Giornata positiva per il Ftse Mib che chiude la seduta con un
+0,63% a 23.396 punti. Bene anche il Cac-40 (+0,58%), il Ftse 100
(+0,57%), e il Dax (+0,4%). Chiude invece in negativo l'Ibex
(-1,01%).
La seduta e' iniziata in rialzo dopo la comunicazione della Fed
che ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati. La Banca
centrale ha
fatto notare come ci siano stati progressi sul mercato del
lavoro statunitense, un segnale che l'Istituto, nel corso delle
prossime riunioni del Fomc quest'anno, potrebbe procedere con un
rialzo dei tassi.
L'entusiasmo pero' e' durato poco e gli eventi societari hanno
preso il sopravvento, impattando negativamente sul listino
milanese. Nello specifico ha pesato il settore bancario,
soprattutto le popolari.
Inversione di tendenza nella seconda parte della giornata grazie
ad una serie di trimestrali positive e all'indice di fiducia
economica nei Paesi dell'Eurozona a luglio che si e' attestato a
104 punti, in aumento rispetto al dato di giugno e al consenso
rispettivamente a 103,5 e 103,2 punti.
Sul fronte macro Usa i dati sono stati nel complesso positivi
anche se il Pil del 2* trimestre e' aumentato del 2,3% su base
trimestrale, ma in calo rispetto al consenso a +2,5% t/t
annualizzato.
A piazza Affari brilla Fca che ha terminato la seduta con un
progresso del 5,75% a 13,98 euro. La societa' ha chiuso il primo
semestre con un utile netto di 425 mln di euro, in aumento dai 24
mln dell'analogo periodo dello scorso anno. I ricavi sono in
progresso a 55,6 miliardi di euro rispetto ai 45,45 miliardi di
euro dei primi sei mesi 2014 e l'Ebitda e' salito da 3,59 a 4,96
miliardi. Fca ha inoltre rivisto al rialzo i target per il 2015.
Secondo un analista di una primaria casa d'Affari l'utile
semestrale e' decisamente sopra le attese del consenso grazie
all'andamento nei Paesi Nafta.
In positivo Cnh I. (+3,86%) e Azimut H. (+2,76%). Bene Moncler
(+2,63%), che ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 425
milioni di euro, in aumento dai 24 milioni dell'analogo periodo
dello scorso anno.
Denaro anche su Finmeccanica (+2,9%), i cui conti del primo
semestre, a detta di un analista, hanno evidenziato un Ebita molto
sopra le attese del consenso.
Segno piu' per Prysmian (+2,16%), che ha terminato un semestre
degno di nota battendo le attese degli analisti sia sul fronte dei
conti sia su quello dell'outlook. Nel dettaglio, la societa' ha
chiuso i primi sei mesi del 2015 con un utile netto di 78 mln euro
e ricavi pari a 3,737 mld (+13,7% a/a).
Bene Generali Ass. (+1,76%), che ha festeggiato una semestrale
da record con un risultato operativo che ha registrato la miglior
performance degli ultimi otto anni, raggiungendo 2,779 mld di euro
(+11,3% a/a). L'utile netto ha mostrato un incremento superiore al
21% a 1,307 mld e i premi complessivi sono aumenti del 7,3% a 38,2
miliardi (35,3 mld).
Chiude in positivo Eni (+0,51%), il cui utile netto nel primo
semestre si e' attestato a 0,59 mld euro (-70% a/a). L'utile netto
adjusted di 1,05 mld esclusa Saipem e' diminuito del 47% rispetto
al primo semestre 2014 (-0,93 mld). Inoltre Eni ha rivisto la
guidance della produzione per l'intero anno dal +5% a oltre il 7%.
In positivo Saipem (+1,53%).
Contrastate le banche: Intesa Sanpaolo (+0,58%), B.Mps (+0,17%),
Mediobanca (+0,05%), B.Popolare (-0,13%), B.P.E.Romagna (-0,18%),
B.P.Milano (-0,26%), e Ubi B. (-0,47%), mentre resta invariata
Unicredit.
Male invece Mediaset (-3,58%), penalizzata dai brutti numeri
della controllata Mediaset Espana.
rit