Massima focalizzazione sul core business, la costruzione di navi, con l'obiettivo di fare di Fincantieri "un pioniere" su digitale e propulsione verde. Sì alla "collaborazione industriale e commerciale" con Leonardo spa, sul segmento navi militari, "la nave armata, integrata con la parte elettronica". No alla "diversificazione su business che non sono adiacenti alla costruzione di navi" digitali e verdi. E' quanto spiegato dal nuovo ad di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, in un'intervista alla Stampa.

"La domanda nel settore della navigazione, nella parte alta delle crociere da parte dei grandi armatori, c'è ed è spinta. Il sistema italiano -ha spiegato- deve essere in grado di proporre soluzioni industrializzate: Lng oggi, idrogeno domani, nucleare dopodomani. Come industrializzatore di sistemi di propulsione nel trasporto pesantissimo, Fincantieri è un interlocutore naturale di tutte le soluzioni della transizione energetica. E sarà anche un imprenditore: siamo pronti a rischiare, investire, coinvestire, incubare, fare tutto ciò che serve per far sì che l'industria italiana sia in grado di fornire tutte le tecnologie necessarie alla transizione".

Quanto al nucleare, "chiunque si occupi di energia, in qualsiasi punto della catena, sa che non è questione di rinnovabili. Le rinnovabili sono importanti, ma se dobbiamo uscire dagli idrocarburi con una visione di lungo termine il nucleare è un'opzione fondamentale. Essendo Fincantieri nel settore dell'energia - cioè è tra chi ha più capacità di lavorare sul trasporto pesantissimo, quello delle navi - siamo interessati ad avere un occhio e un orecchio sul macro-trend nucleare", ha proseguito.

Alla prima gara per la diga di Genova, un'opera strategica per il Pnnr, Fincantieri non ha presentato un'offerta. "Su quella commessa noi siamo mandanti, il mandatario è Salini Impregilo. La mia visione delle infrastrutture è che è un business molto complesso.

Sono convinto che nel futuro Fincantieri avrà tantissima crescita sul core business, sia nella parte militare sia mercantile. Sul core business abbiamo tantissimo da fare, su digitalizzazione, carburanti verdi, nuove forme propulsione. Quindi, per quanto mi riguarda l'energia imprenditoriale e manageriale sarà molto assorbita dal core business e dalla grande innovazione che vogliamo imprimere su quello. Se sei leader di mercato, devi essere anche pioniere: noi vogliamo essere pionieri su digitale e verde. Non c'è mancanza di imprenditorialità, visione, coraggio manageriale. C'è semplicemente una focalizzazione su quello che sappiamo fare bene".

Su Fincantieri Infrastructures, "manteniamo certamente le attività che abbiamo in corpo, però non credo in una diversificazione spinta su temi che non sono adiacenti al nostro core business".

A proposito di un'eventuale operazione Fincantieri-Leonardo, "come appassionato di business, valore industriale, ricavi, margini, flussi di cassa e occupazione, dico che le conversazioni con Leonardo sono, e saranno, concentrate su come vendere meglio il nostro prodotto congiunto, la nave armata integrata con la parte elettronica. Su questo tipo di collaborazione, industriale e commerciale, siamo pronti a metterci testa, energia, uomini e coraggio. Sono contento di collaborare con Leonardo e di valutare tutte le opzioni che ci consentono di vendere, di più e meglio in giro per il mondo, il prodotto nave militare italiana, il migliore al mondo".

In merito alla questione siderurgica di Acciaierie d'Italia, "l'Italia ha un problema gigantesco di auto-prodursi l'acciaio, che è strumentale per la manifattura nazionale. Abbiamo bisogno di acciaio primario e ormai si fa solo a Taranto", ha concluso.

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MF-DJ NEWS

0709:20 lug 2022

 

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July 07, 2022 03:21 ET (07:21 GMT)

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