Illimity: fa bis nei fondi (Mi.Fi.)
06 Marzo 2023 - 10:21AM
MF Dow Jones (Italiano)
Dopo l'esordio a partire dal 2021 dei primi due fondi
specializzati nel credito, Illimity sgr si prepara a completare
idealmente la gamma di veicoli d'investimento a disposizione delle
pmi portando al debutto altri due comparti con caratteristiche per
certi versi complementari. Con l'obiettivo di incrementare entro
fine anno il patrimonio gestito a 550-600 milioni di euro rispetto
ai poco più di 360 milioni attualmente a disposizione.
A integrare idealmente la gamma prodotti dedicati al credito,
scrive MF-Milano Finanza, a stretto giro l'istituto fondato e
guidato da Corrado Passera porterà al debutto un ulteriore fondo,
questa volta di private debt, che si rivolgerà esclusivamente ad
aziende classificate in bonis. A differenza del precedente, questo
veicolo opererà sotto l'area del gruppo guidata dall'head of
private capital, Francesco Piovanelli, e inizialmente opererà con
una dotazione di poco inferiore ai 100 milioni. Allo studio c'è
anche un nuovo e differente fondo, non ad apporto, Illimity
Capitale Rilancio. Il veicolo è stato pensato in scia al progetto
Patrimonio Rilancio, vale a dire lo strumento che venne creato dal
Mef nell'estate di due anni fa e affidato per la fase di gestione
alla Cassa Depositi e Prestiti con l'obiettivo di sostenere le
imprese italiane accreditate di un fatturato superiore a 50 milioni
di euro.
«Cdp punta a far crescere operatori professionali nell'ambito
del turnaround e noi crediamo di avere le competenze per essere
della partita. È di sicuro un'opportunità interessante», spiega a
Milano Finanza la responsabile dell'area utp & turnaround funds
della sgr, Paola Tondelli. Una volta stabilito il regolamento,
l'ammontare minimo del veicolo verrà fissato in 100 milioni di
euro, taglia successivamente incrementabile in concomitanza di
apposite finestre che verranno via via predisposte. Nei propositi
di Illimity sgr, il fondo allo studio non sarà di credito puro,
quanto piuttosto un veicolo di capitale flessibile. «Ciò significa
che si focalizzerà soprattutto su investimenti in equity, magari
anche attraverso strumenti convertibili», spiega Tondelli. L'idea a
monte è che la crisi destinata a colpire molte imprese ora che il
costo del denaro è sensibilmente aumentato imporrà di immettere
nuova finanza in azienda. «Sarà difficile comprare a sconto crediti
di società molto indebitate, che magari hanno già ricevuto
finanziamenti garantiti da Sace. Così risulterà cruciale avere la
possibilità di eseguire un rafforzamento tramite equity, riducendo
di conseguenza la leva e facendo sì che crediti classificati come
«stage 2» (ossia considerati ancora a tutti gli effetti performing,
pur a fronte di un incremento significativo del rischio di credito,
ndr) non si trasformino in utp, ma al contrario tornino a essere
crediti ordinari, senza comportare rischi elevati».
Nei propositi dell'istituto milanese, questo fondo - a cui la
stessa
Illimity prenderebbe parte sottoscrivendo una piccola quota di
capitale - avrà come investitori target soggetti professionali come
casse di previdenza, fondi pensione, fondazioni e potenzialmente
anche qualche family office. Da regolamento, Cassa Depositi e
Prestiti potrà fornire fino al 49% della dotazione del fondo, che
una volta a regime potrà puntare a generare «un irr da private
equity» quantifica Tondelli.
I due nuovi comparti si andranno ad aggiungere ai più rodati
iCct e iRec con cui l'sgr ha debuttato sul mercato. Il primo è un
prodotto ad apporto con maturity prevista nel corso del 2028.
Gestisce circa 250 milioni di euro ed è partecipato da 12 banche
quotiste: gli istituti conferiscono al fondo crediti in difficoltà
e ricevono in cambio quote del veicolo, fruendo via via del
recupero di valore delle poste conferite.
Ha in portafoglio 43 aziende, oltre la metà delle quali è già
tornata in bonis, mentre di ulteriori tre è già avvenuta l'exit
«che si è tradotta in rendimenti a doppia cifra sull'investimento
effettuato», assicura Tondelli. Il fondo ha anche facoltà di
investire in equity nelle aziende: ne è un esempio l'operazione che
lo scorso anno ha portato iCct ad assicurarsi il 5% (con facoltà di
salire fino al 15%) della Nespoli, azienda specializzata nella
produzione di pennelli e rulli industriali, avvenuto in
concomitanza con la concessione di nuove linee di factoring che ne
hanno agevolato il rilancio. Il secondo fondo creato, iRec, è
invece un prodotto ad apporto puro con un focus importante sulla
parte immobiliare. La ratio industriale è di agevolare la
ristrutturazione di aziende gestendone gli asset immobiliari
sottostanti ai crediti deteriorati. La gestione del veicolo viene
fatta assieme ad ArecNeprix, società di asset management e
structuring controllata dalla stessa Illimity, mentre la banca
fornisce linee di credito ad hoc che possono essere tirate per
supportare le aziende debitrici.
alu
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