Intesa San Paolo (ISP)

- Modificato il 03/8/2019 14:02
GIOLA N° messaggi: 30069 - Iscritto da: 03/9/2014
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INTESA SAN PAOLO CON GRAFICI AFTER HOURS





https://www.intesasanpaolo.com/



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5496 Commenti
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5321 di 5496 - 29/9/2023 14:12
1magenpier N° messaggi: 342 - Iscritto da: 15/10/2019
Forza ragazzi gettate la maschera, diteci la vostra previsione
5322 di 5496 - 29/9/2023 14:58
luciapacilli N° messaggi: 163 - Iscritto da: 24/3/2014
Spero che arrivi al più presto a 2,50 perché non da soddisfazioni sweat_smile
5323 di 5496 - 29/9/2023 14:59
MULTYNYCK N° messaggi: 5725 - Iscritto da: 10/10/2021

Bisogna capire se questo è un venerdì rimbalzo tecnico o di fondo oppure se è una bull-trap??? Chi lo capisce è bravo!!!grin ...lunedì sarà tardi ???

5324 di 5496 - 29/9/2023 15:59
FrancoPompino N° messaggi: 686 - Iscritto da: 28/9/2023
Credo nel giorno della Eminflex
5325 di 5496 - 29/9/2023 17:06
luciapacilli N° messaggi: 163 - Iscritto da: 24/3/2014
Però che ⚾⚾, ora è rossa? E che cosa?
5326 di 5496 - 29/9/2023 19:56
Vshare N° messaggi: 5906 - Iscritto da: 06/8/2014
Intesa Sanpaolo può uscire dalla Russia, via libera da Putin Intesa Sanpaolo è libera di vendere le sue attività in Russia. Il disco verde è arrivato dal Cremlino con il presidente Vladimir Putin che ha firmato un decreto presidenziale che consente a Ca' de Sass di cedere o trasferire il 100% dei suoi asset. Intesa ad agosto ha chiuso il suo ufficio di rappresentanza a Mosca mentre la sua filiale ha continuato ad operare, in attesa di ottenere il via libera per la cessione ad una società locale che, nei fatti, consentirà al gruppo di uscire dal Paese. 
5327 di 5496 - 29/9/2023 22:16
Gianni Barba N° messaggi: 33442 - Iscritto da: 26/4/2020

Business Intelligence, Intesa Sanpaolo sceglie iGenius

per implementare le proprie soluzioni - Economia · 29 settembre 2023

(Teleborsa) - Intesa Sanpaolo ha scelto iGenius, azienda che applica la propria tecnologia di AI generativa alla business intelligence (BI), per implementare le proprie soluzioni di BI. iGenius - spiega la nota - è una piattaforma che semplifica l’accesso ai dati utilizzando il linguaggio naturale, in grado di offrire una configurazione professionale personalizzata perché costruita sulle esigenze dell’utente finale, attraverso anche l’automatizzazione di diverse funzioni.
Intesa Sanpaolo adotterà, così, la soluzione di business intelligence generativa di iGenius “Crystal”, già testata con successo all’interno del Gruppo attraverso Fideuram Private Banking.

Per Marco Ditta, Responsabile Data & Artificial Intelligence di Intesa Sanpaolo: “l’utilizzo di soluzioni di intelligenza artificiale, come quella proposta da iGenius, e di grandi quantità di dati si sta sempre più affermando nel mondo del lavoro e nel nostro panorama aziendale come chiave di trasformazione e semplificazione. Per questo motivo è fondamentale adottare un approccio che vede l’uomo al centro di progetti e processi. Questo approccio dà priorità alle esigenze delle persone nell’organizzazione aziendale e propone un utilizzo della tecnologia a supporto ed esaltazione delle capacità professionali; crea un ambiente di lavoro più efficiente ed efficace, in cui le persone partecipano al disegno delle nuove soluzioni e dei nuovi processi e vengano formate all’utilizzo delle nuove tecnologie, contribuendo così all’evoluzione del modo di lavorare in questa nuova era”.


“La partnership tra Intesa Sanpaolo e iGenius è una dimostrazione della direzione in cui si sta muovendo il futuro del lavoro, dove tecnologie avanzate come la BI generativa giocheranno un ruolo fondamentale nel guidare il successo aziendale e le decisioni guidate dai dati", sottolinea Uljan Sharka, Fondatore e Ceo di iGenius. "Entrambe le aziende adottano un approccio incentrato sull'uomo, garantendo vantaggi a tutti gli stakeholder, primi tra tutti dipendenti e clienti. Inoltre, iGenius e Intesa Sanpaolo stanno lavorando per implementare
prodotti con particolare attenzione alla sostenibilità, introducendo modalità intelligenti di elaborazione dei dati che ottimizzano l'uso delle risorse computazionali con effetti green sui data center”.
5328 di 5496 - 29/9/2023 22:18
Gianni Barba N° messaggi: 33442 - Iscritto da: 26/4/2020
La situazione di medio periodo di Intesa Sanpaolo resta tendenzialmente ribassista.
Tuttavia, esaminando il grafico a breve, sarebbe lecito iniziare a dubitare della possibilità della fase ribassista di estendere.
E' atteso dunque un miglioramento verso l'alto della curva che incontra il primo ostacolo a 2,459.
Supporto visto a quota 2,422.
Ulteriori spunti rialzisti favoriscono un nuovo target stimato verosimilmente in area 2,495.

5329 di 5496 - Modificato il 01/10/2023 09:42
mauri1972 N° messaggi: 623 - Iscritto da: 03/2/2015
Banche, riparte il risiko con il blitz di Unipol su Popolare Sondrio e il Tesoro che studia l’uscita da Mps. Ecco tutti gli scenari

Gli acquisti di Unipol sulla Popolare di Sondrio e le manovre del Tesoro su Mps riaccendono la speculazione sulle operazioni di m&a che potrebbe entrare nel vivo nella prima metà del 2024

https://www.milanofinanza.it/news/dopo-il-blitz-di-unipol-su-sondrio-e-l-accelerazione-del-tesoro-su-mps-il-risiko-bancario-riparte-ecco-202309291839073285
5330 di 5496 - 04/10/2023 20:22
mauri1972 N° messaggi: 623 - Iscritto da: 03/2/2015
Nei prossimi mesi tantissimi clienti di Intesa Sanpaolo definiti come "prevalentemente digitali" saranno trasferiti alla banca digitale Isybank. Molti se ne sono accorti solo ora.

Migliaia di clienti Intesa Sanpaolo verranno automaticamente trasferiti alla banca digitale Isybank, annunciata da Intesa Sanpaolo nei mesi scorsi, come parte del piano di impresa 2022-2025. In pratica, i clienti definiti "prevalentemente digitali" avranno un conto Isybank a partire dal 18 marzo 2024 (ma in alcuni casi anche prima: dipende dal cliente).

Il gruppo identifica i clienti come "prevalentemente digitali" nel caso in cui abbiano meno di 65 anni, nell'ultimo anno non hanno effettuato operazioni in filiale oppure "ne hanno effettuato almeno altrettante mediante il servizio My Key".

Un passaggio che non sarà indolore: perché implica il trasferimento a una banca che non ha filiali sul territorio e la cui operatività è gestita soltanto dall'applicazione mobile, sebbene con l'appoggio di una "filiale digitale", raggiungibile al telefono o attraverso la chat dell'applicazione di Isybank. Per essere più chiari, il conto Isybank non può essere gestito neanche da web, ma unicamente dall'applicazione sullo smartphone.

La comunicazione è stata data il 19 luglio, sebbene in maniera un po' nascosta: non è stata inviata una lettera, come spesso accade per comunicazioni di tale rilevanza e molte persone se la sono persa fra gli avvisi nell'applicazione, messa insieme a tante altre.

Fino alla fine di settembre (anche se molti utenti hanno segnalato che, nel loro caso, la data ultima era stata fissata per la metà di settembre) c'era la possibilità di contattare Intesa Sanpaolo nel caso in cui i clienti non si fossero riconosciuti nell'identità di cliente "prevalentemente digitale", ma erano comunque le caratteristiche decise in autonomia da Intesa Sanpaolo a fare fede.

Oltre alle persone con più di 65 anni, sono stati esclusi, per esempio, i clienti con giacenze finanziarie superiori a 100.000 euro o che hanno effettuato più di 10 operazioni in filiale nell'ultimo anno o comunque dall'apertura del conto se avvenute nel corso dell'ultimo anno. Rimane la possibilità di recedere dal rapporto con Intesa Sanpaolo entro l'ultimo giorno lavorativo precedente al trasferimento del conto.

Non deve sorprendere, quindi, che su Reddit e su X (ex Twitter) molte persone siano state, innanzitutto, sorprese dall'apprendere dagli organi di stampa della comunicazione, poco evidente dai canali ufficiali; e poi, soprattutto, inferocite per un trattamento imposto in modo così netto.

Viene da chiedersi, perciò, se il trasferimento sia stato gestito nel modo più opportuno. Il rapporto con gli istituti di credito, a cui i clienti delegano la gestione e la messa in sicurezza dei propri soldi, è delicato e ci si aspetta che venga considerato con la massima lealtà e trasparenza.

Può il silenzio assenso valere per un cambio così radicale di rapporto bancario, con addirittura il cambio di denominazione? Può essere considerata analoga a un istituto bancario tradizionale, una banca digitale priva addirittura del sito web di consultazione e disposizione? E soprattutto non si mina in questa maniera il rapporto di fiducia che deve esistere tra correntista e istituto bancario? Crediamo che siano gli organi competenti sulla vigilanza bancaria e l'AGCM a dover dare una risposta formale; i correntisti daranno la loro risposta, più sostanziale, scegliendo se confermare o meno la fiducia al gruppo Intesa Sanpaolo.

Da Intesa Sanpaolo a Isybank: cosa succederà
Migliaia di persone passeranno da un conto Intesa Sanpaolo a un conto Isybank, che non ha filiali sul territorio né una piattaforma di internet banking accessibile online: funziona solo tramite applicazione mobile scaricabile su iOS e su Android.

Non saranno invece trasferiti rapporti diversi dalle carte di debito o di credito o prepagate: mutui, prestiti, libretti di risparmio e cassette di sicurezza rimarranno legate a Intesa Sanpaolo.

Per coloro che devono ancora pagare, per esempio, rate del mutuo o il canone delle cassette di sicurezza sarà Intesa Sanpaolo a occuparsi di modificare il mandato per l'addebito diretto in modo che venga addebitato sul nuovo conto IsyBank. Con il nuovo conto verrà assegnato, però, un nuovo IBAN e lo stesso vale per le carte che lo prevedono, come la Flash e la Superflash.

In pratica, dopo l'avvenuto trasferimento a Isybank gli utenti che hanno, per esempio, un mutuo o un prestito aperto con Intesa Sanpaolo dovranno usare l'applicazione di Isybank per la gestione ordinaria del conto - per effettuare bonifici o consultare il saldo, per esempio - mentre dovranno usare l'applicazione di Intesa Sanpaolo per l'operatività del mutuo o del prestito.

Dopo il passaggio per accedere all'applicazione di Isybank serviranno le stesse credenziali dell'applicazione di Intesa Sanpaolo; nell'archivio dell'applicazione di Isybank verrà anche creato un archivio dei rapporti con Intesa Sanpaolo degli ultimi dieci anni. Anche la rubrica verrà trasferita completamente.

Uno dei risultati dell'operazione "forzosa" sarà quella di poter dire che, solo dopo pochi mesi dal lancio, Isibank ha un numero rilevantissimo di correntisti.

Come cambia il piano tariffario
Intesa Sanpaolo ha spiegato che i suoi clienti verranno trasferiti al piano più completo di Isybank, chiamato IsyPrime che "a parità di operatività" prevede "un risparmio rispetto ai costi sostenuti in precedenza in Intesa Sanpaolo".

Il piano IsyPrime costa 9,90 euro al mese e permette, fra le altre cose, di prelevare senza costi aggiuntivi anche dagli sportelli di altre banche e nessun costo aggiuntivo per i bonifici istantanei effettuati verso un Paese che fa parte dello Spazio Economico Europeo. Con IsyPrime non sono previsti costi per l'addebito diretto dei bollettini e per i pagamenti effettuati con il sistema PagoPA, per pagare bollette e multe, per esempio.

Nel caso in cui, al momento del trasferimento, non fosse collegata alcuna carta di debito, il trasferimento verrà invece fatto al piano IsyOn; ma Intesa Sanpaolo assicura che anche in questo caso per i clienti ci sarà un risparmio rispetto ai costi attualmente sostenuti. Anche IsyOn costa 9,90 euro al mese (per un totale di 153 euro all'anno, compreso di 34,20 euro di imposta di bollo) e prevede gli stessi benefici di IsyPrime, ma non permette di acquistare altri prodotti della banca ed è un conto senza carta di debito.

È comunque possibile modificare, in un secondo momento, il proprio piano. Inoltre, le carte di credito trasferite a Isybank manterranno le stesse condizioni economiche. Inoltre se il cambio viene effettuato nei primi tre mesi dal passaggio a Isybank e se il nuovo piano ha un canone inferiore rispetto al piano proposto da Intesa Sanpaolo, allora la parte di canone in eccesso verrà rimborsata.

Nel trasferimento cesseranno alcuni servizi di Intesa Sanpaolo, come il pagamento del parcheggio appoggiandosi al servizio di myCicero e la funzione XME Salvadanaio, che permette di accantonare regolarmente somme di denaro, in quanto non sono parte di Isybank.
5331 di 5496 - 05/10/2023 10:56
1magenpier N° messaggi: 342 - Iscritto da: 15/10/2019
Il nuovo TP di S.P. per ISP udite udite e' di Euri 3,30 e a noi ci tengono sotto di 1 Euro ma cosa ve ne pare?????
5332 di 5496 - 25/10/2023 20:35
mauri1972 N° messaggi: 623 - Iscritto da: 03/2/2015
Intesa Sanpaolo non pagherà la tassa sugli extraprofitti. La banca accantona a riserva 2,1 miliardi e approva il piano per il sociale

Mossa analoga da parte di Unicredit che ha messo a riserva 1,1 miliardi. Nel frattempo Ca’ de Sass approva il programma di contrasto delle disuguaglianze e a favore dell'inclusione finanziaria educativa e sociale. Interventi per 1,5 miliardi tra il 2023 e il 2027

5333 di 5496 - 31/10/2023 07:25
mauri1972 N° messaggi: 623 - Iscritto da: 03/2/2015
Intesa Sanpaolo compra la rumena First Bank dal fondo J.C. Flowers per 100-150 milioni e raddoppia nel paese balcanico

La transazione dovrebbe chiudersi entro il primo trimestre del 2024. La scorsa settimana Unicredit aveva comprato nel paese gli asset della greca Alpha Bank
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5334 di 5496 - Modificato il 13/11/2023 07:55
mauri1972 N° messaggi: 623 - Iscritto da: 03/2/2015
Perché Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps e non solo hanno sbancato il governo

Ecco quanto il governo non incasserà dalla tassa sugli extraprofitti delle banche dopo le decisioni di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Mediobanca, Bper, Banco Bpm e non solo.

L'analisi di Giuseppe Liturri

Siamo a 1.869 milioni. Distribuiti su 9 banche. Al termine della tornata di conti trimestrali aggiornati al 30 settembre è questo il totale che abbiamo ottenuto sommando la tassa sugli extraprofitti che ciascuna banca ha dichiarato che non sarà legittimamente versata. La Legge gli offriva la facoltà di non pagare, purché destinassero a riserva un importo pari a 2,5 volte il dovuto, e tutti gli amministratori hanno diligentemente sfruttato questa opportunità. Perché, se non l’avessero fatto, i rispettivi azionisti li avrebbero accusati di mala gestio. Puramente e semplicemente.

Quindi non ha senso – come pure è stato fatto da alcuni quotidiani – distinguere tra banche possedute dallo Stato, come MPS o Mediocredito Centrale e altre banche. Nessun consiglio di amministrazione, a prescindere, dall’azionista, aveva voglia di essere accusato di indebolire il patrimonio della banca, gravando i conti della banca con una tassa.

Considerando altre banche minori, sarà facile arrivare intorno ai 2,5 miliardi stimati dal governo nelle varie dichiarazioni, ma mai negli atti ufficiali. Perché, sin da quando il decreto legge di inizio agosto è arrivato al Senato per la conversione, la stima di gettito nella relazione tecnica è sempre stata “prudentemente” pari a zero.

Peccato perché c’erano almeno i presupposti, avendo le banche annunciato risultati strepitosi, con margine di interesse (quello su cui la tassa avrebbe dovuto essere calcolata) e utile netto in molti casi aumentati dal 50% al 100%. A testimoniare l’eccezionale congiuntura favorevole di cui hanno beneficiato le banche negli ultimi 9/12 mesi. Ben aldilà della normale dinamica che si osserva in questi casi. Di cui peraltro non ci sono precedenti nella storia recente, perché 450 punti di aumento in 12 mesi sono un evento più unico che raro. Per comprendere l’eccezionalità del “vento favorevole” a prescindere dal “capitano”, anche la Banca Popolare di Bari – che stenta a riprendersi dopo le recenti disavventure – è passata dalla perdita all’utile. Basta consultare i dati pubblicati dall’ABI (come spieghiamo qui) per avere idea della dinamica rialzista che ha subito interessato il tasso medio dell’intero stock degli attivi bancari, mentre i tassi medi sullo stock dei depositi hanno subito solo modesti incrementi. Non una normale oscillazione congiunturale ma un’aberrazione del mercato, come spiegato bene da autorevoli interventi sul Financial Times, Bloomberg e Wall Street Journal.

Sul punto, non convince la tesi della personale definizione fornita da Massimo Doris, capo del gruppo Mediolanum, secondo il quale “Un extraprofitto ci sarà per lo Stato per quanto riguarda le banche che quest’anno pagheranno almeno il 50% in più di imposte rispetto all’anno scorso, ma mi aspetto qualcosa di molto più alto […] Noi pagheremo più del doppio, perché se fai più utili paghi più imposte, quindi l’incasso dello Stato sarà molto più cospicuo rispetto al 2022 – ha aggiunto Doris -. Noi stimiamo di pagare in Italia 158 milioni di imposte totali nel 2023, rispetto a 71 del 2022”.

Infatti la “ratio” sottostante alla tassa degli extraprofitti (windfall profit tax nella dottrina internazionale) è quella di ritenere una parte degli utili meritevoli di un maggiore prelievo rispetto a quello ordinario, proprio per la loro natura, tutta da dimostrare ovviamente, di utili frutto di una straordinaria congiuntura quasi del tutto indipendente dalle scelte manageriali.

Desta quindi perplessità la posizione di Doris quando ribadisce l’ovvio – cioè che più utili significano più entrate a favore dello Stato – facendo probabilmente finta di dimenticare che una parte di quegli utili sono manna piovuta dal cielo e, solo per tale motivo, c’è una parte della dottrina che ritiene sia giustificato assoggettarli ad un prelievo maggiore. Ma ormai il latte è stato versato e sono discussioni puramente accademiche.

Non senza ricordare che il decreto prevedeva che le somme eventualmente incassate sarebbero state destinate al fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa, al fondo di garanzia per i crediti alle PMI e a interventi volti alla riduzione della pressione fiscale di famiglie e imprese.

Sarà per un’altra volta.p.php?pid=chartscreenshot&u=0F%2FNTqxXSU
5335 di 5496 - 13/11/2023 12:20
lukbrg N° messaggi: 371 - Iscritto da: 08/2/2012
Lì passiamo questi 2.60 o no?
5336 di 5496 - 13/11/2023 14:13
ken0782 N° messaggi: 1503 - Iscritto da: 26/10/2017
Macché
5337 di 5496 - 13/11/2023 14:14
ken0782 N° messaggi: 1503 - Iscritto da: 26/10/2017
Questa sempre indietro rimane le altre raddoppiano
MODERATO FRANCO FRANCHINO (Utente disabilitato) N° messaggi: 5293 - Iscritto da: 21/7/2023
5339 di 5496 - 13/11/2023 15:50
luciapacilli N° messaggi: 163 - Iscritto da: 24/3/2014
Forse domani sweat_smile
5340 di 5496 - 14/11/2023 15:01
bonsaro1 N° messaggi: 613 - Iscritto da: 30/12/2013
Prese di profitto prima del dividendo
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