Seri Industrial (SERI)

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GIOLA N° messaggi: 29907 - Iscritto da: 03/9/2014
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MODERATO LuciaLavigna (Utente disabilitato) N° messaggi: 3268 - Iscritto da: 20/10/2020
302 di 731 - 31/5/2021 09:07
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
COMUNICATO STAMPA
COORDINAMENTO CITTADINO PDL
PIEDIMONTE MATESE


Rimane sotto sequestro l’immobile di Via Canneto dove dovrebbe sorgere il centro commerciale. Il Tribunale di Riesame, al termine della camera di consiglio svoltasi nella mattinata dell’altro ieri, ha difatti rigettato l’istanza avanzata dai proprietari per ottenere il dissequestro della struttura dove un tempo operava l’ex cotonificio delle Manifatture del Matese ed ora destinato ad accogliere un centro di media distribuzione. All’intero immobile furono apposti i sigilli alcune settimane fa da parte dei Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, coordinati dal Capitano Salvatore Vitiello, su ordine della Procura della Repubblica di Santa Maria C.V., all’esito delle indagini condotte dal Magistrato Silvio Marco Guarriello che emise anche 14 avvisi di garanzia a carico del proprietario dell’edificio Vittorio Civitillo, dell’ex tecnico comunale Ernesto Palermiti e dell’attuale responsabile del Settore Urbanistica del Comune Pietro Terreri, dei componenti dell’ex Commissione Edilizia Comunale, ritenuta illegittima dal Tar e dal Consiglio di Stato, dei tecnici professionisti che hanno seguito la pratica edilizia e di un funzionario dell’Asl Ce/1, ravvisando il Giudice diverse ipotesi di reato, tra le quali l’abuso di ufficio, il falso materiale ed ideologico in atti pubblici, l’abusivismo edilizio e reati contro l’ambiente. Ora, a distanza di circa un mese, la proprietà ha chiesto al Tribunale di liberare la struttura per continuare i lavori di allestimento del centro commerciale, che secondo alcune voci dovrebbe aprire già dopo Natale, ma i Giudici del Riesame hanno bocciato la richiesta di dissequestro, anche perché le indagini sono ancora in corso, per cui si allungano i tempi dell’apertura del centro alle porte del capoluogo matesino. Intanto, la minoranza del Popolo della Libertà affila nuovamente le armi preannunciando di volerci vedere chiaro sulla rapidità con cui l’ex commissione edilizia integrata, non appena insediatasi, ha subito proceduto all’esame ed accolto la richiesta di sanatoria dei lavori effettuati per l’ampliamento dell’immobile ma eseguiti senza regolare rilascio di permesso a costruire. Una solerzia che, secondo l’opposizione, “non è stata usata per l’esame delle richieste degli altri comuni cittadini, ai quali è stato riservato un trattamento ben diverso con lungaggini varie che fanno venire il sospetto, o meglio confermando la nostra tesi sulla corsia preferenziale e sulla protezione assicurata dall’amministrazione comunale del sindaco Vincenzo Cappello ad un’iniziativa chiaramente speculativa in grado di mettere in ginocchio, semmai si dovesse concretizzare, l’intero sistema economico e commerciale della nostra città”.



303 di 731 - 31/5/2021 09:08
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Piedimonte Matese – Cotton Village, la genesi di un abuso
redazione | 20 Maggio 2021




Piedimonte Matese – Sono stati necessari due anni di indagine da parte della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per arrivare al sequestro di una parte della più importante struttura commerciale del paese. La vicenda si innesta sulla realizzazione di un ampliamento sulla parte anteriore del Cotton Village, in adiacenza al fabbricato principale. L’indagine partita circa due anni fa (probabilmente da precisa denuncia) condotta dai carabinieri del Corpo Forestale di Alife. L’ampliamento in questione fu autorizzato nell’anno 2016 come parcheggio coperto pertinenziale, sfruttando una legge regionale, la 19 del 2001, che riprendeva la cosiddetta “Tognoli” (122/1989) e consentiva, tra le altre cose, la realizzazione in deroga allo strumento urbanistico vigente di parcheggi di pertinenza delle strutture commerciali. Ovviamente, la deroga riguardava i parcheggi e non altro. Invece, secondo l’ipotesi investigativa, la proprietà PM Immobiliare (gruppo SERI), non solo realizzava la struttura con un aspetto differente, ma gli dava anche una destinazione diversa (deposito all’interno ed in ampliamento del preesistente ristorante sul terrazzo di copertura). Tali difformità, nel 2016, furono sanzionate dall’allora responsabile con una ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi. A seguito di tale ordinanza, la società avviò una sanatoria che si concluse con il rilascio del permesso di costruire in sanatoria in data 31 Maggio 2018, con il quale i titolari si impegnavano a mantenere la destinazione a parcheggio dei locali.
In realtà, contrariamente all’impegno preso, la società avrebbe continuato ad utilizzare la parte inferiore a deposito e la parte superiore, durante il periodo estivo, come ristorante all’aperto (addirittura con manifesti che pubblicizzavano serate ed eventi). Secondo l’ipotesi investigativa, inoltre, sarebbe stata realizzata, in maniera non conforme, sulla copertura dell’ampliamento, un chiosco per la preparazione degli aperitivi e per serate. Il tutto senza alcuna autorizzazione. Finora, almeno fin quando c’è stata l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Luigi Di Lorenzo, il municipio, avrebbe fatto finta di niente, anzi, sindaco e assessori sono spesso seduti a quei tavoli per trascorrere conviviali serate. Dopo le denunce, tuttavia, il comune si è trovato costretto a fare altra ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi. Pochi giorni fa è scattato il sequestro degli abusi da parte della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Leggi anche:
Piedimonte Matese – Abusi edilizi, scatta il sequestro per una parte del Cotton Village. Accuse contro imprenditori e tecnici
304 di 731 - 31/5/2021 09:12
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
10 MARZO 2021

Piedimonte Matese – E’ stato conferito, al perito nominato perito dal giudice, l’incarico per effettuare la copia informatica di tutti i supporti elettronici sequestrati ad alcuni delle persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere sul municipio del capoluogo matesino. Nelle prossime settimana, il perito, analizzerà il contenuto dei telefonini, dei computer e degli altri supporti elettronici prelevati – ad alcuni indagati – durante la perquisizione a loro carico. Il risultato, chiaramente, sarà determinante per il futuro degli indagati.
L’inchiesta:
Le accuse mosse dagli investigatori sono pesanti, avrebbero costituito un’associazione a delinquere per compiere abusi d’ufficio, turbativa d’asta e corruzione, per agevolare l’imprenditore Vittorio Civitillo che a sua volta – scrive la Procura della Repubblica – aveva finanziato la campagna elettorale delle elezioni comunali dell’ex sindaco Luigi Di Lorenzo, dell’ex presidente del consiglio comunale, Gianluigi Santillo.
Secondo l’ipotesi accusatoria lungo la quale gli investigatori stanno sviluppando la loro azione, proprio Santillo, gli ex assessori David Raucci e Ivan Filetti, Antonio Montone (all’epoca dei fatti sindaco di Castello Matese), Vincenzo Menditto (dipendente Asl e all’epoca dei fatti al capo dell’ufficio tecnico comunale dell’ente piedimontese) attuavano una serie di azioni per far approvare al municipio guidato da Luigi Di Lorenzo, un protocollo d’intesa proposto dalla “Kronos” (amministrata da Bruno Pagliaro) per la realizzazione di una serie di strutture per favorire il turismo nel territorio del Matese. Lo scopo, secondo l’accusa, era quello di vincolare l’ente comunale di Piedimonte Matese a favorire la società SERI (di Vittorio Civitillo) quale soggetto attuatore. In tal modo la SERI avrebbe avuto accesso ai fondi statali previsti dal decreto Calenda e i fondi prevista dal Masterplan per la aree interne della regione Campania. Se tutto fosse andato in porto sarebbe stata una pioggia di milioni e milioni di euro per la Seri (quale soggetto attuatore). Basta pensare, infatti, che si voleva realizzare il famoso ponte tibetano in vetro, alberghi diffusi, polo eno gastronomico, cabinovia fra Piedimonte e Castello Matese, alcuni centri culturali, riqualificazioni di diverse aree. Per gli investigatori non sembrano esserci dubbi: l’azione degli amministratori indagati era mossa dall’unico intento di ricambiare l’appoggio elettorale profuso dall’imprenditore Civitillo nelle comunali 2017 alla lista “Uniti per Piedimonte Matese”. L’inchiesta, inoltre, coinvolte anche Loreta Di Marco, ex assessore estero del municipio piedimontese; Giovanni Malinconico (imprenditore di Ailano) e l’imprenditore piedimontese, Ruggiero Di Pietro e l’imprenditore del capoluogo matesino, Mario Rosario Zoccolillo.
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Piedimonte Matese – Appalti e corruzione, perquisita l’abitazione dell’ex sindaco Di Lorenzo
Piedimonte Matese / San Potito Sannitico – Appalti e corruzione, perquisita l’abitazione dell’ex presidente del consiglio Santillo
Piedimonte Matese / Caserta – Appalti e corruzione, perquisito dipende Asl con “alta professionalità”
Piedimonte Matese / Ailano – Municipio, appalti e corruzione: indagati tre grossi imprenditori
Piedimonte Matese / Castello Matese / Dragoni – Appalti e corruzione, indagati gli ex sindaci Pagliaro e Montone


MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
306 di 731 - 01/6/2021 10:02
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Piedimonte Matese / Castello Matese – Masterplan, Menditto a Di Lorenzo: la linea di Montone è un imbroglio
La redazione | 31 Maggio 2021



Piedimonte Matese / Castello Matese – Le certezze sulle intenzioni dell’ex sindaco di Castello Matese, Antonio Montone, e dei raggiri delle procedure che lo stesso intende attuare per il Masterplan sono argomento di discussione fra l’ex tecnico comunale del capoluogo matesino, Vincenzo Menditto e l’ex sindaco Luigi Di Lorenzo. Quest’ultimo, scrive la Procura, pur a conoscenza della situazione resta nei panni di un semplice spettatore nel rispetto, precisa la Procura, del pactum sceleris intessuto con i consiglieri della sua stessa maggioranza. Emblematica la conversazione telefonica fra Menditto e Di Lorenzo registrata dagli investigatori il 6 marzo del 2020.
L’allora tecnico comunale, attuale dipendente dell’Asl, chiama Di Lorenzo per dirgli di aver inviato a lui delle cose relative all’accordo di sviluppo invocato da Montone. Menditto che palesa un certo fastidio nei confronti del Sindaco Montone e di chi dietro di lui – si legge negli atti dell’inchiesta – sta spingendo per ottenere un vantaggio personale (l’imprenditore piedimontese VITTORIO CIVITILLO ) rappresentato da Bruno Pagliaro che il sindaco Di Lorenzo considera essere un fesso.
Menditto si lamenta di Pagliaro e Raucci perché sono andati dalla Segretaria comunale per “perorare la causa”. Parlano di Montone e Filetti in maniera negativa. Menditto riferisce che le istanze per gli accordi vanno fatte ad INVITALIA e non come ha fatto il MONTONE che ha inviato il tutto al Comune di Piedimonte. Il Sindaco replica dicendo di aver rinunciato da tempo ad avere a che fare con Montone. Di Lorenzo sembra essere dispiaciuto solo per Gianluigi Santillo perché – spiega l’ex sindaco – ha capito e sta in difficoltà. Santillo vorrebbe procedere con una delibera finta che Menditto sconsiglia vivamente ed il Sindaco già in linea con quanto sostiene l’ingegnere, raccoglie l’invito, consapevole che anche la Segretaria non è disponibile a proseguire in tal senso.

307 di 731 - 01/6/2021 13:10
Gianni Barba N° messaggi: 33255 - Iscritto da: 26/4/2020
Tecnicamente, Seri Industrialsunglassesè in una fase di rafforzamento
con area di resistenza vista a 7,453,
mentre il supporto più immediato si intravede a 6,923.
A livello operativo
si prevede un proseguimento della seduta all'insegna del toro
con resistenza vista a quota 7,983.
308 di 731 - 03/6/2021 06:59
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Piedimonte Matese – Scandalo in Municipio, l’occhio della Procura e le “autoreti” di Di Lorenzo e Civitillo
redazione | 1 Giugno 2021



Piedimonte Matese – La Procura Della Repubblica “osservava” da tempo la situazione nel municipio del capoluogo matesino e i rapporti fra gli amministratori, imprenditori e tecnici. La situazione, per gli investigatori, si fa particolarmente interessante quando gli indagati iniziano a “cantarsele” e a denunciarsi a vicenda. Le ultime vicende politiche avvenute a Piedimonte Matese costituiscono un passo importante in relazione alle indagini. Lo scorso 27 luglio 2020, al termine della seduta del Consiglio Comunale, per l’approvazione del bilancio, l’allora sindaco Luigi Di Lorenzo, dopo aver preso atto della maggioranza di voti contrari all’approvazione del documento economico-finanziario dell’Ente, pronunciava una vera e propria invettiva nei confronti di Gianluigi SANTILLO, suo principale avversario politico, accusandolo di essere pilotato nelle proprie scelte ed azioni da un “dominus” (secondo la Procura l’imprenditore VITTORIO CIVITILLO) al quale è legato da un saldo rapporto di fiducia.
Il primo cittadino, nel corso del suo sfogo, faceva chiari riferimenti alla vicenda del “MasterPian”, già oggetto d’indagine da parte della Procura sammaritana, che proprio l’imprenditore – sostiene la Procura – voleva attuare attraverso l’interessamento del SANTILLO e di altri suoi emissari. Di Lorenzo, durante quel discorso ricordò i riflessi negativi che aveva prodotto, ovvero della ritorsione subita a seguito della mancata approvazione della deliberazione per il “MasterPlari” riferendosi al licenziamento attuato dall’imprenditore VITTORIO CIVITILLO nei confronti della moglie Oriana.
La denuncia fatta apertamente dall’ex sindaco Luigi Di Lorenzo nel corso dell’infuocato consiglio comunale svoltosi del luglio 2020 rimandava anche ad altri aspetti che riguardavano l’imprenditore VITTORIO CIVITILLO, ovvero alle articolate vicende che riguardavano abusi e difformità di carattere edilizio compiute nella realizzazione del Centro “COTTON”; vicende che sono state attenzione dalla Procura da una diversa indagine che hanno condotto, poche settimane fa, ad un sequestro giudiziario delle parti ritenute,abusive.
Nell’aula consiliare di Piedimonte Matese, in quella occasione, sedevano, come osservatori, lo stesso Civitillo e da Leardi Annalisa, moglie del Santillo. VITTORIO CIVITILLO sentitosi tirato in ballo (nonostante durante il discorso il Di Lorenzo non avesse mai pronunciato il nome dell’imprenditore) decideva di denunciare il sindaco per le accuse ricevute. Il giorno seguente alle esternazioni fatte dall’ex sindaco Di Lorenzo, infatti, veniva diffuso un comunicato nel quale l’imprenditore Vittorio Civitillo, nel fornire chiarimenti alle accuse arrivate da Di Lorenzo, trattando in particolare l’investimento del “MasterPlan” denunciava apertamente che la mancata realizzazione del progetto fosse da addebitare alla mancata accettazione di condizioni impostegli dal Di Lorenzo e precisamente incaricare tecnici conosciuti che si sarebbero dovuti occupare della progettazione delle opere da realizzare; affidare un non meglio precisato incarico di consulenza legale proposto attraverso una corrispondenza pervenuta presso l’Associazione KRONOS, quest’ultima proponente il progetto dell’infrastruttura.

309 di 731 - 04/6/2021 07:37
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Piedimonte Matese – Masterplan e “affari” in municipio: le “minacce” di Menditto verso Civitillo
redazione | 3 Giugno 2021



Piedimonte Matese – C’è una conversazione telefonica, nell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Santa Capua Vetere, che rende bene l’idea sul clima che regnava all’interno della casa comunale e delle pressioni che alcuni impiegati, in particolar modo quelli dell’ufficio tecnico, subivano. Lo racconta l’ex tecnico comunale, Vincenzo Menditto, in una telefonata con Bruno Pagliaro da Dragoni, ritenuto un factotum della famiglia Civitillo. Pagliaro è indicato, negli atti della Procura, come persona che si era occupato di portare a termine le volontà di VITTORIO CIVITILLO in ogni investimento che questi aveva in campo. Nella conversazione Menditto non lesinava di rimarcare le “pressioni” che era stato costretto a patire circa le richieste che gli erano pervenute dall’imprenditore: «io ho un diario dove tengo segnate data e ora desìi incontri avvenuti sotto l’ASL, di quello che è avvenuto nel Comune, le pressioni sui Salesiani, le pressioni sul MasterPlan poi decreto Colenda, c’ho segnato tutto…». Menditto spiega a Pagliaro che Civitillo deve lasciarlo fuori dalla lite tra il Sindaco e VITTORIO CIVITILLO stesso perché, diversamente, avrebbe denunciato tutto: «….non sono cazzi miei! a me ora mi deve lasciare stare in pace …me ne fotte dei soldi che tiene ma dal basso dei miei duemila euro di stipendio mensile gli faccio un culo tanto a lui e a tutto il resto! Non mi devono più nominare, neanche in via senerica, non so come spìegarglielo, dopodichè mi alzo e vado alla Guardia di Finanza con tutto il resoconto…dal primo all’ultimo…».
310 di 731 - 07/6/2021 08:29
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Piedimonte Matese / Faicchio – Scandalo in Comune, Di Lorenzo a Di Marco: sono preoccupato
La redazione | 6 Giugno 2021

Piedimonte Matese / Faicchio – “…. io non sto tranquillo perchè questa è una società con cui abbiamo fatto la lista, abbiamo fatto pressione, mi hanno fatto pressione, mi sono dovuto dimettere e quant’altro e lunedì sono venuti pure i Carabinieri a sequestrare delle carte. C’è un’indagine certamente …. “. E’ il nocciolo di una telefonata fra l’ex sindaco Luigi Di Lorenzo e la sua assessore Loreta Di Marco. Quando l’ex sindaco ipotizza che il suo esposto sarà archiviato, De Marco aggiunge: “… queste cose la fanno arrabbiare anche perchè ogni volta si passa il formaggio sotto e i maccheroni sopra”.
L’ex sindaco Luigi Di Lorenzo contatta Loreta Di Marco – per lungo tempo assessore esterno del municipio piedimontese. La informa che sta andando al suo studio perchè ci sta personale della Guardia di Finanza di Caserta che lo vuole sentire per un esposto che lui ha fatto a suo nome. E’ lo stesso Di Lorenzo ad ipotizzare che si tratti dell’esposto relativo a VITTORIO CIVITILLO.
L’ex fascia tricolore rappresenta che i finanzieri sono stati molto aggressivi e gli hanno anche chiesto di come lo stesso era entrato in possesso di alcuni documenti. La Di Marco ritiene che i finanzieri agiscono sempre in questo modo e conclude asserendo “ti ha messo qualcosa dentro”. Nel prosieguo della telefonata, la donna considera la circostanza che sono gli investigatori a dover accertare come tali documenti siano pervenuti al DI LORENZO. Durante l’interazione, tuttavia, il medico rappresenta che i finanzieri gli hanno ribadito come avesse avuto questi atti “di finanza”, riferiti ad una società di San Potito, e lo stesso ha replicato di averli ricevuti tramite E-Mail.
Di Lorenzo aggiunge poi che i finanzieri non “capivano” il contenuto di tali documenti e al riguardo gli aveva anche proposto di farli visionare a sua moglie.
Secondo l’ex sindaco i finanzieri avevano preso solo la prima parte e non avevano considerato la seconda, ovvero quella dei reati. Ritiene che gli stessi vogliono archiviare. La DI MARCO, in relazione a quanto appreso dal DI LORENZO, rappresenta che queste cose la fanno arrabbiare anche perchè ogni volta: “si passa il formaggio sotto e i maccheroni sopra”.


MODERATO GIACOMINA1 (Utente disabilitato) N° messaggi: 7785 - Iscritto da: 03/6/2020
312 di 731 - 08/6/2021 08:38
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Piedimonte Matese – Scandalo in comune, La Procura: allarmante scenario di presunte corruttele che pervade la realtà sociale e politica
La redazione | 7 Giugno 2021


Piedimonte Matese – Un allarmante scenario di presunte corruttele che pervade la realtà sociale e politica del capoluogo matesino; l’imprenditore VITTORIO CIVITILLO capace di condizionare fortemente le scelte politiche del gruppo di maggioranza, capeggiato non dal sindaco Luigi Di Lorenzo, bensì proprio da Gianluigi Santillo, personaggio quest’ultimo, in realtà, nelle mani proprio dell’imprenditore VITTORIO CIVITILLO.
Sono queste, alcune ipotesi, inquietanti, avanzate dagli investigatori nell’ambito dell’inchiesta per lo scandalo che ha colpito il municipio matesino.
Le indagini svolte, finora, dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere fornisce – come sottolinea la stessa Procura – una notevole quantità di dati determinanti nel delineare un allarmante scenario di presunte corruttele che pervade la realtà sociale e politica di Piedimonte Matese.
Gli elementi colti dalle interessanti e lunghe conversazioni intercettate soprattutto quelle fra l’ingegnere Vincenzo Menditto e il politico Gianluigi Santillo. Descrivono un allarmante condizione di asservimento – evidenzia la Procura – dei funzionari e politici di Piedimonte Matese a vantaggio dell’imprenditore VITTORIO CIVITILLO, figura – quest’ultimo – quasi un uomo ombra, che campeggia per ingerenza sulla scena politico-imprenditoriale del comune matesino.
VITTORIO CIVITILLO, si legge negli atti delle indagini, condiziona fortemente le scelte politiche del gruppo di maggioranza, capeggiato non dal sindaco Luigi Di Lorenzo, bensì proprio da Gianluigi Santillo, personaggio quest’ultimo, in realtà, nelle mani dell’imprenditore.
VITTORIO CIVITILLO, evidenziano gli investigatori, ha svolto un ruolo determinante nel corso della crisi politica che ha avuto luogo lo scorso mese di febbraio tra il Sindaco Di Lorenzo e il resto della maggioranza amministrativa: rottura che appariva in un primo momento insanabile, dovuta essenzialmente alla volontà di Di Lorenzo (non condivisa dal resto della maggioranza, in particolare da Ivan Filetti) di non prorogare l’incarico professionale ad Angelo MEOLI, costui alla guida del settore Lavori Pubblici del Comune.


313 di 731 - 08/6/2021 17:30
Gianni Barba N° messaggi: 33255 - Iscritto da: 26/4/2020

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314 di 731 - 10/6/2021 08:37
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Piedimonte Matese – Scandalo in comune, la “spartizione” di interessi nel gruppo di maggioranza.
La redazione | 9 Giugno 2021

Piedimonte Matese – La prima rottura politica nel gruppo di maggioranza guidata da Luigi Di Lorenzo fu poi ricucita attraverso “accordi” che hanno previsto una suddivisione di compiti e spartizioni di interessi ovviamente di natura economica e di possibili connotati illeciti. E’ questa la convinzione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che sta conducendo una indagine sui fatti avvenuti qualche anno fa.
In particolare, il blocco della maggioranza (i cui esponenti più influenti, scrive la Procura, erano SANTILLO Gianluigi, FILETTI Ivan e Raucci Devid Salvatore), avrebbe “gestito”, attraverso un tecnico di loro fiducia (in sostituzione del MEOLI è poi subentrato l’ing. Mario MONTANARI), il delicato e florido Settore dei Lavori Pubblici, ed il Sindaco, invece, il quale avrebbe promesso di non ingerire in tali “affari”, ne avrebbe ricevuto in cambio sia l’estromissione dell’Ing. MEOLI, che la promessa del voto di approvazione del bilancio comunale necessario per la prosecuzione del mandato Amministrativo. Per gli investigatori il sindaco mise la testa sotto la sabbia in cambio dell’interesse personale. Dagli ultimi sviluppi, si comprenderà la ragione degli accordi raggiunti tra il Sindaco e il rimanente blocco della maggioranza politica; dunque, il Settore dei Lavori Pubblici è il centro strategico per i futuri investimenti sul territorio che l’imprenditore VITTORIO CIVITILLO aveva intenzione di compiere attraverso imprese e soggetti al lui riconducibili. Veniva evidenziato l’interesse all’appalto di lavori per l’asse viario di Piedimonte Matese dell’impresa “Alcas Srl”, di proprietà dell’imprenditore Mario ZOCCOLILLO, che, così come affermato dal Sindaco Luigi Di Lorenzo – si legge negli atti dell’inchiesta – nel corso di una telefonata con l’Ingegnere MENDITTO Vincenzo, tale personaggio viene ritenuto la “testa di legno ” di VITTORIO CIVITILLO.
Emerge un vivo interesse dell’imprenditore VITTORIO CIVITILLO nel realizzare una cabinovia che colleghi i Comuni di Piedimonte Matese e Castello del Matese: un’infrastruttura che prevede L’impiego di ingenti risorse finanziarie da fronteggiare anche attraverso incentivi previsti dal “decreto Calenda” e da richiedere, previa presentazione del progetto da parte dell’impresa, sull’apposita piattaforma messa a disposizione da Invitalia.
Proprio tale aspetto sarà centrale nell’esposizione dei fatti, poiché si ritiene che la vera intenzione di VITTORIO CIVITILLO, il quale agisce attraverso il proprio consulente tecnico, ing. Antonio montone, costui in duplice veste, anche di sindaco di castello del matese, comune interessato peraltro alla realizzazione della cabinovia, sia quello di iniziare il progetto con una delle sue società (ossia l’associazione Kronos) solo per accedere all’incentivo, cercando successivamente di proseguire le opere previste dal masterplan della regione Campania con la Seri spa. Proprio con riferimento alle preliminari intese da intraprendere in relazione al “masterplan”, dalle conversazioni, emergono dei palesi contrasti interpretativi in merito alle procedure da seguire, visioni dissimili tra l’ing. Vincenzo Menditto e l’ing. Antonio montone, sindaco di Castello del Matese (nonché consulente ed in affari con Civitillo). Quest’ultimo, infatti, aveva preteso che il Menditto, in relazione al nascente “Masterplan”, predisponesse una proposta di deliberazione che sarebbe stata poi adottata dalla giunta comunale: in tale atto doveva essere esplicitamente fatto richiamo al “decreto Calenda” e alle previste agevolazioni derivanti dagli incentivi d’impresa, ciò per indicare certamente anche il dato che una parte dei fondi provenisse da sovvenzioni statali.
Nonostante i contrasti e la diversità di vedute sulle intenzioni poco trasparenti del Montone, Menditto, più volte compulsato dagli stessi amministratori di riferimento del CIVITILLO, cederà e seppur consapevole di redigere un atto insensato e utile solo per fornire ” una pezza d’appoggio” per gli interessi futuri del CIVITILLO, appronterà una bozza di proposta di delibera sottoponendola addirittura in visione preventiva a Bruno Carmine Pagliaro (alter ego di Civitillo Vittorio) onde consentirgli di visionarla, approvarla, per poterla successivamente portare in giunta per l’approvazione.


315 di 731 - 10/6/2021 09:39
Gianni Barba N° messaggi: 33255 - Iscritto da: 26/4/2020

Piazza Affari: pioggia di acquisti su Seri Industrial

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Segnali di rafforzamento per la tendenza di breve con resistenza più immediata vista a 8,487,

con un livello di supporto a controllo della fase attuale stimato a 7,577.

L'equilibrata forza rialzista di Seri Industrial è supportata dall'incrocio al rialzo della media mobile a 5 giorni sulla media mobile a 34 giorni.

Per le implicazioni tecniche assunte dovremmo assistere ad una continuazione della fase rialzista verso quota 9,4.

Piazza Affari: sviluppi positivi per Seri Industrial

316 di 731 - 14/6/2021 09:07
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Piedimonte Matese – Municipio, Santillo “telecomandato” da Civitillo
La redazione | 13 Giugno 2021


Piedimonte Matese – L’ex presidente del consiglio comunale, Gianluigi Santillo parla al telefono con Fiorillo, di Gioia Sannitica, e si vanta di aver concordato con l’imprenditore VITTORIO CIVITILLO la caduta dell’amministrazione guidata da Luigi Di Lorenzo. Una caduta necessaria, assicura Santillo al suo interlocutore.
Durante la prima fase dell’inchiesta che sta portando a galla la mala politica e il male affare nella gestione della cosa pubblica nel capoluogo matesino è emerso in maniera evidente l’esistenza di un forte legame tra Gianluigi SANTILLO e l’imprenditore VITTORIO CIVITILLO tale da giustificare una netta dipendenza da quest’ultimo soprattutto per ciò che attiene le decisioni politiche. Diverse – scrive la procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere – sono state le circostanze che dimostrano come VITTORIO CIVITILLO sia il vero regista delle decisioni intraprese dal SANTILLO. Lo stesso Santillo prescelto quale candidato alle elezioni regionali nella lista voluta dall’onorevole Clemente MASTELLA, nel corso di una conversazione intrattenuta con Fulvio FIORILLO, incaricato di raggiugere un’intesa elettorale con il consigliere Luigi BOSCO, Santillo chiede a Fiorillo di evidenziare al BOSCO che “dietro di lui (Santillo) c’è VITTORIO CIVITILLO. Perchè lui sottovaluta questa cosa. Gli dici che abbiamo fatto colazione insieme con l’ingegnere VITTORIO CIVITILLO. Non solo abbiamo fatto colazione insieme ma si è pianificata anche la caduta di Piedimonte perchè è necessaria…proprio perchè tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di minoranza stanno contro a Gianluigi. Insomma iI contenuto della conversazione è chiaro: Santillo è certo della caduta dell’Amministrazione comunale guidata da Luigi DI LORENZO, concordata con “Victor”, ovvero con l’ingegnere VITTORIO CIVITILLO



317 di 731 - 16/6/2021 21:24
Gianni Barba N° messaggi: 33255 - Iscritto da: 26/4/2020

PRENDI PROFITTO PIEDIMONTE MATESEjapanese_ogre

318 di 731 - 08/7/2021 09:13
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Piedimonte Matese – Masterplan, l’ira di Civitillo contro Santillo: “sei una chiavica”. La Rabbia di Santillo conto la segretaria: “Aggia Sape!”
La redazione | 5 Luglio 2021

Piedimonte Matese – L’attività investigativa condotta dal Pubblico Ministero, Cozzolino, della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha permesso di comprendere bene alcuni “giochi” di potere che avvenivano all’interno del “sistema” amministrativo, quali erano i rapporti di forza e in particolare chi era il vero manovratore, chi dettava le condizioni e indicava “la strada” da seguire. E quando ciò non avveniva – almeno secondo quanto si legge negli atti – allora erano guai seri e mortificazioni a “buon prezzo”. Emblematica una conversazione telefonica, avvenuta il 24 aprile del 2020 alle ore 20e21 – tra Gianluigi Santillo e l’imprenditore VITTORIO CIVITILLO. Nel corso della telefonata l’imprenditore faceva sentire la sua forza intimidatrice nei confronti dello “incapace” Santillo. Nella conversazione Santillo contattava l’imprenditore il quale lo appellava con epiteti ingiuriosi, addirittura dicendogli che non avesse neanche più il numero in memoria. Il Santillo – scrive la Procura – nel corso della conversazione si rapportava sommessamente, impaurito, accettando, essendo in posizione gerarchicamente subordinata, la sfuriata (a dir poco da rimanere basiti) del Civitillo:

Civitillo: Sì?
Santillo: ma come, sì! manco il numero mio tieni?
Civitillo: no, lo so non è che, perchè poi ti devo rispondere?
Santillo: ah?
Civitillo: lo so che sei tu, ho visto, non ti volevo rispondere però dopo Bruno mi ha insistito, ha detto: “rispondi!”
Santillo: che omm e’merda!
Santillo: ma stai sempre incazzato?
Civitillo: e vedi tu?!
Santillo: un’altra volta?…va buò!
Civitillo: un ‘altra volta… insisti?
Santillo: ti volevo salutare…mi…sento la tua mancanza
Civitillo: eh, certo!
Santillo: ma domani mattina ci vediamo?
Civitillo: vediamoci domani mattina, ci andiamo a fare due passi, jà…così ti spiego come si campa!…non pensando soltanto a se stessi ma rispettando gli amici
Civitillo: Gianluigi se devi parlare con me che sei sempre il deficiente ignorante, non ci parlo, eh…cioè se non partiamo dall’assunto che sei una chiavica! Se partiamo dall’assunto che sei una chiavica, ci parlo
Santillo: Eh, sono una chiavica, eh!…Io sono sempre una chiavica, qualsiasi cosa faccio
Civitillo: ok, allora domani parliamo…eh, ciao…eh, ciao.

Toni ben diversi, pochi giorni prima, Santillo aveva usato verso la segretaria comunale “colpevole” di non aver approvato la delibera del Masterplan. Mostrando una certa sicurezza da politico navigato, rimproverava alla Segretaria di aver preso delle iniziative che sebbene legittime si sono discostate dalle scelte politiche, riferendosi in modo chiaro all’intervento della dirigente sull’atto di deliberazione rettificato e di seguito approvato. Il Santillo assume dei toni sempre più pressanti nei confronti della Segretaria Petrillo fino ad ostentare, senza indugio, l’effettivo ruolo di principale riferimento politico di Piedimonte Matese che perciò esige di essere inforniate su ogni iniziativa da intraprendere: “Io, la lista a Piedimonte, l’ho fatta io. Non l’ha fatta né il Sindaco e né nessun altro. Allora, voglio essere coinvolto nelle decisioni importanti anche quando lei ha espresso parere negativo su alcune cose che mi potevano interessare a me, là si è incrinato un rapporto istituzionale. Aggia Sape!)” •



319 di 731 - 08/7/2021 09:16
SERI INDUSTRIAL N° messaggi: 374 - Iscritto da: 08/9/2020
Piedimonte Matese – Appalti e corruzione in comune, nuovo blitz dei carabinieri: presi tutti gli atti del cimitero
La redazione | 5 Luglio 2021

Piedimonte Matese – Carabinieri ancora nella casa comunale del capoluogo matesino. Oggi, infatti, i militari dell’arma di Caserta, hanno fatto ingresso presso l’ufficio tecnico per ottenere tutta la documentazione relativa alla delicata e intrigata vicenda legata all’ampliamento del cimitero del paese. Tutto si innesta all’interno della più ampia indagine che, alcuni mesi fa, portò alle perquisizioni delle case e degli uffici di politici e imprenditori. Sono quattro gli imprenditori coinvolti nell’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere sul municipio del capoluogo matesino.
Sono quattro gli imprenditore iscritti nel registro degli indagati: VITTORIO CIVITILLO, Giovanni Malinconico (di Ailano), Ruggiero Di Pietro e Mario Rosario Zoccolillo. L’inchiesta coinvolge in tutto, per ora, dodici persone fra cui i massimi vertici dell’ultima amministrazione comunale: l’ex sindaco Luigi Di Lorenzo, il suo vice Ivan Filetti e gli assessori David Raucci e Loreta Di Marco. Nella stessa indagine sono coinvolti anche Bruno Pagliaro (ex sindaco di Dragoni) e Antonio Montone, ex sindaco di Castello del Matese, attuale componente del consiglio dello stesso municipio; l’ex tecnico comunale Vincenzo Menditto (dipendente dell’Asl di Caserta), l’ex presidente del consiglio di Piedimonte Matese Gianlugi Santillo. Sono accusati a vario titolo – in questa fase dell’indagine – di associazione a delinquere, turbativa d’asta, corruzione e abuso d’ufficio. L’indagine, che si basa su fatti del 2019 e 2020, si è palesata con un imponente blitz della Procura di Santa Maria Capua Vetere, quando decine di militari dell’arma del nucleo investigativo di Caserta, si sono presentati, contemporaneamente alla porta di alcuni degli indagati. I carabinieri – coordinati dai procuratori Gerarda Cozzolino e Chiara Esposito – sequestrando telefonini, documenti, personal computer e altre apparecchiature informatiche. L’indagine, fra le altre cose, cerca di fare chiarezza su una ipotesi di corruzione e di appalti truccati.

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320 di 731 - 11/7/2021 17:13
Gianni Barba N° messaggi: 33255 - Iscritto da: 26/4/2020
Analizzando lo scenario di Seri Industrial
si evidenzia un ampliamento della fase ribassista al test del supporto 6,98.
Prima resistenza a 7,31.
Le attese sono per un prolungamento della linea negativa verso nuovi minimi a 6,87.

a cura dell'Ufficio Studi di Telebarbagianni

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