio delle posizioni oscilla tra i 5.000 e i 30.000 euro. Banca Ifis rafforza così il portafoglio di proprietà, che supera i 9 miliardi di euro per un totale di oltre 1 milione di posizioni.

Il titolo amplia il guadagno da inizio 2015 a +97%.
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6 di 327 - 19/1/2016 13:13
GIOLA N° messaggi: 34555 - Iscritto da: 03/9/2014
BANCA IFIS +3,9% L'utile 2015 sale del 69%, Core Tier 1 al 14,68%


Banca Ifis sale del 3,9% a 25,75 euro, dopo la diffusione dei risultati dell'intero esercizio 2015, chiuso con un utile netto di 162 milioni di euro, in crescita del 69%.

La banca veneziana specializzata nel factoring verso le piccole e medie imprese e nella gestione dei "non performing loans" (crediti deteriorati) ha realizzato nel 2015 un margine di intermediazione di 408 milioni di euro, in crescita del 43%.

Le sofferenze sono pari all'1,1% dei crediti commerciali, in calo rispetto all'1,3% del 31 dicembre 2014.

Nel corso dell'esercizio gli accantonamenti sono stati pari allo 0,9% dei crediti commerciali e hanno permesso di raggiungere una copertura delle sofferenze nei crediti commerciali all'87,9%, rispetto all'86,4% del 31 dicembre 2014.

Per quanto riguarda la solidità patrimoniale, il Core Tier 1 (Cet1) al 31 dicembre 2015 risulta pari al 14,68%, in crescita rispetto al 13,89% di un anno prima. Nel corso dell'anno, si legge in un comunicato, Banca Ifis ha realizzato 117 nuove assunzioni.

Nel solo quarto trimestre 2015 il margine di intermediazione è cresciuto del 5,1% a 76,8 milioni di euro e l'utile netto è risultato pari a 13,2 milioni, in calo del 39% sullo stesso periodo del 2014.

"Il 2015 è stato un anno molto buono, per alcuni aspetti straordinario – commenta l'amministratore delegato, Giovanni Bossi -. La qualità del credito continua ad essere uno degli elementi di forza di Banca Ifis, insieme alla solidità patrimoniale e alla buona dotazione di liquidità". Per quanto riguarda il 2016, Banca Ifis si aspetta "la prosecuzione dell'andamento positivo della redditività".

Nel corso del 2015 il titolo Banca Ifis ha galoppato in Borsa mettendo a segno un rialzo del 110%.

Dall'inizio del 2016 la perdita è del 10,8%, la capitalizzazione è pari a 1,38 miliardi di euro.
7 di 327 - 19/1/2016 16:30
GIOLA N° messaggi: 34555 - Iscritto da: 03/9/2014
BANCA IFIS - UN 4° TRIM. 2015 DI TRANSIZIONE

Nel 4° trimestre il margine di intermediazione di Banca Ifis si fissa a 80,9 milioni, +15,3% a/a, beneficiando anche di 14,9 milioni di ricavi da cessione crediti. Nel dettaglio si nota che il margine di intermediazione, in linea con l' andamento dei tassi di mercato, flette del 3,3% a 50 milioni, mentre le commissioni nette si mantengono sostanzialmente in linea con il 4° trimestre 2014 a quota 14,8 milioni.

Sul fronte delle spese si osserva un incremento del 32% a/a dei costi operativi, che passano da 35 a 46,4 milioni, a seguito dell' espansione dell' organico. Tale crescita e' funzionale allo sviluppo dell' attivita' . In aumento le rettifiche su crediti, che crescono da 1,6 a 11,4 milioni. A fronte di queste dinamiche l' utile netto si fissa a 13,2 milioni di utile netto, -39% a/a rispetto all' analogo periodo 2014.
8 di 327 - 20/1/2016 15:32
GIOLA N° messaggi: 34555 - Iscritto da: 03/9/2014
BANCA IFIS +2,3% Mediobanca conferma Outperform, target 28,10 euro

Banca Ifis si mette in luce in una seduta di forti cali per i titoli finanziari con un guadagno del 2,3% a 26,50 euro.

Stamattina Mediobanca ha premiato le novità emerse ieri confermando la raccomandazione Outperform e il prezzo obiettivo di 28,1 euro.

Gli analisti apprezzano in particolare la solidità dell'istituto che presenta un Common Equity Tier 1 ratio del 14,7%.

Banca Ifis ha indicato un dividendo di 0,76 euro rispetto agli 0,66 euro dell'anno precedente (+15%) ed un pay out del 25%. Decisione finale nel Cda del 2 febbraio prossimo.

La società ha inoltre diffuso i risultati dell'intero esercizio 2015, chiuso con un utile netto di 162 milioni di euro, in crescita del 69%.

La banca veneziana specializzata nel factoring verso le piccole e medie imprese e nella gestione dei "non performing loans" (crediti deteriorati) ha realizzato nel 2015 un margine di intermediazione di 408 milioni di euro, in crescita del 43%.

Le sofferenze sono pari all'1,1% dei crediti commerciali, in calo rispetto all'1,3% del 31 dicembre 2014.

Nel corso dell'esercizio gli accantonamenti sono stati pari allo 0,9% dei crediti commerciali e hanno permesso di raggiungere una copertura delle sofferenze nei crediti commerciali all'87,9%, rispetto all'86,4% del 31 dicembre 2014.

Per quanto riguarda la solidità patrimoniale, il Core Tier 1 (Cet1) al 31 dicembre 2015 risulta pari al 14,68%, in crescita rispetto al 13,89% di un anno prima. Nel corso dell'anno, si legge in un comunicato, Banca Ifis ha realizzato 117 nuove assunzioni.

Nel solo quarto trimestre 2015 il margine di intermediazione è cresciuto del 5,1% a 76,8 milioni di euro e l'utile netto è risultato pari a 13,2 milioni, in calo del 39% sullo stesso periodo del 2014.

"Il 2015 è stato un anno molto buono, per alcuni aspetti straordinario – commenta l'amministratore delegato, Giovanni Bossi -. La qualità del credito continua ad essere uno degli elementi di forza di Banca Ifis, insieme alla solidità patrimoniale e alla buona dotazione di liquidità". Per quanto riguarda il 2016, Banca Ifis si aspetta "la prosecuzione dell'andamento positivo della redditività".

Nel corso del 2015 il titolo Banca Ifis ha galoppato in Borsa mettendo a segno un rialzo del 110%.

Dall'inizio del 2016 la perdita è dell'8%, inferiore alla media del listino milanese.
9 di 327 - 27/1/2016 10:14
GIOLA N° messaggi: 34555 - Iscritto da: 03/9/2014
Il Ftse Mib segna un -0,64% a 18.802 punti.

"La volatilita' resta estremamente elevata", nota un esperto contattato da MF-Dowjones, aggiungendo che "c'e' qualche riposizionamento degli investitori in attesa della Federal Reserve di questa sera. Sara' importante vedere se la Fed assume un atteggiamento molto accomodante sui futuri rialzi dei tassi visto il difficile momento che stanno attraversando i mercati". L'operatore evidenzia inoltre la volatilita' del comparto bancario: "l'accordo sulla bad bank c'e' stato, anche se si attendono i dettagli.

Sara' importante conoscere il prezzo al quale le banche trasferiranno i crediti deteriorati ai veicoli. Per il momento il comparto bancario scambia complessivamente in territorio negativo anche perche' ieri ha effettuato un bel balzo. In luce invece B.Mps (+5,55%) che ieri ha chiuso con un -3,03%, in controtendenza rispetto al settore, e oggi recupera".
10 di 327 - Modificato il 28/4/2016 01:58
leo115 N° messaggi: 2539 - Iscritto da: 23/10/2014
24...
11 di 327 - Modificato il 28/4/2016 01:58
leo115 N° messaggi: 2539 - Iscritto da: 23/10/2014
35...
12 di 327 - 28/4/2016 01:57
leo115 N° messaggi: 2539 - Iscritto da: 23/10/2014
...
nietzsche-maestro.jpg
13 di 327 - 27/7/2016 08:52
borsamania N° messaggi: 577 - Iscritto da: 09/6/2016
Il ribasso delle ultime settimane ha ulteriormente avvicinato il titolo verso il sostegno fondamentale. In mancanza di una pronta reazione, area 17.63 euro rappresenta il prossimo target ed avrà il compito di arginare ulteriori affondi e favorire un rimbalzo (che potrebbe arrivare anche prima). Chiusure di seduta al di sotto di questo sostegno, potrebbero cambiare radicalmente in peggio il quadro di medio termine e favorire così nuovi affondi in direzione di quota 17.55 e 17.33 euro in prima battuta (2° target area 16.85 euro). I primi spiragli positivi si aprirebbero grazie al superamento di 20.80 euro, evento che anticiperebbe una estensione verso area 22 euro (1° target).
14 di 327 - 02/9/2016 17:44
leo115 N° messaggi: 2539 - Iscritto da: 23/10/2014
Quotando: leo115 - Post #12 - 27/Apr/2016 23:57...nietzsche-maestro.jpg

Dovevo ancora studiare...ma adesso direi che ci siamo ..
15 di 327 - Modificato il 03/9/2016 09:35
GIOLA N° messaggi: 34555 - Iscritto da: 03/9/2014
...
16 di 327 - 10/11/2016 15:42
GIOLA N° messaggi: 34555 - Iscritto da: 03/9/2014
Banca Ifis, i conti dei primi 9 mesi del 2016

Banca Ifis ha chiuso i primi 9 mesi del 2016 con un margine di intermediazione pari a 237,7 milioni di euro, in calo del 27,6% rispetto ai 328,1 milioni di euro dei primi nove mesi del 2015.

L’utile netto di periodo ha toccato i 66,3 milioni di euro, in decremento del 55,5% rispetto ai 148,8 milioni di settembre 2015.

Gli aggregati patrimoniali evidenziano sofferenze nette pari a 31,9 milioni, in salita del 3,2% rispetto al dato di fine esercizio 2015. Il rapporto tra le sofferenze nette e gli impieghi netti del settore si attesta all’1,2%, rispetto al 1,1% al 31 dicembre 2015.

Il coverage ratio si attesta all’88,1% dall'87,9% di fine 2015.

Per quanto riguarda i coefficienti patrimoniali, il Total Own Funds Capital Ratio si è attestato al 14,5, dal 14,9% di fine 2015, mentre il Common Equity Tier 1 Ratio (CET1) è pari a 13,5%, in calo dal 14,2% di fine 2015.

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17 di 327 - 01/1/2017 19:08
GIOLA N° messaggi: 34555 - Iscritto da: 03/9/2014
Banca IFIS cede crediti deteriorati per 750 milioni di euro

Banca IFIS ha siglato una binding offer per la vendita di un portafoglio di crediti deteriorati del valore nominale di circa 750 milioni di euro, corrispondente ad oltre a 70mila posizioni. L'operazione – che ha permesso a Banca IFIS di realizzare una plusvalenza - ha visto come controparte KRUK Group, società leader nel mercato NPL nell’Europa Centrale.

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18 di 327 - 20/2/2017 15:49
borsamania N° messaggi: 577 - Iscritto da: 09/6/2016
Nuovo massimo storico per Banca Ifis a 29.79 euro, il miglior titolo bancario degli ultimi due decenni (per performance percentuale). Oggi Interbanca (parte del Gruppo Banca IFIS da novembre 2016) e C.M.C. di Ravenna – una delle principali società di costruzioni italiane – hanno firmato un accordo per un finanziamento a medio termine per un totale di 20 milioni di euro. Il finanziamento servirà a supportare l’importante sviluppo del portafoglio commesse estere del Gruppo. Un sostegno, quello di Banca IFIS Impresa, che in questo mercato mira a supportare gruppi e PMI eccellenti nei loro progetti di crescita ed espansione, anche a livello internazionale.

Stefano Cirella, Responsabile Commercial Lending di Interbanca, ha detto che “Si tratta di un deal importante, con un cliente di assoluto standing non solo nel mercato italiano. Un’operazione che ci dà fiducia e ci dimostra che il tessuto imprenditoriale italiano è ricco di eccellenze nei settori più svariati, che riescono ad affermarsi a livello globale e Banca IFIS ha capacità e disponibilità per supportare la crescita delle imprese virtuose come C.M.C.”.

Il CFO di C.M.C., Alberto Morigi, conferma “Il closing di questa operazione con una primaria banca italiana quale il gruppo Banca IFIS, genera molta soddisfazione nella nostra Azienda, perché è la dimostrazione tangibile di una situazione economica italiana che, nonostante tutto, cerca nuovi sviluppi tramite la collaborazione tra sistema imprenditoriale e sistema creditizio. In particolare questo deal servirà a supportare il Piano di sviluppo e di crescita di C.M.C. sia in ambito nazionale che internazionale” .

Performance Banca Ifis: +29% in 3 mesi, +55% in 6, +16% in 1 anno, +133% in 3 anni e +546% in 5, dal 2001 +280%.

“Il 2016 è stato caratterizzato dall’acquisizione dell’ex Gruppo Interbanca, perfezionata a fine novembre” ha detto Giovanni Bossi, Amministratore Delegato di Banca IFIS. “Quest’acquisizione ci permette di completare l’offerta dei servizi a supporto delle PMI, e già dalle prime settimane abbiamo iniziato a lavorare su fronti comuni, cogliendo, tra le altre, diverse opportunità di cross-selling. Portiamo così nel Gruppo – e nel mercato – competenza, dimensione e coefficienti patrimoniali di valore che ci permetteranno di costruire ulteriore crescita nei settori di presenza. A questo – sottolinea Bossi – si aggiunge la sempre crescente attenzione nel settore dei non-performing loans, nel quale la Banca conferma la volontà di crescita”. Il 16 marzo a Milano si terrà la presentazione dei risultati d’esercizio e delle linee guida del piano strategico 2017-2019.

Il conto economico consolidato 2016 del nuovo Gruppo Banca IFIS chiude con un utile record di circa 687,9 milioni di euro. Il risultato è significativamente influenzato (per 623,6 milioni di euro) dagli effetti dell’acquisizione dell’ex Gruppo Interbanca. Tale provento rappresenta il c.d. “Gain on bargain purchase” che, a valle del processo di Purchase Price Allocation, come previsto dai principi contabili di riferimento, è stato iscritto a conto economico. Esso risulta dalla differenza positiva tra il fair value delle attività e passività acquisite (742,8 milioni di euro) e il loro prezzo di acquisto (119,2 milioni di euro, ancora al lordo di eventuali ulteriori riduzioni). Si prevede inoltre che le attività iscritte a fair value in sede di acquisizione contribuiranno positivamente alla formazione del risultato della gestione finanziaria anche nel corso degli esercizi futuri per effetto dell’avvenuto allineamento della loro redditività ai tassi di mercato di riferimento. Le principali voci economiche, che includono per il mese di dicembre 2016 anche il perimetro dell’ex Gruppo Interbanca, sono:  Margine di intermediazione1 consolidato pari a 326,0 milioni di euro, -19,4% rispetto all’esercizio 2015. Si segnala che il dato complessivo del 2016 include 11,0 milioni di euro di costo addizionale del funding connesso all’acquisizione dell’ex Gruppo Interbanca. Parimenti, si segnala che il dato 2015 era positivamente influenzato dall’operazione di riassetto del portafoglio titoli di Stato perfezionata ad aprile 2015, che aveva portato ad una plusvalenza di 124,5 milioni di euro. Al netto di tali proventi la crescita si attesta a 53,6 milioni di euro (+18,9%). Significativo l’incremento registrato dall’Area NPL (154,7 milioni di euro, +193,7%). Durante l’anno sono stati realizzati utili da cessioni di portafogli residuali per 44,5 milioni di euro (14,9 milioni a dicembre 2015). I Crediti Commerciali realizzano 174,4 milioni di euro (158,7 milioni di euro a dicembre 2015, +9,9%); tale voce contiene per 15,8 milioni di euro l’effetto derivante dall’applicazione di un nuovo modello di stima dei flussi di cassa per i crediti ATD (Acquisto a Titolo Definitivo) vantati nei confronti del Sistema Sanitario Nazionale. L’ex Gruppo Interbanca per il solo mese di dicembre 2016 contribuisce al margine di intermediazione per 1,9 milioni di euro ripartiti tra i settori Crediti Commerciali, Corporate Banking e Leasing.  Rettifiche di valore nette1 , relative al solo settore dei Crediti Commerciali, pari a 26,6 milioni di euro, riferibili per 22,2 milioni di euro a crediti verso la clientela (rispetto ai 21,7 milioni al 31 dicembre 2015, +2,7%) e per 4,4 milioni di euro a titoli di capitale non quotati (8,9 milioni di euro a dicembre 2015). Le rettifiche dell’ex Gruppo Interbanca riferite a dicembre 2016 sono pari a 1,6 milioni di euro.  Costi operativi pari a 202,5 milioni di euro (128,1 milioni nel 2015) ed includono i costi relativi all’acquisizione dell’ex Gruppo Interbanca per 16,5 milioni di euro. I costi operativi relativi al solo ex Gruppo Interbanca sono pari a 13,8 milioni di euro. Al netto dell’ex Gruppo Interbanca e degli oneri imputabili all’operazione di acquisizione sopra citata, i costi relativi al vecchio perimetro del Gruppo Banca IFIS sono pari a 172,2 milioni di euro.  Gain on bargain purchase relativo all’acquisizione dell’ex Gruppo Interbanca, è pari a 623,6 milioni di euro. L’utile netto del Gruppo al 31 dicembre 2016 si attesta a 687,9 milioni di euro rispetto ai 162,0 milioni di dicembre 2015 con un incremento del 324,7%. L’utile normalizzato del solo Gruppo Banca IFIS, al netto della bargain (623,6 milioni di Euro) e dei costi connessi all’acquisizione dell’ex Gruppo Interbanca (complessivamente pari a 27,5 milioni di Euro) si attesta a 89,7 milioni di euro, con una crescita sul normalizzato 2015 del 12,2%. L’utile per azione al 31 dicembre 2016 è pari a 12,94€, l’utile normalizzato per azione è pari all’1,69€. Il dividendo proposto è di 0,82 euro/azione. Il totale attivo al 31 dicembre 2016 è pari a 8,7 miliardi verso 7,0 miliardi nel 2015 (+25%). Gli impieghi consolidati al 31 dicembre 2016 sono pari a 5,9 miliardi di euro (3,4 miliardi al 31 dicembre 2015, +72,5%). I crediti deteriorati lordi relativi alsettore Crediti commerciali sono pari a 476,3 milioni di euro a fronte di rettifiche di valore pari a 275,3 milioni di euro con un coverage ratio del 57,8%. Le sole sofferenze lorde sono pari a 276,7 milioni con rettifiche pari a 245,0 milioni e un coverage ratio dell’88,5%. I crediti deteriorati lordi relativi ai settori Corporate Banking e Leasing (riconducibili all’ex Gruppo Interbanca) sono pari a 889,9 milioni di euro a fronte di rettifiche di valore pari a 681,1 milioni di euro con un coverage ratio del 76,5%. Le sole sofferenze lorde sono pari a 534,9 milioni di euro con rettifiche pari a 501,5 milioni e un coverage ratio del 93,7%. Il patrimonio netto a fine esercizio si attesta a 1,2 miliardi di euro rispetto ai 573,5 milioni del 31 dicembre 2015. I fondi propri beneficiano integralmente degli effetti dell’acquisizione dell’ex Gruppo Interbanca, non essendo state applicate misure prudenziali al gain on bargain purchase iscritto a conto economico. Il CET1 e il Total Own Fund ratio consolidati del solo Gruppo Banca IFIS, senza considerare gli effetti del consolidamento della controllante La Scogliera2 , a fine 2016 si attestano entrambi al 15,7% rispetto al 15,8% di fine 2015.
MODERATO gestabellica (Utente disabilitato) N° messaggi: 2469 - Iscritto da: 15/11/2014
20 di 327 - 01/3/2017 15:49
marsanv N° messaggi: 193 - Iscritto da: 10/6/2016
Previsioni di target?
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BIT:IF 20.82 -0.1%
Banca IFIS Spa
Banca IFIS Spa
Banca IFIS Spa
Indici Internazionali
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France 0.6%
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US (NASDAQ) 0.2%
United Kingdom 1.4%
Rialzo (%)
BIT:WTFIN 1.30 28.7%
BIT:PLC 1.78 18.7%
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