Seduta debole per il listino milanese che ha chiuso in calo,
sottoperformando rispetto alle principali piazze europee. Il Ftse
Mib ha segnato -0,59% a 19.902 punti, dopo aver accelerato al
ribasso in scia ai movimenti di Wall Street.
Nel frattempo, la Borsa statunitense, dopo una partenza sotto la
parità, ha incrementato le perdite. Il Dow Jones cede lo 0,38%, con
il faro degli investitori che resta puntato sugli stimoli
dell'amministrazione Usa, sui contagi da coronavirus e sulle
trimestrali.
Ieri, infatti, è stato presentato al Senato Usa l'atteso piano
di stimolo proposto dai repubblicani che, come da attese, prevede
lo stanziamento di 1.000 miliardi di dollari che serviranno
prevalentemente a offrire un sostegno reddituale alle famiglie
americane in vista della scadenza il prossimo 31 luglio dei
programmi in essere.
Non è riuscita a risollevare il sentiment neanche la Federal
Reserve che ha esteso di tre mesi il funzionamento di tutti i suoi
programmi di prestito d'emergenza che erano stati avviati negli
scorsi mesi, con scadenza inizialmente prevista a settembre, per
sostenere l'attivitá economica durante la pandemia di
coronavirus.
Sul fronte dei dati macro, le vendite al dettaglio delle catene
nazionali Usa nella terza settimana di luglio sono aumentate
dell'1,1% a livello mensile.
L'indice S&P/Case-Shiller dei prezzi delle case nelle 20
maggiori cittá degli Usa è rimasto invariato a livello mensile ed è
aumentato del 3,7% a livello tendenziale a maggio.
L'indice sulla fiducia dei consumatori negli Usa si è attestato
a luglio a 92,6 punti, in calo rispetto ai 98,3 di giugno. Il dato
è inferiore al consenso degli economisti che si aspettavano una
lettura a quota 96,3 punti.
A piazza Affari, in rally Ubi B. (+8,25%), dopo che la Consob ha
prorogato al 30 luglio il termine per le adesioni all'offerta di
scambio lanciata da Intesa Sanpaolo (-0,84%) su Ubi.
Bene Campari (+5,42%), in scia a conti migliori delle attese del
mercato. Il gruppo nel dettaglio ha chiuso il primo semestre con un
utile di gruppo pari a 73 mln euro, in calo del 40,6% rispetto ai
122,8 mln dello stesso periodo del 2019.
Segue Italgas (+3,18%), che ha proseguito i guadagni della
vigilia (+2%), dopo la pubblicazione dei conti del primo semestre
2020.
Tra gli industriali, in evidenza Fca (+2,2%), dopo che Psa ha
registrato conti superiori alle attese. In dettaglio, il gruppo
francese ha registrato ricavi a quota 25,12 mld e un risultato
operativo adjusted di 517 mln.
In forte calo, invece, Stm (-5,24%), B.Unicem (-1,63%), Prysmian
(-2,62%), Cnh I. (-1,46%), Ferrari (-1,23%), Leonardo Spa (-0,64%)
e Pirelli (-0,25%).
In rosso Moncler (-4,39%), che al 30 giugno ha registrato una
perdita netta, la prima nella storia del gruppo, di 31,6 mln
rispetto all'utile netto di 70 mln registrato nello stesso periodo
dell'anno precedente.
Tra le mid cap, in luce Cementir (+2,61%). L'utile netto della
società nel primo semestre dell'anno ammonta a 21,9 mln rispetto ai
29,9 mln dello stesso periodo del 2019.
Contiene i cali Sogefi (-0,34% a 0,88 euro), su cui Banca Akros
ha alzato il rating ad accumulate da neutral, con tp invariato a
1,25 euro per azione, dopo conti trimestrali migliori delle
attese.
Da notare F.N.Mi (+10,31%), dopo che la Regione Lombardia ha
deciso di cedere a F.N.Mi l'intera partecipazione detenuta in
Milano Serravalle, pari all'82,4%. In luce anche Immsi
(+4,47%).
Sull'Aim, denaro su Somec (+2,13%), dopo che ieri Borsa Italiana
ha disposto l'ammissione a quotazione delle azioni ordinarie della
societá su Mta e la loro contestuale esclusione dalle negoziazioni
sul sistema multilaterale di negoziazione Aim Italia.
cm
(END) Dow Jones Newswires
July 28, 2020 11:53 ET (15:53 GMT)
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