ISP Intesa Sanpaolo Spa

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 29 mag - Banche ben impostate a Piazza Affari. I titoli dei principali istituti continuano a percorrere la via del rialzo imboccata sul finire della scorsa settimana, dopo le violente vendite che invece hanno colpito le azioni nei primi giorni della settimana. Così Unicredit sale dello 0,45%, Intesa Sanpaolo dello 0,49%, Bper dello 0,81% e Banco Bpm dello 0,16%. La migliore è Banca Mps che vanta un progresso del 2% (attestandosi a 2,13%), mentre il mercato si interroga sul futuro dell'istituto senese, tenendo conto che il Tesoro dovrà uscire dal capitale l'anno prossimo, in base agli impegni presi a Bruxelles. Il Mef detiene il 64,2% del capitale.

Nel fine settimana il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, al festival dell'Economia di Trento, ha definito la banca senese come potenziale «preda ambita» e non più come un'istituzione da evitare. Rocca Salimbeni è infatti tornata alla redditività grazie alle misure adottate dall'attuale ceo, Luigi Lovaglio, e soprattutto grazie all'aumento di capitale da circa 2,5 miliardi di euro realizzato di recente. L'obiettivo del Governo sarebbe quello di creare un terzo polo bancario per aumentare la competizione in Italia e permettere al Mef di uscire dal capitale.

Gli analisti di Intermonte, però, ritengono che sia «improbabile la vendita ad un solo player della banca senese». Del resto il ceo di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, ha più volte detto di preferire la crescita stand alone, mentre il numero uno di Unicredit, Andrea Orcel, ha ribadito che vede maggiore creazione di valore nel ridare capitale agli azionisti attraverso il buyback. Inoltre il ceo di Bper, Piero Luigi Montani, ha spiegato che il 2023 sarà l'anno dell'integrazione delle banche acquisite, ossia gli sportelli Ubi e Carige. Infine la scorsa settimana il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros Pietro, ha ricordato che dopo le acquisizioni fatte, Intesa non può procedere a ulteriore shopping in Italia per problemi di Antistrust. Gli esperti di Intermonte, dunque, a questo punto non escludono «un'ipotesi di break up» dell'istituto senese. Alcune porzioni della banca potrebbero risultare appetibili per diversi istituti.

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(RADIOCOR) 29-05-23 09:47:14 (0160) 5 NNNN

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May 29, 2023 03:48 ET (07:48 GMT)

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